Discussione generale sulla musica

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  • #824079
    Anonimo
    Ospite

    no prima era:

    Musica=arte, sentimento, talento e tecnica

    ora è.

    Musica=business

    #824095
    Echoes
    Partecipante

    no prima era:

    Musica=arte, sentimento, talento e tecnica

    ora è.

    Musica=business

    E’ questo che rovina la musica…Prima era talento…adesso è SOLO business.

    Colpa delle grandi Major che comprano “artisti” solo per guadagnare, e la musica deve essere fatta come vogliono loro, secondo quello che “vende”, secondo quello che “potrebbe piacere” ai giovani, secondo quello che va di “moda”.
    Non è + musica, è uno studio su come vendere di +.
    Gli artisti non sono + liberi di dire ciò che vogliono come vogliono…
    Ecco perchè la musica fa schifo (non tutta…ok Dadan?)

    #824099
    Snello
    Membro

    o dio se uno vuole la bella musica la trova. recentemente ci sono Arctic monkeys, the strokes etc. etc. e anche in Italia “chi cerca trova”:D
    il problema è che la maggior parte della gente ascolta quel genere di musica fatta unicamente per soldi. e il problema ancora più grande è che alle radio (non tutte ovviamente, ma la maggior parte) si sente praticamente solo quella musica.

    #824101
    Anonimo
    Ospite

    o dio se uno vuole la bella musica la trova. recentemente ci sono Arctic monkeys, the strokes etc. etc. e anche in Italia “chi cerca trova”:D
    il problema è che la maggior parte della gente ascolta quel genere di musica fatta unicamente per soldi. e il problema ancora più grande è che alle radio (non tutte ovviamente, ma la maggior parte) si sente praticamente solo quella musica.

    Ma quali radio! Se c’è un mezzo che questi italiani caproni anno abbandonato dopo la lettura è la radio, la chiave di tutto è la televisione, non la radio.

    #824103
    Snello
    Membro

    Ma quali radio! Se c’è un mezzo che questi italiani caproni anno abbandonato dopo la lettura è la radio, la chiave di tutto è la televisione, non la radio.

    sì ma le radio ci sono ancora, non sono sparite. e quando mi capita di ascoltarle non sento sicuramente della gran musica nella maggior parte dei casi. ad esempio su RTL quando esce il nuovo singolo di Ligabue (nome a caso) lo faranno andare 20 volte al giorno.

    #824104
    Echoes
    Partecipante

    Ma quali radio! Se c’è un mezzo che questi italiani caproni anno abbandonato dopo la lettura è la radio, la chiave di tutto è la televisione, non la radio.

    Tu hai abbandonato l’H? :asd:

    La gente crede di scegliere la musica che gli piace…in realtà gli viene inculcata da Mtv, Deejay Tv e tutta la radio (perchè ti assicuro che c’è gente che ascolta la radio).
    La fortuna dei lettori mp3 e degli iPod è che sei costretto a scaricarti la musica, allora la gente può fare una ricerca più approfondita di quello che la tv e radio ti fanno ascoltare.

    Io per esempio ho conosciuto il mio artista preferito attraverso Youtube. E’ un italiano, di milano, fa dancehall e sono andato fino a Milano, il 25 Aprile a vedere un suo concerto all’interno di un parco.
    Ma se vi dico chi è dubito che qualcuno lo conosca….Entics.

    Ci vuole + apertura mentale e scoprire DAVVERO quello che ci piace…non quello che ci dicono che deve piacere!

    #824109
    Anonimo
    Ospite

    sì ma le radio ci sono ancora, non sono sparite. e quando mi capita di ascoltarle non sento sicuramente della gran musica nella maggior parte dei casi. ad esempio su RTL quando esce il nuovo singolo di Ligabue (nome a caso) lo faranno andare 20 volte al giorno.

    anche i giornali ci sono ancora, non per questo la gente li compra…

    #824224
    Redazione
    Amministratore del forum

    anche i giornali ci sono ancora, non per questo la gente li compra…

    Ora ci sono le webradio è inutile comprarsene una quando hai un computer che ti fa da radio.
    E’ come se tu oggi comprassi una macchina da scrivere xD Cioè credo sarebbe inutile ;D

    #824289
    Anonimo
    Ospite

    che centra ormai la radio te la mettono anche nel tostapane, e poi vuoi mettere la radio sul computer con una radio da 200 euro dolby ecc..ecc.. senza contare la macchina, il problema è che nessuno l’ascolta.

