L’uomo: animale o regno a parte?

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  • #908736
    Redazione
    Amministratore del forum

    Questa discussione dovresti sistemarla perché così è un’accozzaglia assurda di argomenti nei quali tu che sai di cosa parli ti ritrovi bene ma un altro che non ne ha idea non ci capisce quasi nulla.

    Partiamo da concetto di uomo come animale. Quale parte di noi risponde al retaggio animale? Ovvio, semplice, quasi banale. Quella delle emozioni. Qualsiasi emozione e soprattutto quelle molto forti, positive (amore, appartenenza a un gruppo) o negative (odio, paura) è nostra parte animale. E la parte razionale? Ovvio, quella della ragione. Meno un argomento ti emoziona e più stai usando la tua parte razionale. Ovvio che come per qualsiasi altra divisione operata da noi a nostro beneficio, anche questa non è parfetta e infatti operiamo molto spesso usando in varie intensità l’emotività a sostegno della razionalità o viceversa. Ad esempio mi sto innamorando (emotività) ma so che sarebbe un errore essendo già impegnato, per cui ci rinuncio (razionalità).

    Se tu vuoi difendere gli animali e impedire che siano allevati in determinate condizioni che parte della tua personalità stai attivando? Ovvio, quella emotiva. Atrimenti saresti molto più neutro e analizzatore nei tuoi ragionamenti. Parleresti di equilibrio nell’uso delle risorse, di bilanciamento nella dieta, di qualità del prodotto a fronte di mera quantità e via dicendo. Non parleresti certo di animali torturati, poverini… Inteso, io sto dalla tua parte ma qui il punto non è analizzare l’argomento ma il livello di emotività considerato.

    Sei quindi molto emotivo, quindi animalesco, proprio come quello che se ne frega dell’argomento e pensa solo a volersi riempire la pancia. Animale tu che vorresti difendere il tuo senso di appartenenza a un gruppo (non importa che sia la famiglia, il paese, la squadra del cuore, la specie umana, il regno animale o quant’altro, sempre senso di appartenenza è). Animale lui che vuole saziare con la massima soddisfazione e il minimo sforzo la sua fame.

    Emotivo vs emotivo. Il risultato è che la discussione degenera, ci si arrocca sulle reciproche posizioni e non si ottiene nulla in concreto.

    Bè si, l’ho tirata giù di getto, mi dispiace. :asd: Cmq alla fine è solo come input, quindi sarebbe inutile aggiustarlo.
    Per il resto, condivido tutto, la suddivisione emotività/razionalità ho dimenticato di farla. Per la questione dell’allevamento degli animali, potremmo parlarne in futuro, sia dal punto di vista emotivo che ti porta a dire “Ohhh, poveri animali!”, sia dal punto di vista razionale “Si, ok, però…”.
    Quello che vorrei riuscire ad ottenere con la discussione, è arrivare ad una soluzione, un’idea del problema comune. Non la soluzione definitiva per il problema (chi siamo noi? :asd: ), ma almeno essere d’accordo e convincere e convincerci di quali siano le reali cause e conseguenze dell’aumento demografico mondiale. :sisi: Cosa che in parte è stata già fatta.

    Faccio finta di non aver letto.. soprattutto dopo che hai detto che gli animali sono intelligenti e potrebbero avere “l’immaginazione” 😉

    Ero sarcastico. :asd: Non riesco più a farmi capire. :/

    #908919
    Drakhan
    Partecipante

    2)Ah, quindi finora non ci sono problemi? Per fortuna, allora posso tornare tranquillamente a lavarmi bene le mani con tanta acqua, non vorrei fossero sporche mentre mangio il mio McChicken!

    A parte che l’accesso all’acqua potabile è in percentuale aumentato. Poi nel mondo Occidentale si sta prendendo coscienza degli sprechi e si cerca di porvi rimedio.

    3) Se è “parsa” cosciente dei suoi sbagli, poteva anche evitarli quei sbagli penso no? O deve per forza sbatterci la testa per capire he una cosa sbagliata? Come toccare il fuoco per scottarsi? Ma gli animali mica ci arrivano che il fuoco scotta, si tuffano e rituffano nel fuoco…
    E per tutte le cose che dici che ha creato, non ne funziona bene nemmeno una.

    Si impara dagli errori e dalle esperienza passate. Fino a 50 anni fa un nero era una bestia, nessuno si scandalizzava se venivano pestati omosessuali. Direi che le cose sono cambiate.
    Tu vedi solo gli errori, dimenticandoti la situazione d’ inizio: tribù che morivano di fame per carestie, per un’influenza, ecc ecc.
    Da allora di strada ne abbiamo fatta eh.

    Ah-han… come no.
    La gente fino a poco più di mezzo secolo fa si lamentava della densità della popolazione intorno alle zone cittadine. Posso darti ragione che già nel 1500 Londra fosse un casino viverci, densamente abitata ecc, ma non puoi dirmi che mezzo miliardo di persone possano definirsi “sovrappopolazione”. Fossimo in 2 miliardi ed equamente distribuiti e civilizzati saremmo a cavallo…
    E vorrei renderti noto che:
    1. il sistema solare non ha condizioni facilmente abitabili per noi (per quanto facilmente raggiungibile)
    2. i pianeti abitabili e facilmente raggiungibili sono ad anni luce. Da qui a un secolo e mezzo ci vedo relegati qui, quantomeno il grosso della popolazione, e da qui a un secolo e mezzo saremmo con l’acqua alla gola … per non dire con la merda fino al collo.

    Ah-ah. Ridere in due è meglio.
    Da quel che vedo non si riesce a capirmi.
    La tua frase “fossimo 2 miliardi ed equamente distribuiti” è un’autolimitazione.
    La crescita demografica sta rallentando a causa del maggior livello di istruzione e sviluppo del mondo (vedi l’India che senza i programmi di decrescita come la Cina, un calo lo ha comunque).
    Inoltre come dicevo la Terra è perfettamente in grado di sostenerci e si stanno sviluppando nuove tecnologie di riciclo, nuovi prodotti agricoli modificati e persino colture che ci sosterranno comunque.

    Riguardo lo spazio, a cui peraltro mi sono riferito solo al Sistema Solare.
    La Luna e Marte non sono così lontani come dici e molti governi (USA, Cina, Russia e UE) hanno già ammesso di avere le capacità tecniche per creare le prime colonie.

    Eguaglianza formale tra gli uomini. La divisione tra culto e stato in parte dell’occidente, in oriente e difficilmente in medio-oriente. L’ONU, un’organizzazione in cui i boss del G7 possono porre veti alle mozioni di fondo approvate dell’intera ONU.
    Pensare che la Storia sia una linea dritta che indichi costante progresso è fuorviante. Anzi a mio parere stiamo regredendo.

    L’eguaglianza tra uomini fino a due secoli prima non era manco formale.
    La divisione tra Stato e Chiesa non poteva manco essere nominata fino a mezzo millennio fa, e solo fino a un secolo prima sparlare del Papa in molti paesi ti avrebbe reso un paria.
    L’ONU, con tutti i suoi limiti ha una funzione e aiuta la diplomazia.
    La Storia non è una linea retta è vero, ma è anche impossibile eliminare certi progressi.

    #908930
    Redazione
    Amministratore del forum

    A parte che l’accesso all’acqua potabile è in percentuale aumentato. Poi nel mondo Occidentale si sta prendendo coscienza degli sprechi e si cerca di porvi rimedio.
    Si impara dagli errori e dalle esperienza passate. Fino a 50 anni fa un nero era una bestia, nessuno si scandalizzava se venivano pestati omosessuali. Direi che le cose sono cambiate.
    Tu vedi solo gli errori, dimenticandoti la situazione d’ inizio: tribù che morivano di fame per carestie, per un’influenza, ecc ecc.
    Da allora di strada ne abbiamo fatta eh.

    Ah-ah. Ridere in due è meglio.
    Da quel che vedo non si riesce a capirmi.
    La tua frase “fossimo 2 miliardi ed equamente distribuiti” è un’autolimitazione.
    La crescita demografica sta rallentando a causa del maggior livello di istruzione e sviluppo del mondo (vedi l’India che senza i programmi di decrescita come la Cina, un calo lo ha comunque).
    Inoltre come dicevo la Terra è perfettamente in grado di sostenerci e si stanno sviluppando nuove tecnologie di riciclo, nuovi prodotti agricoli modificati e persino colture che ci sosterranno comunque.

    Riguardo lo spazio, a cui peraltro mi sono riferito solo al Sistema Solare.
    La Luna e Marte non sono così lontani come dici e molti governi (USA, Cina, Russia e UE) hanno già ammesso di avere le capacità tecniche per creare le prime colonie.

