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Grazie SnakeStrife mi hai dato una bellissima notizia.
Ho già chiesto alla ragazza che sta facendo la parte grafica Black Agent di partecipare,aspetto l’e-mail di risposta,spero per un sì anche perchè disegna molto bene(sopratutto le ragazze):)Ma era dal sito ufficiale del MICC : D se cerci su Google Morning International Comic Competition lo trovi subito.
Guarda, per me era così alle medie. Avevo un paio di amici che leggevano manga, ma che ne disegnassero nessuno. Poi ho iniziato il Liceo Artistico e anno dopo anno spunta sempre nuova gente che dice “ma tò, pure a me piacciono i manga! Sto disegnando un fumetto!”. Senza cadere nell’off topic, ti dico solo di aspettare e guardarti intorno.
La cosa grave è che non leggono neanche manga o fumetti.
Alcuni di loro frequentano l’artistico perchè pensano di diventare pittori.
Ti dirò, ragazzine bimbominkiose urlanti e strapazzanti che disegnano persone senza ossa, praticamente stuzzicadenti tirati pensano di diventare pittrici.
Ma per favore.
Solo un mio amico conosce Death note. E basta.
Tutti gli altri calcio, calcio, calcio, calcio, calcio, calcio, calcio, calcio, calcio, calcio e calcio!
A me fa schifo il calcio. Quanto vorrei poter cambiare città, trasferirmi magari lì al nord. Milano e Torino sono i sogni *_*
Ma basta OFF-TOPIC. Meglio soli che mal accompagnati :asd:Grazie SnakeStrife mi hai dato una bellissima notizia.
Ho già chiesto alla ragazza che sta facendo la parte grafica Black Agent di partecipare,aspetto l’e-mail di risposta,spero per un sì anche perchè disegna molto bene(sopratutto le ragazze):)Non t’immagini neanche come l’ho presa io la notizia. Per la felicità vedevo unicorni rosa dappertutto. Voglio partecipare anche io il prima possibile :biggrin:
Beh, avete davanti un sacco di tempo per prepararvi… i risultati di quello “in corso” (si fa per dire, non si possono più mandare lavori, diciamo che è in stand-by) saranno resi noti a Marzo, quindi ci vorrà un po’ prima che ne inizino uno nuovo.
Ah si questo è sicuro!Anche perchè noi dobbiamo partecipare la KJ’manga project ed esordiamo ad aprile.
Gli ho già detto che anche se ci volessero 2 anni per me va bene,il mio unico problema è che per me sono molto difficili da scrivere gli Auto-conclusivi,quindi me ne sto leggendo un pò in scan così da imparare velocemente.
Se sarò pubblicato(seee…magari,Mission Impossible) dedicherò al KJ la vittoria *.*Certo, occorre molta pratica prima di partecipare, anche per avere almeno la speranza che la storia venga sfogliata.. :sisi:
dedicheremo anche tutta quest’estate per lo one shot di cui vi parlavo, così avremo molto più tempo per revisionare il lavoro e correggere eventualmente qualcosa che non ci piace..Stanotte non riuscivo a dormire, pensando a questo concorso appena scoperto.
Giravo e rigiravo nel letto e mi son chiesto.
” Voi tra Shonen Jump e Kodansha, quali preferite? ”
E allora? A voi la risposta.
Per la prima volta, se mai venissi publicato, una qualunque andrebbe bene.
L’importante sarebbe fare il botto la prima. Poi la seconda volta se non hai un contratto puoi benissimo cambiare casa editrice e come sogno io unirmi a Shonen Jump.
E voi?Ahaha pure io!Ormai è de ieri che leggo one-shot in scan per capire bene la strutture degli autoconclusivi.
Comunque per rispondere alla tua domanda:A me sinceramente non interessa molto la casa editrice,bhe il mio sogno è lo Shonen Jump,ma non mi dispiacerebbe né Morning,Shonen Sunday,Shonen Magazine e così via,perfino se mi offrissero un contratto alla Ribon(che tratta shojo) accetterei!
Comunque ho gettato giù già qualche idea per la trama,ma ci lavorerò molto su per farla venire al meglio :D.Noi spediremo il lavoro di cui vi parlavo in jappo al JUMP (dato che non accettano lavori in lingua straniera). Anche perchè è molto importante valutare il target, cioè l’età media del pubblico che legge una determinata rivista: Jump è sicuramente per bambini e adolescenti, anche se la fascia si è spostata nel corso degli ultimi anni ad età superiori ai 17 – 18 anni (sono moltissimi i trentenni e anche più..).
Dato che il nostro manga è un shonen in tutto e per tutto, con combattimenti e personaggi piuttosto commerciali, Jump è sicuramente la rivista indicata.
