Eccoci finalmente. Avete smaltito tutti, spero, la carica di ansia e adrenalina che l’attesa dell’ultimo film di Batman portava con se’. Ora a distanza di due settimane dalla sua uscita possiamo finalmente parlare con voi di Batman The Dark Knight Rises (da adesso in avanti: TDKR).
Il terzo capitolo della trilogia di Nolan ha fatto parlare di se’ già dallo scorso anno (se non da prima) generando, dopo lo spettacolare Batman The Dark Knight, una aspettativa a dir poco colossale; probabilmente merito della straordinaria (in tutti i sensi) interpretazione di un Joker consegnato all’olimpo del cinema. Questa volta però di fronte non c’era Joker, non c’erano i nemici ( o se preferite chiamateli Villain) con la “N” maiuscola, quelli che tutti i ragazzini conoscono se si parla di Batman; stavolta davanti ai nostri occhi c’era l’epilogo della saga in tre atti messa in scena dal regista di Inception.
Ho avuto la fortuna di vedere il film in una sala molto nuova, con uno schermo abbastanza performante e delle poltrone davvero comode (certo è che dopo 3 ore qualsiasi poltrona di qualsiasi cinema inizia a sembrare una sedia spacca schiena), in compagnia del nostro caro blogger Regola e della mia ragazza (ormai convertitasi al Batmanesimo, dopo averle fatto vedere i primi due capitoli uno dopo l’altro nella stessa sera, se li è rivisti nei giorni successivi… tutto questo in meno di una settimana, conclusasi con il terzo e ultimo capitolo). La fortuna però era data anche dal fatto che essendo andati al primo spettacolo del primo giorno, non abbiamo avuto “bambini caciaroni” all’interno della sala.
ATTENZIONE SPOILER
Adesso però passiamo a parlare seriamente del film e di cosa ho potuto, personalmente, provare vedendo questo terzo atto.
TDKR si dai primi fotogrammi ci regala le spettacolari musiche di Hans Zimmer (un maestro in fatto di musiche d’effetto) che sapranno accompagnare lo spettatore per il resto del film. Lasciamo la colonna sonora ai giudizi dell’Accademy e dei musicisti e addentriamoci di più nella pellicola.
Sono passati anni dagli eventi del Joker e dalla morte di Harvey Dent e l’intera Gotham sembra essersi trasformata in una città più sicura, un mondo meno sporco e corrotto di quello in cui era nato Batman, tanto che, senza la sua presenza per le strade (essendo ormai il “nemico pubblico numero 1”), i crimini e la malavita organizzata sono ridotti all’osso, lasciando alla popolazione una tranquillità che non avrebbero mai potuto sognare in passato.
Se Gotham sembra vivere un momento da sogno, lo stesso non vale per il resto del mondo in cui guerre e terrorismo continuano a dissanguare gli stati e le popolazioni; tra gli esponenti di questo “male mondiale” sembra farsi spazio un mercenario mascherato e senza scrupoli di nome Bane.
Batman quindi non è più in circolazione e, parallelamente Bruce Wayne sembra essersi dimenticato i fasti della sua facciata (da miliardario playboy) ed essersi rintanato in un ala di Wayne’s Manor; proprio in quest’ala la gatta ladra più famosa dell’universo Dc farà il suo primo (di tanti) incontri con “quel che resta” di Bruce Wayne, inscenando un simpatico siparietto e sgattaiolando via come solo lei saprebbe fare.
Primi minuti di film e già ci troviamo davanti ai personaggi principali del film e a delle trame che iniziano ad affiorare a galla lasciando, però, nascoste le vere interconnessioni.
Con il passare del minuti il film inizia ad entrare nel vivo mostrando il carattere dei personaggi. Come in ogni storia del cavaliere oscuro, niente è come sembra. C’è sempre un burattinaio a muovere i fili e presto quei fili iniziano ad essere evidenti per gli spettatori.
L’ingresso in scena di Catwoman risveglia i sensi di Batman così come l’ingresso di un uomo in una caverna risveglierebbe un pipistrello sopito.
Ma è con l’arrivo di Bane a Gotham che Batman sembra destarsi dal suo sonno (perché se ci pensate un gatto sa essere un predatore silenzioso e letale, ma Bane… dai su, l’avete visto? È l’archetipo dell’elefante nel negozio di cristallo), un sonno che però ha lasciato, il “non più così” giovane, Wayne fuori allenamento e pieno di acciacchi.
Christian Bale come sempre si dimostra un attore incredibile per le sue capacità di adattamento fisico, passando dal “fuori forma” e pieno di acciacchi all’aitante in men che non si dica (ovviamente utilizzando un po’ di quella tecnologia Wayne Industries che tutti noi abbiamo sognato, almeno una volta, di poterci permettere). Solito neo, e sto esprimendo un mio personalissimo giudizio in questo caso, è il timbro di voce di Bruce Wayne; mentre non c’è niente da dire per quanto riguarda la profondità della voce di Batman.
Potete aver letto o meno la storia da cui questa trilogia prende spunto (ovviamente leggerla farebbe bene; non tanto al film ma alla vostra mente) ma la questione rimane la stessa: Nolan ha centrato in pieno il bersaglio.
Il perché è presto spiegato dalle scene che mostrano l’incontro tra Bane e Batman. Un incontro epico, qualcosa che, se non ne eravate a conoscenza, potrebbe aver lasciato molti di voi con la bocca aperta. Che dire l’immagine della maschera di Batman spaccata a metà vale da sola un applauso; è la sintesi totale della prima parte del film.
