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  • #995909
    Querion
    Membro

    Speravo e spero tuttora di poter vivere tutta la mia vita senza dover assistere a guerre mondiali.

    Continuerai, tranquillo.

    L’Europa di violenza ne ha vissuta per tutti gli altri continenti messi assieme (sembra incredibile, ma, se ci si ferma a riflettere per un momento, quest’affermazione non è tanto assurda quanto potrebbe apparire in un primo momento).

    Mmmmmm, Non so se tra Cina, Mongolia e Giappone sia davvero così. Sicuramente l’Europa ha portato più guerre nel mondo degli altri continenti.
    C’è anche da dire che la nostra “instabilità” ha portato anche progressi a cui il resto del mondo si è avvicinato 50 anni fa, anno più anno meno.

    Mi auguro che la diplomazia possa essere l’unica “arma” di risoluzione delle controversie internazionali, ma cosa vuoi che ti dica: sarò un ingénu, come direbbero i francesi.

    Nah, la Russia farà quello che vuole, metterà in chiaro le cose sui suoi confini, istaurerà un governo filo-russo e quindi ritirerà le truppe, esattamente come in Georgia.

    #995911
    bluclaudino
    Partecipante

    Putin è un coglione, megalomane e berlusconiano . C’è un girone all’inferno dedicato a ‘sti soggetti.

    #995917

    Speravo e spero tuttora di poter vivere tutta la mia vita senza dover assistere a guerre mondiali. L’Europa di violenza ne ha vissuta per tutti gli altri continenti messi assieme (sembra incredibile, ma, se ci si ferma a riflettere per un momento, quest’affermazione non è tanto assurda quanto potrebbe apparire in un primo momento). Mi auguro che la diplomazia possa essere l’unica “arma” di risoluzione delle controversie internazionali, ma cosa vuoi che ti dica: sarò un ingénu, come direbbero i francesi.
    La cosa più aberrante di questa situazione sono i commenti che si trovano in rete di italiani che incitano alla violenza (filorussa, ma non dubito del fatto che, se si cerca bene, si possano trovare anche gli equivalenti filoamericani). In questo momento provo solo un’infinita tristezza. Com’è possibile che non si riesca mai ad imparare dagli errori del passato?

    Il fatto è che, per imparare dagli errori del passato, il passato bisogna prima conoscerlo e poi capirlo. E la classica mentalità del tifoso con cui molti dei nostri connazionali si approcciano a qualunque cosa, cercando di far prevalere la propria tracotantissima e disonesta ignoranza, è semplicemente incompatibile con tutto ciò.

    Comunque sì, è una cosa di una tristezza infinita.

    Nah, la Russia farà quello che vuole, metterà in chiaro le cose sui suoi confini, istaurerà un governo filo-russo e quindi ritirerà le truppe, esattamente come in Georgia.

    Un nuovo governo filo-russo in Ucraina dici? Io penso che non ce ne sarà bisogno, la partita secondo me si gioca tutta in Crimea: lì il governo filo-russo c’è già (la Crimea fa parte dell’Ucraina ma ha uno status particolare di Repubblica Autonoma, il parlamento ad esempio ha poteri limitati ma è eletto indipendentemente da quello ucraino) e la popolazione è per il 60% di origine russa: non a caso si parla di anticipare il referendum sullo status della Crimea e non a caso nel parlamento russo si discute di una norma che consenta l’annessione di nuovi territori semplicemente attraverso la via referendaria.

    Comunque le somiglianze con quello che è successo in Georgia sono moltissime, dalla farsa dei passaporti al casus belli dell’unica lingua ufficiale.

    #995918
    TVRX T-T
    Membro

    Un nuovo governo filo-russo in Ucraina dici? Io penso che non ce ne sarà bisogno, la partita secondo me si gioca tutta in Crimea: lì il governo filo-russo c’è già (la Crimea fa parte dell’Ucraina ma ha uno status particolare di Repubblica Autonoma, il parlamento ad esempio ha poteri limitati ma è eletto indipendentemente da quello ucraino) e la popolazione è per il 60% di origine russa: non a caso si parla di anticipare il referendum sullo status della Crimea e non a caso nel parlamento russo si discute di una norma che consenta l’annessione di nuovi territori semplicemente attraverso la via referendaria.