Morning di Kodansha, la rivista del Comic International Manga Competition, invece, è rivolta a lettori più maturi (si pensi alle storie che vengono pubblicate: uno su tutti Vagabond). Percio’ sarebbe più indicato un seinen, anche se tenteremo lo stesso con uno shonen, che se sarà fatto bene, crediamo possa comunque piacere. Poi c’è il vantaggio della lingua madre: si potrebbe usare l’italiano, ma credo che opteremo per l’inglese..
sarà un lavoro lungo in cui ci metteremo il massimo impegno!:DLonewolf, penso che uno Shonen crudo tipo FMA possa andare bene per Kodansha.
E poi perchè optare per l’inglese? Se li accettano l’italiano potrebbe andare benissimoLonewolf non capisco a chi lo spedirete,forse ha dimenticato un NON.
Comunque io sto pensando ad un Seinen e a 2 Shonen di cui in uno il protagonista è una ragazza.
Poi vedremo…tanto di tempo ce ne è,non intendo consegnare il lavoro a marzo dato che ad aprile dobbiamo consegnare il lavoro Al KJ’manga project.
Poi devo avere ancora l’ok di Tenshi che se non sbaglio non può collegarsi per qualche giorno a causa delle feste.
Speriamo accetti,tanto sono sicuro che non vinceremo,ma avremo sempre dei commenti da parte di editor geniali!Comunque, essere stati selezionati è già un grandissimo traguardo, e se vai in giro dicendo “sono stato selezionato in tal edizione del MICC” non è che ti sputano in un occhio.
Do il mio minuscolo contributo sulla questione: non so dire se sia un grandissimo risultato. Più una soddisfazione personale, per quanto mi riguarda: almeno significa che il tuo lavoro, per un qualsiasi motivo, spiccava tra i moltissimi arrivati.
Diciamo che è una riga in più nel curriculum, ma personalmente non mi ha cambiato la vita professionale. Da quello che so, non è che l’abbia cambiata anche agli altri selezionati. Comunque tenete conto che Massimo e Andrea erano già autori pubblicati e continuano a lavorare come fumettisti (stanno facendo la versione a fumetti delle Cronache del mondo emerso).
Io avevo già pubblicato storie brevi, a pubblicare volumi a fumetti ho cominciato dopo. Ma non perchè abbia vinto il MIMC, ecco.(sono Adriano Barone…)
Ma certo, non è che se ti piazzi bene nel MICC ti si aprono le porte del lavoro. Il mio discorso era che non si tratta di un concorso da quattro soldi che nessuno prende in considerazione. Mea culpa se il mio precedente post sembrava dire l’opposto.
Comunque ne approfitto per farti i complimenti “di persona” -beh, più o meno, diciamo da utente-
Ma certo, non è che se ti piazzi bene nel MICC ti si aprono le porte del lavoro. Il mio discorso era che non si tratta di un concorso da quattro soldi che nessuno prende in considerazione. Mea culpa se il mio precedente post sembrava dire l’opposto.
No problem, figurati!
Ripeto, io riporto solo la mia esperienza professionale. :icon_wink:
Comunque sì, è un concorso di livello.Comunque ne approfitto per farti i complimenti “di persona” -beh, più o meno, diciamo da utente-
Figurati, ma davvero: non è stato niente di che.
E’ uno di quei casi in cui le cose cambiano se vinci, e per alcuni vincitori in realtà la cosa si è fermata alla pubblicazione on line, senza che nessun editore li seguisse.
E anche chi ha continuato a pubblicare non è stato serializzato, ha continuato a proporre one-shot. A testimonianza di come ci vadano con i piedi di piombo con chi non è giapponese.In ogni caso, questo è l’unico concorso che dia qualche possibilità effettiva di pubblicazione in Giappone: quasi tutti gli altri concorsi, anche quando non specificato, sono comunque rivolti a residenti in Giappone.
Comunque Sasaki Hisashi (qui il suo Twitter in inglese: https://twitter.com/#!/SASAKI_Hisashi) ha detto chiaramente che Shonen Jump non è attrezzata per lavori che non arrivino in giapponese…ma quello è solo il primo scoglio.
Penso che tutti abbiano un’idea pur vaga del rapporto strettissimo che si ha con l’editor in Giappone. Se non si parla un giapponese di ottimo livello, e soprattutto senza trasferirsi a Tokyo, è praticamente impossibile pensare di essere serializzati su rivista. Forse accetteranno one-shot, ma problemi squisitamente pratici e logistici ovviamente faranno sempre preferire un autore giapponese.Do il mio minuscolo contributo sulla questione: non so dire se sia un grandissimo risultato. Più una soddisfazione personale, per quanto mi riguarda: almeno significa che il tuo lavoro, per un qualsiasi motivo, spiccava tra i moltissimi arrivati.
