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  • #996760
    TVRX T-T
    Membro

    Nel frattempo cambiano il fuso orario. :asd:

    Boh, forse lo fanno perché così le forniture sono gratis, (chissà se vale la formula “se non arriva in mezz’ora, sarete rimborsati”).

    Il gas russo puzza.

    Però cuoce bene le pizze. :sisi:

    #996764
    kant
    Membro

    Quasi sicuramente la maggioranza degli abitanti della Crimea preferirebbe l’annessione alla Russia rispetto alla situazione attuale. Il punto, però, è un altro secondo me: non si può organizzare e portare a compimento un referendum su una tematica così importante nel giro di appena due settimane, peraltro con gruppi militari stranieri (perché fino a ratifica dell’annessione la Crimea fa parte dell’Ucraina e non della Russia) e paramilitari di dubbia composizione che occupano le caserme ucraine e costringono i soldati ucraini che legittimamente sono stanziati nella loro patria a giurare fedeltà alla Russia oppure a lasciare la loro postazione.
    In questa situazione vedo solo la gran smania di Putin di soddisfare il suo ego in tempi rapidi come risposta al Putsch verificatosi in Ucraina (di cui chissà fra quanto tempo avremo una versione dei fatti veramente attendibile). Se solo avesse pazientato e fatto le cose per bene (in caso di consultazione referendaria bisogna concedere alle parti in causa il tempo utile a fare campagna elettorale e spiegare le ragioni che spingono o meno all’annessione, anziché far votare semplicemente in base alla spinta emotiva del momento), tra l’altro, è altamente probabile che avrebbe ottenuto lo stesso risultato.

    non credo, secondo l’ucraina il referendum doveva essere votato da tutta la nazione e non solo dalla crimea, quindi non gli avrebbero mai concesso l’autorizzazione per qualcosa del genere
    la situazione è chiaramente frutto dell’approfittare di una grave crisi, anche se non bisogna dimenticare che la crimea si staccò dall’urss come repubblica autonoma, solo successivamente entrò a far parte dell’ucraina, con determinati accordi che probabilmente per adesso non vogliono essere rispettati da nessuna delle 2 parti, in tutto questo putin ne sta approfittando alla grande di sicuro, ma secondo me la questione del diritto non è esattamente quella che stanno dipingendo i media

    #996798
    Querion
    Membro

    Anche la Transdnistria, regione indipendentista moldava, chiede l’adesione alla federazione russa estendendo le leggi messe in atto in Crimea.
    Intanto il Giappone, preoccupato dal rialzarsi dell’orso, sanziona la Russia.
    Gli States discutono, inutilmente, se inviare truppe nelle ex repubbliche sovietiche per rassicurarle e “addestrarsi in esercitazioni comuni al fine di migliorare la cooperazione delle nazioni”.

    Comunque, per certi versi c’è da ammirare il controllo e la lungimiranza che Putin ha mostrato.
    Ha preso il potere in un paese in rovina e piena decadenza. Attraverso i suoi legami con il KGB ha preso praticamente il controllo di criminalità, economia e politica; ridotto il potere degli oligarchi e riottenuto le risorse (tra cui il gas) del paese statalizzandole nuovamente. Ha riorganizzato l’esercito, l’economia e ricreato il sogno imperialistico tra la popolazione, ridotto a nulla l’opposizione cecena (con crimini all’umanità tranquillamente dimostrabili).
    Tutto questo prima di mostrare i muscoli in Georgia annettendone alcuni i territori e praticamente prendendo il controllo di tutto il caucaso, e quindi la Crimea, un vecchio sogno russo dei primi del ‘900.

    #996806
    TVRX T-T
    Membro

    Anche la Transdnistria, regione indipendentista moldava, chiede l’adesione alla federazione russa estendendo le leggi messe in atto in Crimea.
    Intanto il Giappone, preoccupato dal rialzarsi dell’orso, sanziona la Russia.
    Gli States discutono, inutilmente, se inviare truppe nelle ex repubbliche sovietiche per rassicurarle e “addestrarsi in esercitazioni comuni al fine di migliorare la cooperazione delle nazioni”.

    E’ interessante notare che in Giappone in questo momento c’è la destra al comando. Chissà se la controparte mancina avrebbe aspettato l’ok dell’ONU, o sarebbe intervenuta fin da subito?

