L’uomo: animale o regno a parte?

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  • #632754
    Redazione
    Amministratore del forum

    Mi scuso in primis per le analogie usate, ma purtroppo certe volte non riesco a spiegare bene quello che voglio dire senza usarle, e non è certo un modo di ridicolizzare il problema.

    Cmq, apro il thread non solo per parlare, come si stava facendo all’IR, della fame nel mondo, ma proprio dell’uomo, dei suoi comportamenti, e di tutto ciò che implica il suo “mondo”. E se può essere considerato davvero un animale, con tutto ciò che implica esserlo, quindi con tutti i comportamenti animaleschi.
    Quindi, si potranno esporre vari problemi, quali, appunto, cosa fa l’uomo per la fame nel mondo, ma anche altro, l’uomo e l’uso degli animali da allevamento, l’uomo e l’uso delle risorse naturali, l’uomo e i mass media, insomma, tutto ciò che concerne l’uomo.

    FAME NEL MONDO:
    si era già esposto qualche pensiero, quindi sarò breve.
    Secondo me, la fame nel mondo è un problema che l’uomo non è che non riesce a risolvere, non gli interessa dopotutto risolverlo (per “uomo”, mi riferisco all’uomo del . Lo considero un animale egoista, che è si capace di immedesimarsi per poter capire la sofferenza del prossimo, ma troppo spesso preferisce non farlo. E credo che la cosa dipenda soprattutto dall’educazione ricevuta nell’infanzia; se un bambino passeggia con la madre, e passando davanti ad un barbone gli dice di non dare confidenza e di stare lontani da quelle brutte persone, poi è chiaro che cresce in un certo modo. Ma influisce anche l’educazione scolastica.
    Al fatto che bluclaudino ha detto che siamo umani, e non abbandoniamo che ci rallenta o i malati o gli handicappati come un branco di leoni, vorrei dirlo che invece è stato fatto, esempi sono gli spartani, ma i greci in generale (e vorrei ricordare l’apporto filosofico dei greci), e purtroppo devo considerare anche la selezione nazista, che malata e idiota come cosa, è stata pur sempre una cosa umana. Piuttosto gli animali non avrebbero fatto mai quello che ha fatto il nazismo, ecco, in quel caso fossi animale mi offenderei dell’analogia. Riprendendo, come hai detto l’uomo è intelligente, e in quanto tale cerca una soluzione al problema: e a questo, penso che le guerre siano un’ottima risposta. Cosa c’è di meglio che sfruttare un comportamento innato e naturale, come la guerra (motivo random della guerra, territorio, risorse naturali, supremazia, odio), per poter impedire l’aumento spropositato della popolazione mondiale? Per quanto complottista possa essere il ragionamento, è basato sulla realtà che ci circonda.

    Spero diciate la vostra al riguardo.

    #908531
    bluclaudino
    Partecipante

    Inizio col dire una cosa: il titolo è fuorviante e non corretto e spinge a fare una distinzione tra scienza e religione.

    Non si dovrebbe parlare di regni, quelli sono due: animale e vegetale.
    Si parla invece di generi, sottocategorie di un regno: ci son le graminacee, i felini, e gli ominidi. Noi siamo ominidi, che per motivi casuali e fortuiti si sono evoluti, ed infine c’è la nostra specifica famiglia che si è distinta per la grande capacità comunicativa, organizzativa e sociale, e che ha permesso il dominio del mondo: l’Homo Sapiens. Penso che fin qui il discorso sia incontrovertibile.

    #908532
    Redazione
    Amministratore del forum

    Inizio col dire una cosa: il titolo è fuorviante e non corretto e spinge a fare una distinzione tra scienza e religione.

    Non si dovrebbe parlare di regni, quelli sono due: animale e vegetale.
    Si parla invece di generi, sottocategorie di un regno: ci son le graminacee, i felini, e gli ominidi. Noi siamo ominidi, che per motivi casuali e fortuiti si sono evoluti, ed infine c’è la nostra specifica famiglia che si è distinta per la grande capacità comunicativa, organizzativa e sociale, e che ha permesso il dominio del mondo: l’Homo Sapiens. Penso che fin qui il discorso sia incontrovertibile.

    In realtà, biologicamente, i regni si contano in base allo schema classificativo che si sceglie, ma da ciò che ricordo del quinto liceo, sono 5, e mi pare con due sottoregni, o almeno per l’ultima teoria accettata dagli scienziati di tutto il mondo. Ma vi rimando a wikipedia, non mi sembra il caso di copia-incollare: Regno (biologia) – Wikipedia

    Per il titolo, non hai capito quello che volevo dire. Io chiedo se dobbiamo considerare l’uomo, in quanto appartenente al , e quindi appartenente al regno degli animali, un al pari degli altri (come tutte le piante hanno caratteristiche uguali, ma di certo una quercia si comporta diversamente dall’erba da prato), oppure dobbiamo incominciare a pensare l’uomo, intelligentemente superiore come dici tu, un regno a parte.
    Spero sia chiaro ora.

    Cmq, lasciate perdere il titolo, la questione è un’altra. :sisi:

    #908533
    bluclaudino
    Partecipante

    FAME NEL MONDO:
    si era già esposto qualche pensiero, quindi sarò breve.
    Secondo me, la fame nel mondo è un problema che l’uomo non è che non riesce a risolvere, non gli interessa dopotutto risolverlo (per “uomo”, mi riferisco all’uomo del . Lo considero un animale egoista, che è si capace di immedesimarsi per poter capire la sofferenza del prossimo, ma troppo spesso preferisce non farlo. E credo che la cosa dipenda soprattutto dall’educazione ricevuta nell’infanzia; se un bambino passeggia con la madre, e passando davanti ad un barbone gli dice di non dare confidenza e di stare lontani da quelle brutte persone, poi è chiaro che cresce in un certo modo. Ma influisce anche l’educazione scolastica.
    Al fatto che bluclaudino ha detto che siamo umani, e non abbandoniamo che ci rallenta o i malati o gli handicappati come un branco di leoni, vorrei dirlo che invece è stato fatto, esempi sono gli spartani, ma i greci in generale (e vorrei ricordare l’apporto filosofico dei greci), e purtroppo devo considerare anche la selezione nazista, che malata e idiota come cosa, è stata pur sempre una cosa umana. Piuttosto gli animali non avrebbero fatto mai quello che ha fatto il nazismo, ecco, in quel caso fossi animale mi offenderei dell’analogia. Riprendendo, come hai detto l’uomo è intelligente, e in quanto tale cerca una soluzione al problema: e a questo, penso che le guerre siano un’ottima risposta. Cosa c’è di meglio che sfruttare un comportamento innato e naturale, come la guerra (motivo random della guerra, territorio, risorse naturali, supremazia, odio), per poter impedire l’aumento spropositato della popolazione mondiale? Per quanto complottista possa essere il ragionamento, è basato sulla realtà che ci circonda.

    Spero diciate la vostra al riguardo.

    Ti darei un consiglio, evita certe analogie che non ci stanno proprio.