    Comunque le somiglianze con quello che è successo in Georgia sono moltissime, dalla farsa dei passaporti al casus belli dell’unica lingua ufficiale.

    Hm, più che altro alla Russia interesserebbe anche avere buona anche l’altra parte dell’Ucraina:
    – La Crimea è una penisola che le permette di controllare il Mar Nero che, assieme alla Georgia e alle sponde russe, sarebbe suo, della Turchia e della Romania, (cito solo le potenze degne di nota). E questa ce l’ha.
    – Per quel che riguarda il resto dell’Ucraina, alla Russia non farebbe certamente schifo avere dalla sua parte un paese sul quale passa un bel gasdotto, (per non parlare del fatto che è uno stato ponte/cuscinetto verso l’Europa, sul quale ci starebbe benissimo una base per il contro-scudo spaziale).

    A mio avviso non si arriverà allo scontro vero e proprio, (come sembrava dovesse accadere per Israle quando tirò fuori l’Iron Dome). Non sarà neanche così “cruento” come fu quello. La Russia farà la voce grossa e subito “vincerà” lei e poi dopo, come sempre, arriverà l’ONU che chiederà di fare degli accordi bilaterali, presieduti da qualche altro big come l’UE e gli USA.

    L’Ucraina, se fosse furba e compatta, starebbe con entrambe le parti: vendi il gas all’Europa e ti fai dare degli aiuti per il sociale; garantisci sostegno geo-politico alla Russia e ti fai dare degli sgravi fiscali sull’energia, così fai ripartire l’industria. :sisi: E che tengano il russo come seconda lingua: tanto l’inglese è inflazionato.

    #995921
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    e poi arrivo io con una notizia cretina

    Ryanair Will Fly to US for $14, CEO Says – ABC News

    con 10 euro?!

    dove può arrivare il low cost!!!??? il prezzo necessariamente deve essere molto più alto. Anche con le aggiunte di fine articolo, non puoi attraversare un oceano e pagare una miseria. Mi sembra una cretinata detta dal CEO solo per pubblicizzarsi

    #995923

    Per quel che riguarda il resto dell’Ucraina, alla Russia non farebbe certamente schifo avere dalla sua parte un paese sul quale passa un bel gasdotto, (per non parlare del fatto che è uno stato ponte/cuscinetto verso l’Europa, sul quale ci starebbe benissimo una base per il contro-scudo spaziale).

    L’Ucraina, se fosse furba e compatta, starebbe con entrambe le parti: vendi il gas all’Europa e ti fai dare degli aiuti per il sociale; garantisci sostegno geo-politico alla Russia e ti fai dare degli sgravi fiscali sull’energia, così fai ripartire l’industria. :sisi: E che tengano il russo come seconda lingua: tanto l’inglese è inflazionato.

    Certo, ma la Russia è talmente forte da poter fare la voce grossa con qualunque governo si insedi in Ucraina, anche un governo Obamashenko. Gli sgravi fiscali sull’energia ci sono già, e nonostante questo l’Ucraina ha debiti sull’energia per più di 1 miliardo di euro (quasi l’1% del PIL). Io penso che se la Russia dovesse riuscire ad ottenere una “maggior indipendenza” della Crimea dall’Ucraina sarebbe molto più che soddisfatta, anche se al governo ucraino dovessero andarci gli ultranazionalisti, l’Ucraina entrasse nell’UE e come seconda lingua ufficiale venisse imposto un dialetto paraguayano.

    Anche perché i governi passano velocemente, molto più velocemente di quanto non si possa ribaltare un processo messo in moto da un referendum autonomista, secessionista o quello che sarà, se i risultati dovessero andare in una determinata direzione.

    Quello che dici tu può anche essere condivisibile da un punto di vista “pragmatico”, ma così facendo ti devi rassegnare ad essere a tutti gli effetti una nazione suddita. Questa è una cosa che a molti ucraini inizia a pesare in maniera insostenibile, e non credo solo dal punto di vista dell’orgoglio nazionale.

