One Piece 744: Ipotesi e Discussione Spoiler

  • Questo topic ha 117 risposte, 34 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni fa da TVRX T-T.
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  • #998149
    bluclaudino
    Partecipante

    Su Sabo sono d’accordo, va benissimo che Oda non abbia detto nulla fin’ora ma ovviamente debbo sapere :sisi:

    il sogno di Usopp è diventare un coraggioso guerriero del mare… e voi ora mi pretendete che Oda gli faccia realizzare il sogno così presto?…
    Se i mangaka (non mi riferisco solo a quanto leggo su Oda) seguissero le vostre indicazioni avremmo delle storie senza né capo né coda.
    Avete la minima idea di come si imposta un racconto? Ne dubito… :mah:

    Esordisco dicendo: “Quello che conta è il viaggio, non la destinazione”.

    Nessuno pretende che Usop diventi un impavido guerriero ora, nessuno spera che Sanji volti l’angolo e trovi l’All Blue nè che Nami domani mattina si svegli e tracci la mappa del mondo.. si spera però che caratterialmente ci sia un’evoluzione graduale.

    Esempio: Conte di Montecristo. Il protagonista non diventa il conte nella prima pagina, nè nell’ultima. Non compie la sua vendetta nella prima parte nè solo alla fine. Non riscopre sè stesso in quattro battute. Fa tutto ciò in maniera graduale, lungo mille faticosissime pagine.

    Questo con troppi personaggi principali, che alla fine più che personaggi formano un macro-organismo che è il “Mugiwara”, Oda non lo sta facendo. Che lo faccia tre capitoli prima della conclusione non è rilevante, se questo viaggio si fosse rivelato vano. E fin’ora per i personaggi elencati, con le eccezioni elencate, il viaggio è stato vano.

    Perchè Chopper è cresciuto e Usop no? Eppure Chopper mantiene i suoi stilemi fondamentali, ma allo stesso tempo porta avanti con orgoglio e determinazione gli insegnamenti tratti lungo la storia.

    P.s. Dimmi tu se ti sembra giusto dire che non so come si imposta un racconto (credo ti riferisca anche a me perchè anch’io ho fatto quell’obbiezione).. Io non ho punzecchiato nessuno, ho esposto una critica motivata, non vedo perchè tu debba banalizzarla così.

    #998150
    Caesar VII
    Partecipante

    Come alcuni hanno già scritto, le soluzioni possibili ci sono. Quella che mi convince di più è quella di cui ha parlato Bunta: ci sta che Sabo all’epoca di Marineford fosse un signor nessuno e che sia diventato molto più forte durante il timeskip, magari perché si è allenato duramente proprio per vendicare la morte di Ace. E’ una soluzione che metterebbe a posto gran parte dei tasselli (non tutti, ma altri dettagli potrebbero essere chiariti in momenti diversi) e che si incastrerebbe perfettamente nella trama.

    Oppure semplicemente gli altri membri della ciurma non sapevano del rapporto esistente tra Sabo e Rufy, e questa sinceramente come soluzione non mi piacerebbe affatto. I rapporti interpersonali in One Piece non mi sembrano dei meglio costruiti, si tratta di un aspetto che per un motivo o per l’altro l’autore ha deciso di trattare superficialmente. Però stiamo parlando di una ciurma i cui componenti
    1) hanno vissuto insieme 24/24 h per chissà quanto tempo (e in tutto questo tempo si spera non abbiano parlato solo di mutandine)
    2) hanno condiviso e condividono esperienze, paure, progetti, momenti di gioia, ecc.
    3) hanno tra loro dei legami così forti da essere disposti a sacrificare la vita l’uno per l’altro