    Spartani e greci? Siamo nel 2012, sono finiti i sacrifici umani dei pre-colombiani.
    La selezione nazista è un ulteriore discorso a parte: quelli sono comportamenti animaleschi, è la regressione dell’uomo moderno al suo stato precedente, ed è una ridicola parte dell’intera umanità, solo una parte di quel movimento aveva consapevolezza di quelle atrocità, la restante era succube di sè stessa, non meno colpevole dopotutto, ma non altrettanto spietata come spesso la si dipinge.

    Infine, parli di guerra, ma chi fa la guerra? Innanzitutto, sono gli uomini, i maschi. Questo permette di escludere da ciò almeno metà della popolazione del pianeta. Togliamo poi bambini, vecchi, non militari. Ora filtriamo ulteriormente: di quanti sono in guerra, quali sono gli autori di tali atrocità?

    Un esempio concreto sono le guerre mondiali, quella del Vietnam, le guerre del golfo: sono tutte opposizioni di condottieri impazziti. Gavrilo Princip (assassino di F.Ferdinando) ed i protagonisti della crisi di Luglio, Hitler, Stalin, Mao Zedong, Nixon, Bush, quanti dittatori democratici hanno fatto la guerra? Quello che bisogna condannare sono proprio loro, e la codardia dei loro popoli che non li hanno deposti, o peggio ancora eletti (Nixon fu eletto 4 volte se non sbaglio!).

    la storia è fatta di singoli uomini, nonostante si tenti spesso di generalizzare..

    Quando si parla di umanità, si devono però citare anche le grandi personalità positive: Gandhi, Mandela, Tenzin Gyatso, Xiaobo, Annan, tutte le associazioni umanitarie quali Amnesty e Medici senza Frontiere, le tre donne Iraniane premiate l’anno scorso con il Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi che sta rivoluzionando il Myanmar..
    Se ci sono persone che hanno rivoluzionato interi paesi, penso a cosa possa fare un esercito di miliardi di persone che credono nell’umanità e che vedono ancora nel bene in un mondo così tormentato come il nostro.. Se loro hanno potuto..

    ———- Post added at 01:36 ———- Previous post was at 01:29 ———-

    In realtà, biologicamente, i regni si contano in base allo schema classificativo che si sceglie, ma da ciò che ricordo del quinto liceo, sono 5, e mi pare con due sottoregni, o almeno per l’ultima teoria accettata dagli scienziati di tutto il mondo. Ma vi rimando a wikipedia, non mi sembra il caso di copia-incollare: Regno (biologia) – Wikipedia

    Per il titolo, non hai capito quello che volevo dire. Io chiedo se dobbiamo considerare l’uomo, in quanto appartenente al , e quindi appartenente al regno degli animali, un al pari degli altri (come tutte le piante hanno caratteristiche uguali, ma di certo una quercia si comporta diversamente dall’erba da prato), oppure dobbiamo incominciare a pensare l’uomo, intelligentemente superiore come dici tu, un regno a parte.
    Spero sia chiaro ora.

    Cmq, lasciate perdere il titolo, la questione è un’altra. :sisi:

    Lo so che non era tua intenzione, ma non vorrei si arrivasse a discutere di quello, mi sembra un argomento talmente ridicolo da non meritare considerazione:sisi:

    Comunque, a me sembra ovvio che, biologicamente parlando, siamo come un qualsiasi altro animale..
    Però l’uomo, evolvendosi così tanto, ha modificato anche la propria biologia potenziando il suo sistema nervoso in modo massiccio.. insomma, abbiamo un cervello capace di grandi cose..

    Possiamo inventare, immaginare, è una cosa che gli animali non possono fare.. Una cane può sognare (libera associazione di esperienze pregresse), ma non può immaginare dal nulla, non può creare con la mente.. Questo potere è l’arma migliore che l’uomo possiede, e gli ha permesso di sopraffare forze al di là delle sue facoltà fisiche, tra un po’ saremo immuni alla vecchiaia, saremo immuni alle malattie.. Tutto questo, non ti fa pensare che potremmo rendere il mondo davero un posto migliore per tutti? Non vuol’essere un discorso da “little miss sunshine” :asd:

    #908534
    Kirisuto
    Moderatore

    Quando citai l’altra sera Aldous Huxley e il suo “Ritorno al mondo nuovo”, l’ho fatto in maniera sbrigativa e superficiale.

    Nel suo saggio, che vi consiglio parecchio visto che:
    1. tratta questi argomenti
    2. è stato scritto negli anni ’40 (Huxley già in quegli anni era disperato per la situazione in cui versava il mondo)

    Problema supremo, che in parte è causa di tutti gli altri, è la sovrappopolazione. Impiego delle risorse, guerre, delle malattie ecc. Avessi il libro sottomano potrei citare i vari passi più salienti. Ho solo questo qui perchè feci una nota tempo addietro su FB:

    Occorre ridurre l’incremento annuo della popolazione. Ma in che modo? Possiamo scegliere tra la carestia, la pestilenza e la guerra da una parte, il controllo delle nascite dall’altra. Quasi tutti sceglieremmo il controllo delle nascite, ma subito ci troviamo di fronte ad un problema difficilissimo, insieme fisiologico, psicologico, teologico, farmacologico e pure sociologico. La “pillola” non è ancora stata inventata. Quando e se la inventeremo come si potrà distribuirla ai milioni di madri in potenza(o di padri in potenza, se la “pillola” funzionerà sui maschi) le quali dovranno ingerirla se vorremo ridurre il numero delle nascite? E considerati i costumi della società esistenti, considerate le forze d’inerzia culturale e psicologica,come potremo convincere a mutar parere individui che dovrebbero, ma non vogliono, ingerire la pillola? E che dire delle obiezioni da parte della Chiesa cattolica a qualsiasi mezzo di controllo delle nascite che non sia il metodo basato sui giorni sterili (un metodo, tra parentesi, che si è rivelato del tutto inefficace nel ridurre il tasso di natalità proprio nei paesi industrialmente arretrati, dove più urgente sarebbe tale riduzione)?

    Il passo prosegue analizzando carestia e guerre. Facendo notare come siano sistemi inadeguati per controllare il numero della popolazione mondiale. Guerre: la più distruttiva (WWII) fece 60 milioni di morti. E’ vero che oggigiorno con l’atomica e l’avanzamento tecnologico che abbiamo potremmo fare di peggio, ma l’impiego delle armi moderne pone il problema dell’abitabilità del territorio in conseguenza. Bombardi Berlino? Hai una città (popolazione + edifici) distrutta, ma abitabile in un prossimo futuro. Atomizzi un qualsiasi posto, o usi un qualsiasi armamento di tipo chimico o chessò io e la vivibilità della zona va a farsi fottere. Restringendo le zone in cui poter vivere il sovraffollamento rimane un problema. Carestia o fame: per quanti persone muoiano d’inedia oggigiorno non sono tante quante “bastano” per pareggiare i conti con quelle che nascono. Abbiamo un conteggio all’attivo di 33 milioni netti di persone nate quest’anno (Worldometers – real time world statistics) se visitate il sito poco prima di mezzanotte vedrete quante sono le nascite nette per giorno (qualcosa come 110 mila se ricordo bene). Huxley, quando si metteva le mani nei capelli per quanta gente ci fosse, era circondato “solo” da due miliardi di persone. In mezzo secolo siamo arrivati a sette.

