Concorso Jump!

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  • #883870
    Manga-ka
    Membro

    In effetti…Baru per aver iniziato a far fumetti all’età di 28 anni e aver vinto l’Alph’art con la sua prima opera per poi consolidare il suo successo con altre opere fantastiche era considerato un grandissimo fumettista(che come sappiamo era per metà italiano) e lo stesso e la stessa fama l’avevano anche gli autori da te citati sopra.
    Una cosa che mi dispiace e che in Italia l’arte del fumetto non sia molto sviluppato 🙁

    #883874
    Redazione
    Amministratore del forum

    Una cosa che mi dispiace e che in Italia l’arte del fumetto non sia molto sviluppato 🙁

    Andrea Pazienza, Mattotti, Toppi, Gipi, Igort, Hugo Pratt, Jacovitti, Tamburini/Liberatore, Bonvi (e la lista è limitata ai miei preferiti), Manuele Fior che vince alla scorsa Angouleme il premio per il miglior albo…e l’hai fatto un giro a Lucca Comics, per dire?
    In termini di vendite poi, siamo il quarto/quinto mercato al mondo (credo che la quarta posizione ce la giochiamo con la Coreadel Sud), superati solo da Giappone, Francia e USA.
    Quindi non sono molto d’accordo con te… :icon_wink:

    #883877
    Manga-ka
    Membro

    No,aspetta non intendo questo,io sono il primo a dire che in Italia ci siano molti appassionati ,quello che intendo e che non ci sono molte case editrici o riviste che pubblicano fumetti(io sinceramente preferisco i manga ai fumetti italiani.)
    O meglio ce ne sono(citando la Cyrano Comics sponsor del KJ’manga project o Linus e Frigidaire che ho scoperto solo ora) ma non sono molto famose come quelle della Kodansha,Marvel,Shueisha e così via…
    Che ne pensi di questo articolo di qualche hanno fa?Euromanga, quando il manga è europeo

    #883879
    Redazione
    Amministratore del forum

    No,aspetta non intendo questo,io sono il primo a dire che in Italia ci siano molti appassionati ,quello che intendo e che non ci sono molte case editrici o riviste che pubblicano fumetti.
    Certo ce ne sono alcune(citando la Cyrano Comics sponsor del KJ’manga project) ma non sono molto famose in tutto il mondo.

    Aspetta, hai messo assieme un sacco di cose.
    – Le riviste in Italia, a esclusione di Lanciostory e Skorpio, sono morte, sì.
    – Case editrici che pubblicano fumetti ce ne sono pure troppe. Purtroppo molte sono piccolissime, altre non sono molto serie, altre sono sia piccolissime che poco serie, altre non sono interessate a produrre materiale originale (e se lo fanno, lo fanno con il contagocce).
    – Non capisco il concetto di “Case editrici famose in tutto il mondo”. Il venduto di Bonelli ti garantisco che ancora oggi fa impressione, e Diabolik, per dire, è un personaggio famoso in tutto il mondo. Di Dylan Dog hanno fatto un film (brutto, OK) ad Hollywood, da Martin Mystère un cartone animato andato in onda in tutto il mondo occidentale. Se invece intendi che non si possa competere con la fama mondiale di quella manciata di manga (ma, ammettiamolo, sono veramente pochissimi) pubblicati su Shonen Jump, sono d’accordo.
    Se mi spieghi meglio, provo a dirti cosa ne penso.

    Che ne pensi di questo articolo di qualche hanno fa?Euromanga, quando il manga è europeo

    Che appunto è un articolo di qualche anno fa, in cui la situazione era molto diversa.
    Oggi, a distanza di anni, possiamo vedere che:
    – L’esperimento di Shogun in Francia è fallito (rivista chiusa, serie interrotte).
    – la Tokyopo ha chiuso la sua divisione publishing, e Tokyopop era la principale casa editrice che promosse il concetto di “Global manga” (in soldoni, manga fatti da occidentali).
    E il sostanziale fallimento del “global manga” è palese: scarse vendite in generale, e degli autori lanciati da Tokyopop, credo che davvero pochissimi abbiano continuato a fare fumetti.
    – Credo (credo) che l’unico tentativo ancora in corso sia “Gaijin” (vedi qui: Gaijin: Nuestro mejor manga e qui: Ediciones Glénat, Manga, Gaijin) della Glenat Spagna. Ammetto che non so come stia andando, ma di serie che proseguiranno ce ne sono due, di serie con più di due volumi ce n’è una sola ed è stata già conclusa, gli altri sono volumi autoconclusivi, quindi non mi immagino sfracelli di vendite.

