Age of Ultron 4 – La Recensione

di Rorschach 2

Ben trovati all’appuntamento di questo mese con Age of Ultron! per essere più precisi, con il numero 4, che comprende il numero 6 e 7 dell’edizone americana. Testi del solito Brian Michael Bendis, disegni di Carlos Pacheco e Brandon Petersen. Solita, piccola raccomandazione di servizio: prego i commentatori di evitare qualsiasi spoiler o allusione al proseguo della trama…pena, la solita cancellazione del commento.

E senza ulteriori indugi, let’s get started, che di cose da dire ce ne sono!

 

 

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Questa, la colonna sonora della prima parte. Avevamo lasciato gli eroi con due piani differenti: da un lato abbiamo  un team (guidato da Capitan America e Nick Fury) è andato nel futuro, per colpire direttamente Ultron che non si è mai mosso da lì; dall’altro abbiamo Wolverine che come ricorderete ha fatto (per la prima volta da quando lo scrive Bendis) un’azione da Wolverine: usare la macchina del tempo di Nick Fury per tornare nel passato ed uccidere Hank Pym prima che questi possa creare il robot assassino. I primi, senza mezzi termini, falliscono miseramente. In maniera plateale ed incontrovertibile, in un anti-climax davvero molto ben riuscito.

Decisamente le cose sono peggiori di come ci se le aspettava

Sarà che Ultron, intelligenza artificiale superiore (e che nemmeno qui fa la sua comparsa), forse è persino più astuto di Nick Fury e di Capitan America…o sarà che una componente importante del piano di Fury  viene a mancare.

Susan Storm alias la Donna Invisibile, infatti, non segue il gruppo di Fury come pianificato, di fatto condannando a morte tutti loro (i suoi campi di forza e sopratutto il suo poter rendere tutti invisibili avrebbe evitato il massacro che c’è stato). Forse per paura, forse per indecisione, Susan sceglie di seguire Wolverine nella sua missione omicida, e non lo ferma quando questi sta per compiere l’inevitabile.

Un immagine vale più di mille parole

Logan, infatti, uccide Hank Pym, in quello che più che uno scontro di supereroi, sembra un’esecuzione, o un omicidio a sangue freddo. E con l’uccisione di Hank Pym, sparisce anche Ultron, perchè lo scienziato non lo ha mai creato.

Il gusto per le battutacce però rimane. Dettaglio carino: le scene nel passato sono colorate in stile ‘vintage’: molto azzeccato.

E sparisce anche il futuro in cui il robot ha conquistato il pianeta. In fondo, è l’applicazione ultima di uno dei pensieri del canadese artigliato: l’omicidio preventivo, lo sporcarsi le mani per non farle sporcare agli altri…Wolverine ci ha costituito ben due squadre, su questo concetto. E, all’apparenza, stavolta sembra aver funzionato.

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Solo all’apparenza, però. Il nuovo ‘presente’ non sembra essere tutto rose e fiori…e molte cose della storia del Marvel Universe, causa un colossale effetto farfalla (le cui dinamiche devono ancora essere spiegate), qui sono profondamente differenti…e forse qualcuno (per ora soltanto nominato) potrebbe averne approfittato.

Solo per dirne una, i Vendicatori non ci sono. Al loro posto, questi ‘Difensori’

Quindi, la domanda è: Wolvie ha davvero salvato la situazione o ha peggiorato le cose?

Sarò sincero: il mio giudizio è diviso a metà. Perchè il primo numero è un dannato capolavoro. Un Ultron mefistofelico come mai prima, con il suo non comparire mai che ne aumenta il terrore, gli da un aura di invincibilità. Un piano disperato di supereroi, come tanti se ne sono visti in anni di storie, che fallisce. Perchè puoi essere lo stratega migliore del mondo, ma ogni piano (come dice sempre una persona che detesto) ha una sua falla. Una scelta a dire poco estrema, un omicidio a sangue freddo che, in fondo, si poteva evitare.  E un ‘dopo’ quantomai nebuloso, ma tutto da scrivere e da inventare (nonchè una giustificazione decente per un reboot, se la Marvel facesse queste cose).   Se Age of Ultron si fosse concluso qui, avrei gridato al capolavoro.

La scena Wolvie VS Wolvie però merita, va detto.

Invece, la saga è solo a metà. E Bendis ha tutto il tempo per distruggere quello che ha intessuto, magari con un macello di paradossi temporali (già ce ne sono un paio, ed altri che se ne possono intuire). E questo ‘nuovo presente’ mi sembra troppo da ‘realtà alternativa che dura solo due numeri’ per avere una qualsiasi forma di stabilità…fin troppo logico pensare che verrà sovvertito ancora.

Qui, la lista dei personaggi del ‘nuovo presente’. Cable dovrebbe essere Scott Summers, e Capitan Marvel è Janet van Dyne alias Wasp

Stiamo a vedere che cosa ci si inventa per salvare baracca e burattini(e per carità, possono uscire ottime idee), ma l’occasione del capolavoro assoluto credo ce la siamo giocati.

Commenti (2)

  1. Ecco perch� dissi che la prima parte era davvero valida, ma me l’hai censurata anche se non dicevo nulla e non spoileravo nulla, perch� la gente non conoscendo i miei gusti, non avrebbe potuto capire o farsi un’idea di quello che avevo scritto.

    Per il resto concordo con l’articolo, questa seconda parte ricorda un p� troppo la saga finale dei Thunderbolts/Dark Avengers.

  2. Come scritto e ribadito, allusioni al proseguo della storia, nonch� rivelazioni della struttura della storia stessa sono considerate spoiler dal sottoscritto (ce ne sono di vari tipi, non solo sulla trama), e come tali trattati. Chiusa la discussione.

    Detto questo, pi� che Dark Avengers mi ha ricordato House of M (peraltro anche citata nell’ultimo disegno), con qualcosina di Civil War e un pizzico di Marvel Zombi (Colonnello America)…

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