    #995924
    TVRX T-T
    Membro

    Certo, ma la Russia è talmente forte da poter fare la voce grossa con qualunque governo si insedi in Ucraina, anche un governo Obamashenko. Gli sgravi fiscali sull’energia ci sono già, e nonostante questo l’Ucraina ha debiti sull’energia per più di 1 miliardo di euro (quasi l’1% del PIL). Io penso che se la Russia dovesse riuscire ad ottenere una “maggior indipendenza” della Crimea dall’Ucraina sarebbe molto più che soddisfatta, anche se al governo ucraino dovessero andarci gli ultranazionalisti, l’Ucraina entrasse nell’UE e come seconda lingua ufficiale venisse imposto un dialetto paraguayano.

    Hm, concordo sul fatto che alla Russia non interessa molto essere simpatica agli altri paesi, ma sono dell’idea che non possa andare avanti per sempre senza modificare un po’ i suoi atteggiamenti internazionali. L’Ucraina, data la sua storia, vicinanza alla UE e anche alla sua situazione economica poteva essere un ottimo banco di prova per smorzare un po’ i toni. La Crimea era vicina ad un referendum e sarebbe stata sua, mentre l’Ucraina sarebbe comunque rimasta legata con due corde a lei: la dipendenza energetica e questa “gratitudine” per averle fatto spiccare il volo verso l’ovest.

    Anche perché i governi passano velocemente, molto più velocemente di quanto non si possa ribaltare un processo messo in moto da un referendum autonomista, secessionista o quello che sarà, se i risultati dovessero andare in una determinata direzione.

    Su questo concordo, anche perché una Crimea completamente da sola non mi da un gran senso di stabilità. :look:

    Quello che dici tu può anche essere condivisibile da un punto di vista “pragmatico”, ma così facendo ti devi rassegnare ad essere a tutti gli effetti una nazione suddita. Questa è una cosa che a molti ucraini inizia a pesare in maniera insostenibile, e non credo solo dal punto di vista dell’orgoglio nazionale.

    Hm, sudditanza o capacità diplomatica? Se davvero riuscisse ad essere uno stato ponte piuttosto che uno stato cuscinetto è già un bel passo avanti, se poi vuole arrivare alla svolta ultra-nazionalista come l’Ungheria, allora è un altro discorso, (ma la situazione Ucraina è un’altra). In questo caso non gli converrebbe neanche entrare nell’UE, (se davvero la svolta fosse ultra-nazionalista).

    #995926

    Su questo concordo, anche perché una Crimea completamente da sola non mi da un gran senso di stabilità. :look:

    Quello no, certo 🙂 ma a parte questo, intendevo dire che se questa campagna termina con una Crimea più “indipendente” ed un governo ucraino meno filo-russo, la situazione per la Russia tutto sommato sarebbe positiva, perché i governi passano velocemente e tra qualche anno potrebbe esserci un altro governo filo-russo come il precedente, mentre l'”indipendenza” acquisita dalla Crimea rimarrebbe.

    Hm, sudditanza o capacità diplomatica? Se davvero riuscisse ad essere uno stato ponte piuttosto che uno stato cuscinetto è già un bel passo avanti, se poi vuole arrivare alla svolta ultra-nazionalista come l’Ungheria, allora è un altro discorso, (ma la situazione Ucraina è un’altra). In questo caso non gli converrebbe neanche entrare nell’UE, (se davvero la svolta fosse ultra-nazionalista).

    Questo è un discorso complesso e secondo me non hai tutti i torti. Comunque penso che un ucraino sceso in piazza negli scorsi giorni, e non necessariamente di quelli ultra-nazionalisti, ti risponderebbe che vorrebbe un’Ucraina che non fosse né uno stato cuscinetto, né uno stato ponte ma uno Stato sovrano ed indipendente. Oggi obiettivamente non lo è (e chissà se lo sarà mai).

    #995927
    TVRX T-T
    Membro

    Questo è un discorso complesso e secondo me non hai tutti i torti. Comunque penso che un ucraino sceso in piazza negli scorsi giorni, e non necessariamente di quelli ultra-nazionalisti, ti risponderebbe che vorrebbe un’Ucraina che non fosse né uno stato cuscinetto, né uno stato ponte ma uno Stato sovrano ed indipendente. Oggi obiettivamente non lo è (e chissà se lo sarà mai).