    #883882
    Manga-ka
    Membro

    Quello che intendo io è che togliendo la Bonelli(di cui sinceramente mi ero scordato quando ho scritto sopra) di case editrici che possono competere con quelle di spicco giapponesi non ce ne sono.
    Ma non ce ne sono neanche che possono competere con quelle Americane.
    Poi anche le vendite di fumetti sono diverse tra Italia e Giappone così come le riviste raccoglitore di fumetti (tipo lo Shonen Jump,lo Shonen Sunday,la Ribon e così via) in Italia non ce ne sono molte(se ce ne sono ancora).Se tu vai in edicola non ti trovi in primo piano una rivista di 700 pagine dedicata solo ai fumetti,non so se capisci quello che intendo.
    Comunque mi fa piacere parlare con te,sto scoprendo molte cose che non sapevo XD.

    #883884
    SnakeStrife
    Membro

    Aspetta, hai messo assieme un sacco di cose.
    – Le riviste in Italia, a esclusione di Lanciostory e Skorpio, sono morte, sì.
    – Case editrici che pubblicano fumetti ce ne sono pure troppe. Purtroppo molte sono piccolissime, altre non sono molto serie, altre sono sia piccolissime che poco serie, altre non sono interessate a produrre materiale originale (e se lo fanno, lo fanno con il contagocce).
    – Non capisco il concetto di “Case editrici famose in tutto il mondo”. Il venduto di Bonelli ti garantisco che ancora oggi fa impressione, e Diabolik, per dire, è un personaggio famoso in tutto il mondo. Di Dylan Dog hanno fatto un film (brutto, OK) ad Hollywood, da Martin Mystère un cartone animato andato in onda in tutto il mondo occidentale. Se invece intendi che non si possa competere con la fama mondiale di quella manciata di manga (ma, ammettiamolo, sono veramente pochissimi) pubblicati su Shonen Jump, sono d’accordo.
    Se mi spieghi meglio, provo a dirti cosa ne penso.

    Che appunto è un articolo di qualche anno fa, in cui la situazione era molto diversa.
    Oggi, a distanza di anni, possiamo vedere che:
    – L’esperimento di Shogun in Francia è fallito (rivista chiusa, serie interrotte).
    – la Tokyopo ha chiuso la sua divisione publishing, e Tokyopop era la principale casa editrice che promosse il concetto di “Global manga” (in soldoni, manga fatti da occidentali).
    E il sostanziale fallimento del “global manga” è palese: scarse vendite in generale, e degli autori lanciati da Tokyopop, credo che davvero pochissimi abbiano continuato a fare fumetti.
    – Credo (credo) che l’unico tentativo ancora in corso sia “Gaijin” (vedi qui: Gaijin: Nuestro mejor manga e qui: Ediciones Glénat, Manga, Gaijin) della Glenat Spagna. Ammetto che non so come stia andando, ma di serie che proseguiranno ce ne sono due, di serie con più di due volumi ce n’è una sola ed è stata già conclusa, gli altri sono volumi autoconclusivi, quindi non mi immagino sfracelli di vendite.

    Sulla prima cosa vorrei risponderti.
    Hai ragione, Bonelli è Diabolik stupiscono in tutto il mondo. Ma se vuoi inventare qualcosa d’originale non è possibile. Voglio dire, se io non riesco a disegnare Bonelli e Diabolik sono fregato. Mi spiego?
    Invece i Manga puoi inventare di tutto.