    La filosofia di Rufy (e quindi per estensione anche quella degli altri) è stata quella di ignorare sempre e comunque il passato degli altri perché quello che conta è il presente, cioè quello che sono diventati e provano adesso (conoscere le motivazioni e le esperienze che gli hanno formati è superfluo come dimostra anche il poco interesse dei Mugiwara per come hanno trascorso i due anni i loro comapgni). Filosofia un po’ spiccia e terra-terra ma che per una manga può andare, tutto sommato.
    Per esempio questo tema emerge con l’ingresso di Robin in ciurma ma anche con Nami e Franky. Nessuno sapeva che Rufy avesse un fratello di nome Ace finché Rufy non è stato quasi “costretto” a rivelarlo agli altri, così come nessuno sapeva che Sanji era originario del Mare Meridionale ecc.

    hanno vissuto insieme 24/24 h per chissà quanto tempo

    Quel tempo in realtà potrebbe essere molto minore di quel che si creda. Facendo due conti approssimativi la prima parte del manga è durata qualche mese (5 o 6) mentre dalla riunione di tutti i Mugiwara dopo due anni di stacco sono passati appena 3-4 giorni. Insomma sono stati molto più tempo separati di quanto non lo abbiamo passato insieme :sisi:

    Riguardo Sabo, anch’io direi di aspettare di conoscere veramente come, dove e perché ha passato questi 12 anni. Una motivazione c’è di sicuro, valuteremo poi se sarà sufficiente (ripeto che il punto più critico sarà spiegare il perchè Sabo non sia mai riuscito a palesarsi ad Ace essendo entrambi in circolazione da molto tempo.
    E sono sicuro che Oda non abbia intenzione di tacere su questi punti; nello stesso capitolo in cui reintroduce Sabo, quest’ultimo si deve far consolare da Koala proprio sul fatto che nessuno saprà mai cosa sarebbe successo se anche Sabo avesse tentato di salvare Ace.

    #998154

    Beh, che fosse un esimio sig. nessuno due anni fa, per poi ritrovarsi ad essere il numero 2 di un’armata rivoluzionaria oggi, la vedo altrettanto ostica da digerire. Se si prende come esempio Kobi si può ben capire che i “salti di grado”, in questo pazzo mondo inventato da Oda, non sono poi così estremi.
    Fatto sta che le ipotesi possono essere tante ed assai variegate e, ad essere sinceri, parecchie di esse non farebbero storcere il naso a nessuno che abbia il buon senso di seguire la logica di Oda e non i propri desideri.

    Un signor nessuno nel senso che la sua fama nel mondo di OP era trascurabile. In proporzione l’ascesa di Kobi (in quanto è avvenuta, chirurgia plastica compresa? Un anno?) sarebbe molto, molto più rapida.

    Thin, sui rapporti interpersonali tra i mugi, permettimi di dissentire.
    Si è già visto (esempio calzante è Sanji) che i nostri eroi non si sono preoccupati né di approfondire né di rivelare gli ultimi 2 anni trascorsi da ognuno lontano dagli altri. Fin dalla riunione sulla Sunny, i mugi si sono immersi nelle vicende che si sono susseguite, concentrandosi più su esse che su certi “dettagli”. Solo durante l’immersione verso FI, da quel che Oda ci ha mostrato, avrebbero potuto “perder tempo” a chiedere e raccontare. Invece si son lasciati abbagliare dalle meraviglie dell’oceano prima; si son dovuti preoccupare di Cariboo, del Kraken, di Van Der Dekken, e dei neo pirati uomini pesce.
    Da quel momento in avanti (fatta eccezione per la festa nel palazzo reale di Nettuno) è stato un crescendo di eventi che ha focalizzato la loro attenzione altrove. Non mi meraviglierò per niente quando, alla prima occasione, spunterà una rivelazione sui (ad esempio) “kamabakki” o sul laboratorio di Vegapunk, perché ben si lega alla saga in corso, e ci saranno espressioni meravigliate sulle facce dei mugiwara.
    E poi, ormai dovremmo saperlo tutti che al buon vecchio Oda piace sorprendere sia i lettori che i propri personaggi, quindi…
    Robin, quasi sicuramente, rivelerà a fine saga di aver avuto rapporti coi rivoluzionari. E, stando alla logica del manga, lo farà riconoscendo uno dei tre pezzi grossi mostratici nell’ultimo capitolo: Hack, Koala o Sabo.

