Eccoci qua, finalmente, dopo una lunga attesa, all’agognato (e sudato, da parte mia) post sulla vita quotidiana qua in Giappone. Innanzitutto, da dove cominciare? Mi sono fatta più volte uno schema in testa, ma c’è così tanto da dire che alla fine diventava tutto più incasinato e confusionario che se avessi scritto di getto. Quindi ho deciso di fare così, di scrivere le cose come mi vengono in mente. (poveri voi XD )
Dunque, tanto per cominciare si potrebbe partire dalla cosa che mi ha scioccato di più: i prezzi. In realtà qua è abbastanza facile andare avanti con 500 yen al giorno (3 euro circa) perchè è pieno di negozi che vendono tutta la loro merce al prezzo fisso di 100 yen (105 on le tasse), e in questi posti si può trovare davvero di tutto, dalle camicie, ai prodotti per i giardinaggio, agli alimentari preconfezionati. In effetti per uno studente qua i cup ramen sono un vero e proprio stile di vita. Economici, gustosi, e riempiono per bene. L’unico problema è che essendo agosto la voglia di bere brodo bollente finisce sotto le scarpe, e si vuole ripiegare su qualcosa di fresco, tipo frutta e verdura. E qui arriva la mazzata. Ve la sentireste voi di pagare 1500 yen (13 euro) per un cocomero di media grandezza? o di pagarne altrettanti per 5 pesche? La frutta è una delle cose più care, in quetso paese. Anche perchè hanno la ormai conosciuta e ampiamente sbeffegggiata abitudine di avvolgere tutto singolarmente, e quindi il costo lievita. Ma le tsubaki girls non si perdono d’animo, e gira che ti rigira trovano offerte, svendite e così via. bwhahaha. dico solo che le prime pesche di quest’estate e ho mangiate una settimana fa, trovate in un negozio a 105 yen l’una ç_ç quindi se d’estate vivete di frutta, non venite in giappone, o almeno veniteci pieni di soldi XD.
Beh, per le altre cose bene o male si riesce a risparmiare tranquillamente, qui la spesa si fa giorno per giorno, nei supermercati i carrelli nemmeno ci sono O_O ci sono i cestini… da una parte è buono, perchè così si compra solo quello che serve senza sprechi, dall’altra invece uno sente la mancanza di quei carrelli giganti straripanti di roba in cui si riesce a far entrare di tutto… voglio tornare in italia ç_ç. Una cosa stranissima è che qui non ci sono i pacchi di acqua minerale, la vendono a bottiglia singola, ma tanto la maggior parte delle case ha il depuratore. Insomma, di cose strane ce ne sono a bizzeffe, ma almeno il pesce è economico, la carne invece oltre ad essere grasso per più della metà, viene venduta a prezzi improponibili. Viva il riso al curry, quindi, e per il resto, ci si toglie uno sfizio ogni tanto, un dolcetto, una puntata da starbuck’s, un mc donald. Qua dove ci si gira è pieno di cibo, quindi il modo per tirare avanti con poco lo si trova. Se invece si vuole stare attenti al fegato e all’orologio biologico, le cose si fanno un pò più difficili, ma tanto è solo per due mesi XD.
Spero che questo post vi sia piaciuto, e spero anche che riusciate a farne tesoro qualora vi trovaste a passare un periodo qua. Ovviamente non esitate a fare domande, del resto mi rendo conto di essere stata abbastanza confusionaria… nei prossimi post, la vita in città e le abitudini dei giapponesi viste da vicino. Come sempre, se volete che approfondisca qualcosa, non esitate a chiedere ^^ Intanto come sempre vi consiglio di seguirci sulla nostra pagina di facebook, oltre che qui su Komixjam Alla prossima puntata!