    Sul tuo secondo messaggio.
    Penso che se si riesca a creare un personaggio e una serie che ti strappi il cuore e lo faccia suo difficilmente potrà non piacere. Gli autori devi riuscire a prenderli. E forse sarò arrogante, ma di quei autori citati da te, penso che ben pochi sapessero cosa sono i manga e cosa cercano un publico di lettori manga.

    Ti volevo ringraziare per tutte le risposte che ci dai.
    E poi se ti va, farti un giro sul forum è guardare qualche galleria di disegno.
    E gia che ci sono ti lascio il blog di StudioMejo, ovvero quei due ragazzi Giorgio Battisti e Raffaele Lamorte che sono andati in Giappone a tastare il terreno.
    Qui il link.

    StudioMejo

    Mi raccomando leggiti tutti gli articoli, anche quelli arretrati, perchè porta molte info su cio’ che hanno fatto in Giappone e poi dacci un tuo parere personale 😀

    Qui alcuni disegni del mangaka, Giorgio Battisti:

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    Come puoi ben vedere lo stile è molto più manga degli autori postati sopra da te.
    Aspetto un tuo parere personale 😀

    #883885
    SnakeStrife
    Membro

    Forse mi sono espresso male: problemi no, ma lì i prezzi sono molto alti e non so quanto sia facile trovare un lavoro…e prima di piazzare una storia e guadagnarci, come ti mantieni? Se non lavori, la tua permanenza lì dipende da quanta disponibilità economica hanno i tuoi, ecco.

    Beh…Io effettivamente avevo pensato di trovare lavoro lì in Giappone.
    Molti autori lo hanno fatto. Basti pensare a Eichiro Oda e Takehiko Inoue che hanno lavorato nella stessa lavanderia.

    No, comunque parlavo dei miei esordi, ad oggi ho pubblicato tre volumi a fumetti. Comunque ancora adesso non riesco a campare con quello che scrivo, e tieni conto che scrivo sia fumetti che libri.

    Sono del parere che per sfondare nel mondo del fumetto devi realizzare un’opera tipo One Piece, Dragon Ball o Naruto, per poter vivere.
    Gli autori di One Piece e Dragon Ball vivono di rendita.
    Hai mai pensato di scrivere un libro per imparare a disegnare? C’è tanta gente che forse vorrebbe imparare, ma i libri esistenti ora come ora son vecchi, fai conto che quello che ho casa ha ancora il prezzo a lire -.-”
    Potresti provare.

    Di gente che campa scrivendo esclusivamente fumetti ne conosco poca. Di solito anche chi scrive fumetti fa altri lavori. C’è chi scrive prevalentemente fumetti, ma nelle mie conoscenze italiane e non, si fa sempre qualcos’altro.

    Sono del parere che chi scrive fumetti in Italia, ove il fumetto è poco valorizzato non si riesce a campare…Ma in Giappone ove il fumetto sta come i film ad Hollywood penso si riesca a fare una vita dignitosa coi manga.
    Ma quindi neanche gli autori Bonelli riescono a mantenersi?

    Non vedo la connessione tra ricevere ottimi consigli ed essere pubblicati, le due cose non sono così consequenziali. In ogni caso non mi sembra che nessuno di quei due ragazzi abbia pubblicato (finora, per carità), o sbaglio?

    Poi, ripeto, lungi da me volere smorzare entusiasmi, ma un po’ di oggettività ci vuole: ad esempio, l’esperimento di Kodansha degli anni ’90 di pubblicare in Giappone autori occidentali non funzionò, e furono chiamati grandi artisti come Igort dall’Italia, Paul Pope dagli USA, Baru dalla Francia, giganti del fumetto internazionale con numerose pubblicazioni di successo alle spalle. Nessuno dei loro progetti fu un successo, e l’esperimento fu considerato da Kodansha fondamentalmente negativo (infatti l’esperienza non venne ripetuta).

    Autori italiani che hanno pubblicato storie brevi su alcune riviste giapponesi ce ne sono.
    La rivista Euromanga (euromanga.jp) pubblica in Giappone fumetti pubblicati in Francia (anche di autori italiani, come Sky Doll di Canepa e Barbucci).
    Essere semplicemente *pubblicati* non è impossibile.
    Avere una serie, quindi camparci, cosa totalmente diversa, allo stato attuale delle cose è praticamente impossibile.
    Le cose cambieranno in un futuro più o meno prossimo? Speriamo.

