Harry Potter e i Doni della Morte

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  • #801705
    Anonimo
    Ospite

    HP non è mai stato una favola

    bhè si invece, basta guardare il primo alla luce di questo!

    #801706
    Querion
    Membro

    HP non è mai stato una favola

    Già, è una complessa rappresentazione della quotidianità urbana nel riflesso dell’era post-industriale. :sisi:

    Andiamo, è una favola moderna. Favola non nel senso dispreggiativo del termine.
    Vi è un percorso di crescita dalla fancillesca, l’iniziazione, la crescita e il divenire un uomo adulto. Vi sono gli aiutanti, gli oggetti magici, le prove e gli antagonisti.

    Tutti elementi riscontrabili e prevedibili in ogni fiaba.
    E’ moderna perchè è un genere completamente rivisitato. Ma negarli il nome di “fiaba” è assurdo.

    #801710
    Jiraiya92
    Membro

    Già, è una complessa rappresentazione della quotidianità urbana nel riflesso dell’era post-industriale. :sisi:

    Andiamo, è una favola moderna. Favola non nel senso dispreggiativo del termine.
    Vi è un percorso di crescita dalla fancillesca, l’iniziazione, la crescita e il divenire un uomo adulto. Vi sono gli aiutanti, gli oggetti magici, le prove e gli antagonisti.

    Tutti elementi riscontrabili e prevedibili in ogni fiaba.
    E’ moderna perchè è un genere completamente rivisitato. Ma negarli il nome di “fiaba” è assurdo.

    fiaba è un termine troppo dispregiativo per un’opera del genere. più che altro è un romanzo di formazione (anche se questo termine è troppo grande) con l’aggiunta di temi fiabeschi e fantastici

    #801717
    Leunam86
    Membro

    fiaba è un termine troppo dispregiativo per un’opera del genere. più che altro è un romanzo di formazione (anche se questo termine è troppo grande) con l’aggiunta di temi fiabeschi e fantastici

    Quindi mi vuoi dire che la magia è di contorno in una saga come Harry Potter?
    Guarda che romanzo di formazione poteva benissimo esserlo “Il giovane Holden” ma definirlo HP mi sembra troppo esagerato, stai dando troppo credito all’opera della Rowling, per quanto bella non merita tutto questo :sisi:

    #801719
    Querion
    Membro

    fiaba è un termine troppo dispregiativo per un’opera del genere.

    Veramente fiaba è un termine neutro, tu lo vedi dispreggiativo.
    La fiaba è un genere letterario con i suoi crismi, i suoi clichè e la sua organizzazione interna che Harry Potter percorre tutti. Come ogni fiaba può essere bella o brutta.
    Ma fiaba in sé è totalmente neutro e si può accostare tranquillamente a Harry Potter molto più di romanzo di formazione.

    più che altro è un romanzo di formazione (anche se questo termine è troppo grande)

    Direi pure. Harry Potter non cresce in tutti i suoi libri, nonostante tutti i casini che li succedono rimane essenzialmente lo stesso. Crescono molto di più i personaggi di contorno dagli stessi co-protagonisti a Draco Malfoy o persino Sirrius.
    Il protagonista avrà per tutti i libri la stessa psicologia, gli stessi dubbi e la stessa etica-morale. Il fatto che baci una ragazza o che alla fine si metta con Jenny non lo fa evolvere.

