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  • in risposta a: Omosessuali. Cosa ne pensate? #995182
    Querion
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    ecco qui ce una contraddizione…allora come si può sostenere che si nasce gay, se lo si può “provare”(ancora non ho capito in base a cosa) solo dopo la pubertà…

    Nessuna contraddizione, è la normale evoluzione della sessualità di ognuno di noi.
    Infanzia: sessualità infantile verso il ruolo genitoriale.
    Pubertà in poi: scelta sessuale attiva.

    in risposta a: Omosessuali. Cosa ne pensate? #995175
    Querion
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    ragazzi, l’ho detto e ridetto, ci sono centinaia di studi che dicono di tutto, ci sono studi che dicono che i neri nascono inferiori ai bianchi, ci sono studi che dicono che si nasce con istinto omicida, ci sono studi che dicono che si nasce gay, ecc.. ecc. ecc..

    La maggior parte degli studi che citi non hanno mai avuto alcun basamento scientifico. Le scienze comportamentali si basano su una solita teoria, continuamente sviscerata ed elaborata.
    Se non riesci a capire la differenza e l’errore di accostarle…beh…

    allora la solita ripetuta domanda ancora e ancora una volta: centinaia di milioni di persone nel mondo vorrebbero capire se il loro bambino è gay, allora quale test scientifico sicuro al 100% devo fare per capire se un bambino è nato gay o etero? esiste un simile test?

    Il tuo sta diventando un discorso ozioso.
    Ignori gran parte delle risposte concentrandoti su frasi estrapolate, usi sofismi ecc ecc.
    Se si parla di comportamento sessuale, ti è già stata data una risposta: un bambino prima della pubertà ha spinte sessuali basati sull’invidia o sul desiderio di sostituzione di una figura genitoriale (semplificando molto), se questa abbia o meno il pene, sia sposata con un individuo dello stesso sesso o meno, non è importante. Si basa semplicemente sul ruolo.
    Solo dopo la pubertà la preferenza può diventare chiara.

    in risposta a: Omosessuali. Cosa ne pensate? #995171
    Querion
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    addirittura si nasce uomo di nasce donna e si nasce gay??

    qui si sta sfiorando l’assurdo…come puoi mettere sullo stesso piano la condizione di uomo o donna, con quella di gay??? è ridicolo.

    il gay, puo essere donna o uomo, non è un nuovo sesso…mah semplicemente senza parole.

    Suvvia, era abbastanza chiaro che si intendeva etero e gay…

    no fammi, capire quindi tu dai per scontato che si nasce gay (in base a cosa non si sa ancora), e io dovrei provare che invece si diventa?
    guarda che il problema lo stai impostando al contrario….
    sono i sostenitori della teoria gay si nasce che devono provare con fatti scientifici sicuri al 100% che gay si nasce…mica il contrario.
    il fatto che tu mi posti le teorie di uno studioso, non significano nulla, se non possono essere provate con certezza scientifica.

    La cosa è nota a chi si interessa un minimo di scienze, gli studi ci sono e ti sono stati postati alcuni articoli, è riconosciuto dall’organizzazione della sanità mondiale (anche se ciò va contro la politica di molti, troppi paesi).

    io ti ripeto, la scienza è concretezza, non ci sono dogmi.

    Qui si aprirebbe una discussione enorme…

    allora riformulo la domanda: per dire che gay si nasce, immagino che esista un test sicuro al 100% per capire se un bambini è gay o etero giusto? oppure devo a credere a delle personali teorie che non possono essere provate scientificamente con certezza, solo perché tu o altri lo credete?

    Parlando di un ramo delle scienze comportamentali dovresti ben sapere che prima della pubertà i bambini rispondono solo agli stimoli del ruolo genitoriale: invidia della figura paterna, desiderio di sostituzione di quella materna, e così via.
    Cosa vuoi, un test genetico su bambini per qualcosa che saperlo o meno è indifferente?

    in risposta a: Omosessuali. Cosa ne pensate? #995155
    Querion
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    Non ho voglia di fare copia e incolla, risposte sparse dunque.