    Da quel che hanno scritto sul loro BLOG questi ragazzi, penso che per un pelo non siano stati publicati. Tieni conto che Shonen Jump non li ha accettati semplicemente per il fatto che il genere non era adatto.
    Avevano scritto un manga d’amore, impossibile da publicare su Shonen Jump.
    Teniamo conto anche che i tempi son cambiati, Adriano, negli anni ’90 l’arte manga non è valorizzata come ora in TUTTO il mondo.
    Sono del parere invece che ora, chiunque abbia letto un Full Metal Alchemist, uno Slam Dunk, un Dragon Ball, un One piece gli sia venuta la voglia di trasmettere qualcosa graficamente. Ed è quello che voglio fare anche io se mai sarò publicato. Anche se dovessi fare il morto di fame prima del botto coi manga, mi sta bene. Non mi va di condurre una vita da impiegato o altro che non mi renda felice. Voglio fare cio’ per cui penso di essere nato. I manga.
    Vorrei farti presente anche di tener conto lo stile di disegno. Ho visto i nomi degli autori dell’esperimento Kodansha postati da te e ho visto qualche loro disegno. Nessuno di loro ha uno stile che si avvicini al manga. Sopratutto l’Italiano Igort. Va direttamente fuori dalle regole del manga. Devono sapere che i Giapponesi usano i retini e non china diluita con acqua per fare un grigio spento :asd:
    Una roba simile farebbe storcere il naso anche a me, infanga la cultura manga.
    Ma questa rivista Euromanga, come si struttura? E’ una rivista famosa?
    E poi come fai a sapere che chi publica con Euromanga non viene pagato bene? Se devo esser sincero quando farò il mio viaggetto in Giappone proverò in tutte le riviste possibili. Cambieranno le cose.

    In effetti…Baru per aver iniziato a far fumetti all’età di 28 anni e aver vinto l’Alph’art con la sua prima opera per poi consolidare il suo successo con altre opere fantastiche era considerato un grandissimo fumettista(che come sappiamo era per metà italiano) e lo stesso e la stessa fama l’avevano anche gli autori da te citati sopra.
    Una cosa che mi dispiace e che in Italia l’arte del fumetto non sia molto sviluppatoNo,aspetta non intendo questo,io sono il primo a dire che in Italia ci siano molti appassionati ,quello che intendo e che non ci sono molte case editrici o riviste che pubblicano fumetti(io sinceramente preferisco i manga ai fumetti italiani.)
    O meglio ce ne sono(citando la Cyrano Comics sponsor del KJ’manga project o Linus e Frigidaire che ho scoperto solo ora) ma non sono molto famose come quelle della Kodansha,Marvel,Shueisha e così via…
    Che ne pensi di questo articolo di qualche hanno fa?Euromanga, quando il manga è europeo

    Un altra alternativa per chi ama i fumetti e vuole disegnarli è Marvel.
    D’altra parte è stato rivelato dalla Marvel stessa che il 50% dei disegnatori sono Italiani puro sangue :asd: e il restante sono Italo-Americani.
    Che tristezza.
    E penso proprio che i suoi autori vengano pagati bene. Ho letto su internet che un autore italiano, che però attenzione è un genio del disegno, viene pagato 300***8364; a tavola.

    #883886
    Redazione
    Amministratore del forum

    Quello che intendo io è che togliendo la Bonelli(di cui sinceramente mi ero scordato quando ho scritto sopra) di case editrici che possono competere con quelle di spicco giapponesi non ce ne sono.

    In effetti no.

    Ma non ce ne sono neanche che possono competere con quelle Americane.

    Se escludi la Bonelli concordo.

