Tokyo Anime Fair 2011, le proteste e l’Anime Contents Expo

 Fervono i preparativi per uno degli eventi più importanti del mondo dell’animazione giapponese: il Tokyo International Anime Fair. La fiera si terrà al centro eventi Tokyo Big Sight tra il 24 e il 27 marzo, ma rispetto agli altri anni gli organizzatori stanno affrontando non pochi problemi dovuti al boicottaggio operato da alcune aziende del settore animazione in segno di protesta contro il decreto governativo di cui avevamo parlato tempo fa. Questo provvedimento normativo il governo metropolitano di Tokyo ha ampliato notevolmente il novero di ciò che è da considerarsi come materiale per adulti, limitando di fatto in maniera pesante la libertà degli editori sia di manga che di anime.

Tokyo approva il decreto censorio di anime e manga

Mi sono interessato alla vicenda del cosiddetto decreto anti-lolicon (anche se come definizione non è proprio calzante) e così anche voi avete seguito con me tutta la vicenda fino alla protesta delle case editrici di cui vi avevo parlato qualche giorno fa, ma a quanto pare ogni protesta è stata vana visto che siamo giunti alla fine di questa epopea: l’Assemblea metropolitana di Tokyo ha infatti approvato definitivamente questa disegno di riforma.

Editori giapponesi boicottano il Tokyo International Anime Fair per protesta

L’immagine centrerà ben poco ma è la prima che mi è venuta in mente per rappresentare quello di cui andremo a parlare. Ricordate la faccenda della riforma dell’Ordinanza sul sano sviluppo dei minori? Alla fine dell’articolo vi avevo accennato di come questo tentativo di riforma trovasse larga opposizione un po’ fra tutti i soggetti coinvolti. Se i mangaka, attraverso le loro associazioni, erano riusciti ad ottenere un incontro con i rappresentanti del governo di Tokyo le case editrici giapponesi hanno annunciato forme di protesta più incisive a testimonianza appunto di quanto questo decreto possa essere “pericoloso” per l’editoria stessa.