La saga di Harry Potter è stata ad oggi la serie che ha più fruttato in termini economici nelle casse dei produttori, registi ed attori oltre che alla sua stessa autrice considerata più influente in Gran Bretagna della regina Elisabetta.
Il mondo del maghetto più famoso del pianeta è scaturito dalla penna di J.K.Rowling nel lontano 1997 sottoforma di libro e si è poi evoluto in lungometraggio nel 2001 con il regista Chris Columbus dietro la macchina da presa e l’attore Daniel Radcliffe a quel tempo undicenne nei panni del bambino sopravvissuto Potter nel primo capitolo della serie.
Ma quanti di voi sanno che in questo breve lasso di tempo che va dall’uscita del primo capitolo in libreria e del primo capitolo al cinema c’è stato un nome molto famoso interessato a portare l’opera letteraria al cinema? Un nome che è quello di Steven Spielberg.
Nel 2000, quando ancora i romanzi non erano famosi come lo sono oggi, la Warner Bros. conquistò i diritti per trasporre in film 4 degli allora usciti 3 romanzi della saga e stava cercando un partner che potesse realizzare con loro l’epopea del piccolo mago, un nome molto appetibile fu quello della Dreamworks Pictures e del nome ad esso legata: Spielberg in persona.
A quanto pare le idee che avevano avrebbero rivoluzionato per sempre il modo di vedere Harry Potter, quello che scaturì dalle trattative effettuate era un INCORPORAMENTO del primo romanzo (Harry Potter e La Pietra Filosofale) e del secondo (Harry Potter e la camera dei segreti) in un unico film e….udite udite…realizzato in computer grafica, alla stregua quindi di film come Shrek, Madagascar o di Mostri Contro Alieni.

A quell’epoca i film in computer graphic della Pixar (quindi Disney all’epoca) andavano forte, era stato lanciato il seguito di Toy Story ed era in cantiere forse l’opera più importante e profonda della categoria (= Monsters And Co.) e la Dreamworks pensava che una miriade di effetti speciali come quelli che richiedeva un film di maghi e stregonerie avrebbe reso meglio in un film interamente realizzato al computer con risultati…….beh con risultati che non possiamo immaginarci.
Alla fine la decisione dei presidenti di Warner Bros era irremovibile: sarebbe stato interessante Steven Spielberg al timone del progetto ma si dovevano usare attori in carne ed ossa e non digitali, le due società si divisero alla fine, Spielberg che ebbe tempo di pensarci su preferì orientarsi al film “A.I. Artificial Intelligence” che non ebbe il successo sperato mentre i film di Harry Potter (perlomeno nelle sue prime due incarnazioni) vennero affidate a Chris Columbus e gli effetti speciali alla Industrial Light & Magic di George Lucas.
Da perfetto stile Sliding Doors…cosa sarebbe successo al mondo del cinema se Harry Potter fosse stato in CGI? Se a dirigerlo ci fosse stato Spielberg? Avrebbe continuato a produrre soldi ed incassi come sta facendo tutt’oggi? E visto che la Dreamworks sarebbe stata orientata al progetto del mago, avrebbe portato alla luce prodotti come Shrek o Madagascar? Cosa sarebbe cambiato nel mondo dell’animazione computerizzata?

A voi le opinioni sul caso!
Ora che la saga sta per concludersi, tutto è permesso, anche sognare mondi alternativi!
Questo è tutto gente!!!!
-Hail To The HypnoToad-
[Fonte: BadTaste]
.
.
.