    Poi anche le vendite di fumetti sono diverse tra Italia e Giappone

    C’è poco da fare se il mercato giapponese del fumetto è il più grande al mondo: sono diversi i modi produttivi, i formati, lo sfruttamento multimediale (e quindi la promozione), in Giappone c’è una maggiore alfabetizzazione della popolazione e la popolazione credo sia il triplo circa di quella italiana (il che vuol dire un maggiore bacino di utenza).

    così come le riviste raccoglitore di fumetti (tipo lo Shonen Jump,lo Shonen Sunday,la Ribon e così via) in Italia non ce ne sono molte(se ce ne sono ancora).

    Come ho scritto prima, in Italia rimangono solo Lanciostory e Skorpio. C’è stato anche l’esperimento della rivista antologica “Gang bang” uscita in allegato con il Manifesto, ma non è detto che ci sarà un numero due.

    Se tu vai in edicola non ti trovi in primo piano una rivista di 700 pagine dedicata solo ai fumetti,non so se capisci quello che intendo.

    Sì, però posso trovarmi sia un manga, che un albo americano, che un fumetto Bonelli che Topolino e Diabolik. Dal punto di vista della provenienza geografica abbiamo molta più varietà noi, paradossalmente.

    Comunque mi fa piacere parlare con te,sto scoprendo molte cose che non sapevo XD.

    Grazie, lieto di essere stato vagamente utile.

    #883887
    SnakeStrife
    Membro

    Scusate per il doppio post, ma non entra tutto

    Aspetta, hai messo assieme un sacco di cose.
    – Le riviste in Italia, a esclusione di Lanciostory e Skorpio, sono morte, sì.
    – Case editrici che pubblicano fumetti ce ne sono pure troppe. Purtroppo molte sono piccolissime, altre non sono molto serie, altre sono sia piccolissime che poco serie, altre non sono interessate a produrre materiale originale (e se lo fanno, lo fanno con il contagocce).
    – Non capisco il concetto di “Case editrici famose in tutto il mondo”. Il venduto di Bonelli ti garantisco che ancora oggi fa impressione, e Diabolik, per dire, è un personaggio famoso in tutto il mondo. Di Dylan Dog hanno fatto un film (brutto, OK) ad Hollywood, da Martin Mystère un cartone animato andato in onda in tutto il mondo occidentale. Se invece intendi che non si possa competere con la fama mondiale di quella manciata di manga (ma, ammettiamolo, sono veramente pochissimi) pubblicati su Shonen Jump, sono d’accordo.
    Se mi spieghi meglio, provo a dirti cosa ne penso.

    Che appunto è un articolo di qualche anno fa, in cui la situazione era molto diversa.
    Oggi, a distanza di anni, possiamo vedere che:
    – L’esperimento di Shogun in Francia è fallito (rivista chiusa, serie interrotte).
    – la Tokyopo ha chiuso la sua divisione publishing, e Tokyopop era la principale casa editrice che promosse il concetto di “Global manga” (in soldoni, manga fatti da occidentali).
    E il sostanziale fallimento del “global manga” è palese: scarse vendite in generale, e degli autori lanciati da Tokyopop, credo che davvero pochissimi abbiano continuato a fare fumetti.
    – Credo (credo) che l’unico tentativo ancora in corso sia “Gaijin” (vedi qui: Gaijin: Nuestro mejor manga e qui: Ediciones Glénat, Manga, Gaijin) della Glenat Spagna. Ammetto che non so come stia andando, ma di serie che proseguiranno ce ne sono due, di serie con più di due volumi ce n’è una sola ed è stata già conclusa, gli altri sono volumi autoconclusivi, quindi non mi immagino sfracelli di vendite.

    Sulla prima cosa vorrei risponderti.
    Hai ragione, Bonelli è Diabolik stupiscono in tutto il mondo. Ma se vuoi inventare qualcosa d’originale non è possibile. Voglio dire, se io non riesco a disegnare Bonelli e Diabolik sono fregato. Mi spiego?
    Invece i Manga puoi inventare di tutto.

    Sul tuo secondo messaggio.
    Penso che se si riesca a creare un personaggio e una serie che ti strappi il cuore e lo faccia suo difficilmente potrà non piacere. Gli autori devi riuscire a prenderli. E forse sarò arrogante, ma di quei autori citati da te, penso che ben pochi sapessero cosa sono i manga e cosa cercano un publico di lettori manga.

    Ti volevo ringraziare per tutte le risposte che ci dai.
    E poi se ti va, farti un giro sul forum è guardare qualche galleria di disegno.
    E gia che ci sono ti lascio il blog di StudioMejo, ovvero quei due ragazzi Giorgio Battisti e Raffaele Lamorte che sono andati in Giappone a tastare il terreno.
    Qui il link.

    StudioMejo

    Mi raccomando leggiti tutti gli articoli, anche quelli arretrati, perchè porta molte info su cio’ che hanno fatto in Giappone e poi dacci un tuo parere personale 😀

    Qui alcuni disegni del mangaka, Giorgio Battisti:

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    [SPOILER][/SPOILER]

    Come puoi ben vedere lo stile è molto più manga degli autori postati sopra da te.
    Aspetto un tuo parere personale 😀

    #883889
    Manga-ka
    Membro

    Sinceramente sono un fan di Giorgio Battisti,passo serate e serate a leggere il suo blog jojo manga! e ce l’ho amico su Facebook,ma non perchè sia superiore ad altri fumettisti italiani,solo per il fatto che oltre ad essere bravo ha uno stile che rispecchia quello giapponese.

    #883890
    SnakeStrife
    Membro

    Sinceramente sono un fan di Giorgio Battisti,passo serate e serate a leggere il suo blog jojo manga! e ce l’ho amico su Facebook,ma non perchè sia superiore ad altri fumettisti italiani,solo per il fatto che oltre ad essere bravo ha uno stile che rispecchia quello giapponese[/U]

    Anche io sono un suo Fan. Amo anche i video che fa su Youtube.
    La parte grassettata rispecchia quello che volevo dire io :icon_wink:

    #883893
    Manga-ka
    Membro

    oggi mi sto divertendo molto grazie a quello che sto imparando.
    Non sapevo molte cose,ma ora sono sempre più convinto che presto anche in Italia si svilupperà il fumetto come in Giappone 😀

    #883896
    Redazione
    Amministratore del forum

    Beh…Io effettivamente avevo pensato di trovare lavoro lì in Giappone.
    Molti autori lo hanno fatto. Basti pensare a Eichiro Oda e Takehiko Inoue che hanno lavorato nella stessa lavanderia.

    In bocca al lupo, allora.

    Hai mai pensato di scrivere un libro per imparare a disegnare? C’è tanta gente che forse vorrebbe imparare, ma i libri esistenti ora come ora son vecchi, fai conto che quello che ho casa ha ancora il prezzo a lire -.-”
    Potresti provare.

    No, non sarei in grado, e sinceramente non mi interessa.

    Sono del parere che chi scrive fumetti in Italia, ove il fumetto è poco valorizzato non si riesce a campare…Ma in Giappone ove il fumetto sta come i film ad Hollywood penso si riesca a fare una vita dignitosa coi manga.
    Ma quindi neanche gli autori Bonelli riescono a mantenersi?

    Si parlava di sceneggiatori, avevo capito, e alcuni ci si mantengono, sì, ma quelli che conosco io quasi tutti fanno anche altro. I disegnatori Bonelli riescono a mantenersi lavorando per Bonelli, sì.

    Da quel che hanno scritto sul loro BLOG questi ragazzi, penso che per un pelo non siano stati publicati. Tieni conto che Shonen Jump non li ha accettati semplicemente per il fatto che il genere non era adatto.
    Avevano scritto un manga d’amore, impossibile da publicare su Shonen Jump.

    Hai detto niente. Significa non capire a chi ti stai proponendo. Se vuoi lavorare per Shonen Jump e, pur sapendo cosa pubblica, gli proponi una storia, parole tue, “impossibile da pubblicare”, hai fatto un errore grossolano.
    E comunque “non essere pubblicati per un pelo” è sempre “non essere pubblicati”.

    Teniamo conto anche che i tempi son cambiati, Adriano, negli anni ’90 l’arte manga non è valorizzata come ora in TUTTO il mondo.

