Era un po’ che stavo qui davanti allo schermo pensando a come iniziare questo pezzo. In fondo si tratta di un artista che apprezzo particolarmente e ritornare a sentir parlare di Satoshi Kon a qualche mese dalla sua scomparsa mi riempie ancora il cuore di tristezza. Forse non ne avrei nemmeno il diritto dal momento che l’ho scoperto relativamente da poco e probabilmente solo grazie alla sua scomparsa, ma i mondi che vivono nelle sue opere sono talmente spettacolari e coinvolgenti che non si può non amare il suo lavoro e l’uomo stesso per quello che è stato capace di creare.
Credo che a questo punto per visto che si tratta di ripartire sia più opportuno iniziare con la fine e quindi dalle sue stesse parole, quelle con cui l’avevamo lasciato in estate o meglio quelle che lui ci aveva regalato, perchè, anche sopraffatto dalla malattia e dal dolore, era riuscito comunque a dare al mondo il suo addio con una stupenda lettera e in particolar modo voglio riportarvi le parole che concludevano il suo triste saluto: