All Star Batman

 Le due serie All Star edite dalla Dc hanno riscosso grandissimo successo tra i lettori, e benchè All Star Superman sia stata osannata anche dalla critica, stessa sorte non è toccata ad All Star Batman. Infatti il racconto dedicato alle primissime avventure di Batman e Robin ha suscitato da subito più di una perplessita nei critici che non hanno esitato a definire un mito come Frank Miller un autore che non avesse più niente da dire, e che ci racconta un Bruce Wayne più simile a Wolverine che non al cavaliere oscuro. Sinceramente non trovo che l’opera sia da stroncare, anzi devo dire che lo spaccato di vita del pipistrello che ci viene raccontato da Miller, accompagnato dalle matite di un sempre più maestoso Jim Lee, trova in me un accanito sostenitore. Il mio personalissimo punto di vista coincide infatti con quello dell’autore che descrive Bruce Wayne come una sorta di moderno Dott Jekyll e Mr Hyde, vi basterà notare nelle prime vignette la differenza tra un Bruce Wayne perfettamente sbarbato al circo e solo qualche vignetta dopo un Batman con tanto di barba incolta, per capire che il messaggio che ci lancia l’autore è assolutamente chiaro, Batman e Bruce Wayne sono due entità completamente distinte.  Sicuramente nel linguaggio usato da Miller possiamo notare più di un richiamo allo stile caustico di Garth Ennis ma questo è dovuto, a mio avvisso, al fatto che la vera chiave di volta per Batman è l’arrivo di Dick Grayson. Infatti è con la nascita del ragazzo meraviglia che Batman trova parte di quell’umanità che aveva perso nel vicolo di Crime Alley dopo essersi sporcato le mani del sangue della madre morente. Ancora possiamo notare alcune scene veramente al limite dell’esilerante, dove Bats apostrofa ogni membro della futura Justice League in maniera eccezionale, per non parlare del momento in cui Robin sta per uccidere un indifeso Hal Jordan dopo avergli sottratto l’anello delle Lanterne, solo l’intervento di Bruce riesce a salvare la vita all’eroe di smeraldo. Vi lascio scoprire le scene bellissime in cui Bruce apostrofa Superman nei modi più pittoreschi, tutti naturalmente oltremodo offensivi, o le entrate in scena di Joker e Catwoman per non parlare di una giovanissima Batgirl e di una Black Canary infatuata dal nostro eroe. Sinceramente non posso che consigliare la lettura di quest’albo, naturalmente potrà non piacervi, ma va letto e percepito con la propria sensibilità per avere una visione di quello che non si è esitato a definire come Batman: Anno 1 e mezzo, e che io più coerentemente avrei definito come Batman & Robin: Anno 1. A questo punto cedo volentieri a voi la palla per sapere se avete percepito quello che ho visto io e cosa avete notato che a me è sfuggito.

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