    Quindi? Non vuol dire in automatico che magicamente le porte delle case editrici si siano aperte a tutti.

    Vorrei farti presente anche di tener conto lo stile di disegno. Ho visto i nomi degli autori dell’esperimento Kodansha postati da te e ho visto qualche loro disegno. Nessuno di loro ha uno stile che si avvicini al manga. Sopratutto l’Italiano Igort. Va direttamente fuori dalle regole del manga. Devono sapere che i Giapponesi usano i retini e non china diluita con acqua per fare un grigio spento :asd:
    Una roba simile farebbe storcere il naso anche a me, infanga la cultura manga.

    A parte che le mezze tinte le usano anche alcuni autori giappones, io faccio presente a te che i manga non hanno affatto “regole”. Il redattore che si occupava di valutare i lavori arrivati al MIMC, ora MICC, diceva che quello che riceveva non erano manga, erano l’idea che gli occidentali hanno dei manga, che è molto limitata, dato che in Occidente non arriva tutto quello che si produce in Giappone. I manga sono molto più variegati di quello che si pensa, ci puoi trovare davvero di tutto, sia a livello di stile, che di contenuto. Vado a memoria, ma questo è quello che aveva detto.

    E quei disegnatori occidentali li aveva cercati proprio Kodansha, facevano quello che gli veniva detto che potevano di fare, quindi era evidente che agli editor andasse benissimo così.

    Ma questa rivista Euromanga, come si struttura? E’ una rivista famosa? E poi come fai a sapere che chi publica con Euromanga non viene pagato bene?

    La rivista ristampa fumetti pubblicati in Francia.
    Non so se sia famosa, ma non credo sia vendutissima.
    Non ho mai detto che non siano pagati bene. Si tratta comunque di ristampe, le cifre per le ristampe sono più basse delle cifre pagate per tavole prodotte appositamente.

    ———- Post added at 12:24 ———- Previous post was at 12:12 ———-

    Hai ragione, Bonelli è Diabolik stupiscono in tutto il mondo. Ma se vuoi inventare qualcosa d’originale non è possibile. Voglio dire, se io non riesco a disegnare Bonelli e Diabolik sono fregato. Mi spiego?
    Invece i Manga puoi inventare di tutto.

    Ho capito cosa intendi. Sì, infatti molti autori italiani fanno graphic novel per scrivere qualcosa di personale, o pubblicano/cercano di pubblicare in Francia per portare avanti progetti più personali.

    Penso che se si riesca a creare un personaggio e una serie che ti strappi il cuore e lo faccia suo difficilmente potrà non piacere. Gli autori devi riuscire a prenderli. E forse sarò arrogante, ma di quei autori citati da te, penso che ben pochi sapessero cosa sono i manga e cosa cercano un publico di lettori manga.

    Chiaro il tuo punto di vista.
    Posso solo dirti:
    Fu Kodansha a cercarli.
    Furono editori Kodansha a seguirli.
    Sulle conoscenze del manga di questi autori non so dire (dovresti chiedere a loro).
    Che siano grandi fumettisti, in grado di creare personaggi che strappino il cuore (non so se hai mai letto Baru) non ci piove.

    Ti volevo ringraziare per tutte le risposte che ci dai.

    Prego. Ho solo riportato quel poco che so perchè ero stato nominato, niente di più.

    E poi se ti va, farti un giro sul forum è guardare qualche galleria di disegno.

    Per quello non ho proprio tempo, scusami davvero.

    E gia che ci sono ti lascio il blog di StudioMejo, ovvero quei due ragazzi Giorgio Battisti e Raffaele Lamorte che sono andati in Giappone a tastare il terreno.

    Qui il link.