    Per l’acqua, ho i miei dubbi. Parlando per me, ne ho coscienza, per tutti gli altri non saprei.

    Si impara dagli errori, certo. Allora proviamo a far esplodere la terra. Avremo fatto un errore, già, e aremo tutti morti. però sapremo cosa succede a farlo. (sono stato sarcastico, per chi non l’avesse capito).
    50 anni fa c’era eccome chi non considerava normale pestare un omosessuale o un nero! Sennò perchè oggi non lo si fa (potrebbe fare) più. Così durante il nazismo, milioni di persone erano indignate per quello che succedeva agli ebrei e agli altri deportati, sennò mica erano in guerra?? Si impara dagli errori, ma spesso questi errori sono visibili già prima di essere commessi. :sisi:

    Per il rallentamento dell’aumento demografico in India, avresti dei link per supportare la tua tesi? Così per il fatto che la Terra può sostenerci tranquillamente. Ah, e anche per le capacità tecniche della russia, degli usa e della ue per la colonizzazione della luna e di marte. :sisi:

    #910001
    Redazione
    Amministratore del forum

    Discussione spenta, proviamo a tirarla su.
    Per l’ultimo post, devo pensare che non aveva link Drakhan per supportare ciò che diceva, mi spiace…

    Restando sull’argomento guerra, c’era un link che volevo mettere: è un carteggio tra Einstein e Freud, in cui il primo chiede e riceve risposta sul senso della guerra (detto a spiccioli). È molto interessante, e mi fu consigliato da Dadan durante la mia maturità dell’anno scorso. 😀
    È un po’ lungo, ma vale la pena leggerlo. :sisi:

    PERCH LA GUERRA? Carteggio Albert Einstein – Sigmund Freud

    #918931
    Drakhan
    Partecipante

    Per l’acqua, ho i miei dubbi. Parlando per me, ne ho coscienza, per tutti gli altri non saprei.

    Fino a 50 anni fa di ambientalismo manco se ne parlava, ora nel programma di qualsiasi partito c’è sempre un capitolo Verde. Se vediamo il tutto si è ben presa coscienza del problema, anche solo per il costo economico, e si sta cercando di razionalizzare e risparmiare dove possibile.

    Si impara dagli errori, certo. Allora proviamo a far esplodere la terra. Avremo fatto un errore, già, e aremo tutti morti. però sapremo cosa succede a farlo. (sono stato sarcastico, per chi non l’avesse capito).

    Sarcastico quanto fuorviante.

    50 anni fa c’era eccome chi non considerava normale pestare un omosessuale o un nero!

    si, ed erano la minoranza risibile.
    O davvero credi che a un certo punti tutti si siano voluti bene?

    Sennò perchè oggi non lo si fa (potrebbe fare) più. Così durante il nazismo, milioni di persone erano indignate per quello che succedeva agli ebrei e agli altri deportati, sennò mica erano in guerra??
    Si impara dagli errori, ma spesso questi errori sono visibili già prima di essere commessi. :sisi:

    L’Europa era antisemita già prima del nazismo, dopo l’olocausto c’è stato una riflessione piuttosto importante aiutata anche dai futuri sviluppi sociali e culturali.
    Credere che la guerra sia stata scatenata per qualche milione di ebrei, omosessuali o rom morti è vivere nei sogni. Le uniche ragioni sono, come ogni guerra, territorio ed egemonia.
    La Germania faceva paura a Francia e Inghilterra e per gli States era l’unica altra vera potenza che all’epoca poteva opporsi dopo (la Russia seppur importante era considerato il nemico secondario) e ci volle un pretesto per permettere alla nazione di entrare in guerra.

    In America prima, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale c’erano le leggi razziali (chiamiamolo giustamente così) e la riflessione c’è stata solo perle Battaglie per i Diritti Civili.
    Non si passa da opinione ad opinione per divertimento, ma servono colpi duri e forti che colpiscano la maggioranza.

    Per il rallentamento dell’aumento demografico in India, avresti dei link per supportare la tua tesi? Così per il fatto che la Terra può sostenerci tranquillamente.

    E’ una cosa abbastanza normale. Uno stato raggiunge un certo grado di benessere (e l’India nonostante le grandi diseguaglianze che ancora la attenagliano è una potenza regionale) fa meno figli e la crescita demografica scende.
    E’ successo ai Romani, all’Europa, succede all’America e alla Cina (sebbene questa anche grazie ai programmi di controllo delle nascite).
    Riguardo al sostenerci davvero basterebbe volerlo.
    Ogni giorno vengono distrutte migliaia di tonnellate di cereali, frutta e altro per tenere alti i prezzi di mercato.
    Le Pampas argentine sono a pascolo per pure mire economiche, coltivate renderebbero meno.
    Praticamente l’intera africa e sud-est asiatico ha ancora un’agricoltura di sussistenza dove le guerre non infuriano.
    Le modifiche genetiche potrebbero migliorare ancora di più la resa.
    Le possibilità ci sono. Non all’infinito ma possiamo perfettamente crescere ancora e mangiare adeguatamente.

    Ah, e anche per le capacità tecniche della russia, degli usa e della ue per la colonizzazione della luna e di marte. :sisi:

    La NASA parla da 10 anni di una base lunare, non si fa per i costi. E sono notizie che vengono riprese continuamente.
    Ma quando servirà credi che qualcuno ci fermerà?

    Senza offesa ma a parte le notizie che trovi su internet prendi informazioni da altre parti? Mi sembri un poco a digiuno di storia passata e contemporanea.

    #930601
    Ichigo2
    Partecipante

    buone le uova
    [SPOILER][YOUTUBE]I1STdr4Y3l8&feature[/YOUTUBE][/SPOILER]

    ci sono anche moltissimi altri video su altri animali…….

    #930642
    Redazione
    Amministratore del forum

    Mi spiace aver trascurato il post di Drakhan, ed al momento lascio in sospeso la questione, visto che Ichigo vuole tirare su un’altra questione sul rapporto uomo/animali: è giusto lo “sfruttamento” che si fa di alcuni animali per la produzione di alimenti indirizzati agli uomini?
    E per il momento penso sia meglio restare solo su gli animali da allevamento come argomento, e non su quelli cacciati.
    Cmq sia, devo trovare un link interessante che avevo trovato un po’ di tempo fa, per arricchire la discussione, intanto dite pure la vostra. È giusto organizzare come detto nel video “fabbriche” di animali da allevamento, in modo da sfruttare a meglio la produzione, ottimizzando spazio, tempo, consumo e guadagno? Preferireste un’allevamento più e meno produttivo, che sarebbe però meno abbondante di quanto sia ora? Professate la religione vegana?
    A voi.

    P.S.: Non so spiegare quello che penso in semplici frasi, scusate.

    #930661
    CorNix
    Partecipante

    Mi spiace aver trascurato il post di Drakhan, ed al momento lascio in sospeso la questione, visto che Ichigo vuole tirare su un’altra questione sul rapporto uomo/animali: è giusto lo “sfruttamento” che si fa di alcuni animali per la produzione di alimenti indirizzati agli uomini?
    E per il momento penso sia meglio restare solo su gli animali da allevamento come argomento, e non su quelli cacciati.
    Cmq sia, devo trovare un link interessante che avevo trovato un po’ di tempo fa, per arricchire la discussione, intanto dite pure la vostra. È giusto organizzare come detto nel video “fabbriche” di animali da allevamento, in modo da sfruttare a meglio la produzione, ottimizzando spazio, tempo, consumo e guadagno? Preferireste un’allevamento più e meno produttivo, che sarebbe però meno abbondante di quanto sia ora? Professate la religione vegana?
    A voi.

    P.S.: Non so spiegare quello che penso in semplici frasi, scusate.