    #824294
    Echoes
    Partecipante

    che centra ormai la radio te la mettono anche nel tostapane, e poi vuoi mettere la radio sul computer con una radio da 200 euro dolby ecc..ecc.. senza contare la macchina, il problema è che nessuno l’ascolta.

    Io quando sono i macchina l’ascolto spesso la radio…mi piacciono i programmi di Radio 105…ma mi piacciono i programmi, non le canzoni che trasmettono…
    in particolare aspetto lo Zoo di 105

    #824295
    Anonimo
    Ospite

    e pur vero che noi siamo già un elite

    #824532
    Vyllain
    Membro

    Basta studiare la storia della musica per rispondersi da soli.
    Dal medioevo al tardo ‘800 la musica era tecnica pura.
    Finalizzata inizialmente a intrattenere i cortigiani, dovevi essere mostruosamente talentuoso, altrimenti nessun feudatario o rè ti avrebbe consentito di suonare per lui, e se deludevi erano problemi. Poi si è evoluta con le varie correnti stilistiche, umanesimo, barocco, classicismo, epoche che hanno dato vita alla Musica (con la M maiuscola), tali secoli hanno sfornato dei mostri di genialità musicale che MAI NESSUNO potrà mai eguagliare, Bach, Mozart, Beethoven, Lizst, Chopin, ecc… Dei compositori senza eguali.
    Anche l’età contemporanea ha comunque sfornato delle menti eccezionali, basti vedere Stravinsky, Schonberg, ecc… Tutti coloro che ho citato non sono commensurabili con nessun’altro musicista, di qualunque genere si tratti, sarebbe come confrontare Da Vinci con un qualunque altro discreto intellettuale. Questi sono i geni, gli altri possono essere al massimo valenti musicisti.
    E comunque i valenti musicisti non sono coloro che hanno fatto una bella canzone, ma coloro che hanno saputo comporre qualcosa che nessun altro ha composto prima di loro, basti vedere i migliori Jazzisti del ‘900, i Pink Floyd, i The Doors, Brian Eno, Hendrix, King Crimson, e altri, tutti questi hanno contribuito all’evoluzione musicale, hanno portato delle rivoluzioni dei canoni musicali conosciuti fino a quel momento e hanno delle doti tecniche superiori agli altri.
    Vanno inoltre ricordati coloro che hanno cantato e suonato non tanto per la musica in per se, ma per il messaggio che essa voleva trasmettere, in primis i cantautori americani degli anni ’60-’70, Bob Dylan in primis e tutti coloro che cantavano la pace, la libertà, che hanno saputo muovere masse di milioni di persone (vedi anche Bob Marley).
    Pian piano con il tempo gli standard della società chiedevano cose diverse e ciò mescolato al marketing ha portato alla nascita di generi musicali che andassero a rappresentare date fasce di popolazioni (la musica ha smesso dunque di nascere da sola e stupire dopo essere nata, ma di nascere secondo dei canoni che la società chiedeva), in inghilterra i ragazzi erano arrabbiati e nacque il punk, negli anni 90 il mondo faceva schifo e nacque il grunge, e così via.

    Con questo voglio farvi notare, la musica è Musica quando sa rapire e colpire indiscriminatamente, è commercio quando è creata sotto richiesta di un pubblico che ne fornisce degli standard. E visto che per essere dei rivoluzionari in campo musicale bisogna essere dei geni, è molto più facile sottomettersi agli standard, e visto che con il tempo si stanno sempre più abbassando è palese che anche il livello della musica stessa si stia abbassando.