    L’uomo smentisce la sua fama di essere intelligente, non perchè si rifiuta di affrontare i problemi come guerre e fame, ma perchè ha gli occhi chiusi di fronte alla sovrappopolazione. Quando ci sveglieremo e capiremo che dovremo fare qualcosa sarà troppo tardi. Era già tardi 60 anni fa. Perchè anche volendo imporre un controllo sulle nascite in stile Cina, lo si dovrebbe fare a livello globale e qui si andrebbe incontro ai problemi citati da Huxley. A mio modo di vedere 70 anni fa siamo caduti in un loop da cui non c’è uscita.

    Ad ogni modo…
    Posto anche fossimo di meno e non dovessimo curarci della sovrappopolazione in quanto abbiamo un bilancio pari, sono dell’idea che, come angiuluzz, ce ne fregheremmo ugualmente dei problemi minori. (La sovrap. è causa in parte di fame e guerre, ma ci son state anche prima di tale problema, solo che ora sono irrisolvibili.). Proprio perchè per quanto possa essere beneducato, l’uomo rimane un animale che fa i suoi interessi personali (o del gruppo più stretto a cui appartiene).

    Ho saltato a piè pari la questione “Eugenetica” perchè mi pare c’entri poco. :look:

    Anche stasera sono andato di fretta, ma ho cercato di spiegarmi meglio potevo.
    Seguirò con attenzione questo thread. :sisi:

    #908535
    Redazione
    Amministratore del forum

    Ti darei un consiglio, evita certe analogie che non ci stanno proprio.

    Spartani e greci? Siamo nel 2012, sono finiti i sacrifici umani dei pre-colombiani.
    La selezione nazista è un ulteriore discorso a parte: quelli sono comportamenti animaleschi, è la regressione dell’uomo moderno al suo stato precedente, ed è una ridicola parte dell’intera umanità, solo una parte di quel movimento aveva consapevolezza di quelle atrocità, la restante era succube di sè stessa, non meno colpevole dopotutto, ma non altrettanto spietata come spesso la si dipinge.

    Mi scuso di nuovo per le analogie, vedrò di evitarle, prometto. :asd:
    Storicamente parlando, gli spartani sono di 3000 anni fa, e in effetti è un mucchio di tempo fa. Ma “umanamente” parlando, dell’ominide dico, sono un bel po’ di più, non considerando l’australopitecus, sono cmq centinaia di migliaia di anni.
    Per il nazismo, condivido, e aggiungo che appunto, l’uomo è un animale, se è capace di fare certe cose. Puoi essere intelligente quanto vuoi, ma dentro di noi l’animale ci sarà sempre.

    Infine, parli di guerra, ma chi fa la guerra? Innanzitutto, sono gli uomini, i maschi. Questo permette di escludere da ciò almeno metà della popolazione del pianeta. Togliamo poi bambini, vecchi, non militari. Ora filtriamo ulteriormente: di quanti sono in guerra, quali sono gli autori di tali atrocità?

    Un esempio concreto sono le guerre mondiali, quella del Vietnam, le guerre del golfo: sono tutte opposizioni di condottieri impazziti. Gavrilo Princip (assassino di F.Ferdinando) ed i protagonisti della crisi di Luglio, Hitler, Stalin, Mao Zedong, Nixon, Bush, quanti dittatori democratici hanno fatto la guerra? Quello che bisogna condannare sono proprio loro, e la codardia dei loro popoli che non li hanno deposti, o peggio ancora eletti (Nixon fu eletto 4 volte se non sbaglio!).

    la storia è fatta di singoli uomini, nonostante si tenti spesso di generalizzare..

    Quando si parla di umanità, si devono però citare anche le grandi personalità positive: Gandhi, Mandela, Tenzin Gyatso, Xiaobo, Annan, tutte le associazioni umanitarie quali Amnesty e Medici senza Frontiere, le tre donne Iraniane premiate l’anno scorso con il Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi che sta rivoluzionando il Myanmar..
    Se ci sono persone che hanno rivoluzionato interi paesi, penso a cosa possa fare un esercito di miliardi di persone che credono nell’umanità e che vedono ancora nel bene in un mondo così tormentato come il nostro.. Se loro hanno potuto..

    Le guerre ci sono sempre state, prima ancora dell’inizio della Storia, più o meno sanguinolente delle guerre mondiali e di altre più moderne. E in tutto il mondo in queste momento ci sono decine di guerre che vengono combattute. E in alcuni paesi non possiamo escludere da queste nemmeno le donne i bambini come combattenti, purtroppo.
    “La storia è fatta da singoli uomini” è solo una constatazione alla Capitan Ovvio; certo che è fatta da singoli uomini, che decidono per migliaia di guerrieri che vanno a combattere personalmente. Ma non pretenderai che ogni uomo decida da sè cosa fare? Cioè, non è che Alessandro Magno guidava le sue truppe, e diceva dove andare, ma poi chi si sedeva, chi lo seguiva, chi se ne andava a destra, chi a sinistra…è solo un fatto di organizzazione, c’è bisogno di uno o pochi che decidono, con troppe teste non si arriva a nulla (e questo è il motivo per cui non è ancora stata ideata una forma di governo veramente efficiente ed equa, ma è un altro problema, ne parleremo un’altra volta).
    Hai citato buoni e cattivi. Come mai i cattivi hanno eserciti tanto numerosi che fanno quello che dicono, mentre i buoni il più delle volte sono soli e abbandonati a se stessi, e non hanno anche loro un esercito così potente? Il problema per me è l’ignoranza, l’ignoranza che c’è nella popolazione mondiale. Non so le cifre, ma l’analfabetizzazione è ancora alta nel mondo, basta pensare solo all’Africa, o altri paesi medio-orientali, orientali e sudamericani. Se tutti gli uomini del mondo avessero anche solo la cultura che ho io, che hai te, che noi abbiamo, è naturale credere che il mondo sarebbe un posto meraviglioso. Ma la cultura non basta, sono le idee che poi contano. È saper ricavare il meglio dalla propria cultura, saper decidere da sè cosa è meglio, essere davvero coscienti di cosa ci succede intorno. Vai in africa, trovi un villaggio di abitanti fuori dal tempo, stile 3000 anni fa, e con poche cose, poche parole ben dette, eccoti arruolate nuove persone per il tuo esercito. Che sia per i cattivi o per i buoni. i cattivi si sono mossi per primi, purtroppo, e recuperare lo svantaggio per i buoni è dura. Ma ora vai in america, vai da quelli che hanno votato e rivotato Nixon, da quelli che hanno mandato i figli o sono andati loro stessi in guerra, da quelli che piangono ma vanno fieri di chi muore in guerra! Questi sono gli esseri del “primo mondo”, e non sono per nulla diversi, se non peggiori, dei villani africani, o dei sudamericani trafficanti, o dei napoletani mafiosi. Ho visto ragazzini andare in giro spavaldi della loro ignoranza. Pensare che tutto debba risolversi con la forza, va avanti chi è più forte, chi domina sugli altri. Questa cultura non la puoi sradicare da un giorno all’altro, perchè siamo immersi in un mondo che predica questo, film violenti e pieni di scazzottamenti, sparatorie, feste e scopate, se fai il duro sei il più figo, fai corse e illegali e ruba a destra e a manca, ma essendo il protagonista del film, sei il buono e il figo, allora ACAB. Sarebbe da sterminare l’uomo, e da resettare, e ripartire da capo. Ma più semplicemente, dobbiamo educare i nostri figli, i futuri uomini, a non pensarla come tutti.
    La guerra è l’ostacolo principale, perchè viene si combattuta da uomini, ma lascia a casa donne e figli che tifano per lui, sono contenti se non è lui a morire ma gli avversari, e se invece muore lui, lascia una vedova e un bambino, che si diventa orfano non cambierà mai idea, e odierà tutti. La cosa è davvero disastrosa, purtroppo.