    Do il mio parere: una cosa come quella mostrata nel video è vergognosa. La maggior parte delle persone lo ignora, nel senso che una parte non n’è al corrente ma anche che ahimè un’altra parte fa finta di non saperlo. Penso che tanto gli allevamenti (o colture) intensivi, che concentrano moltissimi animali in pochissimo spazio e condizioni pietose per massimizzare la produzione a discapito della qualità, quanto quelli estensivi, che distruggono grandi superfici naturali per trasformarle in paesaggi piatti e monotoni da destinare alla produzione animale o vegetale, siano ambedue sbagliati. Cose del genere possono ancora essere giustificate se si parla di paesi sottosviluppati dove facendo in questo modo si riescono a salvare vite di persone che altrimenti morirebbero di fame, ma nel nostro mondo consumistico stile USA (e getta) (che più che una battuta è una metafora) tutto ciò è totalmente ingiustificato e tale realtà continua ad esistere perché manca la volontà di cambiare, o perché c’è la precisa volontà di non farlo: l’unica cosa che conta nel nostro mondo è il profitto. Poi certo, anche quello del biologico è diventato un “bisnes”, ma c’è comunque una filosofia dietro condivisa da molti, cioè il rispetto sia dell’animale, a cui viene data una vita dignitosa, sia dell’uomo, a cui vengono venduti prodotti sani e naturali. In un mondo ideale, l’uomo continuerebbe sì a nutrirsi anche di animali, ma tanto gli allevamenti quanto le coltivazioni sarebbero condotti in maniera biologica, o semplicemente “come si faceva una volta”, per LEGGE, e centinaia di ettari di biodiversità sacrificati per divenire campi di cavoli o prigioni in cui gli animali vengono stipati ed ingozzati di mangimi chimici o di origine animale non dovrebbero più esistere, anche perché tanto noi occidentali abbiamo superato da molto il tempo in cui si moriva di fame, anzi, ora quel problema è stato sostituito dall’obesità, perciò non abbiamo certo bisogno di migliaia di tonnellate di eccedenza di cibo… Per quanto riguarda il fatto di uccidere gli animali per cibarsene: io rispetto vegetariani, vegetaliani e vegani, e considero molto nobile il fatto di non volersi nutrire a scapito di altri esseri senzienti, però non abbraccio nessuno di queste 3 modi di vivere. Innanzitutto perché l’uomo si è evoluto come animale onnivoro per una dieta onnivora (non abbiamo né la dentatura né il sistema digerente degli animali strettamente erbivori, così come di quelli strettamente carnivori), poi perché non esistono solo gli allevamenti come quello del video (se fosse invece così, allora potrebbe anche darsi che io stesso smetta di mangiare prodotti di origine animale) ma ci sono appunto i prodotti biologici e non solo, infine perché la dieta mediterranea, alla base della quale stanno frutta e verdura ma che comprende anche carne, pesce, latticini, uova e miele, è quella di fatto più equilibrata e salubre. Una cosa che invece non mi va giù dei “veg(etar/li)ani” (e forse è solo una mia impressione e potrei anche sbagliarmi) è questa: il fatto che mi sembra che non rispettino chi non ha il loro stesso stile di vita e cerchino di farglielo cambiare, cioè una visione del tipo: “Quand’è che anche gli altri capiranno che siamo noi nel giusto?”; e penso che questo atteggiamento, che un po’ mi ricorda i testimoni di Geova, sia tanto più accentuato quanto più “ristretta” è la dieta e lo stile di vita, e si riassume in una frase che avevo letto non ricordo quando nella firma di un utente del forum: “Non chiedermi perché io sono vegano, chiediti perché tu non lo sei”… Ripeto che questa è solo un’idea che mi sono fatto e che può benissimo non corrispondere alla realtà, non voglio assolutamente offendere eventuali lettori che fanno parte di una delle 3 categorie di cui ho scritto! Per quanto riguarda la caccia, avendo viaggiato molto so che ci sono popolazioni tribali che riescono a sopravvivere solo perché cacciano animali per nutrirsi: ci sono dei villaggi di pescatori indonesiani con uno stile di vita simile a quello dei Malavoglia, e se un anno riescono a cacciare una balena per sfamare tutto il villaggio a me sta bene, diversamente dalle vergognose spedizioni “scientifiche” delle baleniere giapponesi… E mi fermo qua. Ah, ho studiato Scienze Naturali!
    Ho scritto tantissimo :icon_eek:

    #932883
    Drakhan
    Partecipante

    Do il mio parere: una cosa come quella mostrata nel video è vergognosa. La maggior parte delle persone lo ignora, nel senso che una parte non n’è al corrente ma anche che ahimè un’altra parte fa finta di non saperlo.

    No, la maggior parte delle persone lo sa.

    Penso che tanto gli allevamenti (o colture) intensivi, che concentrano moltissimi animali in pochissimo spazio e condizioni pietose per massimizzare la produzione a discapito della qualità, quanto quelli estensivi, che distruggono grandi superfici naturali per trasformarle in paesaggi piatti e monotoni da destinare alla produzione animale o vegetale, siano ambedue sbagliati. Cose del genere possono ancora essere giustificate se si parla di paesi sottosviluppati dove facendo in questo modo si riescono a salvare vite di persone che altrimenti morirebbero di fame, ma nel nostro mondo consumistico stile USA (e getta) (che più che una battuta è una metafora) tutto ciò è totalmente ingiustificato e tale realtà continua ad esistere perché manca la volontà di cambiare, o perché c’è la precisa volontà di non farlo: l’unica cosa che conta nel nostro mondo è il profitto.

    anche perché tanto noi occidentali abbiamo superato da molto il tempo in cui si moriva di fame, anzi, ora quel problema è stato sostituito dall’obesità, perciò non abbiamo certo bisogno di migliaia di tonnellate di eccedenza di cibo…

    Insomma come si dovrebbe coltivate/allevare?
    Lasciamo perdere la questione se nei paesi industrializzati è necessario o meno tale produzione. E’ fuorviante e palesemente inutile.

    Poi certo, anche quello del biologico è diventato un “bisnes”, ma c’è comunque una filosofia dietro condivisa da molti, cioè il rispetto sia dell’animale, a cui viene data una vita dignitosa, sia dell’uomo, a cui vengono venduti prodotti sani e naturali. In un mondo ideale, l’uomo continuerebbe sì a nutrirsi anche di animali, ma tanto gli allevamenti quanto le coltivazioni sarebbero condotti in maniera biologica, o semplicemente “come si faceva una volta”, per LEGGE, e centinaia di ettari di biodiversità sacrificati per divenire campi di cavoli o prigioni in cui gli animali vengono stipati ed ingozzati di mangimi chimici o di origine animale non dovrebbero più esistere,

    Dio santo, perché dovrei rispettare una gallina? Perché dovrei equipararla a un essere umano?
    Hanno mai creato qualcosa? Hanno mai sviluppato filosofie, opere d’arte o altro?
    Sono cibo. Unicamente produttrici di cibo che l’uomo modifica da millenni, o si pensa che in natura un uccello fa decine di uova alla settimana senza una vera utilità. Una gallina moderna non sopravviverebbe dieci minuti in libertà.
    E questo discorso si può fare per praticamente qualsiasi animale domestico e da allevamento (tranne forse i gatti, o almeno alcuni tipi).
    Stesso discorso anche per le piante. La maggior parte delle piante che coltiviamo sono già modificate, l’OGM è semplicemente un passo in avanti.

    Poi cosa significa “coltivati come una volta”? Insomma un ritorno alle origini? Potremmo anche iniziare ad adorare nuovamente gli dei, ho sempre amato quelli norreni.
    Insomma, a parte l’ironia, questa frase mi sembra quella di un nostalgico alla “si stava meglio quando si stava peggio”. Il progresso è progresso, tornare indietro è ridicolo.

    Per quanto riguarda il fatto di uccidere gli animali per cibarsene: io rispetto vegetariani, vegetaliani e vegani, e considero molto nobile il fatto di non volersi nutrire a scapito di altri esseri senzienti, però non abbraccio nessuno di queste 3 modi di vivere. Innanzitutto perché l’uomo si è evoluto come animale onnivoro per una dieta onnivora (non abbiamo né la dentatura né il sistema digerente degli animali strettamente erbivori, così come di quelli strettamente carnivori), poi perché non esistono solo gli allevamenti come quello del video (se fosse invece così, allora potrebbe anche darsi che io stesso smetta di mangiare prodotti di origine animale) ma ci sono appunto i prodotti biologici e non solo, infine perché la dieta mediterranea, alla base della quale stanno frutta e verdura ma che comprende anche carne, pesce, latticini, uova e miele, è quella di fatto più equilibrata e salubre.

    Tutte cose vere.

    Una cosa che invece non mi va giù dei “veg(etar/li)ani” (e forse è solo una mia impressione e potrei anche sbagliarmi) è questa: il fatto che mi sembra che non rispettino chi non ha il loro stesso stile di vita e cerchino di farglielo cambiare, cioè una visione del tipo: “Quand’è che anche gli altri capiranno che siamo noi nel giusto?”; e penso che questo atteggiamento, che un po’ mi ricorda i testimoni di Geova, sia tanto più accentuato quanto più “ristretta” è la dieta e lo stile di vita, e si riassume in una frase che avevo letto non ricordo quando nella firma di un utente del forum: “Non chiedermi perché io sono vegano, chiediti perché tu non lo sei”… Ripeto che questa è solo un’idea che mi sono fatto e che può benissimo non corrispondere alla realtà, non voglio assolutamente offendere eventuali lettori che fanno parte di una delle 3 categorie di cui ho scritto!

    Sinceramente questo è un discorso che mi interessa poco. La maggior parte dei vegetariani, vegani e animalisti mi ha sempre considerato cinico e disturbante per il loro pensiero, di cui mi frega ben poco effettivamente.