Prima parte, sì perché da lì in poi il film sembra cambiare radicalmente.
Gotham cade vittima di Bane e della paura che è riuscito a generare, l’intera città rischia di essere cancellata dalla faccia della Terra per mezzo di un esplosione atomica. Ah sì,dimenticavo: la popolazione viene a conoscenza di tutto ciò solo dopo aver assistito al crollo del campo di football durante una partita (scena che peraltro avrete sicuramente visto nel trailer) e aver visto l’uccisione in diretta dell’unico uomo in grado di fermare l’accensione della bomba.
Ora: una scena del genere non te l’aspetti da un film Disney (ecco perché in Avengers non si vedranno mai situazioni drammatiche di questo tipo) però la Warner è un’altra cosa. In TDKR non ci si fa problemi a mostrare gente uccisa a sangue freddo o usata come scudo umano; a mostrare il degrado del mondo e la potenza della paura. La stessa prigione “del vecchio mondo” in cui è rinchiuso Wayne è un posto di quelli che ti fanno venire i brividi, però sono proprio questi i topos che contraddistinguono le storie di Batman.
Vedere un uomo lottare contro il proprio corpo (rimanere in piedi svariati giorni, tenuto da una carrucola per provare a risistemare la propria colonna vertebrale) per cercare di salvare la propria città, è una scena molto forte, non si tratta più di vendetta, stiamo parlando di ideali, di sentimento di appartenenza, qualcosa che, negli altri film della serie, era meno evidente; la maturazione del personaggio è visibile, oltre che dall’invecchiamento fisico, anche dalla nuova linfa che scorre in lui.
Nolan ha saputo mostrare questa linfa, questa voglia di “altruismo” non solo con il personaggio di Batman, ma anche con i comprimari; da Catwoman a Blake, tutti hanno infine mostrato il loro lato umano, avvicinandosi di più a Gordon (che a parer mio è il personaggio più “umano” della storia).
Vorrei spendere due parole per Blake: bel personaggio, bella storia ottima scelta di casting. Il suo finale è un po’ facile da immaginare, anche se, onestamente, sono rimasto deluso dalla scelta delle ultime scene legate a lui ed al suo nome di battesimo.
Di Catwoman invece vanno dette diverse cose. Per prima cosa abbiamo una ladra meno legata al costume di quanto non sia nelle altre storie; poi vediamo in lei un personaggio con grosso potenziale, come le viene più volte fatto notare. Per la gioia dei tanti maschietti la “gatta” indosserà il suo costume in latex in tutte le scene clou e, al contrario del solito, avrà il volto coperto solo da una piccola mascherina o, al massimo, dai suoi occhiali (simili a dei goggles… che poi altro non sono che le sue “orecchie da gatto”) a coprirle gli occhi.
Capitolo Bane: purtroppo in italiano il doppiaggio ha risentito della voce metallica del protagonista… non so se per una questione di tracce audio legate all’originale oppure perché si è scelto così, fatto sta che era un po’ “buffo” vedere quel “piccolo ometto” con una voce quasi computerizzata e dal timbro molto poco intimidatorio. Per quanto riguarda invece l’interpretazione, be’ c’è il problema delle espressioni del volto (che sono poco comprensibili a causa della maschera), senza le quali noi italiani (che vediamo film doppiati e non in lingua originale) non possiamo dare una valutazione veritiera.
Come avrete notato non mi sto addentrando nell’ultima parte del film, anzi la sto, volutamente saltando perché preferisco lasciare a quei pochi che non l’hanno visto, ma si sono addentrati nell’articolo, qualche sorpresa.
Parlando invece in termini di giudizio, io credo che questo film sia la degna conclusione di una trilogia molto ben fatta; che ci ha regalato momenti “storici” e momenti facilmente dimenticabili, ma tutti completamente funzionali al fine ultimo di realizzare questa saga.
A me, personalmente il film è piaciuto, mi sono piaciuti tutti, da Gordon a Batman, nessuno escluso… anche quel cavolo di Spaventapasseri (a cui nessuno ha ancora sparato…uffa!!!). Però ora vi racconto la cosa più sorprendente di tutte: a Regola il film è piaciuto e, qui scatta la sorpresa, è stato particolarmente soddisfatto dal personaggio di Catwoman, un personaggio che ha ammesso più volte di non sopportare… come in generale tutti i comprimari di genere femminile. (non c’entra niente la tutina in latex e il suo modo di fare da “bad ass” secondo voi? Secondo alcuni è stato quello!)
Insomma un film che vale assolutamente il prezzo del biglietto… anche se, purtroppo, solo in pochi in Italia hanno la possibilità di vederlo proiettato su schermi IMAX (schermi per il quale è stato realizzato… fatevi una ricerca su internet e capirete la differenza).
Bel film, grande Batman, bel finale, tante botte e scene colossali… ci è piaciuto (e mi dispiace per tutti quelli, che ho sentito in giro, che si lamentano di aver visto un film che li ha delusi, perché si aspettavano un film sulla falsa riga di quello precedente, in cui ci fosse più trama, più dialogo e meno botte… vorrei solo dire una cosa: STIAMO PARLANDO DI BATMAN, MICA DI UN FILM DRAMMATICO O DI UNA COMMEDIA!)
Aspetto i vostri pareri, tenendo presente che quello sopra è solo il mio giudizio, quindi bel lungi dall’essere verità assoluta.