A proposito di…Dio!

  • Questo topic ha 383 risposte, 54 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da bluclaudino.
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  • #649685
    Sirrus
    Membro

    Ripeto, che l’intenzione era di promuovere il e non l’^^
    Spesso sono due concetti che vengono presi erroneamente per sinonimi, ma sono due cose completamente diverse.

    #649688
    shikaku
    Membro

    Ripeto, che l’intenzione era di promuovere il e non l’^^
    Spesso sono due concetti che vengono presi erroneamente per sinonimi, ma sono due cose completamente diverse.

    Concordo in pieno sulla differenza concettuale tra ateismo e laicismo, ma nell’articolo indicato nel primo post da Harael si fa riferimento esplicitamente a una campagna pro-ateismo promossa da Unione atei e agnostici razionalisti, perciò non dirmi che non assume i connotati di una pubblicità a favore dell’ateismo.

    La laicità in sè non ha bisogno di pubblicità, non ha bisogno di affermarsi perchè dovrebbe essere un principio fondamentale del nostro ordinamento come l’eguaglianza dei cittadini. Fintanto che esiste lo Stato Italiano e abbiamo una Costituzione la laicità non è un opinione che si può non può o non può condividere ma è un valore su cui si deve fondare la società

    Inoltre il termine laico è abusato e se ne fregiano un pò tutti, compresi i partiti apertamente cattolici come l’UDC o la vecchia Margherita, o a risalire ancora nel tempo la stessa DC., perciò ormai non parlo più di laicità ma solo di libertà di pensiero che va garantita non perchè lo stato è laico ma perchè è sancita dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e del cittadino e questo mi basta.

    #649689
    Sirrus
    Membro

    Io non mi baso sul post di questo Topic. Mi baso sulle varie dichiarazioni al riguardo sul sito della Uaar.^^

    #649690
    shikaku
    Membro

    Io non mi baso sul post di questo Topic. Mi baso sulle varie dichiarazioni al riguardo sul sito della Uaar.^^

    Si però se la campagna la organizza una associazione che assume la denominazione di , non credo che si sponsorizzi laicità allo stato puro, sempre che intendiamo per laicità l’indipendenza del potere politico da ingerenze di organismi religiosi….

    Poi se leggi tutto il post di prima volevo dire che la laicità è una constatazione di fatto, una necessità, è come la forza di gravità, non ha bisogno di proselitismo o campagne pubblicità, non si può accettarla o boicottarla, la si accetta e basta.

    #649691
    Sirrus
    Membro

    Poi se leggi tutto il post di prima volevo dire che la laicità è una constatazione di fatto, una necessità, è come la forza di gravità, non ha bisogno di proselitismo o campagne pubblicità, non si può accettarla o boicottarla, la si accetta e basta.

    Beh, direi che il rifiuto della compagnia pubblicitaria indichi che la laicità ha sicuramente bisogno di essere maggiormente pubblicizzata. Per troppa gente ancora non è un fatto scontato.

    #649696
    shikaku
    Membro

    Beh, direi che il rifiuto della compagnia pubblicitaria indichi che la laicità ha sicuramente bisogno di essere maggiormente pubblicizzata. Per troppa gente ancora non è un fatto scontato.

    Si però la laicità riguarda prettamente una gestione dello Stato libera da ingerenze di organi non statali a carattere religioso, che nulla hanno a che spartire col potere politico.

    Qui il problema se permetti è molto più grave, qui si nega un diritto fondamentale della persona di esprimere il suo pensiero. Se la laicità è (o dovrebbe essere) in italia un dato di fatto perchè lo sancisce la Costituzione, questo può non avvenire altrove, dove nessuno vieta di fondare uno stato confessionale. I diritti fondamentali dell’uomo sono diritti che appartengono all’uomo al di là di dello Stato in cui si trova e la loro violazione è sempre un crimine efferato. Cioè se il Vaticano, l’Iran, l’India sono Stati tutt’altro che laici questo non è un crimine. Ma se l’Iran o l’Italia negano le libertà fondamentali (fra cui la libertà di espressione) questo è un crimine clamoroso, perciò non mi piace insistere sul concetto di laicità… almeno in questo caso, perchè il problema sorge ed esiste con forza in altri casi (vedi testamento biologico, procreazione medicalmente assistita, riconoscimento delle unioni di fatto sia eterosessuoli che omosessuali, aborto ecc.)