    Comunque, a me sembra ovvio che, biologicamente parlando, siamo come un qualsiasi altro animale..
    Però l’uomo, evolvendosi così tanto, ha modificato anche la propria biologia potenziando il suo sistema nervoso in modo massiccio.. insomma, abbiamo un cervello capace di grandi cose..

    Possiamo inventare, immaginare, è una cosa che gli animali non possono fare.. Una cane può sognare (libera associazione di esperienze pregresse), ma non può immaginare dal nulla, non può creare con la mente.. Questo potere è l’arma migliore che l’uomo possiede, e gli ha permesso di sopraffare forze al di là delle sue facoltà fisiche, tra un po’ saremo immuni alla vecchiaia, saremo immuni alle malattie.. Tutto questo, non ti fa pensare che potremmo rendere il mondo davero un posto migliore per tutti? Non vuol’essere un discorso da “little miss sunshine” :asd:

    Non puoi sapere se gli animali, il cane (analogia :S), non sappia immaginare. Il fatto che tu non comprenda il suo linguaggio, non ti permette di considerarli degli ebeti e cerebralmente inferiori. Noi abbiamo un corpo che è in grado di sfruttare meglio la nostra immaginazione, possiamo scrivere, fare un dipinto, fare una statua, e con la modernità, un film o una canzone.
    Un cane può solo abbaiare. Ma non puoi sapere se sta esprimendo un pensiero anche complesso.
    Ho un cane che quando aveva un anno, aveva inventato un gioco (non scherzo), o cmq facevamo insieme un qualcosa che aveva delle regole: in uno spazio aperto, ma recintato, io correvo e lui mi correva dietro finchè non mi saltava addosso per prendermi, allora io volevo pure abbracciarlo e lui scappava, come se adesso toccasse a me prenderlo, infatti lui correva a cerchio intorno a me (poteva scappare smpre in una direzione, non l’avrei mai preso), io mi tuffavo, facevo liscio, lui si fermava e mi guardava rialzarmi e riscappava quando ripartivo, se poi lo beccavo e correvo, poi lui correva dietro di me. :asd:
    Siano animali su, non riteniamoci superiori…

    Leggo quello che ha scritto Kirisuto, o forse lo farò domani, vista l’ora… :asd:
    EDIT: Letto, ma rispondo domani con calma.
    Alle 3, sono già 40mila, credo che sia più i 110mila purtroppo.
    Vi linko un altro contatore non male. :sisi:
    http://www.stumbleupon.com/su/1Toyuz/:1pbhFwLgq:bfhkwbql/worldometers.info/

    #908541
    SnakeStrife
    Membro
    #908572
    bluclaudino
    Partecipante

    Mi scuso di nuovo per le analogie, vedrò di evitarle, prometto.
    Storicamente parlando, gli spartani sono di 3000 anni fa, e in effetti è un mucchio di tempo fa. Ma “umanamente” parlando, dell’ominide dico, sono un bel po’ di più, non considerando l’australopitecus, sono cmq centinaia di migliaia di anni.
    Per il nazismo, condivido, e aggiungo che appunto, l’uomo è un animale, se è capace di fare certe cose. Puoi essere intelligente quanto vuoi, ma dentro di noi l’animale ci sarà sempre.

    Era un consiglio, non un ordine! Poi intendevo “quelle analogie”, non paragoniamo l’uomo moderno a l’uomo antico. Ci siamo evoluti maggiormente negli ultimi 3’000 anni che nei 100’000 precedenti, anzi: ci siamo evoluti di più negli ultimi 100 che in tutti i precedenti. Certo, abbiamo evoluto il “bene”, ma anche il “male”. Medicina ed arte della guerra, nuove forme di solidarietà e nuove forme di discriminazione.
    Ovviamente l’uomo è capace del male, ed è lupo con gli altri uomini, ma fino a che punto? Quando ci renderemo conto che l’alternativa all’estinzione sarà l’organizzazione, cosa faremo?
    Io sono totalmente d’accordo col controllo delle nascite, ma finchè ci saranno chiese ingombranti e bigotti intolleranti, come si può organizzare un pianeta intero?

    Le guerre ci sono sempre state, prima ancora dell’inizio della Storia, più o meno sanguinolente delle guerre mondiali e di altre più moderne. E in tutto il mondo in queste momento ci sono decine di guerre che vengono combattute. E in alcuni paesi non possiamo escludere da queste nemmeno le donne i bambini come combattenti, purtroppo.
    “La storia è fatta da singoli uomini” è solo una constatazione alla Capitan Ovvio; certo che è fatta da singoli uomini, che decidono per migliaia di guerrieri che vanno a combattere personalmente. Ma non pretenderai che ogni uomo decida da sè cosa fare? Cioè, non è che Alessandro Magno guidava le sue truppe, e diceva dove andare, ma poi chi si sedeva, chi lo seguiva, chi se ne andava a destra, chi a sinistra…è solo un fatto di organizzazione, c’è bisogno di uno o pochi che decidono, con troppe teste non si arriva a nulla (e questo è il motivo per cui non è ancora stata ideata una forma di governo veramente efficiente ed equa, ma è un altro problema, ne parleremo un’altra volta).

    Non possiamo escludere donne e bambini? Invece è obbligatorio fare questa differenziazione, il maschio ha l’aggressività animalesca necessaria, la donna no, il bambino neppure.