    Per quanto riguarda la caccia, avendo viaggiato molto so che ci sono popolazioni tribali che riescono a sopravvivere solo perché cacciano animali per nutrirsi: ci sono dei villaggi di pescatori indonesiani con uno stile di vita simile a quello dei Malavoglia, e se un anno riescono a cacciare una balena per sfamare tutto il villaggio a me sta bene, diversamente dalle vergognose spedizioni “scientifiche” delle baleniere giapponesi… E mi fermo qua.

    La caccia per sopravvivere trova il mio pieno appoggio, solitamente non mette in pericolo nessuna specie perché fatta con mezzi minori o comunque rispettosi.
    Sono i cacciatori con fucili, reti, trappole a infastidirmi. Non la vedo come una sfida tra loro e la natura (un pò come la corrida. Se fatta senza limitare il toro avrebbe il mio pieno favore).

    L’esempio delle baleniere mi disgusta. Trovo ingiusto che un popolo comunque avanzato non riesca a comprendere che salvare una specie in pericolo aiuterebbe anche loro.

    Ah, ho studiato Scienze Naturali!

    Filosofia, corso di studio storico. Piacere dottò.

    Ho scritto tantissimo

    E neanche male.

    #932915
    CorNix
    Partecipante

    All’inizio non avevo neanche voglia di risponderti, anche perché avevo già letto altre tue discussioni, poi però ho letto fino in fondo ed ho visto che solo su certe cose discordiamo e che ero solo prevenuto :coffe:

    No, la maggior parte delle persone lo sa.

    Sì e no: la maggior parte delle persone, se glielo chiedi, ti dirà che non è vero e che sono tutte balle da animalisti, quando poi guardano filmati come questo allora dicono: “Va be’ dai…” e continuano a far finta di niente come l’altra grande fetta di persone.

    Insomma come si dovrebbe coltivate/allevare?

    Risposta: secondo le indicazioni di chi ha studiato e studia questa branca delle scienze: biologi, naturalisti, laureati autorevoli che sanno di che cosa stanno parlando e con una visione a 360°, meglio se di diversa estrazione (botanica, zoologica…) così da avere una visione ancora più ampia…

    Lasciamo perdere la questione se nei paesi industrializzati è necessario o meno tale produzione. E’ fuorviante e palesemente inutile.

    …oggigiorno a decidere è solo e soltanto il mercato.

    Dio santo, perché dovrei rispettare una gallina? Perché dovrei equipararla a un essere umano?
    Hanno mai creato qualcosa? Hanno mai sviluppato filosofie, opere d’arte o altro?

    Ovvio, nessuno ti obbliga. A parte il fatto che di quale qualità saranno mai le sostanze nutritive che puoi ricavare da animali nati e cresciuti in quelle condizioni… Ad ogni modo, quando sento dentro di me, mentre vedo filmati del genere o vengo a conoscenza di realtà vergognose riguardo altre specie viventi (soprattutto se causate dall’uomo) anche che non hanno nulla a che vedere con gli allevamenti, una crescente indignazione, quando mi accorgo di provare rabbia e “compassione” (“cum-passio” = soffrire insieme), mi sento veramente FIERO di me stesso perché so di essere la persona che vorrei!

    Sono cibo. Unicamente produttrici di cibo che l’uomo modifica da millenni, o si pensa che in natura un uccello fa decine di uova alla settimana senza una vera utilità. Una gallina moderna non sopravviverebbe dieci minuti in libertà.

    Come sopra.

    E questo discorso si può fare per praticamente qualsiasi animale domestico e da allevamento (tranne forse i gatti, o almeno alcuni tipi).

    Sono sempre animali. Se l’uomo sparisse all’improvviso dalla faccia della Terra il modo di sopravvivere lo troverebbero. Cani randagi docent.

    Stesso discorso anche per le piante. La maggior parte delle piante che coltiviamo sono già modificate, l’OGM è semplicemente un passo in avanti.

    Gli OGM sono semplicemente organismi viventi prodotti a misura d’uomo, che viene elevato a “metro” per qualsiasi cosa esista nella realtà. L’uomo non è che una delle innumerevoli creature viventi che popolano il pianeta, solo che invece di vivere in equilibrio con loro si è dimostrato capace, come specie, solo di distruggere gli equilibri già esistenti a suo favore ed a scapito di tutti gli altri. Comunque, le giustificazioni che vengono addotte a favore degli OGM sono solo scuse, in particolare quella secondo cui siano un modo per salvare la vita di milioni di persone: finché resteranno inseriti in un’ottica di mercato, l’unico obbiettivo reale sarà soltanto il profitto, è solo un mezzo come un altro per far più soldi (sempre da parte di una piccolissima frazione di persone, in barba a tutte le altre) nell’ottica del “qui ed ora”, fregandosene tanto degli altri quanto del futuro, anche perché in realtà non sono nemmeno sensibilmente più produttivi e resistenti come li si dipinge e servirebbe fare ancora molta ricerca su di essi.

    Poi cosa significa “coltivati come una volta”? Insomma un ritorno alle origini? Potremmo anche iniziare ad adorare nuovamente gli dei, ho sempre amato quelli norreni.

    Io credo in Dio. Qualcosa da obbiettare? Riguardo al “coltivati come una volta”, ripeto che dagli studi che ho fatto un sistema di coltivazione biologico, rispettoso della biodiversità, ugualmente efficace e maggiormente sicuro e salubre, è assolutamente possibile, anzi, incoraggiato con incentivi persino dall’UE. Ma fintanto che chi ha la possibilità di cambiare pensa solo all’immediato “guadagnare di più subito”, la situazione non cambierà.

    Insomma, a parte l’ironia, questa frase mi sembra quella di un nostalgico alla “si stava meglio quando si stava peggio”. Il progresso è progresso, tornare indietro è ridicolo.

    Lasciamo frasi del genere ai fascisti e fuori da questo discorso, per cortesia. Per millenni l’uomo ha coltivato ed allevato secondo i metodi tradizionali e non si è estinto, anzi, la popolazione è continuata ad aumentare, e benché ci fosse poco ce n’era per tutti (ovviamente ricchi e poveri ci sono sempre stati). Oggigiorno c’è una fetta di mondo in cui si muore per malattie cardiovascolari causate dall’obesità, ed un’altra in cui si muore letteralmente di fame (come comunque accadeva già un tempo, quindi nessun cambiamento) o perché s’ingeriscono sostanze inquinate o tossiche. Sarebbe questo che intendi con “progresso”? Lungi da me essere contro il progresso (in quanto “progressista”), ma al progresso scientifico si deve per forza di cose associare quello sociale, come non sta accadendo, ed infatti la situazione mondiale è quella che ho appena dipinto.

    Tutte cose vere.

    E qui cominciamo ad essere d’accordo.

    Sinceramente questo è un discorso che mi interessa poco. La maggior parte dei vegetariani, vegani e animalisti mi ha sempre considerato cinico e disturbante per il loro pensiero, di cui mi frega ben poco effettivamente.

    Io non sono né veg-ano né animalista (mi definisco “conservazionista”), ma viene da pensarlo anche a me (senza offesa).

    La caccia per sopravvivere trova il mio pieno appoggio, solitamente non mette in pericolo nessuna specie perché fatta con mezzi minori o comunque rispettosi.

    Certo, è quel che penso anch’io.

    Sono i cacciatori con fucili, reti, trappole a infastidirmi. Non la vedo come una sfida tra loro e la natura (un pò come la corrida. Se fatta senza limitare il toro avrebbe il mio pieno favore).

    Ti appoggio.

    L’esempio delle baleniere mi disgusta. Trovo ingiusto che un popolo comunque avanzato non riesca a comprendere che salvare una specie in pericolo aiuterebbe anche loro.

    E questo è solo l’esempio più lampante (e vergognoso)!

    Filosofia, corso di studio storico. Piacere dottò.

    Piacere!

    E neanche male.

    Grazie :shakehands:

    #932919
    bluclaudino
    Partecipante

    Dio santo, perché dovrei rispettare una gallina? Perché dovrei equipararla a un essere umano?
    Hanno mai creato qualcosa? Hanno mai sviluppato filosofie, opere d’arte o altro?
    Sono cibo. Unicamente produttrici di cibo che l’uomo modifica da millenni, o si pensa che in natura un uccello fa decine di uova alla settimana senza una vera utilità. Una gallina moderna non sopravviverebbe dieci minuti in libertà.
    E questo discorso si può fare per praticamente qualsiasi animale domestico e da allevamento (tranne forse i gatti, o almeno alcuni tipi).
    Stesso discorso anche per le piante. La maggior parte delle piante che coltiviamo sono già modificate, l’OGM è semplicemente un passo in avanti.