    #649707
    Sirrus
    Membro

    […]
    Qui il problema se permetti è molto più grave, qui si nega un diritto fondamentale della persona di esprimere il suo pensiero. […]

    […] Un diritto di ogni cittadino italiano.
    Nonché la libertà di parola e pensiero che qui chiaramente è stata negata. […]

    Come vedi già l’ho detto. Il problema qui è anche la laicità, però. Perché il problema è già il fatto che questa cosa fa notizia. Che sono dovuti andare ad intervistare dei rappresentanti del clero. La gente non pensa in modo laico. Deve andare a chiedere consiglio al pretuncolo di turno, per questioni che non hanno nulla a che fare con la religione: il diritto di espressione.
    Ora, tu mi citi giustamente altre situazioni in cui la laicità dello Stato è messa a dura prova, ma non capisco perché escludere anche questo caso.
    Pensiamo solo al motivo che ha riportato la IGPDEcaux (la compagnia pubblicitaria). Secondo l’art. 10 del codice di autoregolamentazione, sono vietati i messaggi commerciali che possano offendere la sensibilità religiosa, morale, civile o la dignità della persona.
    Adesso… lasciamo stare che un cristiano non dovrebbe nemmeno offendersi perché dovrebbe porgere l’altra guancia, ma tutte le altre pubblicità che si vedono in giro… ma siamo proprio sicuri che rispettano questo articolo? Donne in biancheria intima non offendono forse le donne stesse che sono ormai considerate come oggetti? Le pubblicità sulle pellicce non offendono forse la morale animalista? Gioielli, cellulari super lusso, non offendono forse la povertà? La pubblicità dell’EVAq… -_-” non offende forse il buongusto?
    Diciamo che quell’art. 10 lo tirano fuori solo quando gli fa comodo… e guarda caso solo su temi religiosi.

    #649785
    biondo
    Partecipante

    io sono cristiano, un cristiano in continua ricerca delle risposte alle domande che mi pongo poichè essendo un essere unmano con un cervello (come tutti) alcune cose della mia religione mi stanno un pò strette e magari rifletto e dubito. esco propio ora da un periodo di mancata fede, ma a forza di cercare risposte almeno alcune le ho trovate e altre mi ronzano per la testa. confido cmq nel fatto che se Dio esiste a furia di pregare lo sentirò. A quasi tutti i discorsi fatti in questo topic c’è una risposta, ad esempio: se dio c’è e ci ha creato perchè non si prende cura di noi e permette che ci siano guerre e non ci educa, è come dire che i nostri genitori debbano rispondere delle nostre azioni per tutta la vita, loro ci educano e Dio lo fa con la religione, i sacerdoti e i catechisti, poi noi decidiamo di cosa fare della nostra educazione e della nostra vita e ancora del nostro pianeta.

    #649801
    Harael
    Partecipante

    UAAR Ultimissime Archivio Bloccati gli ateibus genovesi: vietato dire che Dio non esiste

    Ecco come è andata a finire la vicenda, per ora.

    Io non ho parole. Mi devo beccare la pubblicità dell’ottopermille in tv e in radio, la messa la domenica mattina sulla tv di stato, il crocifisso nelle classi, radio maria quando sono in una zona non coperta dal segnale (dato che radio maria ha antenne che al confronto il SETI sembra un ricevitore sky)….solo per citarne alcune, e una volta che gli atei vogliono dire la loro, gli viene negato!!! :icon_evil:

    #649820
    Vyllain
    Membro

    Natura…..la natura….io lo chiamo Dio tu la chiami natura, se dici che tutto si è creato secondo la natura la divinizzi, questo è un principio taoista, tutto è uno e tutto.

    io non intendo natura come l’hai inteso tu, ma come chimica, condizioni che hanno generato la vita non il volere di nulla e nessuno.

    #649824
    Sirrus
    Membro

    io non intendo natura come l’hai inteso tu, ma come chimica, condizioni che hanno generato la vita non il volere di nulla e nessuno.

    Mi permetto di suggerire il termine di “Caso”, ad indicare la completa mancanza di volontà e di scopo. E’ il più appropriato in una visione atea dell’esistenza da mettere in contrapposizione a Dio. Tanto per non confonderci con i termini^^

    #649836
    biondo
    Partecipante

    per il fatto di negare la pubblicità all’ateismo, non sono d’accordo, è giusto che ognuno dica la sua come noi giovani civili siamo facendo in questo topic.
    com’è andata a finire la faccenda mi fa riflettere sul potere del vaticano che ha tanta influenza da decidere praticamente le leggi.
    io stesso che sono un cristiano guardo di traverso il vaticano e quelli che in generale hanno un pò troppo potere

    #649884
    Redazione
    Amministratore del forum

    A quasi tutti i discorsi fatti in questo topic c’è una risposta, ad esempio: se dio c’è e ci ha creato perchè non si prende cura di noi e permette che ci siano guerre e non ci educa, è come dire che i nostri genitori debbano rispondere delle nostre azioni per tutta la vita, loro ci educano e Dio lo fa con la religione, i sacerdoti e i catechisti, poi noi decidiamo di cosa fare della nostra educazione e della nostra vita e ancora del nostro pianeta.