    La storia è fatta da singoli uomini, è proprio il contrario della frase fatta tipica, ed è il contrario di quello che hai capito :asd: La storia è fatta di molte singolarità ma che sono assimilabili ad un “tutto”, colui che guida questo assieme è colui che decide la storia. Se non ci fossero pazzi assetati di potere e gloria, non ci sarebbero guerre e stermini. Se non ci fosse Assad, la Siria potrebbe auto-rifondarsi, così come il Myanmar, così come l’Italia (mi sembra chiaro che abbiamo una dittatura forte e ben celata anche noi: si chiamano Chiesa Cattolica, Dittatura Bancaria, Sovratassazione).
    Un governo equo sarebbe un governo che viene giudicato ed influenzato periodicamente dal popolo sovrano, 5 anni sono troppi ed uno stato può fare una quantità di errori ed atrocità incommensurabile, il popolo deve avere un potere maggiore, più influente e costante di ridicole elezioni democratiche.

    Hai citato buoni e cattivi. Come mai i cattivi hanno eserciti tanto numerosi che fanno quello che dicono, mentre i buoni il più delle volte sono soli e abbandonati a se stessi, e non hanno anche loro un esercito così potente? Il problema per me è l’ignoranza, l’ignoranza che c’è nella popolazione mondiale. Non so le cifre, ma l’analfabetizzazione è ancora alta nel mondo, basta pensare solo all’Africa, o altri paesi medio-orientali, orientali e sudamericani. Se tutti gli uomini del mondo avessero anche solo la cultura che ho io, che hai te, che noi abbiamo, è naturale credere che il mondo sarebbe un posto meraviglioso. Ma la cultura non basta, sono le idee che poi contano. È saper ricavare il meglio dalla propria cultura, saper decidere da sè cosa è meglio, essere davvero coscienti di cosa ci succede intorno. Vai in africa, trovi un villaggio di abitanti fuori dal tempo, stile 3000 anni fa, e con poche cose, poche parole ben dette, eccoti arruolate nuove persone per il tuo esercito. Che sia per i cattivi o per i buoni. i cattivi si sono mossi per primi, purtroppo, e recuperare lo svantaggio per i buoni è dura. Ma ora vai in america, vai da quelli che hanno votato e rivotato Nixon, da quelli che hanno mandato i figli o sono andati loro stessi in guerra, da quelli che piangono ma vanno fieri di chi muore in guerra! Questi sono gli esseri del “primo mondo”, e non sono per nulla diversi, se non peggiori, dei villani africani, o dei sudamericani trafficanti, o dei napoletani mafiosi. Ho visto ragazzini andare in giro spavaldi della loro ignoranza. Pensare che tutto debba risolversi con la forza, va avanti chi è più forte, chi domina sugli altri. Questa cultura non la puoi sradicare da un giorno all’altro, perchè siamo immersi in un mondo che predica questo, film violenti e pieni di scazzottamenti, sparatorie, feste e scopate, se fai il duro sei il più figo, fai corse e illegali e ruba a destra e a manca, ma essendo il protagonista del film, sei il buono e il figo, allora ACAB. Sarebbe da sterminare l’uomo, e da resettare, e ripartire da capo. Ma più semplicemente, dobbiamo educare i nostri figli, i futuri uomini, a non pensarla come tutti.
    La guerra è l’ostacolo principale, perchè viene si combattuta da uomini, ma lascia a casa donne e figli che tifano per lui, sono contenti se non è lui a morire ma gli avversari, e se invece muore lui, lascia una vedova e un bambino, che si diventa orfano non cambierà mai idea, e odierà tutti. La cosa è davvero disastrosa, purtroppo.

    Se avessero degli eserciti, allora sarebbero i cattivi. Gandhi aveva un seguito di milioni, così Mandela, così tutti quelli che ho citato. I loro eserciti avevano un potere che non era quello della forza fisica, avevano il potere della compassione.

    L’ignoranza è dilagante come dici, ma c’è anche in Italia e nei paesi occidentali ed è una forma molto più subdola ed influente: è il MEDIA. la TV, i giornali, tutto plasma il popolo e lo avvinghia nell’ignoranza, i giochi del Colosseo moderni: tieni impegnato il popolo e le tue menzogne saranno coperte.

    Nessuno va fiero di un figlio, amico, parente morto in guerra. Fidati, conosco persone che hanno perso dei cari in guerra. C’è la cultura del bullismo, della vendetta, ma non da parte dei familiari dei soldati, non da parte di chi vive la pace. Concordo con quanto dici: l’educazione è alla base di tutto, e le scuole devono essere riformate. Bisogna insegnare l’ecologia, la filantropia, la tolleranza, l’avversione per la mafia (come atteggiamento, non solo come criminalità organizzata), bisogna selezionare insegnanti adatti ed imparziali, siamo un paese di tifosi, è ora di smetterla. Bisogna anche bandire certe atrocità che invece sono ritenute “doni”: sarebbe giusto vietare il battesimo prima dei 18 anni ad esempio, se voglio battezzarmi lo faccio quando sono in grado di decidere con consapevolezza, non esiste che io debba essere plasmato fin dalla nascita su un modello ideale che non mi apparitene. Come quest’esempio ce ne sono tanti altri non legati alla religione: il lobbismo (interesse di pochi contro il bene di molti, sostanzialmente) per citarne uno.

    #908573
    bluclaudino
    Partecipante

    Non puoi sapere se gli animali, il cane (analogia :S), non sappia immaginare. Il fatto che tu non comprenda il suo linguaggio, non ti permette di considerarli degli ebeti e cerebralmente inferiori. Noi abbiamo un corpo che è in grado di sfruttare meglio la nostra immaginazione, possiamo scrivere, fare un dipinto, fare una statua, e con la modernità, un film o una canzone.
    Un cane può solo abbaiare. Ma non puoi sapere se sta esprimendo un pensiero anche complesso.
    Ho un cane che quando aveva un anno, aveva inventato un gioco (non scherzo), o cmq facevamo insieme un qualcosa che aveva delle regole: in uno spazio aperto, ma recintato, io correvo e lui mi correva dietro finchè non mi saltava addosso per prendermi, allora io volevo pure abbracciarlo e lui scappava, come se adesso toccasse a me prenderlo, infatti lui correva a cerchio intorno a me (poteva scappare smpre in una direzione, non l’avrei mai preso), io mi tuffavo, facevo liscio, lui si fermava e mi guardava rialzarmi e riscappava quando ripartivo, se poi lo beccavo e correvo, poi lui correva dietro di me.
    Siano animali su, non riteniamoci superiori…

    I cani sognano, ma non immaginano (lo sappiamo in modo scientifico, l’attivita immaginativa non è possibile in un cervello non umano, nemmeno le scimmie hanno immaginazione).

    Ebeti? L’uomo può essere ebete, una cane non può essere stupido o intelligente, è quello che il suo istinto lo porta a fare. Un cane può capire, può interpretare, ma non può creare dal nulla: un cane che canta non sta creando ma replicando, non è un processo di creazione ma di imitazione.
    Se un cane potesse scrivere, non avrebbe niente da esprimere se non i suoi bisogni primari: hai mai visto una scimmia dipingere qualcosa di sensato? Eppure hanno delle mani, hanno gli strumenti a differenza dei cani.

    Vabbè, avevi detto che lasciavi perdere le analogie stupide :asd: l’acchiapparella la chiami una creazione? E’ solo un retaggio, è l’allenamento che i cuccioli fanno per abituarsi a cacciare. Ora che il cane è un animale domestico lo interpreta come un gioco..