    L’opera d’arte è tale solo se subordinata ad un giudizio soggettivo: è soggettivo dire che la Basilica di San Pietro è un’opera d’arte mentre un alveare o un formicaio no.

    Nessuno equipara una gallina ad un essere umano, semplicemente anche una gallina va “tutelata” per quanto possibile, va tutelato il suo diritto alla non sofferenza quando (sempre) non necessaria. Una gallina moderna non sopravviverebbe in libertà semplicemente perchè l’uomo ha modificato il suo Habitat, i suoi predatori e soprattutto la sua biologia: una gallina com’è adesso non è un’animale atto a vivere in modo indipendente, come un cane domestico. Vorresti dunque dirmi che è giusto mangiare fido e poldo e farli anche soffrire, perchè tanto sono inferiori? Per me si può mangiare qualunque cosa, basta che sia trattata con rispetto e che il tutto abbia un impatto ambientale trascurabile (nullo sarebbe impossibile) oltre al fatto che un animale non stressato non produce tossine nel suo corpo (tossine che poi ti tocca mangiare).

    ———- Post added at 10:45 ———- Previous post was at 10:40 ———-

    La caccia per sopravvivere trova il mio pieno appoggio, solitamente non mette in pericolo nessuna specie perché fatta con mezzi minori o comunque rispettosi.
    Sono i cacciatori con fucili, reti, trappole a infastidirmi. Non la vedo come una sfida tra loro e la natura (un pò come la corrida. Se fatta senza limitare il toro avrebbe il mio pieno favore).

    L’esempio delle baleniere mi disgusta. Trovo ingiusto che un popolo comunque avanzato non riesca a comprendere che salvare una specie in pericolo aiuterebbe anche loro.

    Cavoli, qui esprimi invece un pensiero molto più ambientalista 😀 E concordo, la caccia indiscriminata e “di massa” è troppo gravosa per l’ambiente.. basta pensare che per pescare gamberetti&co si devastano fondali corallini che per formarsi impiegano migliaia di anni (e nella cui biodiversità vivono migliaia di pesci/animali ecc.. sono indispensabili, non sono semplicemente belli).

    Non dico che debba sempre essere una sfida, altrimenti si pescherebbe solo con le mani e ti scorderesti il filetto di platessa quando ti va.. dico che la pesca sostenibile impedirebbe al tonno rosso di estinguersi (come sta effettivamente avvenendo)..

    #933051
    Querion
    Membro

    @Blucaudino

    L’opera d’arte è tale solo se subordinata ad un giudizio soggettivo: è soggettivo dire che la Basilica di San Pietro è un’opera d’arte mentre un alveare o un formicaio no.

    L’arte, per sua stessa definizione è “inutile”. E’ un esercizio creativo nella pratica senza senso.
    E’ necessario abbellire una parete?

    Un formicaio è tale perchè insito nella struttura biologica della formica. Non farà mai nulla di diverso.

    Nessuno equipara una gallina ad un essere umano, semplicemente anche una gallina va “tutelata” per quanto possibile, va tutelato il suo diritto alla non sofferenza quando (sempre) non necessaria. Una gallina moderna non sopravviverebbe in libertà semplicemente perchè l’uomo ha modificato il suo Habitat, i suoi predatori e soprattutto la sua biologia: una gallina com’è adesso non è un’animale atto a vivere in modo indipendente, come un cane domestico. Vorresti dunque dirmi che è giusto mangiare fido e poldo e farli anche soffrire, perchè tanto sono inferiori? Per me si può mangiare qualunque cosa, basta che sia trattata con rispetto e che il tutto abbia un impatto ambientale trascurabile (nullo sarebbe impossibile) oltre al fatto che un animale non stressato non produce tossine nel suo corpo (tossine che poi ti tocca mangiare).

    I cani già si mangiano, questo dipende ovviamente dalla società e dalle tradizioni.
    A parte questo…una gallina è inferiore. Se per nutrire una popolazione sempre maggiore è necessario un allevamento più intensivo e meno rispettoso dell’animale (creato appositamente dall’uomo) sono disposto a fare un sacrificio.

    Cavoli, qui esprimi invece un pensiero molto più ambientalista E concordo, la caccia indiscriminata e “di massa” è troppo gravosa per l’ambiente.. basta pensare che per pescare gamberetti&co si devastano fondali corallini che per formarsi impiegano migliaia di anni (e nella cui biodiversità vivono migliaia di pesci/animali ecc.. sono indispensabili, non sono semplicemente belli).

    Capisco semplicemente la differenza tra una sfida leale contro la natura (e non creature adibite a essere cibo fin dalla nascita) e il massacro indiscriminato.
    Se si affrontasse una tigre armati solo di lance e machete io la renderei cacciabile. Se sopravvivi e vinci ti meriti la sua pelliccia.


    @Cornix

    All’inizio non avevo neanche voglia di risponderti, anche perché avevo già letto altre tue discussioni, poi però ho letto fino in fondo ed ho visto che solo su certe cose discordiamo e che ero solo prevenuto

    Non ti piaciono le mie opinioni e quindi le ignori?

    Risposta: secondo le indicazioni di chi ha studiato e studia questa branca delle scienze: biologi, naturalisti, laureati autorevoli che sanno di che cosa stanno parlando e con una visione a 360°, meglio se di diversa estrazione (botanica, zoologica…) così da avere una visione ancora più ampia…

    Ripeto: Cosa si dovrebbe coltivare/allevare?

    …oggigiorno a decidere è solo e soltanto il mercato.

    E anche per fortuna. L’intero progresso si basa su due cose: la riduzione dei costi (fatica, denaro, tempo; ma anche impatto ambientale) e produttività. E’ una legge di mercato che si trova anche nell’evoluzione.

    Ovvio, nessuno ti obbliga. A parte il fatto che di quale qualità saranno mai le sostanze nutritive che puoi ricavare da animali nati e cresciuti in quelle condizioni… Ad ogni modo, quando sento dentro di me, mentre vedo filmati del genere o vengo a conoscenza di realtà vergognose riguardo altre specie viventi (soprattutto se causate dall’uomo) anche che non hanno nulla a che vedere con gli allevamenti, una crescente indignazione, quando mi accorgo di provare rabbia e “compassione” (“cum-passio” = soffrire insieme), mi sento veramente FIERO di me stesso perché so di essere la persona che vorrei!

    Sinceramente aspetto con ansia la creazione di cibi artificiali. Se creata con lo stesso gusto e le stesse sostanze nutritiva una bistecca artificiale probabilmente sarebbe più sana di una “naturale”.
    Non fraintendermi, anch’io provo compassione e rabbia, ma ho passato da tempo il periodo dell’ipocrisia giovanile. Serve che sia così (non esistono alternative più economiche o migliori), quando le leggi di mercato vorranno altrimenti sarà così.

    Sono sempre animali. Se l’uomo sparisse all’improvviso dalla faccia della Terra il modo di sopravvivere lo troverebbero. Cani randagi docent.

    Chiaramente, ma la maggior parte degli animali da allevamento e domestici lo seguirebbero (oltretutto è un discorso talmente surreale che è inutile alla discussione).

    Gli OGM sono semplicemente organismi viventi prodotti a misura d’uomo, che viene elevato a “metro” per qualsiasi cosa esista nella realtà. L’uomo non è che una delle innumerevoli creature viventi che popolano il pianeta, solo che invece di vivere in equilibrio con loro si è dimostrato capace, come specie, solo di distruggere gli equilibri già esistenti a suo favore ed a scapito di tutti gli altri.

    Comunque, le giustificazioni che vengono addotte a favore degli OGM sono solo scuse, in particolare quella secondo cui siano un modo per salvare la vita di milioni di persone: finché resteranno inseriti in un’ottica di mercato, l’unico obbiettivo reale sarà soltanto il profitto, è solo un mezzo come un altro per far più soldi (sempre da parte di una piccolissima frazione di persone, in barba a tutte le altre) nell’ottica del “qui ed ora”, fregandosene tanto degli altri quanto del futuro, anche perché in realtà non sono nemmeno sensibilmente più produttivi e resistenti come li si dipinge e servirebbe fare ancora molta ricerca su di essi.

    L’uomo è una delle poche creature della Terra a saper modificare il mondo attorno a sé e lo fa per garantirsi la sopravvivenza. Inoltre, l’uomo ha distrutto, l’uomo è avido ma all’interno della sua popolazione sono nati movimenti ambientalisti che difendono la natura.
    Potremmo definirla una spinta “socio-evoluzionistica”? Come detto il Verde è ormai una questione fondamentale di ogni partito politico, giustamente.
    L’ogm è solo agli inizi, non serve a nutrire milioni di persone ma a rendere le coltivazioni più produttive e resistenti a parassiti e malattie (diminuendo quindi pesticidi e altro, e quindi favorendo la natura. Strano eh?).

