Reply To: Naruto 437: Discussione degli Spoiler

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shikaku
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Insomma, c’era da aspettarselo. Nella storia ha avuto un senso, era già bello vecchio, la morte è stata degna dell’importanza che Kishimoto gli ha dato, insomma, può dispiacere o meno, ma non è stata una morte indegna.

Ma questa qui, dopo 436 capitoli di svenimenti, dopo averci abbuffato così, morire senza un briciolo di niente non è per nulla coerente.

Ti quoto una mia risposta a un tuo commen to di prima, che però è stato sommerso da altri post

La tensione di Hinata era quella di cambiare, di superare quel suo senzo di inadeguatezza e di timidezza di fronte a tutti, quel suo atteggiamento come chi si sente colpevole di fronte al mondo. Naruto era il suo modello, sperva un giorno di poterlo raggiungere di essere in grado di stare al suo fianco e mostarre quella determinaione e quel coraggio che rende Naruto speciale per lei. Tutto questo è stao realizzato nel momento in cui ha deciso di intervenire, ha mostrato una volontà ferrea di combattere fino alla morte, non ha esitato neanche per un istante, ha parlato a Naruto faccia a faccia senza imbarazzo, con fermezza, è finalmente riuscita a stare accanto a lui alla pari senza sentirsi di troppo. La sua tensione è stata realizzata

Quanto alla sua funzione è stata quella di far conoscere a Naruto il dolore in modo diretto e risvegliarer così il Kyuubi. Personalmente non penso che Hinata sia morta, ma se anche lo fosse, non c’è nulla di male, in fondo aveva raggiunto la sua completezza caratteriale, era anche lei “maturata”, quinidi niente di orribile da parte di Kishi. Certamente il manga assume un tono più serio, più crudo rispetto alla prima parte, ma non è una cattiva cosa, è un evoluzione, dovuta anche alla crescita dei personaggi, ma non per questo sta diventando uno splatter. Naruto è sempre Naruto, ma la storia cresce insieme al personaggio questo è tutto

(Filosofia) La realtà è abbastanza casuale, la finzione è decisamente causale. Nella realtà le cose accadono anche senza senso ed è normale; nella finzione le cose accadono per un motivo e il contrario non è normale. Ai giorni nostri una finzione che copia la realtà, oltre a non avere successo, non è più credibile, ma solo più crudo. Tanto vale che legga della gente che muore in qualche guerra sul giornale, la loro morte non ha senso, ma almeno lo so.

Un manga per quanto sia un opera di immaginazione può tendere ad assomigliare alla realtà e non c’è nulla di male a farlo. Le opere di rappresentazione possono riferirsi a fatti assurdi, plausibili, verosibili, assolutamente reali, ma non solamente a fatti inventai e immaginari. L’avvicinarsi alla realtà è uno strumento per rendere il tutto più vicino al lettore, più vicino alla sua immaginazione e ai suoi schemi mentali. Non puoi dire che le opere che tendono alla realtà non siano degne di essere lette altrimenti tutta una corrente letteraria come il Verismo italiano o Naturalismo francese, ma anche il Neo-Realismo cinematografico o il Realismo in pittura sarebbero delle gran boiate, cosa che invece non è assolutamente vera. Si tratta di gusti, tu a quanto pare preferisci cose di maggior fantasia disancorate dai meccanismi reali, io invece al contrario apprezzo molto la rappresentaione reale. Che poi questa assuma una sfaccettatura cruda questo riguarda lo stile che ancora una volta può piacere o meno anche a seconda delle situazioni e dei modi. Insomma è solo questione di gusti e non puoi dire che la realisticità nelle opere di rappresentazione sia fuori luogo, anzi per alcune persone come me, questa è una caratteristica essenziale, che mi porta ad esempio a non apprezzare i film di fantascienza senza però che vada a dire che la fantascienza sia qualcosa di inutile o fuoriluogo.