[Redazione]

Le informazioni che era riuscita ad ottenere erano importantissime.
Mentre si dirigeva verso l’ufficio dell’Hokage, Sakura non riusciva a credere a quel colpo di fortuna.
Ripensava a quello che era successo quando aveva rivelato la vera natura di Naoko. La signorina Tsunade sembrava essersi convinta che la ragazza non stesse mentendo, ma la situazione si era fatta forse ancora più pericolosa. Quali erano i reali effetti di quel sigillo e che tipo di controllo era in grado di esercitare? Ma soprattutto, chi l’aveva applicato?
Non potevano sapere se si trattava di uno dei nemici di Konoha, e questi erano fin troppi per poter determinare con esattezza l’autore di quel jutsu. Avevano bisogno di ulteriori elementi.
Ed era questo il compito che Tsunade le aveva affidato. Avrebbe affiancato Ino nel tentativo di ristabilire l’equilibrio spirituale di Naoko. Così facendo la ragazza avrebbe dovuto recuperare la memoria.
Naoko aveva dato subito la sua completa disponibilità, avrebbe fatto qualsiasi cosa in suo potere per collaborare. Allo stesso tempo però aveva guardato l’Hokage dritto negli occhi e le aveva detto: “Questa situazione potrebbe rivelarsi molto pericolosa per il suo villaggio. Se qualcuno ha deciso di controllarmi tramite un sigillo, è possibile che questa mia abilità abbia un notevole potere distruttivo. È sicura di voler andare fino in fondo con questa storia?”.
Il suo atteggiamento era totalmente cambiato, in modo inquietante. Alla disperazione si era sostituita una folle determinazione, che sembrava averle ridato vigore e sicurezza.
“Certo che lo sono!” aveva risposto l’Hokage che non era tipo da farsi intimorire. “Ma puoi stare certa che se dovesse succedere qualcosa, la pagherai a caro prezzo!”.

Subito dopo avevano cominciato con le loro sedute. Era presente anche Hinata, che, attraverso il Byakugan, aveva il compito di monitorare il flusso di chakra della ragazza e di segnalare eventuali anomalie. Ino invece, seguendo le istruzioni di suo padre e grazie alle conoscenze del clan Yamanaka, doveva guidare Naoko ed aiutarla a rimettere insieme i pezzi della sua memoria.
Per farlo però non potevano utilizzare nessuna tecnica di controllo dello spirito, sarebbe stato troppo pericoloso. Da quanto aveva riferito il signor Yamanaka, era stata una fortuna che Naoko fosse riuscita in qualche modo a controllare il flusso di chakra durante l’interrogatorio, altrimenti il contraccolpo li avrebbe uccisi tutti.
Saperlo però non era di grande aiuto. Considerata l’abilità innata della ragazza era come se una sardina avesse dovuto insegnare a nuotare ad uno squalo.
Nonostante questo Naoko sembrava recuperare velocemente. Durante le sedute aveva raccontato loro tutte le emozioni che aveva provato durante l’interrogatorio. Sembrava che il tentativo di esprimerle e descriverle l’aiutasse a definirle con precisione sempre maggiore. Anche le immagini che avevano percorso la sua mente cominciavano ad avere un senso.
Avevano chiarito che si trattava di una sorta di “impronta” sensoriale ed emozionale lasciata dallo spirito dal quale il medium veniva posseduto, lo spirito di un defunto solitamente; attraverso questa tecnica il medium era in grado di ottenere diverse informazioni, senza subire conseguenze a livello psichico e spirituale e conservando una perfetta coscienza della propria identità.
Ma per Naoko le cose erano andate diversamente.

[Redazione]

Devo dire che mi sto appassionando!!! L’ho iniziato a leggere dal primo capitolo mezz’ora fa, e mi sta piacendo, soprattutto noto le puntuali coincidenze con il mondo di Naruto.

P.S.: Bello il paragone che hai usato qui:

Ora finisco di leggere glia altri capitoli che hai inserito. Complimenti! :icon_smile:

[Redazione]

Devo dire che mi sto appassionando!!! L’ho iniziato a leggere dal primo capitolo mezz’ora fa, e mi sta piacendo, soprattutto noto le puntuali coincidenze con il mondo di Naruto.

P.S.: Bello il paragone che hai usato qui:

Ora finisco di leggere glia altri capitoli che hai inserito. Complimenti! :icon_smile:

Thanks 😀

[Autore]

Post