Pare però che il prodotto sia destinato a solo mercato dell’arcipelago, quindi è logico pensare che funzioni solo per i fortunati cani giapponesi. Come potete vedere dall’illustrazione, questo innovativo apparecchio consiste di un collare digitale e di un telecomando che funziona anche da ricevitore. Quando il cane emette un verso, il collare registra le vibrazioni della corde vocali e le trasmette al telecomando, che le converte in linguaggio umano. Sempre per la serie: ormai non possono più stupirci, ecco che i giapponesi ci smentiscono. Dico io, ma a che cosa mai può servire una cosa de genere? un padrone che voglia bene al suo cane riesce a capirlo benissimo anche senza traduttore… anzi, mi immagino le belle scenette che si verranno a creare: Padrone/a: pucci pucci, tesoro, vuoi giocare con la pallina? il cane: woff!! telecomando: no, maledetta megera, voglio che tu crepi così potrò smettere di indossare questi ridicoli cappottini scozzesi. E così via. Certo, sarebbe molto utile per i cani, più che per i padroni, così forse riuscirebero a farsi capire e a non essere più cosniderati semplicemente quelle pallette di pelo che vanno a tutti i costi coccolati, anche se da come guaiscono e si dimenano sembra proprio che non gli piaccia… Magari è la volta buona che alcuni padroni incompetenti iniziano a considerare il cane come una creatura con dignità e diritti…
Voi che ne pensate? A me paradossalmente sembra quasi una bella idea, e poi ci sarebbe davvero parecchio divertirsi. Credo che le scenette come quella che ho immaginato sopra sarebbero tutt’altro che rare… la riscossa dei miglior amici dell’uomo asd.
Di seguito, un piccolo video di presentazione dell’innovativo e rivoluzionario prodotto. Voi lo comprereste per il vostro cane? E se il traduttore andasse in tilt e riportasse frasi sbagliate? Sarebbe davvero la fine…
Stay tuned on Komixjam!
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[fonte: youkoso italia]