Fables: quando le fiabe non sono cose da bambini

di shikaku 9

 Siete pronti a diventare tutti sudditi del principato di Queronia? No non si tratta di un fumetto, è solo che in una settimana succedono tante cose e così l’esordiente Querion è diventata in un nonnulla Prima, Unica e Ultima Principessa dell’Impero di Querionia, gemma del multiverso. Chissà cosa succederà per la prossima volta…mah. Intanto leggetevi questo suo interessantissimo articolo scritto per voi da Querion su un fumetto abbastanza particolare. Buona lettura!

Quanti tra noi sono stufi delle vecchie fiabe con la principessa rapita, il lupo cattivo e l’orco? Quanti le considerano oramai roba da bambini e preferirebbero magari dimenticarle?

Di certo questo pensiero non ha attanagliato Bill Willingham (già scrittore di alcuni numeri degli X-men e di Batman e autore dell’ottimo Proposition Player) che prende a piene mani dall’immaginario fiabesco più arcaico, dove le fiabe non erano così buone e rassicuranti, portandole nel nostro tempo.

 Fables è una serie pubblicata dalla Vertigo, un’etichetta “matura” della DC comic, che narra le vicende di un gruppo di profughi delle fiabe fuggiti dai loro mondi a causa dell’invasione operata dal potente quanto misterioso Avversario e riparati nel nostro mondo a partire da poco meno della scoperta dell’America. Formeranno quindi una comunità clandestina, Favolandia, a New York, in cui si muovono tuttora le fiabe dall’aspetto umano mentre quelle non umane sono accolte in una comunità separata chiamata Fattoria.

Willingham rivisita vari personaggi a partire da Biancaneve, divorziata col Principe Azzurro per infedeltà, a Luca Wolf, il caro vecchio lupo cattivo e ora nuovo sceriffo di Favolandia dopo il condono per i suoi passati crimini. Vi sono poi personaggi misteriosi per motivazioni e modo di agire come la strega del bosco o più diretti e scavezzacollo come Jack l’Ammazzagiganti, qui incarnazione dell’allegro briccone.

I primi story-arc prendono spunto da generi differenti in modo da presentare la vasta e dettagliatissima, per caratterizzazione e psicologia, galleria dei personaggi: Si inizia con un giallo che indaga la scomparsa di Rosa Rossa, sorella di Biancaneve per passare a un thriller cospirativo fino a prendere forma come storia a lunga gittata che porta i rifugiati, decisi, cinici e armati di tecnologia contro le legioni dell’Avversario, cosa che in America ha alimentato una vasta polemica, sicuramente esagerata, a causa di alcune dichiarazioni e metodi di agire filo-israeliani che si affacciano nell’agire di Favolandia.

Willingham, aiutato dal meraviglioso lavoro del copertinista James Jean e da una carrellata di ottimi disegnatori come Bryan Talbot, Lan Medina, Philip Craig Russell e Linda Medley, riesce con Fables a non cadere nell’errore di una svolta buonista o troppo fantasy nella vicenda. Le fiabe sono infatti di mentalità medioevale, sono conservatori, a volte spietati e brutali, quanto generosi e disperati secondo l’evolversi della vicenda. Le situazioni sono imprevedibili, i colpi di scena ben fatti e le caratterizzazioni eccellenti, in cui si intrecciano cospirazioni, politica e un humor mai volgare, riescono a non annoiare mai.

 La serie ha anche uno spin-off (ovvero una storia secondaria legata all’originale), Jack of Fables, che narra le avventure del simpatico briccone Jack Horton, meglio conosciuto come Jack della pianta di fagioli o Jack Frost. Mentre Fables narra le vicende direttamente legate a Favolandia, alle fiabe che la abitano e al loro agire contro l’Avversario, Jack of Fables narra della “scrittura” e del “racconto” stesso buttando il povero Jack in un calderone di concetti letterari incarnati, metascrittura e riflessioni sul vero potere dietro le fiabe e sul loro ruolo nel mondo fino a un cross-over finale con la serie originale.

Altra serie, prequel di Fables, è Le 1001 notti di Neve che narra, attraverso una Biancaneve prigioniera di un sultano, le vicende precedenti, e spesso segrete, di molte fiabe prima di giungere a Favolandia nel nostro mondo. Alcune sono cariche di humor, altre tristi come quella del Principe Ranocchio e altre svelano molto del passato dei personaggi più importanti come quelle incentrate su Biancaneve stessa e il Lupo Cattivo.

The Fables, come Jack of Fables, è edito dalla Planeta DeAgostini e composto finora da 13 volumi (più 5 di Jack of the Fables) a colori e abbelliti da splendide copertine e ottimi disegni che rendono questo prodotto un ottimo acquisto e una splendida lettura. Il prequel Le 1001 notti di Neve è invece in cartonato e con pagine patinate.

 Dagli States arriva intanto la notizia che presto Jack of the Fables arriverà alla sua conclusione dopo 4 anni di pubblicazione. Il numero 50, che verrà incluso nel nono volume, metterà la parola fine alle avventure di Jack Homer dopo il suo esilio da Favolandia. Questo numero conclusivo sarà particolare già dal numero di pagine, maggiore del solito: quarantotto tavole in totale che andranno a celebrare una chiusura che non è stata affatto dettata da un calo di vendite, anzi, pur non raggiungendo le vette della serie originale questo spin-off ha conquistato comunque pubblico e critica al punto che il Time magazine lo ha inserito al quinto posto della Top 10 graphic novel  del 2007. Non deludere i fan con l’ultimo tassello della storia non sarà di certo un’impresa facile, ma Willingham ha dichiarato di aver ideato un finale originale degno del suo percorso, in cui verrà dato spazio ad ogni personaggio apparso nella serie, giungendo a quello che secondo l’autore sarebbe “l’unico modo in cui questa serie potrebbe essere conclusa”.

Ci troviamo di fronte a un opera che, accolta ottimamente dalla critica e vincitrice di numerosi premi letterari e illustrativi, rappresenta è un piccolo gioiello che segue la strada di ottima qualità e fedeltà al lettore già intrapresa da Sandman di Gaiman.  Insomma uno di quei titoli da avere assolutamente nella propria libreria.

Commenti (9)

  1. Aspettavo da tempo un articolo su Fables!
    James Jean � uno dei disegnatori migliori sulla piazza e impegnato in un progetto del genere…
    � assolutamente favoloso!

  2. Sai che mi hai convinto? La prima volta che vado in fumetteria ci dar� un occhiata!
    Tra l altro, quanto costa ogni volume?

  3. proprio un bell’articolo….davvero convincente! chi ti ha pagato? 😉
    per� sembra proprio un prodotto extralusso, di quelli che dopo i primi due volumi devi fare un mutuo….-_-“

    1. Forse non era chiaro ma l’articolo non l’ho scritto io ma Querion :p

      Comunque rispondendo anche a Niccol�, so che il volume 14 che uscir� a gennaio mi pare coster� 14,95…quindi si ci vuole un mutuo 🙁

      Piacere di rivederti su Komixjam Jules^^

  4. Ave a te Querion, prima console del potentato, ma per curiosit�…… quanti caspita di fumetti leggi, sei un mostro….. (in senso buono ovvimente).

  5. … Ovvimente? XD

    1. Ok …ovviamente, sbaglio o i post stanno facendo di nuovo le bizze.

    1. Abbastanza tanto….. beata te che trovi il tempo…..

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