    Comunque gli USA dovrebbero lasciar perdere certe idee, (già lo scudo spaziale ha rotto parecchio le palle alla Russia, quando non ce n’era bisogno, se hai un minimo di fiducia nell’Europa, [ma s’è capito meglio in seguito alle intercettazioni americane scoperte successivamente]). Poi il fatto che alcuni paesi dell’ex blocco sovietico abbiano dato segnali importanti a favore dell’America, (Polonia in primis), non è da trascurare. Ma come ho già detto, se la Germania incomincerà a bacchettare un po’ di più situazioni del genere, ricorrendo più spesso ad interventi militari o provvedimenti simili, non ci sarà più bisogno dello zio Sam sul nostro suolo.

    Ma tornando alla Moldavia, come pensano di convincere la Russia a prendersi un territorio del genere? E’ fin troppo distante da loro, e onestamente non ha tutta questa utilità strategica o economica. E’ come se Hitler si fosse preso i paesi Baschi solo perché qualche villeggiante tedesco si lamentava della Spagna.

    PS: anche Salvini premia la secessione della Crimea, e vuole la secessione del Veneto, (ma il nord non era più grande? Che si siano ridimensionati?)

    Comunque, per certi versi c’è da ammirare il controllo e la lungimiranza che Putin ha mostrato.
    Ha preso il potere in un paese in rovina e piena decadenza. Attraverso i suoi legami con il KGB ha preso praticamente il controllo di criminalità, economia e politica; ridotto il potere degli oligarchi e riottenuto le risorse (tra cui il gas) del paese statalizzandole nuovamente. Ha riorganizzato l’esercito, l’economia e ricreato il sogno imperialistico tra la popolazione, ridotto a nulla l’opposizione cecena (con crimini all’umanità tranquillamente dimostrabili).
    Tutto questo prima di mostrare i muscoli in Georgia annettendone alcuni i territori e praticamente prendendo il controllo di tutto il caucaso, e quindi la Crimea, un vecchio sogno russo dei primi del ‘900.

    Putin ha fatto delle gran mosse, non c’è che dire: basta vedere quanto ha fatto con i rapporti intra-BRICS, che guarda caso è un’organizzazione che raccoglie 5 degli stati con il maggior numero di risorse naturali al mondo.

    Inoltre negli ultimi mesi non c’è una decisione a livello internazionale che non segua quanto detto dalla Russia: basta vedere cosa è stato fatto per la Siria, (Russia e Cina hanno detto di no, ma poi è stata proprio la prima a togliere le castagne dal fuoco ad Obama, costringendo Assad a vedersi togliere le armi chimiche).

    Quello che mi lascia più perplesso è questo intervento discutibile che ha fatto in Crimea, che arriva proprio a poche settimane dalla conclusione delle Olimpiadi Invernali, una costosissima (50 mld di dollari) operazione diplomatica che è andata in fumo, (penso che l’inizio 2014 non verrà ricordato per l’argento di Innerhofer). :sisi:

    #996808

    Quello che mi lascia più perplesso è questo intervento discutibile che ha fatto in Crimea, che arriva proprio a poche settimane dalla conclusione delle Olimpiadi Invernali, una costosissima (50 mld di dollari) operazione diplomatica che è andata in fumo, (penso che l’inizio 2014 non verrà ricordato per l’argento di Innerhofer). :sisi:

    Diplomatica? Direi più di propaganda. Con tutto il rispetto possibile per gli olimpionici di qualsiasi disciplina e nazionalità, dubito che Putin discuta con loro di politica interna ed estera. :asd:

    #996809
    TVRX T-T
    Membro

    Diplomatica? Direi più di propaganda. Con tutto il rispetto possibile per gli olimpionici di qualsiasi disciplina e nazionalità, dubito che Putin discuta con loro di politica interna ed estera. :asd:

    Con “operazione diplomatica” intendevo dire di “operazione d’appianamento”, (e dopo la Siria, la Libia e tanti altri interventi e scaramuccie internazionali ci voleva proprio). Non volevo certamente dire che la Kostner si è messa a parlare di forniture di gas e impianti di raffreddamento con Vladimir. :asd: Le Olimpiadi servono anche a questo, a riappacificare gli animi.

    #996811

    Con “operazione diplomatica” intendevo dire di “operazione d’appianamento”, (e dopo la Siria, la Libia e tanti altri interventi e scaramuccie internazionali ci voleva proprio). Non volevo certamente dire che la Kostner si è messa a parlare di forniture di gas e impianti di raffreddamento con Vladimir. :asd: Le Olimpiadi servono anche a questo, a riappacificare gli animi.

