Il villaggio misterioso – Parte 2

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  • #629503
    Zio Camillo
    Membro

    Andare nel cielo. Salire verso il firmamento, e raggiungere il Villaggio Misterioso. Questa la loro missione.
    “Ma siete scema?” domandò gentilmente Ino.
    “Assolutamente no, brutta mocciosa viziata.” rispose altrettanto gentilmente Tsunade. “Cosa pensi dobbiamo fare? Aspettare che sia il villaggio a scendere giù da noi? Prima di tutto, non sarebbe in regola col piano regolatore di Konoha, e poi non abbiamo spazio per degli immigrati clandestini. Perciò dovete andare lassù, vedere se ci sono degli abitanti, capire perché è apparso… ma soprattutto… vedere se hanno dei buoni locali per il gioco d’azzardo…”
    L’Hokage si ritrovò scrutata da molti sguardi severi. “E va bene, va bene… scherzavo… uffa…”
    “Ma come possiamo salire fin lassù? Il villaggio si trova a più di duemila metri di altezza.” osservò Neji.
    “Troveremo il modo. Ho già qualche idea. A proposito, non riesci a vedere niente col tuo Biakakkagan?”
    “BYAKUGAN!!”
    “Quello che è… allora, c’è qualcuno lassù?”
    “Ora mi concentro.” disse Neji, poi gli si gonfiarono le vene attorno alle orbite.
    “L’unico essere umano ad avere le varicose in faccia…” commentò Kiba, e anche stavolta Akamaru concordò abbaiando.
    “Allora?” chiesero tutti al ninja dagli occhi spiritati.
    “Beh… è difficile…” disse Neji, sempre più concentrato “… vedo… vedo… vedo la gente morta…”
    “Sì, abbiamo il bambino del Sesto Senso qua… ciao…” brontolò Naruto.
    “Aspettate… aspettate… vedo… vedo… delle persone… sì… abitanti del villaggio…”
    “Quante?”
    “Dove?”
    “Ci sono ragazzi carini?” chiese Ino.
    chiese Kyubi, ma ovviamente solo Naruto lo udì.
    Neji disse ancora: “Sono… sono migliaia… sì, sono sicuramente gli abitanti di Makiroakanakazawakurosakionirokoikyotsube.”
    “Ah, i makiroakanakazawakurosakionirokoikyotsubeani… dunque…” disse Kakashi, e lo guardarono male perché quella parola aveva fatto venire l’ansia a tutti per empatia.
    “Aspettate!” esclamò Neji, ancora immerso nella visuale del suo potere.
    “Cosa? Cosa vedi col tuo Byascican…?”
    “Mmmm… vabbè, le persone sono tutte concentrate in una piazza… e pare… sì… pare stiano ascoltando un uomo… ma… AH!” Neji si mise una mano sulla tempia, e si piegò in avanti.
    “Cosa ti è successo?” chiese Hinata, preoccupata per il cugino.
    “Un’interferenza… un’interferenza… nella Forza…”
    “Sì vabbè, ma uno col Bukagan che non sia un cretino lo abbiamo?” protestò Naruto.
    “Un’interferenza? Spiegati meglio.” domandò Rock Lee.
    “Come…” spiegò Neji “… come se quell’uomo si fosse accorto di me, e della mia possibilità di osservare fin lassù. Ma non sono riuscito a vederlo bene, non so chi sia.”
    “Vuoi che ci provi io?” chiese Hinata “Provo ad usare il Porkocan?”
    “AAAH! Anche tu!! Vergogna della nostra famiglia…!!” piagnucolò Neji, ma nessuno se lo filò.
    “No. Non serve, mia cara.” disse Tsunade, rispondendo alla timida ragazza. “Però la mia preoccupazione è aumentata. Non possiamo tergiversare. Dobbiamo… cioè… dovete andare lassù immediatamente.”
    “Perché noi? Semplici genin? Non potete mandare ninja più esperti?” domandò Chouji. “Cioè, dico… abbiamo gli Anbu, i Ternu e i Quaternu, e molti altri maestri più forti di noi.”
    “E sì! Te piacerebbe! E no cicciobello; i protagonisti de sto cavolo de cartone animato siete voi regazzini, tocca a voi sbrigare sta faccenda.” disse l’Hokage, categorica, e nessuno ebbe il coraggio di replicare. D’altronde, quando aveva la calata romana, non accettava contestazioni.
    “Ok, come vuoi. Ma almeno dicci come fare.” disse Shikamaru.
    “Per prima cosa sceglierò chi mandare in avanscoperta. Credo proprio che manderò la squadra di Gai.”
    Tre versioni effeminate di Solange sgambettarono nei loro vestiti attillati, mandando bacetti a tutti i maschi radunati.
    “Ho detto Squadra di Gai, non di Gay! Allora, Rock Lee, Neji, siete pronti?”
    Tra la folla si alzò una manina.
    “Eh, che c’è?”
    “Scusi, ci sarei anche io.” disse una titubante TenTen.
    “Eh? E tu chi sei?” fece Tsunade.
    La ragazza scoppiò in lacrime.
    Sakura sussurrò alla donna “
    ”
    “Eh? E chi cacchio è TenTen??” esclamò ad alta voce Tsunade.
    La ragazza scappò via in lacrime.
    Ci fu un minuto di silenzioso imbarazzo, poi Tsunade insistette: “Ma si può sapere chi era quella?”
    “Boh?… una comparsa, forse.” rispose Naruto.