    Questo è vero, ma il problema è che in una situazione istituzionale così debilitata la deriva nazionalista è una minaccia concreta, (soprattutto se l’obiettivo è uscire dalla sudditanza).

    Non dico che uno stato come l’Ucraina non ce la possa fare, (magari fra 50 è nel G8), ma per essere uno stato che se la comanda, servono requisiti mica da poco, e lei non ce li ha.

    #995928
    kant
    Membro

    “Fare politica” è un’espressione piuttosto generica, non esiste nessuna attività lavorativa che sia incompatibile con il “fare politica”. Diverso è quando si ricoprono cariche pubbliche.

    Comunque, il principio che sta alla base del conflitto di interessi (in realtà il principio è più esteso, noi ci stiamo occupando soltanto della parte che riguarda il rapporto pubblico/privato) è evitare che un soggetto utilizzi una carica pubblica ed i poteri che ne derivano per ottenere un vantaggio personale e non un vantaggio per la collettività, che anzi potrebbe addirittura subire un danno dal vantaggio personale di cui sopra. Uno che ha una clinica con 20 posti letto può benissimo utilizzare una carica pubblica per ottenere un vantaggio personale: per fare un esempio limite, potrebbe decidere, se fosse nelle proprie possibilità, di introdurre una fiscalità di vantaggio per le cliniche private con meno di 21 posti letto e caricare i costi sulla sanità pubblica. Quindi il problema si porrebbe anche per lui.
    Però è evidente che la soluzione non possa essere la stessa per tutti, sia perché non tutte le cariche pubbliche possono essere sottoposte agli stessi vincoli rispetto alle attività private (l’assessore comunale ha meno poteri di un ministro, quindi è naturale che abbia meno vincoli), sia perché chiunque (quasi chiunque) decida di fare politica lo fa partendo da una certa posizione lavorativa e non tutti i politici possono provenire dal settore pubblico, che consente di gestire questi passaggi con una certa flessibilità.

    Il punto da salvaguardare in tutti i casi è che il rapporto tra questa posizione lavorativa ed il ruolo politico/istituzionale che si va a ricoprire dev’essere gestito in modo del tutto trasparente e nell’unico interesse della collettività, e questo si può ottenere attraverso diversi mezzi.
    Uno dei mezzi è quello della pubblicazione dei propri redditi nel momento in cui si ricopre una carica pubblica (in California, che è meglio se sta dov’è fino ad un certo punto, chi ricopre una carica pubblica è obbligato a rendicontare anche i regali che riceve, se questi superano il valore di 500$). Il vincolo che lega amministrati ed amministratori dev’essere basato sulla trasparenza, chiunque sia l’amministratore. Quindi da questo punto di vista chi ha una clinica con 20 posti letto è esattamente uguale a chi ne ha una con 1000.
    Un secondo mezzo è quello di escludere da determinati processi decisionali chi, da quei processi, potrebbe trarre un vantaggio personale. Quindi se si va a legiferare sul tema “fiscalità delle cliniche in base al numero di posti letto”, anche qui, i due soggetti vanno considerati esattamente allo stesso modo.
    Un terzo mezzo è quello di stabilire un’incompatibilità tra determinate cariche pubbliche e le proprie attività private. Questo secondo me dovrebbe valere, in generale, per tutte le attività che si svolgono con fondi pubblici rispetto a tutte quelle cariche a cui spetta la gestione di quei fondi (quindi anche le cliniche private con 1 posto letto se fossero convenzionate – ovviamente nei fatti non può essere così -). Dopodiché, per le attività esclusivamente private, potrei essere d’accordo con te, si potrebbe ad esempio introdurre una soglia di reddito (o di volume d’affari, o di altre cose) al di sopra della quale la carica non si può ricoprire se non con l’affidamento della propria attività ad un fiduciario, e al di sotto della quale invece valgono soltanto i due punti precedenti. Elaborare un sistema per distinguere chi ha un negozio di alimentari dal proprietario di una multinazionale male non farebbe.

    sono d’accordo in generale su quello che hai scritto, soprattutto sulle ultime righe, fare le differenze tra le varie circostanze è un obbligo

