Ramen: let’s eat!

Salve a tutti lettori di komixjam oggi parliamo di Ramen! So bene che non necessita di grandi presentazioni in quanto ognuno di noi lo conosce bene grazie al manga “Naruto” tuttavia non deve essere sottovalutato e richiede quantomeno una breve introduzione, una sorta d’infarinatura generale su questo piatto molto saporito.

Inizialmente il Ramen era un piatto di spaghetti cinesi all’uovo che si servivano senza brodo con l’aggiunta di verdure come condimento, più tardi arrivò un’altra interpretazione, per così dire, della pietanza alla quale si sostituirono gli spaghetti all’uovo utilizzando quelli normali di grano, si aggiunse il brodo con varie spezie abbinando alla zuppa dei pezzi di carne (pollo o maiale) o pesce, uova, alghe crude e verdure varie.

Detto questo, durante il mio lunghissimo soggiorno a Firenze di due giorni mi sono imbattuto in un piccolo supermercato nelle parti della stazione ferroviaria, l’occhio mi cade su una confezione di plastica, molto colorata con delle scritte orientali. Sfruttando la mia conoscenza della lingua giapponese ho dato un’occhiata alle immagini del prodotto e poco dopo mi sono ritrovato con la borsa piena di ramen istantaneo. Una volta arrivato a casa allora ho deciso di chiamare il mio fido assistente che per ragioni di sicurezza chiameremo chicco (il suo nome è Enrico 😀 ). Non potevo non condividere quest’esperienza così ho pensato bene di scattare qualche foto e spiegarvi in caso aveste tra le mani una pietanza del genere come comportarsi e come consumarla.

Inizialmente ci si ritrova abbastanza spaesati perché le indicazioni del prodotto di composizione e di cottura sono esclusivamente giapponesi, quindi dopo un breve periodo di mal di testa avrete in mano una confezione simile a questa.

Dopo esservi ripresi dovrete aprire la confezione che presenterà almeno altre tre sorprese. Nella confezione, oltre alla pasta ci sono altre tre confezioni inizialmente difficili da identificare ma che presto assumono una loro funzione specifica. Una bustina contiene delle erbette da condimento, la seconda è piena di spezie molto forti mentre la terza contiene un liquido per insaporire il brodo di ramen, che nel nostro caso è al pesce.

Dopo aver messo a bollire l’acqua si deve immergere la pasta per pochi minuti finché non raggiunge lo stato di cottura necessario. Poi abbiamo successivamente preso un po’ d’acqua della cottura e l’abbiamo usata come brodo mescolando gli spaghetti, termine improprio non pensate siano uguali a quelli italiani, con il contenuto delle famose tre bustine ignote. Ora veniamo alla presa in giro! Ebbene i mitici naruto c’erano, eccome se c’erano ma non come li abbiamo sempre visti ed immaginati, naturalmente erano stati messi solo per abbellimento e guarnizione del piatto ma per un attimo ho pensato davvero fossero quelli originali. La differenza era davvero abissale e capirete quando avrete aperto le immagini!

A questo punto abbiamo incominciato a mangiare il tutto e la prima impressione che abbiamo avuto entrambi è stata il gusto molto speziato e saporito del piatto. Vediamo un esempio di Ramen ingozzatus nella foto sottostante.

A fine pasto dovevamo finire in bellezza e l’abbiamo fatto bevendo e finendo (tanto nessuno guidava) una bottiglia di Sakè nell’apposito servizio giapponese.

Per concludere ho fatto una breve ricerca ed ho trovato un po’ di siti interessanti dove potrete acquistare varie tipologie di Ramen perché ce ne sono davvero parecchie, eccone alcuni:

Ramendepot – Koamart shop – Ramen.it (quest’ultimo come potete vedere è italiano)

Ricetta casalinga per i coraggiosi e le coraggiose che vogliono cimentarsi in cucina.

Spero sia stato divertente ed interessante, la parola come sempre passa a voi!