    SIAMO ANIMALI, ma siamo superiori perchè possiamo pensare di esserlo.. Un cane non si sente superiore ad una formica, non si cura di loro, non si interessa di loro se non per curiosità istintiva..
    Noi siamo superiori perchè ci domandiamo a proposito di qualsiasi cosa, questa è la superiorità conclamata del genere umano, il fatto stesso che ci stiamo chiedendo ora quanto si estende la nostra “umanità” è un sintomo stesso di superiorità ed umanità.

    #908635
    Redazione
    Amministratore del forum

    Tipo i cani .-.

    il sudore maschile trasmette alle donne informazioni importanti nella scelta del partner

    È un altro il nostro discorso, snake.

    Quando citai l’altra sera Aldous Huxley e il suo “Ritorno al mondo nuovo”, l’ho fatto in maniera sbrigativa e superficiale.

    Nel suo saggio, che vi consiglio parecchio visto che:
    1. tratta questi argomenti
    2. è stato scritto negli anni ’40 (Huxley già in quegli anni era disperato per la situazione in cui versava il mondo)

    Problema supremo, che in parte è causa di tutti gli altri, è la sovrappopolazione. Impiego delle risorse, guerre, delle malattie ecc. Avessi il libro sottomano potrei citare i vari passi più salienti. Ho solo questo qui perchè feci una nota tempo addietro su FB:

    Il passo prosegue analizzando carestia e guerre. Facendo notare come siano sistemi inadeguati per controllare il numero della popolazione mondiale. Guerre: la più distruttiva (WWII) fece 60 milioni di morti. E’ vero che oggigiorno con l’atomica e l’avanzamento tecnologico che abbiamo potremmo fare di peggio, ma l’impiego delle armi moderne pone il problema dell’abitabilità del territorio in conseguenza. Bombardi Berlino? Hai una città (popolazione + edifici) distrutta, ma abitabile in un prossimo futuro. Atomizzi un qualsiasi posto, o usi un qualsiasi armamento di tipo chimico o chessò io e la vivibilità della zona va a farsi fottere. Restringendo le zone in cui poter vivere il sovraffollamento rimane un problema. Carestia o fame: per quanti persone muoiano d’inedia oggigiorno non sono tante quante “bastano” per pareggiare i conti con quelle che nascono. Abbiamo un conteggio all’attivo di 33 milioni netti di persone nate quest’anno (Worldometers – real time world statistics) se visitate il sito poco prima di mezzanotte vedrete quante sono le nascite nette per giorno (qualcosa come 110 mila se ricordo bene). Huxley, quando si metteva le mani nei capelli per quanta gente ci fosse, era circondato “solo” da due miliardi di persone. In mezzo secolo siamo arrivati a sette.

    L’uomo smentisce la sua fama di essere intelligente, non perchè si rifiuta di affrontare i problemi come guerre e fame, ma perchè ha gli occhi chiusi di fronte alla sovrappopolazione. Quando ci sveglieremo e capiremo che dovremo fare qualcosa sarà troppo tardi. Era già tardi 60 anni fa. Perchè anche volendo imporre un controllo sulle nascite in stile Cina, lo si dovrebbe fare a livello globale e qui si andrebbe incontro ai problemi citati da Huxley. A mio modo di vedere 70 anni fa siamo caduti in un loop da cui non c’è uscita.

    Ad ogni modo…
    Posto anche fossimo di meno e non dovessimo curarci della sovrappopolazione in quanto abbiamo un bilancio pari, sono dell’idea che, come angiuluzz, ce ne fregheremmo ugualmente dei problemi minori. (La sovrap. è causa in parte di fame e guerre, ma ci son state anche prima di tale problema, solo che ora sono irrisolvibili.). Proprio perchè per quanto possa essere beneducato, l’uomo rimane un animale che fa i suoi interessi personali (o del gruppo più stretto a cui appartiene).

    Condivido bene o male tutto. :sisi: Non conoscevo Huxley, dovrò leggerlo però. E cmq la penso come quello scritto nel quote, e poi detto da te.
    Non riuscirai mai a convincere tutti gli uomini abituati ad un certo stile di vita, con una determinata educazione, e fedele a qualche benedetto dio, a cambiare per rendere la vita migliore a tutti. È come se, per esempio, come soluziona alle troppe nascite, venga detto: “Da oggi, per 5 anni, è vietato riprodursi, niente concepimenti.” E ho detto 5 anni, un numero irrisorio di anni. Con 5 anni di non riproduzione, il numero degli esseri viventi calerebbe tantissimo, anche ci sarebbe quel vuoto di 5 anni di nascite. La soluzione però, non è efficace, perchè c’è bisogno dei giovani, di un continuo ricambio generazionale, e anche solo 5 anni, influirebbero davvero tanto su sistema.
    Allora si dovrebbe obbligare, non dico le famiglie, ma le donne, a partorire 1 figlio, 2 figli massimo nell’arco dell vita. In questo modo anche si potrebbe diminuire l’aumento esagerato. Considera poi le donne sterili, la soluzione sarebbe perfetta. Si tratta ora di convincere le milioni di donne, del terzo mondo e non, a smettere di prolificare come conigli. E qui si ritira in ballo l’educazione, anche filosofica, di tutti gli esseri viventi. Ed anche i capricci delle persone acculturate, ma che vogliono avere un figlio, per portare avanti la sua dinastia. Se vi chiedessero di non dover avere figli, voi sareste d’accordo? Io non credo…

    Non possiamo escludere donne e bambini? Invece è obbligatorio fare questa differenziazione, il maschio ha l’aggressività animalesca necessaria, la donna no, il bambino neppure.

    La storia è fatta da singoli uomini, è proprio il contrario della frase fatta tipica, ed è il contrario di quello che hai capito :asd: La storia è fatta di molte singolarità ma che sono assimilabili ad un “tutto”, colui che guida questo assieme è colui che decide la storia. Se non ci fossero pazzi assetati di potere e gloria, non ci sarebbero guerre e stermini. Se non ci fosse Assad, la Siria potrebbe auto-rifondarsi, così come il Myanmar, così come l’Italia (mi sembra chiaro che abbiamo una dittatura forte e ben celata anche noi: si chiamano Chiesa Cattolica, Dittatura Bancaria, Sovratassazione).
    Un governo equo sarebbe un governo che viene giudicato ed influenzato periodicamente dal popolo sovrano, 5 anni sono troppi ed uno stato può fare una quantità di errori ed atrocità incommensurabile, il popolo deve avere un potere maggiore, più influente e costante di ridicole elezioni democratiche.

    Se avessero degli eserciti, allora sarebbero i cattivi. Gandhi aveva un seguito di milioni, così Mandela, così tutti quelli che ho citato. I loro eserciti avevano un potere che non era quello della forza fisica, avevano il potere della compassione.

