(commento qua, dato che c’è decisamente più carne al fuoco rispetto all’altro tuo topic)
Le figure sembrano vagamente un collage anche perché l’impostazione ricorda le schermate dei videogiochi di combattimento, con i due combattenti ai lati e la scritta Fight al centro, non so se rendo l’idea.
In realtà non è tanto l’impostazione che fa pensare, ma il tuo protagonista. Ha un collo veramente massiccio e sembra frontale, quando invece il corpo non lo è. Il problema è che lo sternocleidomastoideo è appena accennato, e non rende l’idea che il collo sia in torsione.
Altra cosa che vorrei farti notare sono le pieghe dei pantaloni. Sfidano un pochino la forza di gravità, dovrebbero essere giusto un po’ più… cascanti.
Oh, ma questi sono particolari.
In generale, però, le cose che ho scritto sopra si ripetono in entrambi i capitoli: il viso sembra sovrapposto al collo, specialmente nella congiunzione orecchio-collo. Non mi dilungo ulteriormente su questioni anatomiche perché non è proprio il mio campo, anche per evitare di dire castronerie. Però, molto genericamente, il problema è quello.
Poi, idem come prima, c’è la questione vestiti autoreggenti. Il genere di pieghe a “onde” che fai tu, si formano specialmente quando si è seduti. Quando si è in piedi, ovviamente, i vestiti seguono la forma del corpo, cascano. Sono veramente banalità quelle che dico, mi vergogno persino a scriverle perché mi sembrano una critica gratuita nei tuoi confronti. In realtà credo che tu le faccia per comodità e abitudine.
Per farti un’idea, vedendo i tuoi lavori mi è venuta in mente la Takahashi in Ranma, che potrebbe tornarti utile: fa le pieghe dei vestiti in modo veramente semplice e con linee veloci, ma rendono perfettamente la tridimensionalità dei vestiti.
Per quanto riguarda la storia non mi esprimo ancora al pieno. Due capitoli sono pochi per giudicare, tuttavia per quanto si è visto posso dire che la storia è molto semplice. Ma appunto, due capitoli sono pochini per un giudizio serio. Spero comunque che in futuro tu non cada in banalità o stereotipi di cui lo shonen, specialmente quello più mainstream, è pieno zeppo.
La mia unica perplessità riguarda i due personaggi amici di Eichi. La loro personalità non è spiccata per niente in questi due capitoli, si sono limitati a seguire il loro amico (tra l’altro, i loro genitori non dicono niente? Lasciano che il loro figlio segua il suo amichetto e un gatto per andare chissà dove? Sono cose che non vanno date per scontate). La ragazza ancora ancora dà l’idea di una tipa tosta che sa il fatto suo, ma è proprio pochino. Non far ridurre i personaggi di supporto a pure macchiette (e lunga vita ai comprimari)!
Che poi, ho scritto e criticato tanto, però complessivamente mi piace. Poi tutti i miei elogi vanno agli sfondi, chapeau! Come è stato scritto in precedenza, anche i mangaka professionisti li trascurano (cattivoni), o quando si sforzano escono fuori palazzi che sono parallelepipedi con dei rettangolini come finestre.
Riducendo a poche parole, hai tanta potenzialità, bravo, e dimostra che puoi fare ancora di meglio.