    Comunque devi tenere presente che parlare di vendita non è del tutto corretto, almeno da quello che mi risulta: si tratta di cedere temporaneamente la proprietà (anche se proprietà è forse una parola inadatta, il fiduciario è più un amministratore con pieni poteri che un proprietario) ad un soggetto che la gestirà in completa autonomia. Alla cessazione della carica si ritorna allo stato originario delle cose.

    non è così semplice, se l’azienda è familiare, l’affido ad un fiduciario non cambierebbe cmq la situazione(perchè l’azienda resterebbe sempre di proprietà della famiglia…), mentre se parliamo di società per azioni, l’affido potrebbe pure avere ripercussioni negative nel mercato azionario

    Dopodiché le regole non possono essere costruite sulle eccezioni, per cui se c’è qualcuno che a causa di una particolare condizione lavorativa / familiare non è in grado di fare, che ne so, il parlamentare e contemporaneamente sfamare tutti i familiari sarà costretto a scegliere una delle due cose. Sinceramente, se la coperta delle leggi dovesse risultare troppo corta, preferisco che si copra più la parte “interesse della collettività” che la parte “possibilità del singolo”.

    diciamo che è questo il nodo spinoso di tutta la questione, sostanzialmente qualsiasi attività lavorativa di un politico, potrebbe generare un conflitto d’interesse, neppure la disoccupazione ad esempio ne sarebbe immune,
    ad esempio un luminare come veronesi ministro della salute, da oncologo si potrebbe trovare a decidere sulla suddivisione dei fondi da destinare a varie ricerche, o su vari protocolli
    un generale alla difesa potrebbe prediligere un’arma rispetto ad un’altra,
    un fiscalista all’economia potrebbe pensare più ai suoi clienti una volta terminato l’incarico, che altro
    il disoccupato potrebbe decidere di favorire gli aiuti di stato, anche mettendo a rischio il bilancio nazionale e tante altre situazioni difficilmente risolvibili
    per l’assurdo una legge troppo restrittiva, estremizzando il concetto potrebbe portare l’ineleggibilità a chiunque, non estremizzando invece potrebbe essere un buon mezzo per favorire “giochetti” atti ad eliminare l’avversario, favorendo l’amico, per questo sono d’accordo su una linea generale comune, che limiti di fatto i casi eclatanti alla berlusconi, ma che debbano essere previste delle eccezioni sui vari casi di conflitto

    #996175

    Grazie a tutta questa baraonda che è scoppiata nel Movimento Cinqve Stelle (nick con cui commentavo in alcuni blog filogrillini :asd: ) sono venuto a conoscenza di un sito molto interessante. Dateci un’occhiata e se c’è qualche vostro amico/parente che si interessa di politica potreste anche segnalarglielo

    elenco dei deputati – OpenParlamento

    ———- Post added at 21:04 ———- Previous post was at 20:37 ———-

    Tra l’altro scorrendo l’elenco si notano delle curiosità.

    Fra i 20 deputati più assenteisti ce ne sono 7 di FI (tra cui la Santanché), 3 del Misto, 2 di Scelta Civica, 2 del PD (Cuperlo e Bersani), 2 di NCD e 1 di Lega, SEL, FdI e PI (che non so che cazzo sia, sarà Popolari Italiani o cose del genere).

    Fra i 20 deputati più presenti ce ne sono invece ben 15 del PD (con 3 deputati che hanno 0 assenze su 3554 votazioni), 3 di FI, 1 di SEL e 1 di FdI (anche lui con 0 assenze).

    Al Senato la situazione è simile: tra i 20 senatori più assenteisti, senza contare i senatori a vita Cattaneo e Rubbia, ce ne sono ben 13 di FI (tra cui Verdini e Ghedini con più del 99,5% di assenze. Il nano però è impareggiabile, con il 99,94% di assenze, ovvero una presenza – memorabile – su 1815. Ma non è conteggiato in quanto decaduto), poi 3 NCD, 2 GAL e 2 PD.

    Tra i 20 senatori più presenti 14 sono del PD (tra cui Casson, con 3 assenze su 3644 voti), 2 NCD, 1 Lega, 1 FI, 1 GAL, 1 PI.