    #801720
    Jiraiya92
    Membro

    Quindi mi vuoi dire che la magia è di contorno in una saga come Harry Potter?

    io non ho detto questo e poi lo sappiamo tutti che rilevanza ha la magia in HP.
    tu come lo definiresti un romanzo in cui il presonaggio cresce, matura e progredisce? il termine esatto è romanzo di formazione.
    quindi possiamo chiamarlo romanzo fantastico di formazione

    ———- Post added at 17:59 ———- Previous post was at 17:58 ———-

    Harry Potter non cresce in tutti i suoi libri, nonostante tutti i casini che li succedono rimane essenzialmente lo stesso. Crescono molto di più i personaggi di contorno dagli stessi co-protagonisti a Draco Malfoy o persino Sirrius.
    Il protagonista avrà per tutti i libri la stessa psicologia, gli stessi dubbi e la stessa etica-morale. Il fatto che baci una ragazza o che alla fine si metta con Jenny non lo fa evolvere.

    mi sa che non hai letto bene i libri :sisi:

    #801722
    Anonimo
    Ospite

    Quindi mi vuoi dire che la magia è di contorno in una saga come Harry Potter?
    Guarda che romanzo di formazione poteva benissimo esserlo “Il giovane Holden” ma definirlo HP mi sembra troppo esagerato, stai dando troppo credito all’opera della Rowling, per quanto bella non merita tutto questo :sisi:

    mi hai tolto le parole di bocca.

    #801725
    Querion
    Membro

    mi sa che non hai letto bene i libri

    Certo, allora spiegami dove sono gli esempi in cui cresce davvero. In cui ha una profonda sriflessione di sé, lascia alle spalle certi suoi aspetti ottenendone di nuovi.
    E’ molto facile rispondere come hai fatti, più difficile argomentare forse.

    #801733
    Jiraiya92
    Membro

    PF: da bambino ingenuo si rende inizialmente conto che il mondo dei maghi non è tutto rose e fiori, visto anche il suo primo confronto con voldemort. cerca di farsi passare la malinconia per la perdita dei suoi genitori e apprende l’amore che i suoi gli hanno donato (dialoghi con dumbledore ma passaggio ripreso in tutti i libri)

    CDS: riflette su il razzismo che vi è tra maghi puri e sporchi.
    PDA: diventa consapevole dell’amore delle persone che gli stanno vicino. per la prima volta trova una famiglia, una figura di padre nella figura di sirius. si sente così per la prima volta compreso da un suo parente. riflessione sui pregiudizi delle varie razze (viene ripreso più volte)

    CDF: prima riflessione sul suo futuro che lo attende (o vita o morte). riflessione sui pregiudizi delle varie razze
    ODF: seconda riflessione sul suo futuro. riflessione sul perchè della sua vita. prima non si accorge che voldemort gioca, tramite visioni, con le sue paure e passioni, poi diventa consapevole di questo anche se a un caro prezzo.
    PM: superà parzialmente la morte del padrino. trova in silente (solo alla fine) un’altra figura di mentore e paterna. comprende che non può più far affidamento sempre nei grandi e nei suoi amici. studio del passato del nemico per trovare una via per la vittoria (rappresenta anche questo una crescita)
    DDM: prima non se ne capacita della morte di silente ma poi supera il dolore (dal dolore si cresce)supera l’odio verso determinate persone (es. piton). è evidente qui come non sia più bambino, se lo fosse stato avrebbe continuato a odiare tali persone, proprio come accadeva nei primi libri. cresce per tutto il dolore che ha passato lui e tutti i suoi compagni.dialogo e riflessione con dumbledore sulla vita di dubledore stesso e sulla sua vita, il perchè gli sono state riservate quelle cose. terminato questo ha tutti le carte necessarie per compiere la sua prova finale. esempio che racchiude tutto nel finale è quando si consegna a voldemort per sacrificarsi. nell’ultimo capitolo è uomo, ha messo su famiglia, ha un lavoro. la crescita è difinitivamente compiuta.

    in tutti i libri ovviamente cresce sempre di più, anche per quanto riguarda il significato dell’amicizia, della morte, dell’amore, della discriminazione, dei pregiudizi, dell’odio.
    questa lista l’ho fatta molto velocemente con le prime cose che mi venivano in mente ma avrei potuto fare una cosa più approfondita, non meravigliatevi quindi delle cose scritte. so’ che sono scritte molto velocement, male e approsimative. per farlo però dovrei rileggermi tutti i libri (decisamente troppo lungo:D)