    L’ignoranza è dilagante come dici, ma c’è anche in Italia e nei paesi occidentali ed è una forma molto più subdola ed influente: è il MEDIA. la TV, i giornali, tutto plasma il popolo e lo avvinghia nell’ignoranza, i giochi del Colosseo moderni: tieni impegnato il popolo e le tue menzogne saranno coperte.

    Nessuno va fiero di un figlio, amico, parente morto in guerra. Fidati, conosco persone che hanno perso dei cari in guerra. C’è la cultura del bullismo, della vendetta, ma non da parte dei familiari dei soldati, non da parte di chi vive la pace. Concordo con quanto dici: l’educazione è alla base di tutto, e le scuole devono essere riformate. Bisogna insegnare l’ecologia, la filantropia, la tolleranza, l’avversione per la mafia (come atteggiamento, non solo come criminalità organizzata), bisogna selezionare insegnanti adatti ed imparziali, siamo un paese di tifosi, è ora di smetterla. Bisogna anche bandire certe atrocità che invece sono ritenute “doni”: sarebbe giusto vietare il battesimo prima dei 18 anni ad esempio, se voglio battezzarmi lo faccio quando sono in grado di decidere con consapevolezza, non esiste che io debba essere plasmato fin dalla nascita su un modello ideale che non mi apparitene. Come quest’esempio ce ne sono tanti altri non legati alla religione: il lobbismo (interesse di pochi contro il bene di molti, sostanzialmente) per citarne uno.

    Per frae fatta, intendevo proprio che è vera, quindi non hai detto nulla di sbagliato dicendola. :asd: Volevo dire che però come frase fatta è banale, perchè deve esserci per forza un singolo che decide per tanti. Non voglio riscrivere di nuovo quello che ho scritto un commento fa cmq.
    Per esercito, non intendo per forza armato e guerrigliero. Avere un milione di persone che ti segue, la pensa come te, e fa quello che dici, è cmq un esercito. Per le forme di governo dittatoriali, vi consiglio io invece un libro ora, “Il libro verde” di Gheddafi (già, prioprio er libanese :asd:), centrato molto su questi aspetti, e sui governi moderni e la loro inefficaceità.

    I cani sognano, ma non immaginano (lo sappiamo in modo scientifico, l’attivita immaginativa non è possibile in un cervello non umano, nemmeno le scimmie hanno immaginazione).
    [cut]
    SIAMO ANIMALI, ma siamo superiori perchè possiamo pensare di esserlo.. Un cane non si sente superiore ad una formica, non si cura di loro, non si interessa di loro se non per curiosità istintiva..
    Noi siamo superiori perchè ci domandiamo a proposito di qualsiasi cosa, questa è la superiorità conclamata del genere umano, il fatto stesso che ci stiamo chiedendo ora quanto si estende la nostra “umanità” è un sintomo stesso di superiorità ed umanità.

    Per l’acchiapparella, volevo solo dire quel particolare, non volevo essere “analogico”. :prrr: E non voglio nemmeno parlare dell’intelligenza e dell’immaginazione di un cane.
    Cmq, siamo ormai d’accordo che l’uomo è un ANIMALE. 😀 E ovviamente, intelligentemente molto superiore agli altri, non mettevo in dubbio questo. Ma da animale, ha comportamenti animali. :sisi:

    Vediamo, avevo una domanda…uhm….no, non mi viene in mente nulla ora. :/ Ripasso, dai… :asd:

    #908687
    Drakhan
    Partecipante

    – Riguardo la questione se l’uomo è un’animale: Io galline che scrivono l’Eneide non ne vedo.

    – Riguardo il sovrappopolamento: Questo fatto che siamo troppi sulla terra si dice da circa cinque secoli, finora non ci sono problemi. E se ce ne saranno abbiamo l’intero sistema solare per trovare posto.

    – Riguardo le guerre, il nazismo, ecc ecc: La nostra civiltà attuale (la cattiva globalizzazione occidentale) tra i suoi alti e bassi è l’unica di quelle apparse che ha preso coscientemente fatto dei suoi sbagli e si è attivata per evitarli in futuro.
    Ripeto, tra gli alti e bassi, ha creato l’egualianza tra gli uomini, la divisione tra culto e stato, ha creato l’ONU, combatte la pena di morte, ha sviluppato le organizzazioni umanitarie, ecc ecc.

    Non è perfetta, è per ora ancora avida e poco matura, ma è migliorata enormemente.

    #908697
    Redazione
    Amministratore del forum

    Mi scuso in primis per le analogie usate, ma purtroppo certe volte non riesco a spiegare bene quello che voglio dire senza usarle, e non è certo un modo di ridicolizzare il problema.

    Cmq, apro il thread non solo per parlare, come si stava facendo all’IR, della fame nel mondo, ma proprio dell’uomo, dei suoi comportamenti, e di tutto ciò che implica il suo “mondo”. E se può essere considerato davvero un animale, con tutto ciò che implica esserlo, quindi con tutti i comportamenti animaleschi.
    Quindi, si potranno esporre vari problemi, quali, appunto, cosa fa l’uomo per la fame nel mondo, ma anche altro, l’uomo e l’uso degli animali da allevamento, l’uomo e l’uso delle risorse naturali, l’uomo e i mass media, insomma, tutto ciò che concerne l’uomo.

    FAME NEL MONDO:
    si era già esposto qualche pensiero, quindi sarò breve.
    Secondo me, la fame nel mondo è un problema che l’uomo non è che non riesce a risolvere, non gli interessa dopotutto risolverlo (per “uomo”, mi riferisco all’uomo del . Lo considero un animale egoista, che è si capace di immedesimarsi per poter capire la sofferenza del prossimo, ma troppo spesso preferisce non farlo. E credo che la cosa dipenda soprattutto dall’educazione ricevuta nell’infanzia; se un bambino passeggia con la madre, e passando davanti ad un barbone gli dice di non dare confidenza e di stare lontani da quelle brutte persone, poi è chiaro che cresce in un certo modo. Ma influisce anche l’educazione scolastica.
    Al fatto che bluclaudino ha detto che siamo umani, e non abbandoniamo che ci rallenta o i malati o gli handicappati come un branco di leoni, vorrei dirlo che invece è stato fatto, esempi sono gli spartani, ma i greci in generale (e vorrei ricordare l’apporto filosofico dei greci), e purtroppo devo considerare anche la selezione nazista, che malata e idiota come cosa, è stata pur sempre una cosa umana. Piuttosto gli animali non avrebbero fatto mai quello che ha fatto il nazismo, ecco, in quel caso fossi animale mi offenderei dell’analogia. Riprendendo, come hai detto l’uomo è intelligente, e in quanto tale cerca una soluzione al problema: e a questo, penso che le guerre siano un’ottima risposta. Cosa c’è di meglio che sfruttare un comportamento innato e naturale, come la guerra (motivo random della guerra, territorio, risorse naturali, supremazia, odio), per poter impedire l’aumento spropositato della popolazione mondiale? Per quanto complottista possa essere il ragionamento, è basato sulla realtà che ci circonda.