    Io credo in Dio. Qualcosa da obbiettare? Riguardo al “coltivati come una volta”, ripeto che dagli studi che ho fatto un sistema di coltivazione biologico, rispettoso della biodiversità, ugualmente efficace e maggiormente sicuro e salubre, è assolutamente possibile, anzi, incoraggiato con incentivi persino dall’UE. Ma fintanto che chi ha la possibilità di cambiare pensa solo all’immediato “guadagnare di più subito”, la situazione non cambierà.

    Io non credo in Dio. Hpo molto da obiettare.
    Un sistema di coltivazione “biologico è costoso e sopravvive solo grazie agli incentivi UE. Gli stessi incentivi che rendono i prodotti occidentali più convenienti di quelli dei paesi poveri, e quindi impoverendo interi continenti.
    Come detto, la legge di mercato deve giustamente dominare, ritorni al passato non hanno mai funzionato perché artificiali e sostanzialmente inutili.

    Lasciamo frasi del genere ai fascisti e fuori da questo discorso, per cortesia. Per millenni l’uomo ha coltivato ed allevato secondo i metodi tradizionali e non si è estinto, anzi, la popolazione è continuata ad aumentare, e benché ci fosse poco ce n’era per tutti (ovviamente ricchi e poveri ci sono sempre stati). Oggigiorno c’è una fetta di mondo in cui si muore per malattie cardiovascolari causate dall’obesità, ed un’altra in cui si muore letteralmente di fame (come comunque accadeva già un tempo, quindi nessun cambiamento) o perché s’ingeriscono sostanze inquinate o tossiche. Sarebbe questo che intendi con “progresso”? Lungi da me essere contro il progresso (in quanto “progressista”), ma al progresso scientifico si deve per forza di cose associare quello sociale, come non sta accadendo, ed infatti la situazione mondiale è quella che ho appena dipinto.

    Questa frase è qualunquinsta, non fascista.
    Per millenni l’uomo ha coltivato con metodi tradizionali ma sempre evolvendo tecniche e migliorando le coltivazioni selezionando gli esemplari adeguati. Si è passati da tre miliardi a sei in cinquant’anni, e di certo non tenendo tecnologia mediovali.
    Ogni epoca porta malattie proprie, e sinceramente è più sana quest’epoca che tutte le precedenti (diminuzione della mortalità infantile, malattie endemiche estirpate da intere regioni, ecc ecc).
    Il vero problema è che sempri legato a un “mondo ideale” passato. Il progresso scientifico si è sempre legato al progresso sociale. Abbiamo creato la nucleare, ma anche movimenti e capacità che ne impediscono l’uso.
    L’inquinamento sale, ma anche l’importanza dei movimenti ambientalisti.
    Il fondamentalismo in certe zone crea dittature e mostruosità, ma nel totale la democrazia aumenta.
    E gli esempi sono tanti.

    Io non sono né veg-ano né animalista (mi definisco “conservazionista”), ma viene da pensarlo anche a me (senza offesa).

    Nessuna offesa. Il realismo viene spesso confuso con il cinismo.

    #933052
    Drakhan
    Partecipante

    @Blucaudino

    L’opera d’arte è tale solo se subordinata ad un giudizio soggettivo: è soggettivo dire che la Basilica di San Pietro è un’opera d’arte mentre un alveare o un formicaio no.

    L’arte, per sua stessa definizione è “inutile”. E’ un esercizio creativo nella pratica senza senso.
    E’ necessario abbellire una parete?

    Un formicaio è tale perchè insito nella struttura biologica della formica. Non farà mai nulla di diverso.

    Nessuno equipara una gallina ad un essere umano, semplicemente anche una gallina va “tutelata” per quanto possibile, va tutelato il suo diritto alla non sofferenza quando (sempre) non necessaria. Una gallina moderna non sopravviverebbe in libertà semplicemente perchè l’uomo ha modificato il suo Habitat, i suoi predatori e soprattutto la sua biologia: una gallina com’è adesso non è un’animale atto a vivere in modo indipendente, come un cane domestico. Vorresti dunque dirmi che è giusto mangiare fido e poldo e farli anche soffrire, perchè tanto sono inferiori? Per me si può mangiare qualunque cosa, basta che sia trattata con rispetto e che il tutto abbia un impatto ambientale trascurabile (nullo sarebbe impossibile) oltre al fatto che un animale non stressato non produce tossine nel suo corpo (tossine che poi ti tocca mangiare).

    I cani già si mangiano, questo dipende ovviamente dalla società e dalle tradizioni.
    A parte questo…una gallina è inferiore. Se per nutrire una popolazione sempre maggiore è necessario un allevamento più intensivo e meno rispettoso dell’animale (creato appositamente dall’uomo) sono disposto a fare un sacrificio.

    Cavoli, qui esprimi invece un pensiero molto più ambientalista E concordo, la caccia indiscriminata e “di massa” è troppo gravosa per l’ambiente.. basta pensare che per pescare gamberetti&co si devastano fondali corallini che per formarsi impiegano migliaia di anni (e nella cui biodiversità vivono migliaia di pesci/animali ecc.. sono indispensabili, non sono semplicemente belli).

    Capisco semplicemente la differenza tra una sfida leale contro la natura (e non creature adibite a essere cibo fin dalla nascita) e il massacro indiscriminato.
    Se si affrontasse una tigre armati solo di lance e machete io la renderei cacciabile. Se sopravvivi e vinci ti meriti la sua pelliccia.


    @Cornix

    All’inizio non avevo neanche voglia di risponderti, anche perché avevo già letto altre tue discussioni, poi però ho letto fino in fondo ed ho visto che solo su certe cose discordiamo e che ero solo prevenuto

    Non ti piaciono le mie opinioni e quindi le ignori?

    Risposta: secondo le indicazioni di chi ha studiato e studia questa branca delle scienze: biologi, naturalisti, laureati autorevoli che sanno di che cosa stanno parlando e con una visione a 360°, meglio se di diversa estrazione (botanica, zoologica…) così da avere una visione ancora più ampia…

    Ripeto: Cosa si dovrebbe coltivare/allevare?

    …oggigiorno a decidere è solo e soltanto il mercato.

    E anche per fortuna. L’intero progresso si basa su due cose: la riduzione dei costi (fatica, denaro, tempo; ma anche impatto ambientale) e produttività. E’ una legge di mercato che si trova anche nell’evoluzione.

    Ovvio, nessuno ti obbliga. A parte il fatto che di quale qualità saranno mai le sostanze nutritive che puoi ricavare da animali nati e cresciuti in quelle condizioni… Ad ogni modo, quando sento dentro di me, mentre vedo filmati del genere o vengo a conoscenza di realtà vergognose riguardo altre specie viventi (soprattutto se causate dall’uomo) anche che non hanno nulla a che vedere con gli allevamenti, una crescente indignazione, quando mi accorgo di provare rabbia e “compassione” (“cum-passio” = soffrire insieme), mi sento veramente FIERO di me stesso perché so di essere la persona che vorrei!

    Sinceramente aspetto con ansia la creazione di cibi artificiali. Se creata con lo stesso gusto e le stesse sostanze nutritiva una bistecca artificiale probabilmente sarebbe più sana di una “naturale”.
    Non fraintendermi, anch’io provo compassione e rabbia, ma ho passato da tempo il periodo dell’ipocrisia giovanile. Serve che sia così (non esistono alternative più economiche o migliori), quando le leggi di mercato vorranno altrimenti sarà così.

    Sono sempre animali. Se l’uomo sparisse all’improvviso dalla faccia della Terra il modo di sopravvivere lo troverebbero. Cani randagi docent.

    Chiaramente, ma la maggior parte degli animali da allevamento e domestici lo seguirebbero (oltretutto è un discorso talmente surreale che è inutile alla discussione).

    Gli OGM sono semplicemente organismi viventi prodotti a misura d’uomo, che viene elevato a “metro” per qualsiasi cosa esista nella realtà. L’uomo non è che una delle innumerevoli creature viventi che popolano il pianeta, solo che invece di vivere in equilibrio con loro si è dimostrato capace, come specie, solo di distruggere gli equilibri già esistenti a suo favore ed a scapito di tutti gli altri.

    Comunque, le giustificazioni che vengono addotte a favore degli OGM sono solo scuse, in particolare quella secondo cui siano un modo per salvare la vita di milioni di persone: finché resteranno inseriti in un’ottica di mercato, l’unico obbiettivo reale sarà soltanto il profitto, è solo un mezzo come un altro per far più soldi (sempre da parte di una piccolissima frazione di persone, in barba a tutte le altre) nell’ottica del “qui ed ora”, fregandosene tanto degli altri quanto del futuro, anche perché in realtà non sono nemmeno sensibilmente più produttivi e resistenti come li si dipinge e servirebbe fare ancora molta ricerca su di essi.

