Reply To: Naruto 643: Ipotesi e Discussione Spoiler

#980799
The_Moon
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E invece c’entra eccome, perché che lo si diventi prima o dopo noi di edo-jinchuriki non ne avevamo visti. E tutti gli indizi facevano presagire che non si potesse esserlo, vedi Obito che aggancia i Bijuu agli ex-jinchuuriki con le barre nere, vedi Madara che lo afferma esplicitamente per il caso del Juubi. Il fatto di ottenere i poteri che si possedevano in vita aveva già creato abbastanza paradossi (gli occhi di Madara contemporaneamente in Edo Madara e in Obito, gli occhi di Itachi contemporaneamente in Sasuke ed Edo Itachi) ora rischia di mandare veramente a quel paese tutta la coerenza del manga.
Mettiamo ad esempio che qualcuno prenda il DNA di Bee, lo uccida e poi utilizzi l’edo tensei. Con la tua interpretazione ci sarebbero due Gyuki, uno dentro edo Bee, un altro libero poichè ci viene detto che se viene uccisa la forza portante il demone si riforma da qualche parte. E in questo caso non sarebbe come nel caso di Kurama, dove si tratta di due metà, ma si tratterebbe di due Gyuki interi ed identici. E se qualcuno prendesse Gyuki, lo rinchiudesse dentro un’altra persona e ripetesse il procedimento? Infiniti Bijuu. C’è qualcosa che non va, io direi. A mio parere la situazione qui è che Kishimoto sia il primo a non aver chiaro il funzionamento dell’edo tensei, e non capisco a che pro rendere questa tecnica così incisiva nella seconda parte del manga.

Non abbiamo visto edo jinchuriki … ? Quelli evocati da Obito con le sei vie cosa sono per te? Lascia perdere il dna o discorsi su yin e yang che non c’entrano niente qui. Non ricordo il discorso del demone che si riforma … ma qui non c’entra nulla poiché la forza portante non è morta e dunque il demone non si è potuto riformare e quello che era in Minato è rimasto in Minato. Il punto è che non si può divenire forza portante se si è edo ma quella di Minato è una situazione diversa, e dunque ammissibile sul piano della coerenza, perché il demone non lo prende successivamente all’acquisizione della condizione di edo ma lo ha già.