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6 Ottobre 2012 alle 00:14 #930555bluclaudinoPartecipante
Ho finito “Mondo senza fine” di Follet e sto per finire “La caduta dei giganti”.
Il primo è, com’era prevedibile, una figata colossale, l’ho trovato anche migliore de “i Pilastri della terra”, iperconsigliato (nonostante le 1400 pagine.. vola!).
La caduta dei giganti sembra il tipico capolavoro follettiano: comincia lento (per 100 pagine ci si annoia un pochino) salvo poi, dopo aver presentato questa mole enorme di personaggi (quanti saranno, una quindicina di personaggi protagonisti? :mah:), spararti nel vivo del romanzo, passando dalla prima alla quinta in una botta sola :icon_eek: Leggetelo ragazzi perchè merita tantissimo, inoltre è appena uscito “L’inverno del mondo” che ne è il naturale seguito (ci sono alcuni personaggi della Caduta dei Giganti oltre che alcuni dei loro figli) e fra due anni uscirà l’ultimo. Che dire, Follet è un genio indiscusso, riuscire ad insegnare storia (perchè un ripasso bello sostanzioso con lui è assicurato) ed entusiasmare in questo modo penso che sia una cosa unica :sisi:
7 Ottobre 2012 alle 20:15 #930732Naruto-SenninMembroHo finito “Mondo senza fine” di Follet e sto per finire “La caduta dei giganti”.
Il primo è, com’era prevedibile, una figata colossale, l’ho trovato anche migliore de “i Pilastri della terra”, iperconsigliato (nonostante le 1400 pagine.. vola!).
La caduta dei giganti sembra il tipico capolavoro follettiano: comincia lento (per 100 pagine ci si annoia un pochino) salvo poi, dopo aver presentato questa mole enorme di personaggi (quanti saranno, una quindicina di personaggi protagonisti? :mah:), spararti nel vivo del romanzo, passando dalla prima alla quinta in una botta sola :icon_eek: Leggetelo ragazzi perchè merita tantissimo, inoltre è appena uscito “L’inverno del mondo” che ne è il naturale seguito (ci sono alcuni personaggi della Caduta dei Giganti oltre che alcuni dei loro figli) e fra due anni uscirà l’ultimo. Che dire, Follet è un genio indiscusso, riuscire ad insegnare storia (perchè un ripasso bello sostanzioso con lui è assicurato) ed entusiasmare in questo modo penso che sia una cosa unica :sisi:
I pilastri della terra è quello del costruttore di case che dopo la morte della moglie per un parto se ne va con una forestiera exactly? Perché se sì l’ho mollato a metà, non mi piaceva proprio :mah:
8 Ottobre 2012 alle 07:16 #877259bluclaudinoPartecipanteI pilastri della terra è quello del costruttore di case che dopo la morte della moglie per un parto se ne va con una forestiera exactly? Perché se sì l’ho mollato a metà, non mi piaceva proprio :mah:
Quello che hai detto sono 40 pagine, si e no.. letto fino a metà? Hai letto 600 pagine, e l’hai mollato? Non è molto credibile.. oltre al fatto che 600 pagine sono un libro medio-lungo, quindi non l’avresti proprio disprezzato..
Ritenta 😉
8 Ottobre 2012 alle 13:42 #930776Naruto-SenninMembroQuello che hai detto sono 40 pagine, si e no.. letto fino a metà? Hai letto 600 pagine, e l’hai mollato? Non è molto credibile.. oltre al fatto che 600 pagine sono un libro medio-lungo, quindi non l’avresti proprio disprezzato..
Ritenta 😉
Ora non ricordo ma alle 400 ci sono arrivato sicuro, non dico che sia melma ma non mi ha nemmeno entusiasmato, alla fine son gusti 😉
11 Ottobre 2012 alle 12:53 #931274bluclaudinoPartecipanteEccomi finalmente! Finito l’altro ieri “La caduta dei Giganti” 😀
Solo una parola: SPETTACOLARE! Innanzittutto ho fatto un ripassone di storia, che non guasta mai, contando che Follett ha collaborato in questo libro con una dozzina di storici di fama internazionale la dice lunga sulla fedeltà del romanzo alla realtà storica.
Il libro parte lento come tutti i Follett, ma dopo le prime 300 pagine me lo sono divorato in 5 giorni senza nemmeno accorgermene: i rapporti umani (e politici) sono trattati in modo incredibile, sono descitte scene con una perizia ed un coinvolgimento tale che davvero mi sono sentito una mosca sparata nel passato, bellissimo! Scene di famiglie che aspettano per strada l’inesorabile postino con la lettera del capo di stato (per la morte di un figlio, un fratello, un amico) o battaglie sanguinolente come quella della Somme o della Marna, come anche la famosissima Tregua di Natale, sono descritte in modo perfetto, con una componente di immedesimazione assoluta!Libro più che consigliato!