    Non sono molto d’accordo con questa tua affermazione, anche perché le Olimpiadi a Sochi erano state programmate – come avviene per tutti gli eventi sportivi di un certo livello – anni prima che scoppiassero conflitti in Siria e Libia. Da un punto di vista pienamente politico, le Olimpiadi sono un’operazione d’immagine e sul fronte interno e su quello estero. Al massimo possono rappresentare delle opportunità per sviluppare l’economia di certe zone del Paese in cui si terranno, ma dubito che i capi di Stato in momenti di tensione esultino insieme per le vittorie degli atleti (e lo dimostra la prassi che, se gli animi non sono già rappacificati prima che la competizione inizi, è probabile che alcune delegazioni diplomatiche nemmeno si presentino all’evento, come è accaduto, ad esempio, proprio a Sochi per gran parte del “blocco Occidentale”).
    Intendiamoci, sarebbe davvero bello se grandi manifestazioni come le Olimpiadi svolgessero pure la funzione di rinsaldare i rapporti politici fra le varie nazioni, ma allo stato attuale delle cose non mi pare proprio che ciò avvenga. Non so, magari sono io a non avere una visione particolarmente “romantica” dei giochi olimpici, ma così la penso per ora.

    #996818
    TVRX T-T
    Membro

    Non sono molto d’accordo con questa tua affermazione, anche perché le Olimpiadi a Sochi erano state programmate – come avviene per tutti gli eventi sportivi di un certo livello – anni prima che scoppiassero conflitti in Siria e Libia. Da un punto di vista pienamente politico, le Olimpiadi sono un’operazione d’immagine e sul fronte interno e su quello estero. Al massimo possono rappresentare delle opportunità per sviluppare l’economia di certe zone del Paese in cui si terranno, ma dubito che i capi di Stato in momenti di tensione esultino insieme per le vittorie degli atleti (e lo dimostra la prassi che, se gli animi non sono già rappacificati prima che la competizione inizi, è probabile che alcune delegazioni diplomatiche nemmeno si presentino all’evento, come è accaduto, ad esempio, proprio a Sochi per gran parte del “blocco Occidentale”).
    Intendiamoci, sarebbe davvero bello se grandi manifestazioni come le Olimpiadi svolgessero pure la funzione di rinsaldare i rapporti politici fra le varie nazioni, ma allo stato attuale delle cose non mi pare proprio che ciò avvenga. Non so, magari sono io a non avere una visione particolarmente “romantica” dei giochi olimpici, ma così la penso per ora.

    Ma difatti io non ho detto che a Putin era venuto subito in mente di utilizzare le Olimpiadi per snocciolare le tensioni sulla Siria e quant’altro, (mica lo poteva sapere, no? :look:). Ho solo detto che, da che mondo e mondo, sono una buona occasione per incontrare il mezzo pianeta in una situazione di “leggerezza”, (insomma). Poi lo so anch’io che non servono solo, o forse soprattutto, a quello, ma non si può dire che dopo 50 miliardi spesi l’intervento in Crimea abbia cancellato tutto questo, (come poi del resto le Olimpiadi non avevano cancellato l’immagine di zar Putin).

    #996863
    kant
    Membro

    Ma difatti io non ho detto che a Putin era venuto subito in mente di utilizzare le Olimpiadi per snocciolare le tensioni sulla Siria e quant’altro, (mica lo poteva sapere, no? :look:). Ho solo detto che, da che mondo e mondo, sono una buona occasione per incontrare il mezzo pianeta in una situazione di “leggerezza”, (insomma). Poi lo so anch’io che non servono solo, o forse soprattutto, a quello, ma non si può dire che dopo 50 miliardi spesi l’intervento in Crimea abbia cancellato tutto questo, (come poi del resto le Olimpiadi non avevano cancellato l’immagine di zar Putin).

    beh come occasione di incontro putin si era già dato la zappa con quella legge sui gay, dei leader ue c’erano solo letta e l’olandese e questo dice tutto o nulla:asd:

    #996864
    TVRX T-T
    Membro

    beh come occasione di incontro putin si era già dato la zappa con quella legge sui gay, dei leader ue c’erano solo letta e l’olandese e questo dice tutto o nulla:asd:

    Va bé, su questo non posso ribattere, (Letta c’era perché l’Italia è legata più di tanti altri stati europei al gas russo e perché era un po’ una suola di premier). Comunque darsi la zappa sui piedi per una legge sui gay non è un errore così grave: il mondo gira in certe direzioni nonostante questo e molto altro ancora. :sisi:

    #996869
    kant
    Membro

    Va bé, su questo non posso ribattere, (Letta c’era perché l’Italia è legata più di tanti altri stati europei al gas russo e perché era un po’ una suola di premier). Comunque darsi la zappa sui piedi per una legge sui gay non è un errore così grave: . :sisi:

    se per questo il mondo se ne frega bellamente, però i politici vengono votati per essere eletti, questo nelle democrazie occidentali, italia esclusa ha un certo peso.

