Kuroko no Basket 33 sub ita, Recensione Komixjam

di Zyund Commenta

… se non credi che possiamo essere i migliori, beh… Ci credo io, devi solo seguirmi!

Titolo:- Siamo la squadra di basket della scuola superiore Seirin!

Riassunto:In quest’episodio continua il flash back sulla nascita del Seirin e ci viene mostrato come Teppei, alla fine, riesce a convincere Hyuga a far parte della squadra di basket, tanto che anche quest’ultimo decide di fare il giuramento sul tetto della scuola davanti a tutti gli studenti riuniti nel cortile. Ci viene così spiegata la strana tradizione della squadra di basket che c’era stata mostrata all’inizio della prima stagione. La determinazione dimostrata dai ragazzi fà si che Rico accetti la richiesta di diventare l’allenatrice della squadra di basket. La squadra del Seirin procede di partita in partita fino ad arrivare quasi alle qualifiche per le Winter Cap, ma incontra nel suo cammino la Kirisaki Daiichi, e ci viene mostrato come Hanamiya organizza l’infortunio di Teppei. Il Seirin vince la partita ma perde per l’intero anno Teppei e viene buttata fuori alle qualificazioni. Teppe decide di rimandare di un anno l’intervento per sistemare il suo infortunio e sceglie un programma di fisioterapista, così da poter giocare anche l’anno prossimo nella squadra di basket.

Commento: Ammetto che come puntata non mi è dispiaciuta, ho trovato interessate come ci viene raccontato il rapporto di amicizia tra Teppei e Hyuga e come questo sia nato da una rivalità. Ammetto anche di aver apprezzato il racconto della nascita del Seirin, ma ho trovato un po’ eccessivo dedicare ben due puntate a questo flash back, credo che tutti gli eventi principali si potessero raccontare in un solo episodio. Ammetto che provo curiosità per la prossima puntata, in cui la Kirisaki Daiichi e il Seirin si incontreranno, ma spero che i nostri protagonisti abbiano preparato un buon piano d’azione, perchè battere con un buon gioco una squadra che fonda la sua filosofia di gioco sul commettere falli non è sicuramente molto semplice e anzi si rischia di farsi prendere dalla rabbia per quello che è successo in passato ad un proprio compagno di squadra.


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