    Questione Ellen Page: La sua omosessualità era un segreto di Pulcinella (alla pari di Tiziano Ferro che frequentava locali omosessuali abbastanza apertamente, per fare un paragone), praticamente dall’inizio della sua carriera non c’era un’intervistatore che non le chiedesse perché usava sempre abiti maschili e una delle risposte più simpatiche che mi ricordo fu: “Sono comodi, e mettono in chiaro i ruoli.” seguito da un sorrisetto abbastanza esplicativo.
    C’è, inoltre, da ricordare che lavora negli Stati Uniti (un paese puritano e di mentalità ristretta per molti, troppi versi) in cui verso un personaggio pubblico non esiste differenza tra vita lavorativa e vita privata. Nella loro mentalità una messa in chiaro è “praticamente” necessaria.
    Non me la sento comunque di accusare la Page di volersi fare pubblicità con una simile storia. Non ne ha bisogno, è a una fase piuttosto ricca della carriera ed è sempre stata piuttosto umile e contenuta nelle sue dichiarazioni.

    Questione Omosessuali: La Scienza ha riconosciuto l’omosessualità (e le varie declinazioni) come un comportamento perfettamente normale nell’essere umano (e così in tantissime specie animali mammifere e non), con percentuali sulla popolazione mondiale che oscillano tra il 7% e 10%, quindi non proprio una ristretta minoranza. E questo basterebbe a chiudere il discorso.

    Possiamo anche aggiungerci il discorso etico in cui se due persone decidono di intrattenere rapporti amorosi o affettivi diversi da quelli della maggioranza, senza provocare disagio (disagio vero, non semplice fastidio) o incappare in reato, possono farlo senza che nessuno debba avere niente da ridire.

    L’unica vera cosa di cui si può discutere è la morale, che è personale ma ha un rapporto di sudditanza (in qualsiasi paese civile) rispetto all’etica e alla scienza.

    in risposta a: Attualità #994404
    Querion
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    In questi giorni si parla dell’ergastolano “pericolosissimo” evaso. La madre ha inviato una lettera al Corriere della Sera, che l’ha pubblicata, dicendo “Scappa via e non costituirti”.
    A me sembra una di quelle cose atroci da giornaletto locale, o da giornaletto misero che nemmeno Libero o Il Giornale… per attirare l’attenzione e vendere di più. Allo stesso modo di cerca tv trash.
    Mi ricorda i giornali americani a inizio 900 quando elogiavano direttamente o indirettamente i banditi.
    Voi che ne dite?

    A) Libertà di divulgazione, la si può pubblicare
    B) Meglio evitare, è immorale, inopportuno oltre che squallido

    E’ basso giornalismo che un giornale serio dovrebbe evitare, ma non vedo il motivo per fare polemica (e non lo dico in merito al tuo intervento). La libertà di stampa è anche questo.
    Un piccolo appunto: vedo con orrore qualsiasi tentativo di censura, sopratutto se determinata dalla morale (chi decide?) poiché è il primo embrione di censura totalitaria.

    Più che decidere se è giusta pubblicare o meno la notizia sarebbe più interessante discutere se è stata davvero apprezzata (sicuramente), da chi e perché ciò possa essere avvenuto.

    in risposta a: Attualità #994148
    Querion
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    in risposta a: Attualità #994128
    Querion
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    @Querion: guarda che i punti di contatto tra M5S e fascismo non li nego mica (penso che si capisca chiaramente da quello che ho scritto in risposta a Gilles). Infatti non ho risposto ai tuoi tre punti perché tutto sommato sono d’accordo (l’unico appunto che potrei farti è sul fatto che quei tre punti sono un po’ poco per definire il M5S un movimento fascista, e difatti secondo me non lo è. Tutt’al più lo definirei fascistoide, ma sono sottigliezze.

    Tra essere fascisti e usare modalità e termini fascistoidi non trovo una così grande differenza, il salto tra l’uno e l’altro e minimo ed è innegabile che il M5S (come tutti i movimenti di protesta e conservatori) si sia spostato radicalmente nell’ala destra dell’ideologia.

    E anche su quanto affermi nel punto 1: quello che descrivi è semplicemente populismo, ho sentito utilizzare le stesse formule che citi anche a Renzi e Vendola. Anche qui, il fascismo è populismo, ma il populismo non è fascismo).

    Il populismo è una potente componente di qualsiasi tipo di fascismo: soltanto la spersonalizzazione della massa votante e la deumanizzazione degli avversari sono segnali di partenza, protofascisti se vuoi.

