Riflettori su… Shakugan no Shana (1)

di Regola 3

Datemi il tempo di spiegarvi come stanno le cose. Oggi è mercoledì e al posto de Gli Inguardabili vi ritrovate uno spazio nuovo che non vi ho annunciato, posso capire il vostro disappunto ma tenete presente che negli ultimi 6 mesi ho visto (e in certi casi rivisto) svariate decine di serie al solo scopo di valutare se metterle o no nella rubrica degli infami, e non c’era giorno in cui mi passavano davanti delle belle serie che avrei voluto approfondire. Poi la folgorazione: il suo arrivo fu anche un sollievo perchè cercavo un modo di dimostrare che non sono interessato solamente a vecchi che picconano l’asfalto, shonen ecchi e gothic lolita… in breve, tutte le volte che ho cercato di approcciarmi a un action, ho trovato difficoltà a decidere come parlarne perchè questi hanno spesso la tendenza a essere lunghi e io lontano da avere uno stile sintetico di esposizione. In questo spazio, “Riflettori su…“, nome suggeritomi da Iori (quindi se non vi piace non lamentatevi con me) andrò a presentare tutti quei titoli, manga o anime, che si meritano una trattazione approfondita ma non una rubrica tutta per loro: sarà praticamente la cosa più “mainstream” che ho mai fatto su Komixjam. Avrei potuto non preoccuparmi e semplicemente presentare gli approfondimenti quando avevo tempo e modo, ma senza precise priorità si finisce sempre per procrastinare e ad avere argomenti e temi arretrati da mesi. Quante cose che faccio, direste, e vi anticipo che non è ancora finita perchè ho in mente una breve serie di simpatici articoli nelle prossime settimane. “Riflettori su…” sostituirà gli Inguardabili ogni primo mercoledì e lo ritroverete sull’home page di Komixjam anche il primo sabato di ogni mese, per un totale di due appuntamenti mensili. Ovviamente ho già in mente svariati titoli da approfondire, e prenderanno tutti dai 2 agli 8 appuntamenti (in caso fossero di quantità dispari non vi sarebbe l’appuntamento del sabato; deciderò la lunghezza di volta in volta) e voglio tranquillizzarvi su Gli Inguardabili: non vi abbandoneranno mai… e saranno di ritorno mercoledì prossimo con una serie di inaudita bruttezza.

 

Intanto prendetevi questo bello “spoiler alert“, non voglio rovinarvi la visione di questa serie, Shakugan no Shana, quindi tornate su queste mie analisi quando avrete visto le tre serie (per un totale di 72 episodi più alcuni OAV) prodotti dal J.C Staff tra il 2005 e il 2012. Se non vi preoccupate degli spoiler, proseguite pure…

 

Shakugan no Shana è un fantasy ambientato ai giorni nostri, in un mondo che non è diverso da quello che ben conosciamo, tuttavia da secoli si combatte una guerra segreta tra le Flame Haze e i Guze no Tomogara, gli “abitanti di Guze” venuti nel nostro mondo per consumare l’abbondante Potere dell’Esistenza presente. Le Flame Haze (ho deciso di sostantivare al femminile questo nome per il fatto che le principali esponenti sono donne) sono esseri umani che hanno stipulato un contratto con i Guze no Ou (i “Signori di Guze”) allo scopo di combattere i Tomogara e evitare che il loro selvaggio consumo del Potere dell’Esistenza causi il collasso della realtà: la forma di energia presente in Shakugan no Shana può essere considerata fondamento stessa della realtà, è la sua presenza a permettere l’esistenza di persone, animali, alberi… se divorata l’essere non cessa semplicemente di esistere, è come se non fosse mai esistito. Il protagonista è Sakai Yuuji, un normalissimo studente delle superiori che si ritrova catapultato in questo assurda guerra di punto in bianco, nello stesso giorno in cui conosce la Flame Haze di Alastor, conosciuta come la Cacciatrice dai Capelli Ardenti e Occhi di Fuoco che gli rivela la verità sulla sua natura: Yuuji è un Torch, il residuo di un essere umano dopo il banchetto di un Tomogara che presto svanirà dopo aver esaurito l’energia in suo possesso. Il destino di Yuuji è quello di scomparire ed essere dimenticato, ma decide di dover come minimo fare qualcosa perchè la sua esistenza abbia avuto un senso: da alla Cacciatrice il nome di Shana (preso dalla sua spada, Nietono no Shana, sicuramente più comodo) e l’aiuta nella battaglia contro un Tomogara. Tuttavia si scopre ben presto che Yuuji è in realtà un Mystes, un tipo di Torch che custodisce un potentissimo oggetto magico (Hougo): il Reiji Maigo, uno strumento che ogni giorno a mezzanotte ripristina il Potere dell’Esistenza di colui che lo possiede. Morale della favola, Yuuji continuerà ad esistere ma diventerà presto bersaglio di molti Tomogara che vogliono appropriarsi del suo Hougo.