    #997597
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    Verrebbe da dire che solo in Italia potevano tentare un’azione dimostrativa (!!!) da golpe con un trattore modificato con un cannone sopra.
    Ovviamente da un gruppo misto di ex leghisti, estrema destra varia e movimento dei forconi non ci si poteva aspettare di più.
    Il TgLa7 ha intervistato uno di questi (in accappatoio ahahah l’hanno preso dalla doccia) che sparava cretinate tremende, del tipo che non volevano fare nulla di che, volevano solo farsi vedere (con un cannone…) poi gli altri avrebbero fatto il resto.
    Che roba tragicomica. Sono contento delle accuse pesantissimi che questi trogloditi hanno sulle spalle. Quasi quasi quello del ’78 sembra una cosa seria…

    E a proposito di accuse pesantucce e multiple (tanto multiple, ci vuole un bloc note), spero sia la volta buona che Cosentino finisca in galera e ci resti. Ovviamente nemmeno questo farà vacillare i miei correggionali elettori del PDL/Forza Italia. Ma figurati se sanno che è coordinatore regionale da anni…

    #997775

    Verrebbe da dire che solo in Italia potevano tentare un’azione dimostrativa (!!!) da golpe con un trattore modificato con un cannone sopra.
    Ovviamente da un gruppo misto di ex leghisti, estrema destra varia e movimento dei forconi non ci si poteva aspettare di più.
    Il TgLa7 ha intervistato uno di questi (in accappatoio ahahah l’hanno preso dalla doccia) che sparava cretinate tremende, del tipo che non volevano fare nulla di che, volevano solo farsi vedere (con un cannone…) poi gli altri avrebbero fatto il resto.
    Che roba tragicomica. Sono contento delle accuse pesantissimi che questi trogloditi hanno sulle spalle. Quasi quasi quello del ’78 sembra una cosa seria…

    Al di là della pagliacciata, il vastissimo consenso che ha tra i veneti l’idea dell’indipendenza dovrebbe fornire più di uno spunto di riflessione. Io penso che alla base di questo consenso ci siano molti alibi, che perlopiù la crisi derivi dall’esistenza un tessuto di piccole e medie imprese che riescono difficilmente a tenere testa ai concorrenti internazionali, da una diminuzione della domanda interna, ma anche da una classe imprenditoriale operosa ma incapace e per nulla lungimirante. Tutte ragioni che hanno a che fare con i vari governi in maniera relativa.
    Però alcune verità di fondo ci sono, e sono innegabili: una pressione fiscale troppo alta, troppi sperperi (ma non solo a livello centrale), assenza di politica industriale e di sostegno alle imprese in difficoltà e così via. Non che i veneti siano delle verginelle, il Veneto è stata la roccaforte dei peggiori governi che l’Italia ha avuto negli ultimi 20 anni, e in più c’è chi vede l’indipendenza, semplicisticamente, come un modo facile per fare più soldi (ho letto alcuni commenti in questi giorni, me ne colpì in particolare uno, che diceva grosso modo “ma a me non interessa la storia, io guardo la classifica del PIL pro-capite”. Come a dire, secondo me è pieno di sempliciotti che scorrono 4 statistiche su Wikipedia e che decidono, sulla base di queste, che l’indipendenza sia la soluzione migliore, perché con l’indipendenza la regione avrebbe 1-2 miliardi in più). Però il disagio c’è, è forte, in parte giustificato e secondo me sbaglia chi pensa di poterlo ignorare.

    #997778
    TVRX T-T
    Membro

    Al di là della pagliacciata, il vastissimo consenso che ha tra i veneti l’idea dell’indipendenza dovrebbe fornire più di uno spunto di riflessione. Io penso che alla base di questo consenso ci siano molti alibi, che perlopiù la crisi derivi dall’esistenza un tessuto di piccole e medie imprese che riescono difficilmente a tenere testa ai concorrenti internazionali, da una diminuzione della domanda interna, ma anche da una classe imprenditoriale operosa ma incapace e per nulla lungimirante. Tutte ragioni che hanno a che fare con i vari governi in maniera relativa.
    Però alcune verità di fondo ci sono, e sono innegabili: una pressione fiscale troppo alta, troppi sperperi (ma non solo a livello centrale), assenza di politica industriale e di sostegno alle imprese in difficoltà e così via. Non che i veneti siano delle verginelle, il Veneto è stata la roccaforte dei peggiori governi che l’Italia ha avuto negli ultimi 20 anni, e in più c’è chi vede l’indipendenza, semplicisticamente, come un modo facile per fare più soldi (ho letto alcuni commenti in questi giorni, me ne colpì in particolare uno, che diceva grosso modo “ma a me non interessa la storia, io guardo la classifica del PIL pro-capite”. Come a dire, secondo me è pieno di sempliciotti che scorrono 4 statistiche su Wikipedia e che decidono, sulla base di queste, che l’indipendenza sia la soluzione migliore, perché con l’indipendenza la regione avrebbe 1-2 miliardi in più). Però il disagio c’è, è forte, in parte giustificato e secondo me sbaglia chi pensa di poterlo ignorare.