    L’uomo è una delle poche creature della Terra a saper modificare il mondo attorno a sé e lo fa per garantirsi la sopravvivenza. Inoltre, l’uomo ha distrutto, l’uomo è avido ma all’interno della sua popolazione sono nati movimenti ambientalisti che difendono la natura.
    Potremmo definirla una spinta “socio-evoluzionistica”? Come detto il Verde è ormai una questione fondamentale di ogni partito politico, giustamente.
    L’ogm è solo agli inizi, non serve a nutrire milioni di persone ma a rendere le coltivazioni più produttive e resistenti a parassiti e malattie (diminuendo quindi pesticidi e altro, e quindi favorendo la natura. Strano eh?).

    Io credo in Dio. Qualcosa da obbiettare? Riguardo al “coltivati come una volta”, ripeto che dagli studi che ho fatto un sistema di coltivazione biologico, rispettoso della biodiversità, ugualmente efficace e maggiormente sicuro e salubre, è assolutamente possibile, anzi, incoraggiato con incentivi persino dall’UE. Ma fintanto che chi ha la possibilità di cambiare pensa solo all’immediato “guadagnare di più subito”, la situazione non cambierà.

    Io non credo in Dio. Hpo molto da obiettare.
    Un sistema di coltivazione “biologico è costoso e sopravvive solo grazie agli incentivi UE. Gli stessi incentivi che rendono i prodotti occidentali più convenienti di quelli dei paesi poveri, e quindi impoverendo interi continenti.
    Come detto, la legge di mercato deve giustamente dominare, ritorni al passato non hanno mai funzionato perché artificiali e sostanzialmente inutili.

    Lasciamo frasi del genere ai fascisti e fuori da questo discorso, per cortesia. Per millenni l’uomo ha coltivato ed allevato secondo i metodi tradizionali e non si è estinto, anzi, la popolazione è continuata ad aumentare, e benché ci fosse poco ce n’era per tutti (ovviamente ricchi e poveri ci sono sempre stati). Oggigiorno c’è una fetta di mondo in cui si muore per malattie cardiovascolari causate dall’obesità, ed un’altra in cui si muore letteralmente di fame (come comunque accadeva già un tempo, quindi nessun cambiamento) o perché s’ingeriscono sostanze inquinate o tossiche. Sarebbe questo che intendi con “progresso”? Lungi da me essere contro il progresso (in quanto “progressista”), ma al progresso scientifico si deve per forza di cose associare quello sociale, come non sta accadendo, ed infatti la situazione mondiale è quella che ho appena dipinto.

    Questa frase è qualunquinsta, non fascista.
    Per millenni l’uomo ha coltivato con metodi tradizionali ma sempre evolvendo tecniche e migliorando le coltivazioni selezionando gli esemplari adeguati. Si è passati da tre miliardi a sei in cinquant’anni, e di certo non tenendo tecnologia mediovali.
    Ogni epoca porta malattie proprie, e sinceramente è più sana quest’epoca che tutte le precedenti (diminuzione della mortalità infantile, malattie endemiche estirpate da intere regioni, ecc ecc).
    Il vero problema è che sempri legato a un “mondo ideale” passato. Il progresso scientifico si è sempre legato al progresso sociale. Abbiamo creato la nucleare, ma anche movimenti e capacità che ne impediscono l’uso.
    L’inquinamento sale, ma anche l’importanza dei movimenti ambientalisti.
    Il fondamentalismo in certe zone crea dittature e mostruosità, ma nel totale la democrazia aumenta.
    E gli esempi sono tanti.

    Io non sono né veg-ano né animalista (mi definisco “conservazionista”), ma viene da pensarlo anche a me (senza offesa).

    Nessuna offesa. Il realismo viene spesso confuso con il cinismo.

    #933062
    CorNix
    Partecipante

    @drakhan

    @Cornix

    Ho paura che qualsiasi cosa dica resterai sempre fermo sulle tue posizioni, ma spero di sbagliarmi e provo a risponderti nuovamente.

    Non ti piaciono le mie opinioni e quindi le ignori?

    No: non mi piace il “modo” in cui l’esprimi e ti poni nei confronti di chi come me esprime pareri opposti.

    Ripeto: Cosa si dovrebbe coltivare/allevare?

    Ripeto: il problema non è il “cosa” (che Bigazzi abbia fatto quella fine per aver osato dire che in tempo di guerra si mangiavano i gatti è uno dei moltissimi esempi dell’ipocrisia tipicamente italiana) :fagiano: (di tanto in tanto mangio carne di cavallo senza farmi problemi) ma il “come”.

    E anche per fortuna. L’intero progresso si basa su due cose: la riduzione dei costi (fatica, denaro, tempo; ma anche impatto ambientale) e produttività. E’ una legge di mercato che si trova anche nell’evoluzione.

    Ecco, ho capito. Secondo te il sistema sociale migliore possibile è quello nel quale gli esseri umani vengono spronati a “farsi la guerra” ogni giorno per cercare di superarsi l’un l’altro, di avere sempre di più, di non accontentarsi mai, di gioire se qualcun altro perde qualcosa in modo che possa essere disponibile per sé, cullandosi poi nei torpore a cui vengono indotti dai media. Chiaro. :sisi:

    Sinceramente aspetto con ansia la creazione di cibi artificiali. Se creata con lo stesso gusto e le stesse sostanze nutritiva una bistecca artificiale probabilmente sarebbe più sana di una “naturale”.

    :doh: Si vede proprio che hai fatto studi umanistici e non scientifici, me n’ero accorto anche leggendo il tuo 1° messaggio. Infatti sei più bravo di me con la dialettica, ma spesso parli di cose che non conosci bene quanto chi le ha studiate.

    Non fraintendermi, anch’io provo compassione e rabbia, ma ho passato da tempo il periodo dell’ipocrisia giovanile. Serve che sia così (non esistono alternative più economiche o migliori), quando le leggi di mercato vorranno altrimenti sarà così.

    Permettimi di dubitarne… “Quando hai tradito te stesso?” (cit. Gaara). Pensa, anche un manga come Naruto avrebbe cose da insegnarti…

    Chiaramente, ma la maggior parte degli animali da allevamento e domestici lo seguirebbero (oltretutto è un discorso talmente surreale che è inutile alla discussione).

    La maggior parte proprio no. Una parte sì. Quel che non è affatto surreale è supporre che saranno sottoposti nuovamente a selezione naturale e che solo le specie/razze/individui che riescono ad adattarsi meglio sopravviverebbero.

    L’uomo è una delle poche creature della Terra a saper modificare il mondo attorno a sé e lo fa per garantirsi la sopravvivenza. Inoltre, l’uomo ha distrutto, l’uomo è avido ma all’interno della sua popolazione sono nati movimenti ambientalisti che difendono la natura.

    Quel che mi fa rabbia è realizzare che l’essere umano è l’unico di tutti quelli apparsi sulla Terra che avrebbe potuto coscientemente essere il custode dello splendido mondo in cui è nato, mentre si comporta come se ne fosse il padrone assoluto, che può disporne come meglio crede, e quel che è peggio un padrone di limitatissime vedute, per non dire cieco. :stupid:

    Potremmo definirla una spinta “socio-evoluzionistica”? Come detto il Verde è ormai una questione fondamentale di ogni partito politico, giustamente.

    Quanto ai movimenti ambientalisti, almeno qui in Italia servono solo ad impedire l’abbattimento degli scoiattoli grigi americani che stanno facendo estinguere la popolazione di scoiattoli rossi europei. :sad1: Credimi, lo dico per esperienza.

    L’ogm è solo agli inizi, non serve a nutrire milioni di persone ma a rendere le coltivazioni più produttive e resistenti a parassiti e malattie (diminuendo quindi pesticidi e altro, e quindi favorendo la natura. Strano eh?).

    Di nuovo: gli OGM non sono sensibilmente più produttivi né resistenti, la cosa viene semplicemente ingigantita da chi ha interesse a venderli; lo sapevi che anche nelle coltivazioni OGM vengono ancora ampiamente usati i pesticidi? :icon_eek:

    Io non credo in Dio. Hpo molto da obiettare.

    Pregherò per te (non cit. :bowdown: Celentano)

    Un sistema di coltivazione “biologico è costoso e sopravvive solo grazie agli incentivi UE. Gli stessi incentivi che rendono i prodotti occidentali più convenienti di quelli dei paesi poveri, e quindi impoverendo interi continenti.

