L’immagine centrerà ben poco ma è la prima che mi è venuta in mente per rappresentare quello di cui andremo a parlare. Ricordate la faccenda della riforma dell’Ordinanza sul sano sviluppo dei minori? Alla fine dell’articolo vi avevo accennato di come questo tentativo di riforma trovasse larga opposizione un po’ fra tutti i soggetti coinvolti. Se i mangaka, attraverso le loro associazioni, erano riusciti ad ottenere un incontro con i rappresentanti del governo di Tokyo le case editrici giapponesi hanno annunciato forme di protesta più incisive a testimonianza appunto di quanto questo decreto possa essere “pericoloso” per l’editoria stessa.
Senza andare troppo nello specifico (per maggiori dettagli vi rimando al precedente articolo), questa proposta di riforma essenzialmente prevede un irrigidimento delle misure anti-pedopornografiche qualificando come “dannosi per lo sviluppo del minore” una vasta gamma di rappresentazioni grafiche raffiguranti atti sessuali o pseudo sessuali o comunque atti socialmente pericolosi. Oltre alla legittimità dell’opportunità di qualificare come pedopornografico dei “disegni” il problema maggiore sta nell’aleatorietà dei parametri scelti. Il rischio è che qualsiasi piccola allusione sessuale possa comportare sanzioni e la limitazione della vendita ad un pubblico adulto. Tutto ciò sarebbe abbastanza deleterio per gli editori di manga che hanno nei prodotti rivolti ad un ad un pubblico adolescenziale il loro punto di forza mentre se questo disegno di legge passasse gran parte di quei prodotti dovrebbe essere destinato al solo pubblico maturo. Accanto ai danni “commerciali” ci sarebbe poi da sottolineare come il governo disponga di uno strumento molto forte per “controllare” le pubblicazioni e quindi svolgere davvero il ruolo di censore d’altri tempi con la motivazione della lotta alla pedopornografia, insomma al di là del merito è davvero una legge pessimamente formulata.
Tutto questo però ci fa capire perché si stia creando tanto clamore intorno a un decreto che almeno negli intenti non è esecrabile e soprattutto perchè 10 fra le maggiori case editrici di manga hanno deciso di boicottare il prossimo Tokyo International Anime Fair. Si tratta di una delle fiere dell’animazione più importanti al mondo che dal 2002 si tiene col patrocinio di importanti enti politici come il Ministero dell’Economia, il segretariato del Governo nazionale nonché proprio dal Governo metropolitano di Tokyo. Il legame del Tokyo Anime Fair col governo in realtà è molto più forte di quello che si possa immaginare visto che uno dei maggiori promotori della fiera è la Association of Japanese Animation fondata nel 2002 proprio dal governo di Tokyo per volontà di Shintaro Ishihara, attuale governatore e significativamente anche presidente dell’evento.
Questa situazione permette una forma di protesta significativa alle dieci case editrici scese in campo: Shueisha, Shogakukan, Kodansha, Kadokawa Shoten, Akita Shoten, Hakusensha, Shonen Gahousha, Shinchosha, Futabasha, LEED Publishing Co., Ltd. Come si puoi vedere la protesta è salita di tono rispetto al passato perchè a differenza dell’ultima votazione il “rischio” che la riforma passasse era molto alto da l momento che stavolta godeva anche dell’appoggio di parte del Partito Democratico che ne aveva appoggiato alcune modifiche.
Questi tomori si son rivelati fondati visto che la Commissione ha approvato il disegno di legge che ora sarà presentato all’Assemblea Mercoledì per la piena approvazione. Staremo a vedere cosa succederà.
Fonte [animenewsnetwork]
chrystchief 15 Dicembre 2010 il 15:30
E fanno bene! se passa quella legge tarperanno le ali e censureranno/dropperanno un sacco di manga! senza contare quelli fututri. la legge � troppo poco chiara e rischia di solo di fare casino.
Kamina 15 Dicembre 2010 il 16:09
La legge � passata ufficialmente e entrer� in vigore a partire dal 2011,possiamo dire addio agli ecchi….
Hitchcock 15 Dicembre 2010 il 20:56
hanno tolto gli hentai agli otaku, ora verranno sventrati ad akihabara
Kamina 16 Dicembre 2010 il 00:03
gli hentai non rientrano in questa legge in quanto questa serve per limitare il materiale pedopornografico nei manga che sono per adolescenti i manga che sono gia dai 18+ non saranno affetti.Per fare un esempio gli hentai regolarmente sono come playboy solo i maggiorenni possono comprarli(anche se comunque anche i minorenni lo prendono).Pero se prendete come esempio To Love-Ru (manga che io adoro!) � un po ecchi e solitamente si vede molto spesso il seno di qualche ragazza,il problema sta nel fatto che questo manga � uno shonen quindi anche i minorenni possono leggerlo,quindi ci sono due soluzioni o la serie diventa una serie 18+ oppure sar� cancellata definitivamente.