    C’è da dire che poi il Veneto soffre anche un particolare tipo di “concorrenza sleale”, ovvero quella del Trentino Alto-Adige. Questa regione a statuto speciale è come una spugna per le imprese, che vedono dei tassi più vantaggiosi e comunque delle procedure burocratiche più snelle o comunque vantaggiose. Il tutto, per un motivo che oggi ha del ridicolo, (preservare la minoranza etnica dei luoghi). Se fosse così, ogni regione ormai dovrebbe essere a statuto speciale, per via dell’immigrazione degli ultimi 60 anni.

    Il problema di questo “forse golpe” Veneto è, come diceva Cacciari, che questi sono i peggiori nemici del federalismo: l’indipendenza è una cosa nazionalista e, come si è visto in Crimea, separa nettamente due regioni dello stesso paese, ma il federalismo è tutta un’altra storia. Tutte le persone della Lega, secondo me, quando ne sentivano parlare, immaginavano le città stato e i Comuni del 600, mica altro. Ma purtroppo quello è un elettorato che si gonfia di populismi e troppe poche idee concrete: “Andiamo in Europa per toglierci dall’euro”, si, come se 20 anni di “Roma ladrona” vissuti in mezzo agli sguazzi della capitale non fossero stati abbastanza. E poi via tutti gli immigrati, anche quelli che fanno da badanti o da operai nelle loro aziende? E poi, dopo lo scandalo demenziale che ha provocato, Bossi ha il coraggio di presentarsi al comizio e dire “Roma non rispetta i patti, e questa è la giusta conseguenza”?

    Solo queste persone potevano pensare di arrivare in Piazza San Marco con una ruspa corazzata.

    #997781

    C’è da dire che poi il Veneto soffre anche un particolare tipo di “concorrenza sleale”, ovvero quella del Trentino Alto-Adige. Questa regione a statuto speciale è come una spugna per le imprese, che vedono dei tassi più vantaggiosi e comunque delle procedure burocratiche più snelle o comunque vantaggiose. Il tutto, per un motivo che oggi ha del ridicolo, (preservare la minoranza etnica dei luoghi). Se fosse così, ogni regione ormai dovrebbe essere a statuto speciale, per via dell’immigrazione degli ultimi 60 anni.

    Il problema di questo “forse golpe” Veneto è, come diceva Cacciari, che questi sono i peggiori nemici del federalismo: l’indipendenza è una cosa nazionalista e, come si è visto in Crimea, separa nettamente due regioni dello stesso paese, ma il federalismo è tutta un’altra storia. Tutte le persone della Lega, secondo me, quando ne sentivano parlare, immaginavano le città stato e i Comuni del 600, mica altro. Ma purtroppo quello è un elettorato che si gonfia di populismi e troppe poche idee concrete: “Andiamo in Europa per toglierci dall’euro”, si, come se 20 anni di “Roma ladrona” vissuti in mezzo agli sguazzi della capitale non fossero stati abbastanza. E poi via tutti gli immigrati, anche quelli che fanno da badanti o da operai nelle loro aziende? E poi, dopo lo scandalo demenziale che ha provocato, Bossi ha il coraggio di presentarsi al comizio e dire “Roma non rispetta i patti, e questa è la giusta conseguenza”?

    Solo queste persone potevano pensare di arrivare in Piazza San Marco con una ruspa corazzata.

    Del Trentino ma anche del Friuli.

    Comunque pensare di modificare gli statuti speciali secondo me è utopia. E però un maggior grado di federalismo secondo me ci vuole: non dico che il 100% del gettito fiscale deve rimanere nella regione che lo genera, perché un principio di solidarietà fra le varie aree di uno Stato è giusto che ci sia. Ma non può neanche essere il 70% com’è attualmente, perché solidarietà non vuol dire assistenzialismo.

    Se si portasse questa quota ad un valore fisso intorno al 90% secondo me si farebbe una cosa equa. E anzi, io non sarei neanche per fare una suddivisione esclusivamente su base regionale: si potrebbe benissimo stabilire una quota anche a livello comunale. Poi vedi quanti evasori saltano fuori.

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