Voto: 9/10
24 Ottobre 2012 alle 08:27 #933190QuerionMembroPer dei libri molto leggeri di noir-action consiglierei quelli di gischler. Sono veloci da leggere, prendono e costano anche poco.
Non bisogna aspettarci chissà cosa ma sono un piacevole intermezzo per viaggi o ore buche.17 Novembre 2012 alle 15:14 #937310Bunta-samaPartecipanteAppena ultimato il secondo libro, consiglio caldamente “Il mercante di libri maledetti” e “la biblioteca perduta dell’alchimista” di Marcello Simoni.
Le due storie su Ignazio da Toledo sapranno farvi passare delle piacevoli ore, fidatevi 😉18 Novembre 2012 alle 19:40 #937580Ichigo2PartecipanteIo vi consiglio “il segno dei quattro” di sir. Arthur Doyle
18 Novembre 2012 alle 19:44 #937582bluclaudinoPartecipanteIo vi consiglio “il segno dei quattro” di sir. Arthur Doyle
Ambè, hai detto poco :sbav: Anche uno studio in rosso è fighissimo :sisi:
Io invece sto leggendo “Il cacciatore di aquiloni”. “Mille splendidi soli” l’ho già letto, meraviglioso ma con una struttura che fino ad ora mi sembra completamente differente :sisi:
18 Novembre 2012 alle 21:23 #937634KirisutoModeratoreNon l’ho ancora finito, ma a meno che nel finale non abbia una caduta di stile colossale, mi sento di consigliarvi “Punto contro punto”.
Leggermente impegnativo, ma la struttura narrativa è parecchio interessante, poi a me Huxley piace parecchio.Ci sono dentro più spunti filosofici che narrativa. Avvisati. :asd:
26 Novembre 2012 alle 10:38 #938973Ichigo2PartecipanteBlu ma che cambia ne “la caduta dei giganti” tra la copertina bianca e quella nera? :asd:
Ah comunque ti consiglio i libri di Frank Schätzing*(o come diavolo si scrive) soprattutto “Limit” (forse un po’ troppo lungo in effetti) e “Il quinto giorno”
26 Novembre 2012 alle 10:40 #938974bluclaudinoPartecipanteBlu ma che cambia ne “la caduta dei giganti” tra la copertina bianca e quella nera? :asd:
Ah comunque ti consiglio i libri di Frank Schätzing*(o come diavolo si scrive) soprattutto “Limit” (forse un po’ troppo lungo in effetti) e “Il quinto giorno”
Quella nera è più nazi :asd: Boh, io ho preso quella in versione economica e c’è solo nera, non mi pongo il problema :mah:
15 Febbraio 2013 alle 13:18 #950791Nick90ModeratoreDivertitevi, baldi giovini.
15 Febbraio 2013 alle 14:00 #950804ZeprikanMembroIo ho appena finito di leggere Veracruz, di Valerio Evangelisti. Lo consiglio solo a chi, come me, è patito dell’epoca delle grandi scoperte geografiche e dei pirati. Il libro narra la presa della città di Veracruz, considerata impossibile da catturare a causa delle alte misure di protezione e dal grande numero di soldati posti a difesa della città, da parte del cavaliere Michel de Grammont, ultimo leggendario capo dei Fratelli della Costa, compagnia piratesca che infesta il mar dei Caraibi.
Il libro non è molto “robusto” conta circa 300 pagine, ma la narrazione è molto ben strutturata, capace di catapultarti all’interno delle trame narrative.
Come voto io darei un 8/10.6 Marzo 2013 alle 21:46 #631822Ichigo2PartecipanteVi voglio consigliare un libro questa volta drammatico che mi ha molto colpito:
Cuore Cavo di Viola Di Grado
[SPOILER][/SPOILER]Mi ha colpito soprattutto perché la protagonista, la venticinquenne Dorotea, è morta.
O meglio si è suicidata tagliandosi le vene nella vasca da bagno e, nonostante ciò, racconta quello che ne è della sua anima e descrive in modo molto crudo, senza sconti, il suo decadimento fisico nella tomba (e l’invasione di mosche, larve e vermi).
Racconta i suoi tormenti, il senso di solitudine, i desideri, questa “vita dopo la morte” in cui spia chi le è accanto vagando in un mondo deserto ma affollato, dove i vivi non possono più vederti e sentirti.
È un romanzo lacerante e duro, per chi ha paura della morte e, soprattutto, per chi ha paura della vita.Probabilmente m’ha colpito proprio perché si colloca in un punto della mia vita abbastanza critico
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