    StudioMejo

    Mi raccomando leggiti tutti gli articoli, anche quelli arretrati, perchè porta molte info su cio’ che hanno fatto in Giappone e poi dacci un tuo parere personale 😀

    Lo conosco già e l’avevo già letto (dico “avevo” perchè è più di un anno che non viene aggiornato), ma grazie comunque per la segnalazione.
    Cosa ne penso?
    Hanno fatto un viaggio in Giappone, hanno tastato con mano la realtà giapponese, hanno ricevuto tanti consigli, al momento nulla di fatto, nulla di pubblicato.
    Lo stile di disegno mi sembra adatto per gli shojo manga (con qualche dettaglio ancora da risolvere a livello di anatomie), ma dovrei vedere alcune tavole consecutive per capire le sue capacità nello storytelling (fondamentale), sul quale quindi non posso dare un giudizio.
    Ovviamente auguro loro tutto il successo possibile.

    #883903
    Manga-ka
    Membro

    Hai ragione,il sui stile non è adatto allo shojo ma a qualcosa tipo Hetalia o qualcosa del genere.
    Adriano,volevo chiederti se per te è stato difficile fare un manga rispetto ad un fumetto Italiano e come ti sei sentito quando hai saputo di essere arrivato 2°,se non sbaglio il secondo posto equivale a vincere 1000$,giusto?

    #883905
    SnakeStrife
    Membro

    In bocca al lupo, allora.

    Crepi il lupo :asd:

    No, non sarei in grado, e sinceramente non mi interessa.

    Mi devi perdonare. Io avevo capito che tu disegnavi e non che sceneggiavi.

    Si parlava di sceneggiatori, avevo capito, e alcuni ci si mantengono, sì, ma quelli che conosco io quasi tutti fanno anche altro. I disegnatori Bonelli riescono a mantenersi lavorando per Bonelli, sì.

    Io parlavo di disegnatori.

    Hai detto niente. Significa non capire a chi ti stai proponendo. Se vuoi lavorare per Shonen Jump e, pur sapendo cosa pubblica, gli proponi una storia, parole tue, “impossibile da pubblicare”, hai fatto un errore grossolano.
    E comunque “non essere pubblicati per un pelo” è sempre “non essere pubblicati”.

    Diciamo che loro hanno provato un po dappertutto. E son andati con una storia d’amore che aveva anche dei tipici elementi Shonen. Forse hanno sforato senza accorgersene.

    Quindi? Non vuol dire in automatico che magicamente le porte delle case editrici si siano aperte a tutti.

    Beh…Penso che ci sia un’altra mentalità in favore agli stranieri.

    A parte che le mezze tinte le usano anche alcuni autori giappones, io faccio presente a te che i manga non hanno affatto “regole”. Il redattore che si occupava di valutare i lavori arrivati al MIMC, ora MICC, diceva che quello che riceveva non erano manga, erano l’idea che gli occidentali hanno dei manga, che è molto limitata, dato che in Occidente non arriva tutto quello che si produce in Giappone. I manga sono molto più variegati di quello che si pensa, ci puoi trovare davvero di tutto, sia a livello di stile, che di contenuto. Vado a memoria, ma questo è quello che aveva detto.

    Allora sarò io a non conoscere abbastanza manga :icon_smile:
    Ma da quel che ho visto io, ho sempre visto retini e mai mezzetinte.

    ———- Post added at 12:45 ———- Previous post was at 12:42 ———-

    Ho appena beccato il blog di Adriano. Ora con calma me lo guardo tutto :3

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    Ed in ogni caso se gia riescono a fare successo Giorgio e Raffaele la strada sarebbe più spianata anche per noi.

    ———- Post added at 13:17 ———- Previous post was at 12:53 ———-

    Guardate un po’ che ho visto scritto sul sito del M.I.C.C.

    “I vincitori delle edizioni precedenti Kinono e YOVOVA (Meng-Lin Yu), che con le loro nuove opere collaborano attivamente con la rivista, hanno visto i propri lavori pubblicati sull***8217;edizione speciale ***8220;Morning 2***8221; rispettivamente per tre volte ed una volta. In un futuro non troppo lontano è più che probabile che le loro opere vengano pubblicate in singoli volumi. Allo stesso modo, il nostro obiettivo è quello di pubblicare le opere dei partecipanti per far sì che un giorno diventino pubblicazioni in vendita in Giappone e negli altri paesi.”

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    Altra domanda, ma al M.I.C.C. possono partecipare anche i minorenni?

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