    Detto questo, la mia osservazione era circostanziata:

    1) all’utilizzo del termine squadrismo, fatto da Augias e da molti altri giornalisti: oggi lo squadrismo non si manifesta con le forme di inizio ‘900, certo, ma neanche con forme completamente diverse quali un’occupazione in segno di protesta. E un discorso analogo lo si può fare per le ragioni che stanno alla base delle azioni squadriste: non sono le stesse di un secolo fa, ma non possono neanche essere completamente diverse. Insomma, l’evoluzione della società e del linguaggio che la descrive non può far perdere i punti di contatto con ciò che c’era in origine. Oggi secondo me lo squadrismo esiste, ed è quello con cui bande di farabutti vanno a distruggere i negozietti etnici, pestano le coppie omosessuali, mettono fuoco alle sedi di un partito o cercano di sabotare le conferenze a cui partecipa un ministro di colore. Non è di certo l’occupazione dei banchi del governo da parte del M5S.

    Non per minimizzare i fatti che tu ci parti, ma avvengono in due contesti estremamente diversi. Da un lato le azioni di una piccola frangia (spero ancora che quelli capaci di fare tali azioni, di farle e non di appoggiarle silenziosamente) siano ancora una piccola frangia di intolleranti e razzisti. Ma a parte una vaga appartenenza ideologica o partitica non sono azioni comuni e organizzate che hanno come fine l’abbattimento degli avversari politici (che è il significato di squadrismo).
    Ma quando un Partito di governo fa azioni violente (ricordiamoci che quello che hanno fatto i 5stellati è associabile ad aggressione) ai danni di altri parlamentari in sede di governo non è protesta. E’ un atto intimidatorio organizzato politicamente. Che poi sia effettivamente lieve per definirlo squadrismo sono d’accordo (e infatti non ho mai utilizzato questo termine per definirlo) ma è fascista.

    2) all’episodio dell’occupazione dei banchi del governo: non mi sogno neanche lontanamente di dare una parvenza di giustificazione ad insulti sessisti e cose del genere. Questo, forse facendo un errore di valutazione, l’ho dato per scontato, ma è ovvio che dare della pompinara ad una collega è una reazione che non posso che trovare sproporzionata ed ingiustificabile (ma ti pare?).

    Riguardo l’occupazione ti posso concedere tutte le argomentazioni che hai riportato:

      [*] è un’azione che lede il tuo diritto di rappresentanza? Va bene
      [*] è un’azione violenta? Va bene. Su questo si potrebbe aggiungere qualcosa, perché io (che sono un non-violento) penso sia ovvio che la violenza non si possa mai condannare senza se e senza ma (prima si parlava dei partigiani, ma si possono fare esempi molto più terra terra) e che abbia diverse forme e diverse gradazioni: la violenza di chi occupa temporaneamente un luogo in segno di protesta è diversa dalla violenza di chi esegue un pestaggio, sia perché non è una violenza contro la persona e ciò che essa rappresenta, sia per una serie di altre ragioni (di cui parlo più giù). Comunque, innegabilmente l’occupazione è un atto violento, quindi va bene, è un argomento che ci sta tutto.
      [*] è un’azione inadatta ad un contesto come quello parlamentare, che giustamente definisci luogo “sacro” della discussione democratica? Sono d’accordo.
      [*] è un’azione sproporzionata rispetto a quello che si è perpetrato nello stesso contesto parlamentare? Non sono d’accordo, ma va bene (questo punto e quello precedente non sono in contraddizione).

    E’ un’azione fascista? Ecco, su questo ho da obiettare, perché la discontinuità rispetto ad un’azione di stampo fascista secondo me è ben chiara in un aspetto. L’occupazione dei banchi del governo per evitare una truffa, un abuso (ma anche l’occupazione di una fabbrica da parte degli operai per non sottostare al ricatto dei vertici dell’azienda, fa lo stesso) è un’azione che sottintende una finalità ben precisa, ovvero la rivendicazione di un diritto in nome di un principio alto, che è il principio (arbitrario quanto si vuole) di giustizia.