    #801735
    Querion
    Membro

    PF: da bambino ingenuo si rende inizialmente conto che il mondo dei maghi non è tutto rose e fiori, visto anche il suo primo confronto con voldemort. cerca di farsi passare la malinconia per la perdita dei suoi genitori e apprende l’amore che i suoi gli hanno donato (dialoghi con dumbledore ma passaggio ripreso in tutti i libri)

    CDS: riflette su il razzismo che vi è tra maghi puri e sporchi.
    PDA: diventa consapevole dell’amore delle persone che gli stanno vicino. per la prima volta trova una famiglia, una figura di padre nella figura di sirius. si sente così per la prima volta compreso da un suo parente. riflessione sui pregiudizi delle varie razze (viene ripreso più volte)

    CDF: prima riflessione sul suo futuro che lo attende (o vita o morte). riflessione sui pregiudizi delle varie razze
    ODF: seconda riflessione sul suo futuro. riflessione sul perchè della sua vita. prima non si accorge che voldemort gioca, tramite visioni, con le sue paure e passioni, poi diventa consapevole di questo anche se a un caro prezzo.
    PM: superà parzialmente la morte del padrino. trova in silente (solo alla fine) un’altra figura di mentore e paterna. comprende che non può più far affidamento sempre nei grandi e nei suoi amici. studio del passato del nemico per trovare una via per la vittoria (rappresenta anche questo una crescita)
    DDM: prima non se ne capacita della morte di silente ma poi supera il dolore (dal dolore si cresce)supera l’odio verso determinate persone (es. piton). è evidente qui come non sia più bambino, se lo fosse stato avrebbe continuato a odiare tali persone, proprio come accadeva nei primi libri. cresce per tutto il dolore che ha passato lui e tutti i suoi compagni.dialogo e riflessione con dumbledore sulla vita di dubledore stesso e sulla sua vita, il perchè gli sono state riservate quelle cose. terminato questo ha tutti le carte necessarie per compiere la sua prova finale. esempio che racchiude tutto nel finale è quando si consegna a voldemort per sacrificarsi. nell’ultimo capitolo è uomo, ha messo su famiglia, ha un lavoro. la crescita è difinitivamente compiuta.

    in tutti i libri ovviamente cresce sempre di più, anche per quanto riguarda il significato dell’amicizia, della morte, dell’amore, della discriminazione, dei pregiudizi, dell’odio.
    questa lista l’ho fatta molto velocemente con le prime cose che mi venivano in mente ma avrei potuto fare una cosa più approfondita, non meravigliatevi quindi delle cose scritte. so’ che sono scritte molto velocement, male e approsimative. per farlo però dovrei rileggermi tutti i libri (decisamente troppo lungo:D)

    Ti renderai conto che non hai detto nulla sulla sua crescita personale? Hai solo detto la trama dei vari libri e l’ambientazione che da l’autrice.

    Harry Potter non parte da A per arrivare a B e quindi C.
    Non cresce, non matura, rimane immutato. Lui è la costante del libro, immutabile e sempiterno.

    #801739
    Anonimo
    Ospite

    indubbiamente è un personaggio statico!