    Quello che stavo cercando di spiegare io.

    io non intendo natura come l’hai inteso tu, ma come chimica, condizioni che hanno generato la vita non il volere di nulla e nessuno.

    Avevo frainteso.

    #650179
    shikaku
    Membro

    Come vedi già l’ho detto. Il problema qui è anche la laicità, però. Perché il problema è già il fatto che questa cosa fa notizia. Che sono dovuti andare ad intervistare dei rappresentanti del clero. La gente non pensa in modo laico. Deve andare a chiedere consiglio al pretuncolo di turno, per questioni che non hanno nulla a che fare con la religione: il diritto di espressione.
    Ora, tu mi citi giustamente altre situazioni in cui la laicità dello Stato è messa a dura prova, ma non capisco perché escludere anche questo caso.

    Vedi, io non sono molto legato al concetto di laicità, perchè vedo la religione come un qualsiasi altro fenomeno sociale: per me uno che dice o uno che dice , fanno due affermazioni che io pongo sullo stesso piano.

    Io condivido il materialismo storico marxista che vede nella religione una sovrastruttura prodotta dalla società, o meglio da quel gruppo che detiene il potere sulla società (basta pensare a come si siano evoluti i valori cristiani nella storia, cosa alquanto strana per una religione che si pone come insieme di verità assolute, che in quanto tali sono perfette e immutabili), perciò vedo la laicità solo un esigenza dell’agire politico, una specificazione della democraticità dello Stato, mentre quando la riferiamo alla mentalità del vivere sociale, delle persone preferisco riferirmi alla libertà di opinione, perchè mi rifiuto di riconoscere alla religione una dimensione superiore o comunque diversa dalle altre opinioni

    Pensiamo solo al motivo che ha riportato la IGPDEcaux (la compagnia pubblicitaria). Secondo l’art. 10 del codice di autoregolamentazione, sono vietati i messaggi commerciali che possano offendere la sensibilità religiosa, morale, civile o la dignità della persona.
    […]
    Diciamo che quell’art. 10 lo tirano fuori solo quando gli fa comodo… e guarda caso solo su temi religiosi.

    Le motivazioni non le sapevo….se non avessero accettato e basta, magari avrei anche potuto pensare che comuque l’azienda dei propri spazi ci fa quello le pare, ma addurre motivazioni di questo genere mi sembra quanto di più assurdo si possa fare.
    Ricordiamo che in ogni situazione ci sono sempre più interessi da tenere in conto, in questo caso ci sono:

    1) libertà personale, per cui ogni soggetto deve vivere la propria vita intima in tutte le sue dimensioni (morale, religiosa, affettiva) senza turbamento

    2) il diritto a manifestare il proprio pensiero

    Ora, al di là del fatto che lì non si voleva pubblicizzare nulla a fini commerciali, quindi non so quanto quell’art.10 del codice di autoregolamentazione possa trovare applicazione.
    Qui è necessario bilanciare i due interessi senza che uno soccomba di fronte all’ltro ingiustificatamente. Il perno fondamentale è il rispetto della dignità della persona….,ma non potendo certamente condannare il contenuto di quanto affermato, in quanto libera opiniione, resta da esaminare la forma. Gli slogan che erano trapelati invitavano solo a vivere e godersi la vita, certamente con toni non offensivi, nè incivili, anzi erano toni simpatici, leggermente ironici di fronte ai quali è difficile offendersi è difficile sentirsi offesi nella propria dignità di essere umano. Anche in questo caso si dà la colpa a leggi o altro e invece non si fà altro che “autocensurarsi” per evitare grane, non di tipo giuridico, perchè ci sarebbe stato poco da fare, ma mi riferisco a farsi nemici i cattolici, magari politici cattolici che per aziende di trasporto
    possono fare tanto con finanziamenti dallo Stato o dalla Regione.

    Allora ora citerò la Rai perchè negli spot per il canone insulta un grande come Marx, facendo intendere che fosse una persona poco informata (e su questo non argomento altrimenti gli U.S.A. mi dichiarano guerra) o ancora Robespierre è presentato come un sanguinario giustiziere. Quello è offensivo e storicamente poco veritiero

    #650180
    Sirrus
    Membro

    Ora, al di là del fatto che lì non si voleva pubblicizzare nulla a fini commerciali, quindi non so quanto quell’art.10 del codice di autoregolamentazione possa trovare applicazione.

    Non ho riportato il fatto che un messaggio sociale (come in questo caso), secondo un altro art. (di cui però non ricordo il numero, sorry) si può riconsiderare come messaggio commerciale e sottostà quindi anche all’art. 10.

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