    Spero diciate la vostra al riguardo.

    Questa discussione dovresti sistemarla perché così è un’accozzaglia assurda di argomenti nei quali tu che sai di cosa parli ti ritrovi bene ma un altro che non ne ha idea non ci capisce quasi nulla.

    Partiamo da concetto di uomo come animale. Quale parte di noi risponde al retaggio animale? Ovvio, semplice, quasi banale. Quella delle emozioni. Qualsiasi emozione e soprattutto quelle molto forti, positive (amore, appartenenza a un gruppo) o negative (odio, paura) è nostra parte animale. E la parte razionale? Ovvio, quella della ragione. Meno un argomento ti emoziona e più stai usando la tua parte razionale. Ovvio che come per qualsiasi altra divisione operata da noi a nostro beneficio, anche questa non è parfetta e infatti operiamo molto spesso usando in varie intensità l’emotività a sostegno della razionalità o viceversa. Ad esempio mi sto innamorando (emotività) ma so che sarebbe un errore essendo già impegnato, per cui ci rinuncio (razionalità).

    Se tu vuoi difendere gli animali e impedire che siano allevati in determinate condizioni che parte della tua personalità stai attivando? Ovvio, quella emotiva. Atrimenti saresti molto più neutro e analizzatore nei tuoi ragionamenti. Parleresti di equilibrio nell’uso delle risorse, di bilanciamento nella dieta, di qualità del prodotto a fronte di mera quantità e via dicendo. Non parleresti certo di animali torturati, poverini… Inteso, io sto dalla tua parte ma qui il punto non è analizzare l’argomento ma il livello di emotività considerato.

    Sei quindi molto emotivo, quindi animalesco, proprio come quello che se ne frega dell’argomento e pensa solo a volersi riempire la pancia. Animale tu che vorresti difendere il tuo senso di appartenenza a un gruppo (non importa che sia la famiglia, il paese, la squadra del cuore, la specie umana, il regno animale o quant’altro, sempre senso di appartenenza è). Animale lui che vuole saziare con la massima soddisfazione e il minimo sforzo la sua fame.

    Emotivo vs emotivo. Il risultato è che la discussione degenera, ci si arrocca sulle reciproche posizioni e non si ottiene nulla in concreto.

    #908698
    Redazione
    Amministratore del forum

    1- Riguardo la questione se l’uomo è un’animale: Io galline che scrivono l’Eneide non ne vedo.

    2- Riguardo il sovrappopolamento: Questo fatto che siamo troppi sulla terra si dice da circa cinque secoli, finora non ci sono problemi. E se ce ne saranno abbiamo l’intero sistema solare per trovare posto.

    3- Riguardo le guerre, il nazismo, ecc ecc: La nostra civiltà attuale (la cattiva globalizzazione occidentale) tra i suoi alti e bassi è l’unica di quelle apparse che ha preso coscientemente fatto dei suoi sbagli e si è attivata per evitarli in futuro.
    Ripeto, tra gli alti e bassi, ha creato l’egualianza tra gli uomini, la divisione tra culto e stato, ha creato l’ONU, combatte la pena di morte, ha sviluppato le organizzazioni umanitarie, ecc ecc.

    Non è perfetta, è per ora ancora avida e poco matura, ma è migliorata enormemente.

    1) Io non intendo in quel senso. Mi metti il dubbio che non si sia capito, e lo spiegato per 3 o 4 post. .__.”

    2)Ah, quindi finora non ci sono problemi? Per fortuna, allora posso tornare tranquillamente a lavarmi bene le mani con tanta acqua, non vorrei fossero sporche mentre mangio il mio McChicken!

    3) Se è “parsa” cosciente dei suoi sbagli, poteva anche evitarli quei sbagli penso no? O deve per forza sbatterci la testa per capire he una cosa sbagliata? Come toccare il fuoco per scottarsi? Ma gli animali mica ci arrivano che il fuoco scotta, si tuffano e rituffano nel fuoco…
    E per tutte le cose che dici che ha creato, non ne funziona bene nemmeno una. :sisi:

    #908711
    Kirisuto
    Moderatore

    – Riguardo la questione se l’uomo è un’animale: Io galline che scrivono l’Eneide non ne vedo.

    – Riguardo il sovrappopolamento: Questo fatto che siamo troppi sulla terra si dice da circa cinque secoli, finora non ci sono problemi. E se ce ne saranno abbiamo l’intero sistema solare per trovare posto.

    – Riguardo le guerre, il nazismo, ecc ecc: La nostra civiltà attuale (la cattiva globalizzazione occidentale) tra i suoi alti e bassi è l’unica di quelle apparse che ha preso coscientemente fatto dei suoi sbagli e si è attivata per evitarli in futuro.
    Ripeto, tra gli alti e bassi, ha creato l’egualianza tra gli uomini, la divisione tra culto e stato, ha creato l’ONU, combatte la pena di morte, ha sviluppato le organizzazioni umanitarie, ecc ecc.

    Non è perfetta, è per ora ancora avida e poco matura, ma è migliorata enormemente.

    Ah-han… come no.
    La gente fino a poco più di mezzo secolo fa si lamentava della densità della popolazione intorno alle zone cittadine. Posso darti ragione che già nel 1500 Londra fosse un casino viverci, densamente abitata ecc, ma non puoi dirmi che mezzo miliardo di persone possano definirsi “sovrappopolazione”. Fossimo in 2 miliardi ed equamente distribuiti e civilizzati saremmo a cavallo…
    E vorrei renderti noto che:
    1. il sistema solare non ha condizioni facilmente abitabili per noi (per quanto facilmente raggiungibile)
    2. i pianeti abitabili e facilmente raggiungibili sono ad anni luce. Da qui a un secolo e mezzo ci vedo relegati qui, quantomeno il grosso della popolazione, e da qui a un secolo e mezzo saremmo con l’acqua alla gola … per non dire con la merda fino al collo.

    Eguaglianza tra gli uomini. La divisione tra culto e stato in parte dell’occidente, in oriente e difficilmente in medio-oriente. L’ONU, un’organizzazione in cui i boss del G7 possono porre veti alle mozioni di fondo approvate dell’intera ONU.
    Pensare che la Storia sia una linea dritta che indichi costante progresso è fuorviante. Anzi a mio parere stiamo regredendo.

    La questione uomo/animale… è un casino. :asd:
    E per ora non ho tempo materiale per esprimermi decentemente al riguardo.

    #908730
    bluclaudino
    Partecipante

    3) Se è “parsa” cosciente dei suoi sbagli, poteva anche evitarli quei sbagli penso no? O deve per forza sbatterci la testa per capire he una cosa sbagliata? Come toccare il fuoco per scottarsi? Ma gli animali mica ci arrivano che il fuoco scotta, si tuffano e rituffano nel fuoco…
    E per tutte le cose che dici che ha creato, non ne funziona bene nemmeno una. :sisi:

    Faccio finta di non aver letto.. soprattutto dopo che hai detto che gli animali sono intelligenti e potrebbero avere “l’immaginazione” 😉

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