    Cosa vogliano dire questi dati lo lascio all’interpretazione di ognuno.

    #996216
    Gilles Villeneuve
    Partecipante
    #996227

    Grazie a tutta questa baraonda che è scoppiata nel Movimento Cinqve Stelle (nick con cui commentavo in alcuni blog filogrillini :asd: ) sono venuto a conoscenza di un sito molto interessante. Dateci un’occhiata e se c’è qualche vostro amico/parente che si interessa di politica potreste anche segnalarglielo

    elenco dei deputati – OpenParlamento

    ———- Post added at 21:04 ———- Previous post was at 20:37 ———-

    Tra l’altro scorrendo l’elenco si notano delle curiosità.

    Fra i 20 deputati più assenteisti ce ne sono 7 di FI (tra cui la Santanché), 3 del Misto, 2 di Scelta Civica, 2 del PD (Cuperlo e Bersani), 2 di NCD e 1 di Lega, SEL, FdI e PI (che non so che cazzo sia, sarà Popolari Italiani o cose del genere).

    Fra i 20 deputati più presenti ce ne sono invece ben 15 del PD (con 3 deputati che hanno 0 assenze su 3554 votazioni), 3 di FI, 1 di SEL e 1 di FdI (anche lui con 0 assenze).

    Al Senato la situazione è simile: tra i 20 senatori più assenteisti, senza contare i senatori a vita Cattaneo e Rubbia, ce ne sono ben 13 di FI (tra cui Verdini e Ghedini con più del 99,5% di assenze. Il nano però è impareggiabile, con il 99,94% di assenze, ovvero una presenza – memorabile – su 1815. Ma non è conteggiato in quanto decaduto), poi 3 NCD, 2 GAL e 2 PD.

    Tra i 20 senatori più presenti 14 sono del PD (tra cui Casson, con 3 assenze su 3644 voti), 2 NCD, 1 Lega, 1 FI, 1 GAL, 1 PI.

    Cosa vogliano dire questi dati lo lascio all’interpretazione di ognuno.

    Davvero non avevi mai sentito parlare di OpenParlamento? A Otto e Mezzo nel Punto di Paolo Pagliaro è citato spesso come fonte di dati per quanto concerne i lavori parlamentari. :ahsisi:

    Bersani tenderei a perdonarlo, considerato che è stato sul punto di lasciarci solo qualche mese fa. Assenteismo giustificato il suo, diciamo. :asd:

    #996237

    Davvero non avevi mai sentito parlare di OpenParlamento? A Otto e Mezzo nel Punto di Paolo Pagliaro è citato spesso come fonte di dati per quanto concerne i lavori parlamentari. :ahsisi:

    Bersani tenderei a perdonarlo, considerato che è stato sul punto di lasciarci solo qualche mese fa. Assenteismo giustificato il suo, diciamo. :asd:

    Giuro. L’avrò sentito nominare, ma non ci ho fatto caso più di tanto. Forse perché a casa mia c’è una faida ogni sera, con mio fratello che vuole guardarsi Modern Family, mia nonna gli stramaledettissimi pacchi, quindi le volte in cui ce l’ho vinta sono poche :asd:

    Bersani io non lo giustifico, non va in parlamento perché fa parte della Ka$$taPDmenoelleBimbembergBindiFrancheschiniDalema pakatidallaMerkelUEcaccaElaTAV?piddini. L’emorragia celebrale è solo una scusa, sveglia!!!11!!!

    #996253
    Gilles Villeneuve
    Partecipante

    Articolo lunghetto e in inglese, ma molto interessante. Analizza l’ultra-destra ucraina che sta prendendo piede in questo casino, partendo dalla seconda guerra mondiale. Non c’è niente da fare: dove non c’è armonia, dove la giustizia sociale non ha sanato tutto e dove le questioni di un popolo non vengono risolte, l’estremismo è come un cancro che si fa sempre più grande. Forse, e sottolineo forse (perché non sono un professore di storia, però…), vale più per l’estremismo di destra.
    Articolo trovato dalla pagina ufficiale Fb di Oliver Stone, mai banale.
    The dark side of the Ukraine revolt: the rise of the quasi-fascists – Stop the War Coalition

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