 

Tra un Tomogara e un altro ha luogo la tipica commedia romantica tra i banchi di scuola: nonostante il suo ruolo imponga di non impegnarsi sentimentalmente Shana finisce per innamorarsi di Yuuji e a competere per lui con Kazumi, una sua compagna di classe anche lei innamorata dello “sfortunato” Mystes. Le prime due serie vedono uno svolgersi degli eventi molto classico: compaiono altre Flame Haze che si affiancano a Shana e Yuuji (non senza battibecchi) e svariati Tomogara, alcuni saranno sconfitti, altri diventeranno nemici ricorrenti. Le prime due serie servono soprattutto a gettare le basi, vengono presentati tutti i personaggi che avranno un ruolo principale nella vicenda…e ammetto che a suo tempo non stavo per farcela, la seconda serie era di un piattume e una banalità impressionante. Poi accadde quello…

Shana e i suoi “melon-pan”, che non sono al melone, ne ricordano solo la forma.

 Alla fine della seconda serie le due protagoniste, Shana e Kazumi, si stancano dell’indecisione del protagonista e decidono di metterlo con le spalle al muro e costringerlo a scegliere una delle due. E questi dopo un’attenta valutazione sceglie Shana (vorrei anche vedere…) ma agisce in una maniera del tutto inaspettata: scompare improvvisamente e al suo ritorno è il gran capo dei Tomogara. Nella terza serie assistiamo a uno dei ribaltamenti più spettacolari nella storia dell’animazione fantasy giapponese, Yuuji decide di cambiare le regole della millenaria guerra nell’unico modo possibile, rovesciando il tavolo di gioco, e cambiando anche il destino della sua amata Shana e tanti altri in questo modo. E per fare questo è disposto a rischiare di perdere tutto. Ci sarà tempo e modo di presentarvi il piano di Sakai Yuuji nei prossimi appuntamenti, al centro di questo primo appuntamento c’è una presentazione molto generica della serie e una riflessione che da troppo tempo mi trivella l’encefalo per farsi tramutare in italiano corrente.

 

Per quale assurda ragione la terza serie di Shakugan no Shana è stata criticata? Voglio dire, è lecito che possa non piacere, ma è impossibile negare che ci sia stato da parte dell’autore e degli sceneggiatori l’idea di proporre qualcosa di unico, qualcosa che rompesse le catene che impongono a questo tipo di serie una struttura fissa e immutabile, fatta di situazioni di crisi e continui ritorni a uno stato di quiete dove “tutte le cose sono come devono essere“. Com’è possibile che lo stesso pubblico che si lamenta della banalità e della scarsa originalità di molte serie non sia neppure soddisfatto quando viene prodotto qualcosa che cerca di essere per certi versi innovativo? Alcuni mi diranno che il target delle prime due serie era diverso da quello dalla terza, ma tutte sono classificate come seinen e non è che le prime puntate siano prive di contenuti depressogeni; sicuramente nella terza serie gli elementi discussi si fanno più complessi ma non incomprensibili (ammetto che sia necessaria una buona dose di pazienza perchè ci vogliono molti episodi perchè si chiarisca la situazione).

 

Il prossimo appuntamento con “Riflettori su…”, la mia ennesima follia è per questo sabato, sempre solo su Komixjam. Com’è risaputo non sono solo un appassionato di anime (o comunque sarà risaputo da ora), ma anche delle loro sigle: chiuderò ogni appuntamento con una sigla o qualche pezzo della colonna sonora preso direttamente dall’anime trattato, sempre ammesso che riesca a trovarlo… per ora vi lascio con Yoake Umarekuru Shojo (“la ragazza che nasce al mattino”) prima sigla di chiusura della prima serie, cantata da Yoko Takahashi.

[youtube uLJZJ7wWO-I]

Commenti (3)

  1. Odio gli spoiler, quindi non ho letto nulla dell’articolo D: , non so nemmeno a che punto potevo ricominciare a leggere.
    Ma mi sto ponendo 2 domande non indifferenti:
    1)Ma quindi lo consigli shakugan?
    Perch� consigliare un anime di mercoledi fa una strano effetto.
    2)Me la sono dimenticata, per� l’importante � che Gli Inguardabili rimangano :D.

    1. 1) si, lo consiglio 😀 (prova i primi 5-6 episodi)
      2) gli inguardabili andranno avanti per sempre, finch� avr� tempo di raccogliere materiale (il materiale non finir� mai)!

  2. No, no hai perfettamente ragione. Come han potuto criticare la terza stagione? Bah. So solo che Yuuji in versione boss dai capelli kilometrici � entrato tranquillamente tra i miei preferiti xD

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