    Sanji poraccio starà cercando di rimuovere più ricordi possibile :asd: io analizzo la cosa da un altro punto di vista: il fatto che i Mugiwara parlino tra di loro bisognerebbe darlo per scontato. Nessuno pretende di certo che Oda mostri le vignette in cui raccontano del proprio passato: da questo punto di vista uno sceneggiatore non si pone alcun problema su come incastrare questi tempi e queste situazioni nella trama, proprio perché non deve mostrarli. Il fatto che i Mugiwara ignorino l’uno il passato dell’altro è una scelta autorale ben precisa, nel senso che è svincolata dal susseguirsi degli eventi e da esigenze di scrittura (ed è questa la scelta che, nella sua inverosimiglianza, non mi piace). Comunque, se anche le due cose fossero vincolate, è vero che dopo il timeskip la loro attenzione si è focalizzata spesso altrove, ma Ace è comparso per la prima volta molto prima del timeskip. Il discorso “parentele” sarebbe stato naturale che si prendesse allora.

    (…)

    Questo con troppi personaggi principali, che alla fine più che personaggi formano un macro-organismo che è il “Mugiwara”, Oda non lo sta facendo.

    :asd:

    La filosofia di Rufy (e quindi per estensione anche quella degli altri) è stata quella di ignorare sempre e comunque il passato degli altri perché quello che conta è il presente, cioè quello che sono diventati e provano adesso (conoscere le motivazioni e le esperienze che gli hanno formati è superfluo come dimostra anche il poco interesse dei Mugiwara per come hanno trascorso i due anni i loro comapgni). Filosofia un po’ spiccia e terra-terra ma che per una manga può andare, tutto sommato.

    Un po’ troppo, secondo me.

    Quel tempo in realtà potrebbe essere molto minore di quel che si creda. Facendo due conti approssimativi la prima parte del manga è durata qualche mese (5 o 6) mentre dalla riunione di tutti i Mugiwara dopo due anni di stacco sono passati appena 3-4 giorni. Insomma sono stati molto più tempo separati di quanto non lo abbiamo passato insieme :sisi:

    Pensavo qualche mese in più, ma comunque non è importante, nel senso che di esperienze che hanno cementato i loro legami penso che ce ne siano in abbondanza (insomma, sono come una famiglia, penso che questo sia innegabile).

    Riguardo Sabo, anch’io direi di aspettare di conoscere veramente come, dove e perché ha passato questi 12 anni. Una motivazione c’è di sicuro, valuteremo poi se sarà sufficiente (ripeto che il punto più critico sarà spiegare il perchè Sabo non sia mai riuscito a palesarsi ad Ace essendo entrambi in circolazione da molto tempo.
    E sono sicuro che Oda non abbia intenzione di tacere su questi punti; nello stesso capitolo in cui reintroduce Sabo, quest’ultimo si deve far consolare da Koala proprio sul fatto che nessuno saprà mai cosa sarebbe successo se anche Sabo avesse tentato di salvare Ace.

    Questo lo penso anche io, almeno per la parte che riguarda Marineford.

    #998155
    Bunta-sama
    Partecipante

    Il discorso “parentele” sarebbe stato naturale che si prendesse allora.

    Ti ricordo che, fino a non molti capitoli fa, anche Rufy credeva che Sabo fosse stato ucciso dal Drago Celeste, quel giorno di tanti anni prima.
    Parlarne allegramente, come non ha fatto neppure di Ace, del padre di quest’ultimo e del suo “ignoto” padre, sarebbe stato un tantino “fuori dal personaggio”.
    L’argomento poteva saltar fuori solo dopo il timeskip e (presumibilmente) per bocca di Robin.