    Ecco, la differenza sostanziale secondo me è proprio questa. L’occupazione in segno di protesta è un atto per sua natura non-fascista, perché si basa su princìpi completamente diversi da quelli su cui si basa il fascismo. E difatti l’occupazione delle fabbriche, ad esempio, è stata il fenomeno simbolo del biennio rosso (che tra l’altro coincide col periodo di massima ascesa del fascismo e della violenza squadrista).

    Stai confondendo ruoli e situazioni. In Italia le occupazioni sono regolamentate da leggi e dall’azione dei Sindacati che possono usarle in determinate situazioni, anche per evitare ricatti o quant’altro…può essere giusto.
    Ma se vai in Parlamento accettando la sfida democratica come il Movimento 5 Stelle ha fatto devi giocare secondo le regole. Metterti in un angolo e pestare i piedi dicendo che non vuoi giocare con gli altri si può fare, ma non puoi pretendere che gli altri ti seguano perché la politica è anche, sopratutto compromesso (e non lo dico in maniera cinica).
    Se vuoi fare protesta, anche all’interno dell’aula, ci sono mezzi attivi e passivi perfettamente regolamentati.
    La violenza in ambito istituzionale e per la storia nazionale ha un sapore feroce e violento in qualsiasi salsa lo si voglia esporre o qualsiasi ideale si pretenda di proteggere.

    in risposta a: Attualità #994108
    Querion
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    non voglio prendere le difese di nessuno…ma non mi sembra che quello che ha fatto il m5s sia il primo episodio di “caciara” che il nostro parlamento ha “dovuto subire”.

    senza contare che in questo caso, si parla di un decreto che va contro gli stessi interessi del paese…quindi non vedo cosa ci sia di sconvolgente…. nel momento storico-politico-sociale-economico in cui viviamo, questo decreto lede fortemente il mio diritto di rappresentanza, e non solo….di conseguenza la “caciara”del m5s è il male minore.

    La “caciara”, i tafferugli e persino alcune liti sono episodi presenti in qualsiasi parlamento. Ma quando si arriva a bloccare fisicamente gli accessi, allontanare da aule di commissioni i membri delle stesse o non riconoscere i diritti di rappresentanza, non si parla più di “caciara”. E’ qualcosa di più grave.

    La protesta contro tale provvedimento è giusta, ma i mezzi sono stati illegittimi, sopratutto da parlamentari eletti.
    In una democrazia anche la forma è sostanza.

    in risposta a: Attualità #994094
    Querion
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    Ne approfitto solo per approfondire un concetto: svuotare una parola del proprio significato, come è successo purtroppo spesso in questi anni (prendi ad esempio la parola “garantismo”, che oramai va a braccetto più con “impunità” che con “garanzia”) può essere pericoloso, perché la parola può caricarsi di un significato che non le appartiene ma mantenere gli stessi legami concettuali che erano stabiliti dal significato originario. E quindi se la parola “garantismo” inizialmente richiamava a sé il concetto di tutela o di diritto individuale, anche la parola “garantismo” utilizzata in modo distorto finisce col richiamare a sé questi concetti.
    Lo sottolineo perché l’assuefazione dell’opinione pubblica a certi malcostumi passa anche per queste derive lessicali.
    E secondo me il percorso contrario (in cui ci si muove da un significato “negativo” ad uno “positivo”, indipendentemente dal punto in cui ci si ferma) è ancora più pericoloso, perché se l’importanza della memoria storica sta soprattutto nella possibilità di evitare gli stessi errori commessi in passato, la descrizione precisa di quel passato e di cosa, a posteriori, abbiamo capito essere negativo è un passaggio fondamentale.
    Se la memoria storica è come un foglio di carta attaccato ad una parete, le parole sono le puntine che lo tengono su. Per ogni parola svuotata del proprio significato originario c’è una puntina in meno. Ma è un discorso più o meno generale, si potrebbe fare anche per il senso civico, ad esempio.

    Devi però tenere in conto che le lingue si evolvono. La parola Fascismo indicava una serie di movimenti dittatoriali che sono nati dopo la prima guerra mondiale, con una convergenza di intenti e modalità. E su questo sono d’accordo.
    Però la parola non è stata svuotata di significato, ma ha ottenuto delle sfumature (ben diverse dallo squadrismo, parola che non mi sembra di aver usato): metodi fascisti sono una certa avversione alle forme costituite dello Stato, un richiamo agli istinti più bassi dell’uomo per portare avanti un proprio piano politico, alla spersonalizzazione dell’avversario politico e alla convinzione di fare il meglio per tutti.