    #801805
    Caesar VII
    Partecipante

    Oddio definirlo statico e sempre fanciullo è abbastanza inesatto… è vero che i valori importanti, quelli che veramente contano, Harry li possiede fin dall’inizio… La sua capacità di amare e la sua determinazione si sono rivelati più importanti di quanto si poteva pensare proprio nell’ultimo libro, ed era già dal primo che la rowling insisteva (attraverso Silente) su questi valori…
    Assodato che queste virtù non derivano da un processo di crescità, vi posso comunque assicurare che c’è una formazione del protagonista… Probabilmente, se vogliamo essere puristi, è esagerato definirlo “romanzo di formazione”, ma ne presenta alcune caratteristiche fondamentali…
    Il Bildungsroman nasce con i romanzi di Goethe, anche se la sua definizione è del secolo scorso: «storia di un giovane uomo che fa il suo ingresso nella vita avvolto da una felice incoscienza, cerca anime gemelle, incontra l’amicizia e l’amore, si scontra però con le dure realtà del mondo e, tra molteplici esperienze di vita matura, ritrova se stesso e si assicura del suo compito nel mondo»…
    Lo scontro con un mondo sconosciuto come era quello della magia, la continua assenza e perdita di figure paterne, le amicizie e gli amori non corrisposti o ostacolati se non sono motivo di una formazione interiore cosa sono?
    Ovviamente in Goethe le problematiche erano molto più filosofiche (ve lo dice uno che se l’è dovuto leggere in originale lingua tedesca) ma il genere Bildungsroman per come lo si voleva intendere una volta è ormai morto…
    HP un romanzo di formazione moderno? Si, con qualche riserva ma si…
    HP fiaba? All’inizio sicuramente ne aveva i tratti, ma c’è stata un’evoluzione anche nello stile della Rowling tale da non poterla più considerare una fiaba…

    #802141
    Jiraiya92
    Membro

    trailer in italiano: Il trailer italiano di Harry Potter e i Doni della Morte – BadTaste.it – il nuovo gusto del cinema!

    non mi piace proprio. a parte il fatto che hanno tradotto, secondo me non perfettamente, i dialoghi originali (scelta molto discutibile il “vieni a morire” e “perchè vivi”) ma poi non c’è neanche massimo popolizio (uno dei miei preferiti doppiatori. superba la sua prova in amleto),il doppiatore di voldemort, infatti si sente che è fatto male, tuttavia sembra che la voce originale italiana ritorni nella scena finale. mah!
    nel complesso non è che mi abbia entusiasmato come l’inglese perchè la maggior parte delle battute sono di voldemort (voce originale sostituita nel trailer) e sono state fatte male.

    comunque ci rassicura antonio genna dicendo che popolizio non ha potuto doppiare il trailer (che sono sempre molto provvisori per quanto riguarda le voci) perchè impegnato in teatro. tornerà di sicuro a doppiare voldemort per il film

    #802153
    max23
    Membro

    comunque ci rassicura antonio genna dicendo che popolizio non ha potuto doppiare il trailer (che sono sempre molto provvisori per quanto riguarda le voci) perchè impegnato in teatro. tornerà di sicuro a doppiare voldemort per il film

    Ci mancherebbe… Come ho già detto, Voldemort è una delle poche cose che mi piace dei film 😀

    #802157
    Redazione
    Amministratore del forum

    trailer in italiano: Il trailer italiano di Harry Potter e i Doni della Morte – BadTaste.it – il nuovo gusto del cinema!

    non mi piace proprio. a parte il fatto che hanno tradotto, secondo me non perfettamente, i dialoghi originali (scelta molto discutibile il “vieni a morire” e “perchè vivi”) ma poi non c’è neanche massimo popolizio (uno dei miei preferiti doppiatori. superba la sua prova in amleto),il doppiatore di voldemort, infatti si sente che è fatto male, tuttavia sembra che la voce originale italiana ritorni nella scena finale. mah!
    nel complesso non è che mi abbia entusiasmato come l’inglese perchè la maggior parte delle battute sono di voldemort (voce originale sostituita nel trailer) e sono state fatte male.

    comunque ci rassicura antonio genna dicendo che popolizio non ha potuto doppiare il trailer (che sono sempre molto provvisori per quanto riguarda le voci) perchè impegnato in teatro. tornerà di sicuro a doppiare voldemort per il film

    In realtà è le traduzione letterale di quello in inglese: non ne sono sicuro al 100% con il “vieni a morire=come to die”, ma nella scena in cui dice “perchè vivi?” dice proprio “Why do you live?”. :sisi:

    EDIT: Anzi, sono sicuro di entrambe le frasi. Sono tradotte correttamente, dal dialogo del trailer in lingua originale.

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