    Le produzioni animali/vegetali di tipo biologico dovrebbero semplicemente essere l’unico metodo possibile per legge. Ben più di metà della popolazione mondiale lavora nel settore dell’agricoltura. Nel mondo vivrebbero tutti meglio se si coltivasse ed allevasse nel rispetto tanto dei consumatori quanto degli altri esseri viventi. Ma finché ci saranno interessi (pecuniari) affinché ciò non avvenga, fin tanto che ci saranno persone che come te credono nel “dio Mercato”, concordo che resterà soltanto un’utopia. E continueranno ad esserci allevamenti-vergogna come quello del video, e le galline vivranno una vita orribile che non si augurerebbe neanche al peggior nemico, e la loro carne e le loro uova saranno di una qualità facilmente immaginabile, ed il consumatore non saprà se per nutrirle sono stati usati o meno OGM… :weed: E tutto ciò sarà la norma, non l’eccezione!

    Come detto, la legge di mercato deve giustamente dominare, ritorni al passato non hanno mai funzionato perché artificiali e sostanzialmente inutili.

    L’avevo già capito prima, mi sono solo fatto un’idea più chiara… :dho:

    Questa frase è qualunquinsta, non fascista.

    Quella frase è fascista, non qualunquinsta.

    Per millenni l’uomo ha coltivato con metodi tradizionali ma sempre evolvendo tecniche e migliorando le coltivazioni selezionando gli esemplari adeguati. Si è passati da tre miliardi a sei in cinquant’anni, e di certo non tenendo tecnologia mediovali.

    :argh: Quindi secondo te io sto proponendo di tornare ad utilizzare i buoi per tirare l’aratro di legno?

    Ogni epoca porta malattie proprie, e sinceramente è più sana quest’epoca che tutte le precedenti (diminuzione della mortalità infantile, malattie endemiche estirpate da intere regioni, ecc ecc).

    Riallacciandomi anche a quanto hai scritto sul “dio Mercato”, ti consiglio un paio di libri: “Il Sessantotto al futuro” di Mario Capanna (puoi leggerne uno stralcio qui) e “L’apocalisse rimandata (ovvero Benvenuta catastrofe)” di Dario Fo.

    Il vero problema è che sempri legato a un “mondo ideale” passato. Il progresso scientifico si è sempre legato al progresso sociale. Abbiamo creato la nucleare, ma anche movimenti e capacità che ne impediscono l’uso.

    Non è affatto vero. L’unico progresso perenne nella storia umana è quello scientifico. Quello sociale può essere vero solo per grandi realtà (la schiavitù, ma anche qui non in tutto il mondo è scomparsa completamente seppur legalmente lo sia) con balzi improvvisi in avanti più che con un graduale “progredire”. Tant’è vero che l’umanità continua a reiterare sempre gli stessi errori, la più grande lezione della Storia è che dalla Storia l’uomo non impara lezioni… E non sono certo i “movimenti” che impediscono l’uso della nucleare.

    L’inquinamento sale, ma anche l’importanza dei movimenti ambientalisti.

    Come ho già detto sopra. I movimenti ambientalisti possono fare poco o niente, le grandi nazioni andranno avanti a fare quel che vogliono in barba a qualsivoglia movimento che parte dal basso. Che fine hanno fatto gli “indignados”? :mah: È realmente cambiato qualcosa dopo le loro proteste?

    Il fondamentalismo in certe zone crea dittature e mostruosità, ma nel totale la democrazia aumenta.

    Spero tu non ti stia riferendo a quella portata a suon di bombe dalla NATO…

    E gli esempi sono tanti.

    “Per pochi immortali la maggioranza deve morire” (cit. “In time”): splendida metafora di come funziona la realtà oggi.

    Nessuna offesa. Il realismo viene spesso confuso con il cinismo.

    Sto cominciando seriamente a pensare che invece sia proprio così…

    #933066
    Drakhan
    Partecipante

    Ho paura che qualsiasi cosa dica resterai sempre fermo sulle tue posizioni, ma spero di sbagliarmi e provo a risponderti nuovamente.

    Affatto, semplicemente non ho visto nessuno finora dire qualcosa di utile al fine di farmi cambiare idea.

    No: non mi piace il “modo” in cui l’esprimi e ti poni nei confronti di chi come me esprime pareri opposti.

    Non offendo, spiego le mie ragioni e la mia filosofia.

    Ripeto: il problema non è il “cosa” (che Bigazzi abbia fatto quella fine per aver osato dire che in tempo di guerra si mangiavano i gatti è uno dei moltissimi esempi dell’ipocrisia tipicamente italiana) :fagiano: (di tanto in tanto mangio carne di cavallo senza farmi problemi) ma il “come”.

    Si, questo l’ho capito, ma la mia domanda era diversa.

    Ecco, ho capito. Secondo te il sistema sociale migliore possibile è quello nel quale gli esseri umani vengono spronati a “farsi la guerra” ogni giorno per cercare di superarsi l’un l’altro, di avere sempre di più, di non accontentarsi mai, di gioire se qualcun altro perde qualcosa in modo che possa essere disponibile per sé, cullandosi poi nei torpore a cui vengono indotti dai media. Chiaro. :sisi:

    No, stai confondendo la spinta socio-evoluzionistica con l’avidità.
    Inoltre non dai altre alternative funzionanti se non un sistema utopistico a valori morali talmente alti (sebbene giusti e apprezzabili) quanto irrealizzabile.
    E qui ci dividiamo. Realisticamente la logica di mercato, o meglio il liberismo sociale condivisa dalla maggior parte del Vecchio Continente, permette pensioni, assistenza sanitaria, istruzione gratuita e tante altre cose.
    La logica di mercato come la vedono gli americani fa sinceramente paura anche a me.

    :doh: Si vede proprio che hai fatto studi umanistici e non scientifici, me n’ero accorto anche leggendo il tuo 1° messaggio. Infatti sei più bravo di me con la dialettica, ma spesso parli di cose che non conosci bene quanto chi le ha studiate.

    Cerchiamo anche di venirci incontro. Avrò fatto studi umanistici ma non sono a digiuno delle scoperte scientifiche e del loro avanzare. Mettere in dubbio ciò rischia semplicemente un trincerarsi nelle proprie posizioni.
    Così come fai l’errore di impuntarti sui ogni mio esempio invece che guardare il quadro generale che cerco di descrivere.

    Mark Post, il creatore della prima carne in vitro, ha ammesso con candore che per ora la sua scoperta è ben poco appetibile al consumatore medio sia per gli alti costi che per il gusto, sebbene tutti gli elementi nutritivi che compongano la carne sembrano già esserci. Ma è un passo in avanti.
    Si sta pensando di nutrirsi di alghe, che hanno alti valori nutritivi, possono sostituire il sale e sicuramente non hanno bisogno di acqua dolce.
    Si pensa a coltivazioni di batteri per creare paste una specie di farina ricca di proteine, e si stanno iniziando le sperimentazioni.

    Permettimi di dubitarne… “Quando hai tradito te stesso?” (cit. Gaara). Pensa, anche un manga come Naruto avrebbe cose da insegnarti…

    Quando un manga dovrà insegnare qualcosa sulla vita reale saremo a un passo dalla fine.
    Il tradito se stessi significa rimanere ancorati a una visone ingenua della vita? Perchè anche a me piacerebbe pensare che tutti quelli che uccidono sono cattivi, ma non è realistico e neanche giusto perchè come in tutte le cose esistono sfumature.

    La maggior parte proprio no. Una parte sì. Quel che non è affatto surreale è supporre che saranno sottoposti nuovamente a selezione naturale e che solo le specie/razze/individui che riescono ad adattarsi meglio sopravviverebbero.

    Vuoi metterti a discutere sulle percentuali? E’ utile?

    Quel che mi fa rabbia è realizzare che l’essere umano è l’unico di tutti quelli apparsi sulla Terra che avrebbe potuto coscientemente essere il custode dello splendido mondo in cui è nato, mentre si comporta come se ne fosse il padrone assoluto, che può disporne come meglio crede, e quel che è peggio un padrone di limitatissime vedute, per non dire cieco. :stupid:

    Senza offesa, ma il tuo stesso Dio ha detto che ne eravamo i padroni.
    Ma lasciando da parte le pseudo-misticismo verde. Lo splendido mondo è ancora lì, e ci sono organi che lo stanno difendendo. La stessa forza ambientalista che tu veneri sta facendo effettivamente molto, sebbene con alterne vicende.
    Solo in Italia la difesa per il lupo ha salvato l’animale (che era un animale simbolo e quindi di conseguenza ha salvato tutte le specie che condividono il suo habitat). Il panda dopo decenni di massacro indiscriminato si è stabilizzato e ha ripreso a crescere. E gli esempi sono tanti.
    C’è ancora molto da fare, ma si sta facendo.
    E in questo discorso a me fa ridere che sia io più ottimista e meno cinico di te.

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