    #824549
    Echoes
    Partecipante

    Basta studiare la storia della musica per rispondersi da soli.
    Dal medioevo al tardo ‘800 la musica era tecnica pura.
    Finalizzata inizialmente a intrattenere i cortigiani, dovevi essere mostruosamente talentuoso, altrimenti nessun feudatario o rè ti avrebbe consentito di suonare per lui, e se deludevi erano problemi. Poi si è evoluta con le varie correnti stilistiche, umanesimo, barocco, classicismo, epoche che hanno dato vita alla Musica (con la M maiuscola), tali secoli hanno sfornato dei mostri di genialità musicale che MAI NESSUNO potrà mai eguagliare, Bach, Mozart, Beethoven, Lizst, Chopin, ecc… Dei compositori senza eguali.
    Anche l’età contemporanea ha comunque sfornato delle menti eccezionali, basti vedere Stravinsky, Schonberg, ecc… Tutti coloro che ho citato non sono commensurabili con nessun’altro musicista, di qualunque genere si tratti, sarebbe come confrontare Da Vinci con un qualunque altro discreto intellettuale. Questi sono i geni, gli altri possono essere al massimo valenti musicisti.
    E comunque i valenti musicisti non sono coloro che hanno fatto una bella canzone, ma coloro che hanno saputo comporre qualcosa che nessun altro ha composto prima di loro, basti vedere i migliori Jazzisti del ‘900, i Pink Floyd, i The Doors, Brian Eno, Hendrix, King Crimson, e altri, tutti questi hanno contribuito all’evoluzione musicale, hanno portato delle rivoluzioni dei canoni musicali conosciuti fino a quel momento e hanno delle doti tecniche superiori agli altri.
    Vanno inoltre ricordati coloro che hanno cantato e suonato non tanto per la musica in per se, ma per il messaggio che essa voleva trasmettere, in primis i cantautori americani degli anni ’60-’70, Bob Dylan in primis e tutti coloro che cantavano la pace, la libertà, che hanno saputo muovere masse di milioni di persone (vedi anche Bob Marley).
    Pian piano con il tempo gli standard della società chiedevano cose diverse e ciò mescolato al marketing ha portato alla nascita di generi musicali che andassero a rappresentare date fasce di popolazioni (la musica ha smesso dunque di nascere da sola e stupire dopo essere nata, ma di nascere secondo dei canoni che la società chiedeva), in inghilterra i ragazzi erano arrabbiati e nacque il punk, negli anni 90 il mondo faceva schifo e nacque il grunge, e così via.

    Con questo voglio farvi notare, la musica è Musica quando sa rapire e colpire indiscriminatamente, è commercio quando è creata sotto richiesta di un pubblico che ne fornisce degli standard. E visto che per essere dei rivoluzionari in campo musicale bisogna essere dei geni, è molto più facile sottomettersi agli standard, e visto che con il tempo si stanno sempre più abbassando è palese che anche il livello della musica stessa si stia abbassando.

    Mi piace il tuo modo di spiegare la storia della musica.
    Sei uno che se ne intende, no?

    Comunque è vero che l’80% della musica di adesso è fatta solo per il commercio e non per portare un messaggio a chi ascolta…

    #824575
    Vyllain
    Membro

    Mi piace il tuo modo di spiegare la storia della musica.
    Sei uno che se ne intende, no?

    Comunque è vero che l’80% della musica di adesso è fatta solo per il commercio e non per portare un messaggio a chi ascolta…

    – Abbastanza, mi piacciono in genere tutte le forme d’arte, la pittura e la musica poi sono quelle che pratico, suono il basso, ma in generale mi piace essere informato e non fermarmi solo alla superficie. La musica è penso la cosa che più mi interessa nella vita, compro cd, vado a concerti di ogni tipo, ascolto moltissimo, ecc… Non posso però dire di essere un professore o un vero esperto, nel mio piccolo cerco di informarmi e conoscere il più possibile.

    – Sparare percentuali è ardito, c’è tantissima musica autoprodotta, scritta e suonata per puro divertimento e amore per essa. Io stesso non mi interesso minimamente al fatto che la mia musica possa piacere, la uso come semplice metodo comunicativo e di espressione di emozioni e pensieri. Quella che gira nel mercato è TUTTA fatta a fini commerciali. Chiedi a un musicista di mandarti gratuitamente le proprie canzoni, non so quanti sarebbero disposti a farlo, molti sì, ma nessuno li considera perché generalmente non sono tra quelli che si abbassano a fare musica solo per soddisfare gli altri, però se trovano qualcuno che li apprezza non penso si facciano problemi a divulgare gratis. (parlo per esperienze personali)

    #824650
    Querion
    Membro

    Ma secondo me bisogna anche contare che ora vi è una sovrabbondanza di offerta. Credo che i talenti e i cosidetti geni siano sempre in egual numero semplicemente le case discografiche portano a galla anche tanti “mediocri” e questo lo si può notare con le varie differenziazioni e sottogeneri che si sonocreate. Non c’è più solo metal ad esempio, ma mille sfacettature, ognuno con i propri artisti e sostenitori.
    Da una parte questo dilatarsi da più opportunità a bravi artisti e dall’altra accontenta un pubblico sempre più vasto.
    Che poi la “commercializzazione” sia un problema sopratutto della parte più commerciale è vero. In altri tempi gente come Povia, i due cosi sardi di Amici o le Destiny Child starebbero agli angoli dei palazzi con una chitarrina a chiedere spiccioli.

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