E’ una giornata di autunno come lo sono state molte altre. Valentino Rossi è a un passo dalla vittoria dell’ennesimo mondiale, Massa parte in pole a Singapore, Alitalia è quello che è, Paul Newman ci lascia all’età di 83 anni… Il Blurry rientra a casa dopo una serata di birra e discorsi più o meno insensati con gli amici. Eh già. Si vive nonostante tutto, niente è essenziale e qualsiasi cosa ci si può abituare. Eppure, in questa nottata d’autunno una stella brilla luminosa: è quella delle novità, dei progetti, della voglia di fare. Quella che non si spenge mai nei cieli di Komixjam.
La morte di Paul Newman meriterebbe qualche riga, almeno. Tutto sommato, però, pur apprezzando enormemente il talento e la potenza di questo attore, non sono abbastanza qualificato da parlarne senza cadere nella banalità. A chi di voi non l’avesse mai sentito, consiglio la visione di qualche suo film. Bene, direi che più di questo non posso fare.
Tornando a noi, notizie sul fronte Bakuman. In questi giorni ho potuto lavorare con grande impegno sulle traduzioni, e vi annuncio che nel giro di una settimana sarò finalmente in pari con le uscite giapponesi. Per quanto riguarda, poi, l’uscita delle scan di Komixjam, vi faccio presente che questo non dipende esclusivamente dal mio operato. Proprio a questo proposito, mi sono reso conto che molti di voi non sanno realmente come nasca una scan, e hanno le idee un tantino confuse al riguardo. Per questo, adesso cercherò di spiegarvelo nel modo più semplice ed intuitivo possibile.
Tutto comincia quando, a ridosso dell’uscita settimanale dello Shounen Jump in Giappone, qualche anima buona – per lo persone che hanno accesso alla rivista qualche giorno prima della sua uscita ufficiale – scannerizzano le pagine dei capitoli dei vari manga e le mettono a disposizione del pubblico su internet. Chiaramente, questo non è legale, e non di rado è capitato che questi “eroi” siano stati multati o abbiano ricevuto la visita di ufficiali di polizia. Una volta che le pagine originali in giapponese, la cosiddetta “raw”, sono su internet, reperibili su siti come Mangahelpers, inizia il lavoro del traduttore. Tutti i traduttori che conoscono il giapponese iniziano a lavorare proprio a questo livello: scaricano la “raw” ed iniziano la loro opera di traduzione dal giapponese. Io faccio così.
Una volta completata la traduzione, il traduttore esaurisce il proprio compito. Il file di testo con la traduzione viene passato all‘Editor, ovvero colui che inserisce il testo tradotto nei balloons e che si occupa delle rifiniture grafiche della scan ultimata. Però, prima che l’editor possa lavorare sulla scan definitiva, essa deve in qualche modo essere ottenuta dalla raw. La raw è di scarsa qualità, i colori sono sbiaditi: è a tutti gli effetti una brutalissima scansione, molto diversa da quella che vedete quando leggete una scanlation ultimata. Il lavoro di “pulizia” e “miglioramento” che trasformano la raw in una scansione di alta qualità prende il nome di “cleaning“. Un team di scanlators può scegliere tra due soluzioni: può effettuare per conto proprio il cleaning – nel caso abbia personale in grado di farlo – oppure può chiedere ad altri team il permesso di utilizzare i loro clean. Ovviamente, in linea di principio sarebbe preferibile la prima ipotesi, ma spesso capita che esistano gruppi americani che, con metodi spesso tutt’altro che puliti, riescono ad ottenere le raw molti giorni prima rispetto al grande pubblico, riuscendo quindi a offrire clean già pronti in tempi molto brevi. Personalmente, preferirei che fosse il mio team a eseguire i lavori di pulizia: per questo, in quanto Komixjam, siamo tuttora alla ricerca di personale sufficiente per riuscire a pulire gran parte delle nostre serie. Da parte mia, quindi, grande rispetto e stima per i team che riescono in questa operazione senza dover contare sull’appoggio di team stranieri.
Quindi, ricapitolando, esistono tre figure di base: il traduttore, il cleaner e l’editor. Tra questi, è il traduttore l’unico che non ha assolutamente niente a che fare con la scan vera e propria, in quanto si limita a produrre un file di testo che viene poi inviato all’editor, responsabile dell’inserimento del testo e delle mansioni che vi ho sopra brevemente illustrato. Spero che questa spiegazione, sbrigativa ma tutto sommato corretta, vi serva per avere le idee più chiare. In particolare, ci tengo a farvi notare che noi lavoriamo di settimana in settimana seguendo le uscite giapponesi: molti di voi invece pensano che, per esempio, io conosca già il contenuto dei prossimi 50-100 capitoli di Naruto. Non è così. Io so esattamente quello che sapete voi!