    Anche tu scrivi che oramai si parla di fascismo e annessi senza tenere conto degli ideali che animano la violenza (in realtà non si tiene conto di diverse cose).
    Ecco, non è poco. Non è per niente poco.

    E’ una sfumatura, ed è declinata secondo (ovviamente) le mie opinioni. Io trovo che i punti esposti sopra siano perfettamente riconducibili al M5S, come lo furono prima e tutt’ora a Forza Italia,e al PDL (che comunque mantennero sempre un certo livello di rispetto degli organi repubblicani, ipocrita o meno che fosse). Non capisco però perché se a fare tali cose è il M5S non sia da considerare fascista.

    E spero che ci si renda conto che così facendo si rischia di avvicinare pericolosamente il significato della parola fascismo a quello della parola antifascismo.

    Sono cose ben diverse, ho almeno riesco a mantenere chiare le differenze anche dando a certe azioni del M5S una natura fascista.

    Per ritornare allo squadrismo posto una citazione di Matteotti che ho trovato su Wikipedia (fra l’altro consiglio a tutti di leggere la pagina perché mi sembra molto approfondita). Parla degli attacchi squadristi nel suo collegio elettorale, in un discorso al parlamento del 1921.

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    Leggete queste parole, leggete com’è nato e cosa è stato lo squadrismo e poi guardate il video di quello che è successo in parlamento. E traete una conclusione sul fatto che quello sia squadrismo o meno.
    Che sia stata una protesta violenta (troppo violenta? Io credo di no, ma capisco chi la pensa diversamente) non lo nega nessuno. Ma l’accusa di squadrismo secondo me non si regge in piedi ed è utile soltanto ad evocare immagini distorte.

    Lo squadrismo subito da Matteotti è però qualcosa di più di 50 anni fa, con una situazione politica, economica e sociale completamente diversa e quasi impossibile da riprodurre tutt’ora.
    E’ ovvio che i membri del M5S non andranno nella casa di Letta a picchiarlo o stupreranno la moglie davanti ai figli.

    Ma l’uso dell’intimidazioni verbali e fisiche, l’occupazione di Camere ed aule, una protesta violenta in un luogo “sacro” della discussione democratica sono azioni di natura fascista (non squadrista) che ledono oltretutto il mio diritto di rappresentanza. A questo si aggiungono le sempre più frequenti dichiarazioni di detenere la Verità, di considerare ininfluenti e fasulli qualsiasi voto o preferenza che non sia del M5S e io vedo un embrione fascista.

    Posso anche capire e credo fermamente che il M5S non abbia intenzione di instaurare una dittatura fascista (non credo neanche ne avrebbe le capacità), ma la politica in uno stato democratico è anche forma.

    in risposta a: Attualità #994064
    Querion
    Membro

    Anche ieri, pur non condividendo tutto ciò che ha detto (poi spiego cosa non ho condiviso), e pur non essendomi piaciuto in un paio di circostanze (poi spiego quali), mi sono trovato grosso modo d’accordo con lui. Che i grillini talvolta utilizzino degli slogan fascistoidi (ma anche fascisti, senza -oidi) è una delle criticità più grandi di quel movimento. Idem per alcuni comportamenti. Credo che sia un problema presente in parte tra gli eletti ma soprattutto tra gli elettori, che di certo non si fanno pregare per darne delle . Tra l’altro mi sembra che se ne sia già parlato in questo thread, quindi non perdo troppo tempo a ripetermi. Ieri Augias ha citato alcune analogie fra alcuni mantra del M5S ed un discorso di Mussolini: se è per questo ci sono delle analogie ancora più forti con il celebre discorso di Hitler del 1932. Quanto queste somiglianze fra “stilemi” siano significative lo lascio all’interpretazione di ciascuno. A me che sono e sarò sempre un antifascista convinto (e non, o almeno non credo, di quelli antifascisti-fascisti, come li definiva Flaiano) non riescono a rimanere indifferenti, anzi, per certi versi mi inquietano. Quindi sulla pericolosità di alcune possibili derive sono d’accordissimo con Augias.