    Fatto sta che ciò non è accaduto principalmente perché Oda adora non anticipare minimamente né a noi né ai suoi stessi personaggi, ad eccezione di quando ciò è strettamente necessario (come fu per Ace ad Alabasta), il colpo di scena. Lui vuole focalizzare il tutto nel preciso istante in cui la storia si concentra su quel dato argomento/personaggio.
    E’ una scelta discutibile non v’è dubbio, ma è una scelta ormai arcinota che non si può far altro che accettare (salvo ottenere le dovute spiegazioni del caso, al momento opportuno. E’ chiaro) se si vuol continuare a seguire quest’opera.

    #998160
    chaplin
    Partecipante

    L’argomento è OT quindi sarò conciso…

    Esordisco dicendo: “Quello che conta è il viaggio, non la destinazione”.

    Nessuno pretende che Usop diventi un impavido guerriero ora, nessuno spera che Sanji volti l’angolo e trovi l’All Blue nè che Nami domani mattina si svegli e tracci la mappa del mondo.. si spera però che caratterialmente ci sia un’evoluzione graduale.

    Esempio: Conte di Montecristo. Il protagonista non diventa il conte nella prima pagina, nè nell’ultima. Non compie la sua vendetta nella prima parte nè solo alla fine. Non riscopre sè stesso in quattro battute. Fa tutto ciò in maniera graduale, lungo mille faticosissime pagine.

    Questo con troppi personaggi principali, che alla fine più che personaggi formano un macro-organismo che è il “Mugiwara”, Oda non lo sta facendo. Che lo faccia tre capitoli prima della conclusione non è rilevante, se questo viaggio si fosse rivelato vano. E fin’ora per i personaggi elencati, con le eccezioni elencate, il viaggio è stato vano.

    Perchè Chopper è cresciuto e Usop no? Eppure Chopper mantiene i suoi stilemi fondamentali, ma allo stesso tempo porta avanti con orgoglio e determinazione gli insegnamenti tratti lungo la storia.

    P.s. Dimmi tu se ti sembra giusto dire che non so come si imposta un racconto (credo ti riferisca anche a me perchè anch’io ho fatto quell’obbiezione).. Io non ho punzecchiato nessuno, ho esposto una critica motivata, non vedo perchè tu debba banalizzarla così.

    Durante il viaggio non arrivi a destinazione per poi tornare indietro e fare un altro giro e un’altra corsa……
    Il coraggio lo hai o non lo hai… In particolare in un manga…
    Il paragone con opere in cui l’introspezione è parte “fondante” mi sembra improponibile…
    Tutto un altro modo di impostare il racconto… :sisi:

    Confermo la mia critica generale.. :sisi:

    #998162
    bluclaudino
    Partecipante

    L’argomento è OT quindi sarò conciso…

    Durante il viaggio non arrivi a destinazione per poi tornare indietro e fare un altro giro e un’altra corsa……
    Il coraggio lo hai o non lo hai… In particolare in un manga…
    Il paragone con opere in cui l’introspezione è parte “fondante” mi sembra improponibile…
    Tutto un altro modo di impostare il racconto… :sisi:

    Confermo la mia critica generale.. :sisi:

    Non è OT visto che si parla del comportamento del personaggio negli ultimi due capitoli (incluso l’ultimo in cui fa il bullo per meriti che non ha).

    Ripeto, nessuno voleva che arrivasse. Poteva benissimo cagarsi addosso (scarso coraggio) ma cercare di farsi sotto (dedizione alla causa). Da come dici tu alla fine ha avuto un coraggio da leoni tornando indietro, quindi ha fatto quello che stai dicendo non andrebbe fatto: è scappato, e tornato indietro.. tra l’altro quando era Sogeking era più coraggioso grazie alla maschera, quindi ulteriore involuzione visto che di coraggio ne aveva più di ora.

    Un racconto lungo di base si imposta così, che sia Harry Potter o I Pilastri della Terra, la formazione avviene per gradi, come ogni cosa in un racconto.

    Il coraggio si acquisisce con l’esperienza, il più delle volte codardia/paura derivano dall’ignoranza. Usop dovrebbe avere sempre più esperienza quindi sempre più coraggio. Non mi sembra proprio.