A proposito di scans, ci tengo anche a scusarmi, a nome degli editors, per gli errori di typesetting che avete trovato in Bakuman e nell’ultimo capitolo di Naruto. Come avrete capito dalla spiegazione di poco fa, non dipendono da chi traduce, bensì da chi inserisce il testo tradotto. In ogni caso, vi prego di considerare che ci troviamo in un periodo tutt’altro che semplice da gestire. In particolare, diverse iatture hanno colpito membri del nostro team… A partire dall’appendicite di Cipo, per giungere all’incidente in cui Alex S. si è rotto tibia e femore. Credetemi, non è divertente. Ci siamo dovuti arrangiare un po’ e ci dispiace se non siamo riusciti ad essere zelanti come nostro solito.
Veniamo a Naruto, colpevolmente lasciato un po’ da parte in favore di Bakuman. A quanto pare, Naruto sta per completare il suo addestramento nell’uso del Senjutsu. Che ne dite? Io onestamente avrei sperato in una vicenda un po’ più complessa: ho avuto l’impressione che Kishimoto abbia un po’ “tirato via” la descrizione dell’allenamento e le sue fasi… Niente a che vedere con quello che fu lo sviluppo del rasengan e del rasenshuriken. Forse, però, il senjutsu era soprattutto la risposta all’esigenza di far diventare Naruto incredibilmente forte in poco tempo, e dunque Kishimoto non aveva intenzione di perdere troppo tempo in questa descrizione. Però, d’altra parte, un paio di capitoli in più per la descrizione del rapporto tra Naruto, Jiraiya e il famoso romanzo sarebbero stati cosa gradita. In generale rimango fiducioso, e penso che quello che è mancato in questa sequenza sarà recuperato e spiegato minuziosamente in un futuro molto prossimo. Almeno, spero…
Molti hanno poi lamentato un eccessiva banalizzazione di Naruto, spesso in nome della necessità di tirare fuori da questa macchina inarrestabile quanto più profitto. Devo dire che sono parzialmente d’accordo. In che senso? Nel senso che, se da una parte è innegabile che Kishimoto abbia insistito molto su Sasuke anche per accontentare le richieste dei fan e dunque far vendere più copie del Jump, è anche vero che quella in cui si trova il manga in questo momento è una fase di stallo e di spiegazione, nella quale forse non trovano molto spazio sentimenti e commozione, come accadeva prima. Se poi vogliamo dire che il problema della “banalizzazione” è cominciato già molto tempo fa, e che la seconda parte di Naruto non regge il confronto con la prima, beh, qui è questione di opinioni personali. Io, purtroppo, non posso che ammettere che in effetti qualcosa è cambiato. Sarà un fatto transitorio? Oppure la carica emotiva di Naruto è definitivamente tramontata? La potremo dire soltanto quando la parola fine sarà stata scritta nella storia di questo manga epico. E a proposito di fine… Quanto manca secondo voi? A mio parere possiamo aspettarci ancora 100-150 capitoli. Voi che ne dite? Sono curioso di ascoltare i vostri pareri.
Per quanto riguarda Bakuman, stiamo per portarvi il capitolo 3. Come vedrete, in questo capitolo iniziano le citazioni di altri manga, spesso molto vecchi e per lo più sconosciuti in Italia. In particolare, emerge una chiara passione degli autori per i lavori scritti da Ikki Kajiwara. Ho voluto spiegare queste citazioni con delle note. Questa scelta mi è molto cara. Sono un grande fan delle note esplicative. Ho notato che nessun altro team di scanlation ha ritenuto opportuno inserire le note per spiegare cose che altrimenti sarebbero incomprensibili, ma capisco che non tutti amino questa opzione, per vari motivi. Io preferisco sempre essere molto prodigo di note, trovo che siano un buon sistema per entrare a fondo in un manga. Tra l’altro, parlando dei manga che vengono citati, l’inserimento delle note mi permette di darvi informazioni su di essi, sui loro autori, sul genere a cui appartengono, l’anno di pubblicazione. Insomma, spero che con le informazioni che vi darò sarete poi in grado di andare a ricercare autonomamente informazioni sui vari titoli che Bakuman riporta alla nostra memoria. Già… Per adesso è proprio questo lato di Bakuman ad essere incredibilmente interessante: il recupero e la citazione dei manga del passato. Insomma, il recupero della “storia dei manga”. E quando in Giappone viene eletto un primo ministro che legge ogni settimana 20 riviste di manga… Beh, direi che è una problematica quanto mai attuale!
PS: Manca un mese al Luca Comics…! La prossima settimana l’angolo del Blurry sarà interamente dedicato a questo evento!