    Il punto in cui Augias non mi è piaciuto è stato quando ha detto, in sostanza, che i grillini pensano troppo agli scontrini e che non votano neanche quello su cui sono d’accordo: sono frasi dal sapore propagandistico, ingenerose e palesemente false. Non vorrei che gli arbitri non fischiassero il fallo solo perché ad averlo commesso è stato Augias e ad averlo subito i grillini. A suo favore c’è da dire che non ha mai negato di essere schierato politicamente, tra l’altro ho sempre trovato la sua “partigianeria” dignitosa e sobria. Però questa poteva risparmiarsela, è sembrato un fanboy di Renzi qualunque.

    Questo può pure essere ingeneroso e anche detto in modo semplicistico, ma nel bene o nel male rimane una realtà.
    Basta vedere le reazioni alle ultime leggi, in cui invece che partecipare alle discussioni parlamentari (anche di leggi di poco conto) preferiscono fare muro, criticare a priori. E’ proprio questo isolamento concettuale che approvo poco perché basta poco a trasformarsi in un puro rifiuto delle forme parlamentari (di cui nel bene e nel male già si fanno portabandiera).

    Parentesi su Renzi: A me non piace, e dall’intervista mi sembra non piaccia neppure ad Augias, l’unico lato positivo che vi ha trovato è stata, forse, la possibilità che riesca a rimuovere lo stato di trinceramento e incomunicabilità tra i vari schieramenti politici. Per il resto, la definizione di bullo fiorentino non mi è parsa molto lusinghiera.

    Ovviamente non sono d’accordo neanche con l’accusa di squadrismo fatta ai parlamentari del M5S per la reazione al decreto Imu-Bankitalia, che secondo me è un’accusa con basi poco solide. Non è nemmeno basata sull’analogia fra due modalità di agire, ma semplicemente sul fatto che le due modalità abbiano un denominatore comune. Il fascismo è violenza, ma la violenza non è fascismo.
    Tra un attacco squadrista e il tentativo di occupare i banchi del governo per protesta ci sono talmente tante differenze, sia nei metodi che nel merito, che metterli a paragone è un modo secondo me per fare un favore ai fascisti. Gli squadristi usavano le spranghe, non gli striscioni (uno squadrista con gli striscioni, con tutta probabilità, verrebbe preso a sprangate dai propri colleghi). Agivano per intimorire gli avversari politici, erano mossi da ragioni ideologiche ed avevano il fine di distruggere, fisicamente e simbolicamente, i luoghi in cui venivano portate avanti delle istanze diverse da quelle su cui si basava l’ideologia fascista. Se la situazione lo richiedeva gli squadristi non avevano alcun problema ad uccidere chi si opponeva a loro. E, per estendere il discorso oltre le tematiche politiche, gli squadristi agivano per consentire a proprietari terrieri ed industriali di sfruttare liberamente operai e contadini, smantellando le strutture organizzative di questi ultimi ed indebolendo queste categorie dal punto di vista della rappresentanza, il tutto per impedire una deriva “socialista” della società.
    Lo squadrismo era il braccio armato dei potenti. Ed era un modo per eliminare “gli altri”, sia fisicamente che ideologicamente.

    Sinceramente questo gridare al fascista anche quando il fascista non c’è mi sembra un modo per legittimare e ridare forza ad un’ideologia che contiene solo del marcio. Se un ignorante, che la parola “fascismo” l’ha solo sentita pronunciare in televisione, si sente dire che quello è fascismo allora può essere tentato a pensare che questo fascismo, in fondo in fondo, così male non dev’essere. E mi dispiace che Augias, che sicuramente sa cosa sia lo squadrismo, giudichi alcuni atteggiamenti in maniera così superficiale (ebbene sì, in questa occasione sto dando del superficiale ad Augias), mettendo un’etichetta che, per evitare banalizzazioni, richiederebbe qualcosa di più profondo che una qualche somiglianza vaga sui metodi per poter essere appiccicata. Mi spiace soprattutto che passi l’idea che lo squadrismo sia quello, quando lo squadrismo era molto, molto, molto peggio.