    #998163
    TVRX T-T
    Membro

    Volevo aggiungere questa osservazione al discorso, (più che altro è per completare il discorso fatto nel mio precedente post), quindi non vogliatemene.

    Su PH, quando Caesar arriva a prendersi i bambini, Usopp lo attacca quasi d’istinto con la fireball, nonostante conoscesse i suoi poteri, (quindi anche il fatto che fosse un rogia). Ecco, se si fosse comportato così anche questa volta, (ovvero attaccare con le gambe che tremano), non sarebbe stato perfetto? E’ questo quello che voglio dire: il personaggio rimane fifone, non tradisce nessuno, ci prova, fallisce o riesce, ma almeno ci prova. Non volta le spalle né agli amici, né ai bambini giganti, né ai nani.

    #998164
    chaplin
    Partecipante

    Non è OT visto che si parla del comportamento del personaggio negli ultimi due capitoli (incluso l’ultimo in cui fa il bullo per meriti che non ha).
    Ripeto, nessuno voleva che arrivasse. Poteva benissimo cagarsi addosso (scarso coraggio) ma cercare di farsi sotto (dedizione alla causa). Da come dici tu alla fine ha avuto un coraggio da leoni tornando indietro, quindi ha fatto quello che stai dicendo non andrebbe fatto: è scappato, e tornato indietro.. tra l’altro quando era Sogeking era più coraggioso grazie alla maschera, quindi ulteriore involuzione visto che di coraggio ne aveva più di ora.

    Un racconto lungo di base si imposta così, che sia Harry Potter o I Pilastri della Terra, la formazione avviene per gradi, come ogni cosa in un racconto.

    Il coraggio si acquisisce con l’esperienza, il più delle volte codardia/paura derivano dall’ignoranza. Usop dovrebbe avere sempre più esperienza quindi sempre più coraggio. Non mi sembra proprio.

    :icon_climb2:
    Qui non è OT solo il capitolo 744… in cui non fa affatto il bullo…
    Vorrebbe essere messo giù ma, vista l’incomprensione, si preoccupa di far garantire l’incolumità dei tontattiani e di portare a termine il piano con la distruzione della fabbrica :sisi:

    Pesantemente OT (sebbene trattasi di un discorso interessante che io per primo ho introdotto) è una discussione su come si imposta un racconto…

    Se tu ed altri pensate che , in questa fase del manga (ossia molto lontani dalla fine), Oda possa rendere Usopp più “coraggioso” di così, temo che (fortunatamente… poiché ne risentirebbe pesantemente l’insieme) resterete delusi…

    #998165
    bluclaudino
    Partecipante

    Volevo aggiungere questa osservazione al discorso, (più che altro è per completare il discorso fatto nel mio precedente post), quindi non vogliatemene.

    Su PH, quando Caesar arriva a prendersi i bambini, Usopp lo attacca quasi d’istinto con la fireball, nonostante conoscesse i suoi poteri, (quindi anche il fatto che fosse un rogia). Ecco, se si fosse comportato così anche questa volta, (ovvero attaccare con le gambe che tremano), non sarebbe stato perfetto? E’ questo quello che voglio dire: il personaggio rimane fifone, non tradisce nessuno, ci prova, fallisce o riesce, ma almeno ci prova. Non volta le spalle né agli amici, né ai bambini giganti, né ai nani.

    Esatto, infatti a quel tempo ricordo siamo rimasti tutti soddisfatti, ma anche quando minaccia di abbattere i bambocci giganti.

    ———- Post added at 23:06 ———- Previous post was at 23:00 ———-

    :icon_climb2:
    Qui non è OT solo il capitolo 744… in cui non fa affatto il bullo…
    Vorrebbe essere messo giù ma, vista l’incomprensione, si preoccupa di far garantire l’incolumità dei tontattiani e di portare a termine il piano con la distruzione della fabbrica :sisi:

    Pesantemente OT (sebbene trattasi di un discorso interessante che io per primo ho introdotto) è una discussione su come si imposta un racconto…

