Oggi vi parlerò di un’opera molto attesa in questa stagione, che, un giorno dopo la proiezione in madrepatria, viene pubblicata in streaming in 8 lingue, ma di questo ne avevamo già parlato qui, come avete intuito vi parlerò di Black Rock Shooter.
L’opera nasce come video d’animazione diretto da Shinobu Yoshioka, scritto da Nagaru Tanigawa e Shinobu Yoshioka, con le musiche di Ryo sotto lo studio Ordet, anche se la prima illustrazione è stata realizzata da Huke, ispirato dalla canzone dei Supercell. Dal video sono nati numerosi progetti, due manga, due game e una serie anime di 8 episodi. L’anime è diretto da Shinobu Yoshioka, e scritto da Mari Okada, sempre sotto lo studio Ordet e con le musiche di Ryo, ma prima della serie completa è stato realizzato un OAV, distribuito nel 2009,come edizione Pilot per la serie.
La protagonista dell’opera è Mato Kuroi, una ragazza delle medie che, dopo aver fatto amicizia con una sua compagna di classe, Yomi Takanashi, dovrà riuscire a ritrovare la sua migliore amica scomparsa, per questo entrerà in contatto con Black Rock Shooter, in eterna lotta contro Dead Master.
Devo dire che come opera è molto interessante, anche perché non presenta uno stile molto comune, sia nei disegni che in particolari animazioni, ma c’è qualche pecca nella realizzazione dell’opera, alcune scene non molto importati sono state realizzate grossolanamente, dato che sia ombre sia disegni potrebbero essere stati realizzati meglio. Altra grande pecca all’opera, per me, è la prima puntata della serie anime, per chi non ha visto l’OAV o non conosce nulla di questo franchise multimediale, è difficile capire cosa succede e il fatto che in tutta la puntata non venga chiarito nulla, ne si capisca a cosa si riferiscono questi continui flash back rischia di allontanare lo spettatore; questa tecnica può essere interessante se realizzata in un solo corto animato, ma non credo che possa avere lo stesso effetto se sono ben 8 episodi, per questo avrei preferito che ci fosse un’introduzione migliore agl’eventi e non ci venissero presentati e basta. Voi cosa ne pensate? Credete che come tecnica possa risultare buona anche su un prodotto diviso in episodi? O avreste preferito una narrazione un po’ più lineare?