Reply To: Marchionne Vs Fiat

#826854
Tsukuyomi
Membro

Il problema dei sindacati in Italia è che non si sono mai sviluppati, organizzati secondo i principi costituzionali che avrebbero dovuto regolamentarli e tutelarli, in questo modo hanno finito per trasformarsi nel tempo in organizzazioni sindacali prive di effettivo riconoscimento con cui le parti sociali possono o non possono confrontarsi dal momento che non sono in realtà enti legalmente riconosciuti.
Il fatto che fino ad ora le trattative si siano sempre svolte tenendo conto anche delle loro proproste è stato semplicemente per consuetidine e non in forza di legge, questo ha fatto si che, col tempo, tali strutture si siano svuotate di significato e di potere contrattuale arrivando al disfacimento odierno.
La situazione contingente della finanza e dell’economia attuale rende il tutto più complesso, ad ogni modo è indubitatamente vero che la Fiat registra un saldo negativo in Italia più che in altri paesi, ma è vero altresì che gli investimenti nel nostro paese latitano da anni (contrariamente a quello che sostiene Marchionne) e che le statistiche non sempre forniscono dati veramente significativi, quello che mi chiedo è come sia posibile che in altri paeso europei (penso a Francia o Germania) dove la tutela dei diritti dei lavoratori non è certo lieve (pensate alla Francia) la produttività sia così tanto più alta rispetto all’Italia, qui i casi sono due, o in questi paesi esiste un sistema incentivante più efficace o i lavoratori italiani sono veramente scarsi, poichè mi rifiuto di credere che sia del tutto vera la seconda ipotesi mi chiedo quale sia il giusto modo di leggere queste statistiche??

Guarda che Marchionne ha espressamente detto che gli investimenti latitano nel nostro paese proprio a causa della mancanza di competitività dello stesso. Burocrazia impossibile da scavalcare, scioperi alla cazzo, stipendi alti rispetto ai paesi in via di sviluppo, tasse ed IVA da capogiro. Poi ci si chiede perché nessuno investe in Italia.

E poi Marchionne ha calcato sulla qualità dei prodotti più che sulla quantità (anche se comunque ha specificato che un solo stabilimento polacco produce tanto quanto 5 stabilimenti italiani).