Diciamo che è una riga in più nel curriculum, ma personalmente non mi ha cambiato la vita professionale. Da quello che so, non è che l’abbia cambiata anche agli altri selezionati. Comunque tenete conto che Massimo e Andrea erano già autori pubblicati e continuano a lavorare come fumettisti (stanno facendo la versione a fumetti delle Cronache del mondo emerso).
Io avevo già pubblicato storie brevi, a pubblicare volumi a fumetti ho cominciato dopo. Ma non perchè abbia vinto il MIMC, ecco.(sono Adriano Barone…)
No problem, figurati!
Ripeto, io riporto solo la mia esperienza professionale. :icon_wink:
Comunque sì, è un concorso di livello.Figurati, ma davvero: non è stato niente di che.
E’ uno di quei casi in cui le cose cambiano se vinci, e per alcuni vincitori in realtà la cosa si è fermata alla pubblicazione on line, senza che nessun editore li seguisse.
E anche chi ha continuato a pubblicare non è stato serializzato, ha continuato a proporre one-shot. A testimonianza di come ci vadano con i piedi di piombo con chi non è giapponese.In ogni caso, questo è l’unico concorso che dia qualche possibilità effettiva di pubblicazione in Giappone: quasi tutti gli altri concorsi, anche quando non specificato, sono comunque rivolti a residenti in Giappone.
Comunque Sasaki Hisashi (qui il suo Twitter in inglese: https://twitter.com/#!/SASAKI_Hisashi) ha detto chiaramente che Shonen Jump non è attrezzata per lavori che non arrivino in giapponese…ma quello è solo il primo scoglio.
Penso che tutti abbiano un’idea pur vaga del rapporto strettissimo che si ha con l’editor in Giappone. Se non si parla un giapponese di ottimo livello, e soprattutto senza trasferirsi a Tokyo, è praticamente impossibile pensare di essere serializzati su rivista. Forse accetteranno one-shot, ma problemi squisitamente pratici e logistici ovviamente faranno sempre preferire un autore giapponese.Uhu…Questa discussione ha richiamato un interesse elevato.
Sono contento 🙂
Una domanda.
Ma allora, chi vince questo MIIC anche se non viene seguito, poi puo’ comunque presentare delle One-Shot o altro. Voglio dire, il vincitore di questo MIIC, penso venga notato giusto? E poi Hisaki Sasashi, avevo postato anche io il suo twitter, ha detto chiaramente che loro accettano qualunque manoscritto l’importante è che sia scritto in Giapponese leggibile.
Io a differenza di molti sono ottimista. Voglio pensare che ad una rivista importi un autore che faccia guadagnare. Mi va di pensarla così per andare avanti. Ed è comunque logico che anche io più in avanti proverò questi concorsi.
Mi sono gia messo d’accordo con mio padre che verso i 20 me ne andrò direttamente in Giappone a provare. Tu le tue storie brevi con quale autore le stai publicando?Ma allora, chi vince questo MIIC anche se non viene seguito, poi puo’ comunque presentare delle One-Shot o altro. Voglio dire, il vincitore di questo MIIC, penso venga notato giusto?
Sì, viene notato, ma appunto: magari pubblicano la storia, giudicano il risultato non interessante e la cosa finisce lì.
E puoi presentare one shot se te lo chiedono loro.E poi Hisaki Sasashi, avevo postato anche io il suo twitter, ha detto chiaramente che loro accettano qualunque manoscritto l’importante è che sia scritto in Giapponese leggibile.
Anch’io ho detto la stessa cosa. Io parlo della differenza fondamentale tra pubblicare un one-shot (forse non così impossibile, se il materiale è buono ed è tradotto in giapponese) e farsi serializzare (con tutti i problemi di cui sopra legati allo stretto legame con l’editor).
Io a differenza di molti sono ottimista. Voglio pensare che ad una rivista importi un autore che faccia guadagnare. Mi va di pensarla così per andare avanti. Ed è comunque logico che anche io più in avanti proverò questi concorsi.
Infatti non direi mai a nessuno di non provare. Dalle mie parti si dice che capisci le cose solo quando ti ci spezzi le corna contro.
Mi sono gia messo d’accordo con mio padre che verso i 20 me ne andrò direttamente in Giappone a provare.
Beh, son contento per te che la tua famiglia ti supporti, anche economicamente. Non è una cosa esattamente economica trasferirsi e mantenersi a Tokyo.
Tu le tue storie brevi con quale autore le stai publicando?
Le mie storie brevi le ho pubblicate in Italia su riviste/antologie varie, e negli USA per un paio di antologie di una casa editrice ora defunta (Narwain) e sulla rivista Heavy Metal.
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