    Se tu ed altri pensate che , in questa fase del manga (ossia molto lontani dalla fine), Oda possa rendere Usopp più “coraggioso” di così, temo che (fortunatamente… poiché ne risentirebbe pesantemente l’insieme) resterete delusi…

    Sei tu il capo, basta che dici dove possiamo spostarci ed io eseguo 😀

    Comunque bastava poco, come ha detto turk su PH ha fatto di meglio. Non ho proprio capito perchè questa involuzione.. manco fosse di fronte ad uno Yonkou :stupid:

    #998169

    Ti ricordo che, fino a non molti capitoli fa, anche Rufy credeva che Sabo fosse stato ucciso dal Drago Celeste, quel giorno di tanti anni prima.
    Parlarne allegramente, come non ha fatto neppure di Ace, del padre di quest’ultimo e del suo “ignoto” padre, sarebbe stato un tantino “fuori dal personaggio”.
    L’argomento poteva saltar fuori solo dopo il timeskip e (presumibilmente) per bocca di Robin.

    Fatto sta che ciò non è accaduto principalmente perché Oda adora non anticipare minimamente né a noi né ai suoi stessi personaggi, ad eccezione di quando ciò è strettamente necessario (come fu per Ace ad Alabasta), il colpo di scena. Lui vuole focalizzare il tutto nel preciso istante in cui la storia si concentra su quel dato argomento/personaggio.
    E’ una scelta discutibile non v’è dubbio, ma è una scelta ormai arcinota che non si può far altro che accettare (salvo ottenere le dovute spiegazioni del caso, al momento opportuno. E’ chiaro) se si vuol continuare a seguire quest’opera.

    No, non sono d’accordo, l’argomento secondo me non poteva essere affrontato solo dopo il timeskip. Si tratta semplicemente di parlare della propria vita a compagni con cui condividi praticamente tutto. Non mi sembra chissà quale stranezza incompatibile con la caratterizzazione di un personaggio come Ruffy, per quanto piatto, shonen e monodimensionale.

    Diciamo che questa superficialità nel gestire i rapporti fra personaggi la reputo uno dei difetti strutturali di questo manga, così come l’altra cosa che citi: tu dici che Oda non vuole anticipare il colpo di scena, cosa naturale per ogni scrittore ma che non mi sembra inerente al caso in questione: io dico che Oda tratta diversi aspetti della narrazione subordinandoli (anziché renderli propedeutici) al colpo di scena. Ho scritto che questo non è il caso perché in teoria potremmo benissimo scoprire ORA che i Mugiwara sapevano della storia di Sabo (ovviamente raccontata dal punto di vista di Ruffy), questo senza che ci sia stata alcuna anticipazione. Anzi, a questo punto spero che sia così.

    Comunque, quando si affronterà l’argomento Sabo pre-timeskip riprenderò il discorso 😀

    #998184
    chaplin
    Partecipante

    Volevo aggiungere questa osservazione al discorso, (più che altro è per completare il discorso fatto nel mio precedente post), quindi non vogliatemene.

    Su PH, quando Caesar arriva a prendersi i bambini, Usopp lo attacca quasi d’istinto con la fireball, nonostante conoscesse i suoi poteri, (quindi anche il fatto che fosse un rogia). Ecco, se si fosse comportato così anche questa volta, (ovvero attaccare con le gambe che tremano), non sarebbe stato perfetto? E’ questo quello che voglio dire: il personaggio rimane fifone, non tradisce nessuno, ci prova, fallisce o riesce, ma almeno ci prova. Non volta le spalle né agli amici, né ai bambini giganti, né ai nani.

    Esatto, infatti a quel tempo ricordo siamo rimasti tutti soddisfatti, ma anche quando minaccia di abbattere i bambocci giganti.

