Ormai da tempo la serie del quartetto Marvel non gode di buona salute ma sembra che la cura iniziata da Mark Millar stia dando i suoi primi frutti. Le prime run di storie non solo sono state di buon livello ma perfino gli storici personaggi hanno ritrovato un discreto spessore. Ognuno ha finalmente una sua dimensione ben delineata e le dinamiche dei Fantastici Quattro sembrano essere tornate quelle che li hanno resi celebri, senza considera il valore aggiunto assoluto alla storia considerato da uno dei migliori cattivi dell’intero Marvel Universe. Naturalmente sto parlando di Doom anche se al momento più che il cattivo della storia è la vittima predestinata, insieme a Johnny Storm, di un gruppo di eroi venuti dal futuro, chiamati i Nuovi Difensori, che sono capitanati da una ultra-centenaria Susan Storm. Tra le fila di questo gruppo di eroi che cercherà di sacrificare pochi per la sopravvivenza di molti, troviamo il pronipote di Bruce Banner, ovvero il nuovo Hulk un ennesima evoluzione di Ultron ed altri personaggi di tono minore come la ragazza che si è incaricata di attirare la Torcia Umana in trappola. Nel frattempo al Baxter Building la Donna Invibile e Reed Richards vengono messi fuorigioco dalla tata dei bambini che naturalmente è la Sue del futuro, e stessa sorte tocca anche alla Cosa. La gestione di Millar sembra per certi versi molto più convincente di quella dei suoi predecessori sebbene nemmeno lui sia riuscito nell’impresa di riportare il quartetto al livello delle migliori testate Marvel. Infatti sebbene la qualità sia cresciuta sono ancora lontani i livelli del Thor di J.M. Straczynski o dei Dark Avengers, però questa volta la testata merita quanto meno il beneficio della lettura per poter dare ognuno il proprio giudizio, naturalmente Fantastic Four rimane un must per gli appassionati delle ambientazioni a livello spaziale anche se il suo tallone di achille è rappresentato dall’accoppiamento con la poco brillante serie di She-Hulk che sinceramente non riesco proprio a digerire.
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