Oreshura – Recensione Anime

di Regola Commenta

Non so voi ma questa stagione è un pò moscia… insomma, ci sono alcune serie “carine”, senza pretese, ma niente di più: non c’è confronto con le due scorsi stagioni che avevano veramente dei bei titoli. Personalmente la miglior serie attualmente in corso è Kotoura-san, però voglio richiamare l’attenzione anche su Oreshura, o meglio “Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru” che tradotto vuol dire: la mia ragazza e la mia amica d’infanzia litigano troppo. Per comodità userò sempre la versione corta del titolo.

Light novel ovviamente: già dal titolo si poteva intuire come nasce questo prodotto, sebbene sia stati prodotti diversi volumi di quattro filoni diversi del manga, un pò tantini per cinque volumi prodotti dall’autore Yuji Yuji. L’anime è prodotto dallo studio A-1 Pictures, gli stessi di Sword Art Online.

 

Il protagonista è Eita Kidou, uno studente delle superiori che è stato letteralmente abbandonato dai genitori dopo il loro divorzio: questo trauma lo porta a decidere di fare a meno dell’amore nella sua vita e di concentrarsi unicamente sul suo sogno di diventare un medico famoso e di successo. Per questa sua caratteristica Masuzu, la star della scuola, gli propone di fingersi fidanzati in modo che tutti i suoi pretendenti si arrendino e lei possa vivere tranquillamente affinando senza preoccupazioni la pura malignità che alberga in lei… ovviamente Eita non vuole saperne niente, ma Masuzu è in possesso di un suo diario delle medie pieno di deliranti ed imbarazzanti confessioni con cui lo ricatta continuamente. Come lo abbia ottenuto non è chiaro, ritengo abbia fatto qualche patto con oscure entità. Eita non ha scampo e deve fingersi felicemente fidanzato con Masuzu, tuttavia la sua amica d’infanzia Chiwa non gradisce la cosa e dichiara apertamente guerra a Masuzu per riprendersi Eita. È l’inizio della fine per il nostro sventurato protagonista: inizialmente Masuzu fonda un club per addestrare le giovani donne a raggiungere la perfezione o la popolarità (quella delle due che preferiscono) nel tentativo di trovare un fidanzato a Chiwa, poi gli sforzi  non danno frutti perchè Chiwa decide di non rinunciare ad Eita che si trova a doversi “difendere” dagli attacchi della sua amica d’infanzia e della sua finta ragazza che si diverte a punzecchiarlo… come se non bastasse entrerà a far parte del club Himeka che vanta di essere stata una ex di Eita in una vita passata e comparirà anche Ai, legata ad Eita da una promessa di matrimonio fatta molti anni prima (di cui ovviamente il protagonista non ha memoria).

Chiwa merita sicuramente molto più spazio in questo anime.

In una parola: harem! Uno dei più interessanti degli ultimi tempi, vi sono tutti gli elementi del genere splendidamente mescolati poichè questi quattro personaggi femminili rappresentano per certi versi gli stereotipi più classici. Masuzu è la protagonista con atteggiamenti da tsundere (è o non è realmente interessata ad Eita?), c’è l’amica d’infanzia, la ragazza con cui si è stretta una promessa e una ex fidanzata. Piove sempre sul bagnato, si dice, ed Eita è inoltre costretto a resistere e soffrire nei momenti in cui Masuzu decide di leggere passi del suo imbarazzante diario che viene spacciato per esser stato scritto da uno degli ex di questa demoniaca studentessa.

L’imbarazzante diario di Eita.

Tre sono i punti di forza di questo anime, che mi portano oggi a consigliarlo soprattutto agli amanti del genere o a coloro che vorrebbero provare uno shonen harem:

  • Oreshura può essere indicato come ottimo rappresentante di questo genere perchè ne contiene praticamente tutti gli elementi, anche i momenti ecchi sono davvero pochi e la narrazione è fluida;
  • normalmente è la protagonista di uno shonen harem a vincere il protagonista alla fine della serie, il problema con Oreshura è che questa manca di un effettivo legame col protagonista oltre la finta relazione, mente gli altri tre personaggi (soprattutto Chiwa e Ai) hanno dalla loro parte un elemento di vantaggio non indifferente, poichè i ricordi d’infanzia o una promessa sono anche essi tipici elementi da protagonista: questo rende Oreshura una commedia romantica di stampo harem estremamente ben bilanciata;
  • le continue citazioni di Masuzu a Le bizzarre avventure di Jojo rendono questa serie degna di nota, anche perchè sono sempre ben integrate con lo svolgersi degli eventi. Inoltre è impossibile non quotare l’affermazione della protagonista: “Come pensi di diventare popolare se non hai letto Jojo?”

Prima regola: mai mettersi in mezzo.

Nonostante sia in costante balia di questi quattro personaggi femminili Eita riesce comunque a mostrare una certa padronanza della situazione, almeno apparentemente, adempiendo perfettamente a quello che è il ruolo di un protagonista di una commedia harem: correre in aiuto delle sue corteggiatrici quando si rivela necessario, e riesce persino a studiare nel frattempo. Questo fa si che vi sia un costante susseguirsi di momenti divertenti e commoventi, soprattutto negli episodi riguardanti Chiwa, la cui vicenda è veramente triste (e quel maledetto di Eita non si è accorto dei suoi sentimenti per anni… sapete che vi dico, mi rimangio i complimenti sul protagonista maschile). Ovviamente come tutti i più classici dei shonen harem non mi aspetto sviluppi strani o sconvolgenti, anche se ultimamente le mie previsioni si sono rivelate non troppo corrette (riguardo a questo genere). Non credo ci sia altro da aggiungere: ho stimolato la vostra curiosità? Guarderete o state guardando Oreshura? Vi annuncio che abbiamo quasi terminato con la trattazione delle serie in corso (anche grazie all’aiuto di Kirisuto che ha allegerito il mio carico): per ora vi saluto e vi ricordo che parlerò di un’altra serie in corso sabato prossimo, ma restate connessi su Komixjam, perchè nelle prossime settimane grandi novità vi attendono.

Questa posa, queste fumettose onomatopee… si, ricordano precisamente il manga di Araki.

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