    ———- Post added at 23:06 ———- Previous post was at 23:00 ———-

    Sei tu il capo, basta che dici dove possiamo spostarci ed io eseguo 😀

    Comunque bastava poco, come ha detto turk su PH ha fatto di meglio. Non ho proprio capito perchè questa involuzione.. manco fosse di fronte ad uno Yonkou :stupid:

    Cerchiamo di essere precisi
    Oda ha posto Usopp in due situazioni molto diverse…
    Nella prima (ricordata da TVRX)
    Usopp viene visto dal nemico che gli sbarra l’unica via d’uscita. Con lui c’è un compagno/a. Non attacca affatto d’istinto ma perchè pensa di avere un’arma in grado di contrastare il potere del nemico…
    Nella seconda..
    Il nemico non conosceva la sua posizione e lui aveva la possibilità di fuggire. Con sè non aveva nessun compagno. Aveva visto i fortissimi Tontatta (dal punto di vista di Usopp) venire sconfitti dal nemico, con facilità, uno dopo l’altro…

    Per parlare approfonditamente di Usopp servirebbe probabilmente un thread monotematico (bisognerebbe chiedere a Kiri)…
    Invece per parlare di “scrittura” non so quale sezione sarebbe da occupare (idem come sopra) ma sarebbe un argomento troppo ampio e complesso. Tu la fai troppo semplice ponendo tutte le storie nello stesso calderone…

    P.S.: Penso aprirò oggi il thread per il nuovo capitolo. Presto chiuderò questo :sisi:

    #998204
    TVRX T-T
    Membro

    Cerchiamo di essere precisi
    Oda ha posto Usopp in due situazioni molto diverse…
    Nella prima (ricordata da TVRX)
    Usopp viene visto dal nemico che gli sbarra l’unica via d’uscita. Con lui c’è un compagno/a. Non attacca affatto d’istinto ma perchè pensa di avere un’arma in grado di contrastare il potere del nemico…
    Nella seconda..
    Il nemico non conosceva la sua posizione e lui aveva la possibilità di fuggire. Con sè non aveva nessun compagno. Aveva visto i fortissimi Tontatta (dal punto di vista di Usopp) venire sconfitti dal nemico, con facilità, uno dopo l’altro…

    Con questo post penso di chiudere la mia partecipazione al discorso, (rispondere è sempre una cortesia che faccio a chiunque trovi il tempo di leggermi e rispondermi).

    Le situazioni, come hai detto tu, erano diverse. I bambini erano indifesi, (nonostante la statura), mentre i Tontatta sono un esercito. Ma io non bado neanche più a questa cosa, perché tanto il marone Oda l”ha fatto rendendo Usopp egoista oltre modo, (e non solo fifone). Oda avrebbe potuto gestire il tutto come ha fatto su PH. Sugar trasforma i Tontatta in giocattoli e li fa attaccare? Perché non ha tirato un piombino a Sugar nel mentre? Magari gli faceva fallire il colpo come ha fatto la Fireball su Caesar, e bona, non avremmo avuto un Usopp che sta a guardare mentre i suoi alleati si fanno massacrare. Stesso discorso per quello che è successo dopo: Robin tenta di attaccare Sugar, ma Usopp non tenta di lanciargli neanche un piombino.

    E’ questo quello che voglio dire: Usopp dovrebbe almeno provarci, come ad Enies Lobby quando si faceva tritare da Jabura; su Thriller Bark, quando ha affrontato Perona; a Sabaody, dove comunque attaccava i Pacifista nonostante fossero mostruose copie di Kuma. Questo era un Usopp fifone ma, quando serviva o era messo alle strette, risoluto o temerario. Quello che critico è questo improvviso e immotivato blackout, in cui è passato da fifone ma risoluto, a egoista e un po’ paraculo, (era tornato dai Tontatta per non avere pesi sula coscienza).

    EDIT: Usopp lo considererò un pirata coraggioso quando mostrerà iniziativa e capacità di sacrificio vera e propria. Ringrazio per la pazienza

    #633660
    chaplin
    Partecipante

    EDIT: Usopp lo considererò un pirata coraggioso quando mostrerà iniziativa e capacità di sacrificio vera e propria. Ringrazio per la pazienza

    Appunto… ed è ciò che potrà avvenire quando, verso la fine sella storia, realizzerà il suo sogno… non prima… :sisi:

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