Reply To: Concorso Jump!

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SnakeStrife
Membro

Per noi l’obiettivo principale è infatti Jump. Il concorso di Morning offre possibilità magari maggiori agli stranieri ma poi i premi non sono esattamente quello che noi vorremmo. come ha detto giustamente Adriano, lo one shot finirebbe quasi sicuramente on-line e la cosa si concluderebbe lì. Meglio tentare il tutto per tutto con altre riviste, come appunto Jump. Sarà molto più difficile, ma partiremo con uno one-shot tradotto in lingua giapponese. Se poi dovessimo vincere, la pubblicazione sarebbe, come da contratto per il Jump Treasure New Artist Prize, sicura. Se davvero fossimo pubblicati, non vedrei il problema di un trasferimento in Giappone! Io tenterei il tutto e per tutto (siamo anche in due, quindi le spese si dimezzerebbero) e poi, cavolo, se davvero vinci, non vedo il motivo di restare qui a gingillarsi!. Un po’ di tempo e inizieremo ad apprendere la lingua (non sembra vero ma vivere immersi in un luogo estraneo, in cui si parla un’altra lingua, ti costringe a impararla!). All’inizio potrebbero esserci incomprensioni, ma non è vero che la lingua è un ostacolo insormontabile: parecchi editor masticano abbastanza bene l’inglese, e su quello non ho problemi, personalmente 🙂
Il piano sarebbe questo: 1) nella migliore delle ipotesi, sarebbe la cosa più furba cercarsi un amico che conosce bene il giapponese qui, magari appassionato di manga, per fare da tramite là (naturalmente offrendogli un adeguato compenso). Una volta appresa la madrelingua, almeno in parte, si potrà poi decidere se proseguire con lui o decidere di continuare da soli (se volesse continuare la collaborazione, tanto meglio, e poi tre teste sono meglio di due :))
L’opzione 2 è quella di farsi amico qualcuno conosciuto là e collaborare così come per l’amico italiano.. naturalmente costui dovrebbe conoscere un po’ di inglese..
La terza ipotesi è quella di continuare in due. Tra l’altro potrebbe esserci affidato qualche editor in grado di parlare dell’inglese, ma se le cose non dovessero andare in questi termini e dovessero bloccare la serie, si potrebbe sempre pensare di ripubblicare più avanti, una volta apprese le basi.

LA QUARTA OPZIONE E’ FORSE LA PIU’ FATTIBILE: per il tempo in cui non capiamo una mazza di quello che gli editor ci dicono, si potrebbe ingaggiare un traduttore giapponese (che conosca l’italiano o al massimo l’inglese) direttamente là: verrebbe una volta a settimana alla riunione con l’editor in questione (di solito le riunioni sono una volta a settimana) e tradurrebbe per noi le sceneggiature dei vari capitoli, 4 volte al mese.
la cosa sarebbe perfettamente fattibile e nemmeno onerosa: 8 – dieci interventi al mese, e dei capitoli da tradurre (molto più veloci che traduzioni come pagine di libri, ecc..)
Nel frattempo inizieremo a masticare il jappo, e a mano a mano faremo sempre più a meno del nostro traduttore..

LA QUESTIONE E’ QUESTA: se vinciamo, in un modo o nell’altro in Giappone ci DOBBIAMO andare!
Anche se non dovessimo vincere, un soggiorno ce lo faremo, così coglieremo l’occasione di presentare dal vivo i nostri lavori agli editor (come hanno fatto Giorgio Battisti e Raffaele Lamorte).

Sembra una cosa impossibile, ma se si desidera intensamente, sarà banale, ma noi pensiamo di potercela fare davvero! :prrr:

La penso esattamente come te.
Ma il concorso Jump New Artist Prize, dove lo hai visto?
Potresti darci un link?
Voglio tentare anche io il tutto per tutto.