    Sono abbastanza d’accordo con te tranne in un particolare. Quello a cui fai riferimento tu è il Fascismo alla nascita, atto a mantenere lo status quo e privilegiare i “potenti” (proprietari terrieri, ecc).
    Però ormai il termine Fascismo ha un significato più ampio (e credo sia a quello che Augias si riferiva), ovvero all’atto di intimidire i propri avversari politici tramite violenza. La violenza portata nell’ambito politico è fascista (indipendentemente dagli ideali che la animano).
    Il rifiuto delle forme di rappresentanza e decisione politica per sostituirle con una non precisata (e terrificante) forma di democrazia assoluta è un atto che forse manco definirei fascista, ma ignorante (fascismo ignorante?).
    Quando danno dei venduti al Presidente (non capendone manco il valore di questa figura), ai miei rappresentanti (qualsiasi essi siano) o alla forma dello Stato insultano anche me.
    Posso capire la frustrazione, l’odio verso una casta politica, ma le cose vanno cambiate dall’interno, non auspicando una rivoluzione (fatto rarissimo nella Storia) senza neppure la guida di un’ideologia o intellighenzia vera dietro.

    Spero di ritrovare il suo indirizzo e-mail e spero che si dimostri la persona cortese e disponibile che è sempre stata e che è tuttora.

    Sarebbe interessante. Vedi di portarcele.

    in risposta a: Attualità #994061
    Querion
    Membro

    Augias è un signore, sempre interessante e ha centrato tutti i punti della mia grande diffidenza per il M5S. E finalmente quanlcuno che non si imbarazza a definirli (seppur con le dovute differenze, che manco loro capiscono) fascisti.

    Aggiungo qui per evitare ulteriori post:
    Anche la collutazione tra il Questore Dombruoso e la Deputata Lupo, per quanto grave, va rivalutata…e tutto a sfavore del M5S.
    Parliamo di un momento di gravità inaudita in cui un centinaio di rappresentati si sono mossi come una mandria rabbiosa o squadristi nei corridoi della Camera impedendo ai loro colleghi di altri schieramenti l’uscita, l’accesso, il cambio di aula, l’impossibilità a rilasciare conferenze stampa e simili.
    La collutazione di cui tanto si sente parlare è avvenuta quando l’onorevole Lupo stava letteralmente assaltando (lo si vede chiaramente nei video) i banchi del governo e il Questore è intervenuto si duramente, ma nel pieno diritto dei suoi doveri. Non dimentichiamo che le forze dell’ordine, a meno di richiesta del Presidente, non possono entrare nelle sedi parlamentari (per ovvi motivi), per cui il compito di tenere l’ordine e difendere i parlamentari da soprusi o intimidazioni è affidato proprio ai Questori.
    In definitiva stiamo parlando della prima volta nella storia repubblicana in cui la Presidenza ha dovuto chiudere i suoi uffici a chiave. Una cosa che mi ricorda tanto il “bivacco per i camerati” di epoca Fascista.

    Detto ciò…nonostante tutte le dichiarazioni (sempre più confuse) e i fatti (effettivamente pochi), il M5S si è trasformato sempre più in un movimento di “Fascista”, e intendo Fascismo nei suoi ideali e metodi di lotta. Spiego meglio.
    1) Il Fascismo si appella all’animo più rabbioso e reazionario dell’uomo, del popolo (parola tanto cara a tutte le dittature e che non tiene assolutamente conto delle differenze individuali). Quando uno dei parlamentari del movimento giustifica le proprie posizioni o azioni con la scusa del popolo, quello è fascismo.
    2) Il Fascismo è solo, attaccato da tutti i lati. L’M5S è innegabilmente un partito paranoico, in cui tutti complottano per tenerlo giù, per soffocarlo e distruggerlo. Questo crea alienazione, isolamento tra i suoi membri. Tutto si riduce a un noi contro di loro e da ciò deriva un grottesco odio per le istituzioni (sopratutto quello inspiegabile per il Presidente della Repubblica, custode dei valori repubblicani) o le sempre più deliranti comiziate di Grillo. A ciò si aggiunge il non voto a qualsiasi proposta di legge fatta da altri partiti e così via.
    3) Il Fascismo ha una mente unica. Basta vedere i vari ditkat lanciati da Grillo, le persecuzioni fatte dallo stesso partito contro chi non si mantiene nei ranghi. Questo è un fatto noto, ma si tratta pur sempre di Fascismo.

    Ora, so che a molti il termine Fascista può sembrare esagerato, ma credo di aver chiamato tali fatti e considerazioni con il loro nome.
    Aggiungo inoltre che sempre più i vari “scelti dal popolo” del Movimento si sono rivelati inetti, rozzi e maleducati. Si tratta di esordienti che, per puro colpo di fortuna si sono trovati in Serie A.
    Magari sono brave persone (Fascisti Inconsapevoli), ma se pretendi di governare o cambiare un paese ci deve essere un ampio rispetto delle istituzioni e della tua stessa rappresentanza. Senza voler alludere all’umanità, ma solo ai modi, individui come De Michelis, Andreotti o Gramsci dare del boia al Presidente o minacciare i loro colleghi. In politica anche la forma è sostanza.

    in risposta a: Bleach: Discussione e ipotesi #994023
    Querion
    Membro

    Non penso ce ne sia troppo bisogno di Power Uppare Rukia (anche se probabilmente succederà) visto che ha incontrato il nemico perfetto per lei, almeno per questa prima sessione di poteri mostrati.

    in risposta a: Bleach: Discussione e ipotesi #993830
    Querion
    Membro

    la mia preoccupazione è che da poteri così grandi derivino grandi power up… come fare per sconfiggere un essere del genere? Oltretutto è ebreo allora dato che il suo nome ha quell’etimologia?

    Oppure lo rendono ridicolo come Aizen…

    in risposta a: Attualità #991413
    Querion
    Membro

    Vabbè, equiparare anche solo un confronto il nazismo alle crociate lo trovo sbagliato.
    Sia per le epoche diverse che per gli scopi o le origini.

    Le Crociate nacquero per una serie di movimenti e spinte, non ultimo la ricerca di nuovi sbocchi commerciali a Oriente e l’indebolimento della nobiltà militare (era comunque l’alba degli stati nazionali). Inoltre i massacri (che colpirono tanto Gerusalemme come anche Costantinopoli) era quello che succedeva abitualmente a qualsiasi città assediata, non solo a quelle mussulmane. La spietatezza e l’efferatezza erano di uso comune negli eserciti e provocavano morti, stupri e calamità ovunque passassero (sia nei territori alleati che nemici).
    Non a caso Giovanna d’Arco è ricordata positivamente dai Francesi dell’epoca perché costrinse le sue truppe a un comportamento degno dell’essere difensori del regno impedendo (fin dove possibile) crimini e stupri ai danni dei sudditi.

    Poi l’orrore del nazismo è innegabile, ma fu l’esempio più importante e visibile di un razzismo ben presente (e grave) tanto in Europa quanto in America.
    L’anti-semitismo è sempre stato presente in Europa e in vari paese (ben prima del nazismo) c’erano varie leggi razziste, seppur blande.
    Gli States parificarono i diritti tra tutti i cittadini sotto dopo le Lotte Civili, e lo fecero solo perché stavano davvero rischiando una Guerra Civili e subivano ingenti danni di prestigio (successe in concomitanza con la guerra nel Vietnam) ed economici.
    Poi si può parlare anche dei campi di concentramento e prigionia. Gli States ne fecero uso contro la popolazione giapponese e cinese in California (seppur lì da generazioni) e tolsero loro le terre dandole a imprenditori bianchi; inoltre grava su di loro la colpa della sperimentazione atomica su due città inermi di una nazione ormai sconfitta (seppur colpevole di tanti crimini quanti quelli del nazismo). I russi avevano i Gulag e in Spagna Franco fucilava gli oppositori, ecc ecc.
    Insomma, il nazismo fu grave, enorme e spietato, ma i suoi vincitori non sempre fecero di meglio.

    in risposta a: Attualità #990949
    Querion
    Membro

    Non è vietato, ma siccome in un forum non si parla faccia a faccia (con tutti i pro e i contro), anche il modo in cui si scrivono le proprie frasi ha acquisito col tempo vari significati.

    Un esempio: grassettare o scrivere maiuscolo intere frasi equivale nel linguaggio della rete a urlare. E ciò è fastidioso tanto nella realtà quanto in un forum.

    Ps: Sei stato insultato, e me ne dispiace, ma l’utente è già stato ripreso e continuare a ricordare quello spiacevole episodio è sterile oltre che un modo per stroncare la discussione. Passaci sopra per piacere.

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