    “Ah, vabbè. Comunque, parliamo di cose importanti. Anzi, cicciopalla, vieni qui.” disse l’Hogake rivolgendosi a Chouji.
    Il ragazzo obbedì e si avvicinò alla ninja; Tsunade gli disse qualcosa all’orecchio, in gran segreto.
    “Sarà fatto!” disse il genin, e corse via.
    Ci fu un tuono, e tutti alzarono la testa verso l’alto. Eppure non vi erano lampi, né le tipiche nubi di un temporale, ma solo quella spettrale cittadina apparentemente immobile e lontana come uno sbiadito affresco dipinto nel più alto strato del cielo.
    “Sta succedendo qualcosa lassù.” disse Sasuke, vincendo il primo premio della sagra delle ovvietà. Poi aggiunse: “Mi offro volontario per accompagnare la squadra di Gai. Siccome è composta solo da due elementi.”
    In lontananza si udì una fanciulla urlare disperata.
    Tsunade ci pensò un istante: “Sì… sì, non mi sembra una cattiva idea. Effettivamente mi sono sempre chiesta perché Gai avesse solo due studenti.”
    In lontananza si udì uno sparo.
    “Bene, e sia. Sasuke andrà con Neji e Rock Lee.”
    “E no! Dattebayò!” protestò Naruto.
    “Dattecosa?” chiesero tutti.
    Ignorandoli, il biondino continuò la sua lamentela: “Allora voglio andare anche io! Non permetterò a Sasuke di fare ancora lo sborone, e di dimostrare che è meglio di me!!”
    “Ma chi ti calcola?!” disse Sasuke, evitando di dire di peggio. “Io vado perché devo interpretare il personaggio tenebroso e impavido la cui vita e le cui scelte sono guidate dal trauma infantile, e dall’unico scopo di uccidere mio fratello. Ancora non l’hai capito!? E dai! Sono ‘na vagonata di puntate che facciamo sempre la stessa roba!”
    “NO! No! Voglio andare anche io! Devo! Devo essere meglio di lui!”
    minacciò Kyubi.
    “Adesso basta Naruto!” urlò Sakura rifilandogli un cazzottone. “Smettila! La tua invidia è solo una noia! Non vedo l’ora che sparisca, quando Sasuke lascerà il villaggio per seguire Orochimaru!!”
    …
    …
    “Sakura, hai appena fatto uno spoiler…” notò Shikamaru.
    “Ops… davvero? E… vabbè… tanto… è solo peggio per Sasuke, che dovrà indossare quegli orribili abiti del Villaggio del Suono stile Uovo di Pasqua.”
    “Smettetela di perdere tempo, per favore!!” disse Tsunade, indicando verso l’alto. “Adesso abbiamo QUEL problema. E forse è meglio mandare più persone… quindi… sì, Naruto, puoi andare anche tu.”
    “EVVAI!!!”
    ringhiò Kyubi.
    “Sì. Verrà anche il mentecatto, ok. Ma ancora non ho ben capito come andremo lassù.” chiese Neji.
    “Eh eh eh eh eh!” rise Tsunade furbescamente.
    E tutti rimasero in attesa della rivelazione.
    “Eh eh eh eh!” rise ancora la donna, custode del mirabile segreto.
    E tutti tesero l’orecchio per ascoltare la geniale idea.
    “Eh eh eh eh!”
    “EH EH EH COSA????!! Ma ce lo vuoi dire, o no?!” strepitò Ino.
    “Oh, calma Inotile ragazzina! E che sto aspettando quel fesso di Chouji! Ha un tempismo narrativo pessimo quel ragazzo!” si giustificò Tsunade.
    Poi, finalmente Chouji tornò.
    “Oh, eccolo! Hai portato quel che ti ho chiesto?” domandò l’Hokage.
    “Sì, ecco.” e porse alla donna una bottiglia con delle pillole.
    “Ma quelle sono le famose pasticche energetiche del clan Akimichi!” esclamò Kiba.
    “E già… se quelli dell’anti-doping venissero a casa mia ci manderebbero tutti al gabbio.” disse Chouji.
    “Ma queste sono pillole speciali.” spiegò Tsunade “Perché riguardano anche te, caro Kiba. Sono una ricetta particolare, un’unione delle arti del clan Akimichi e di quelle del clan Inuzuka.”
    Kiba osservò la bottiglietta: “Non mi dica che devo darne una ad Akamaru?!”
    “Esattamente!” disse l’Hokage.
    “Ahia, se quelli dell’ENPA o della LAV vengono a sapere che date quelle cose strane agli animali, mandano i Marines qui a Konoha.” disse Shikamaru.
    “Basta ciance. Dobbiamo muoverci.” disse Kakashi “Se dare quelle pasticche ad Akamaru può permetterci di raggiungere quel villaggio, allora dobbiamo farlo. E se magari sono buone e sballano, me ne prendo pure una io… va…”
    Titubante, Kiba aprì il contenitore. Poi estrasse una specie di confetto azzurro.
    “Ehi! Sono simili a quelle che uso io, al Vi…” ma Naruto si bloccò, prima di aggiungere un’altra figuraccia a quella precedente dell’eiaculazione precoce.
    Akamaru fu messo a terra, un po’ distante da tutti. Il dolce cagnolino, leggermente spaventato, abbaio verso Kiba. Il ragazzo lo tranquillizzò, poi gli fece mangiare la pillola.
    Ci vollero pochi istanti. L’animale iniziò ad ingrandirsi, ad aumentare la propria mole, e ad allungarsi. Il pelo rimase bianco, gli occhi divennero grandi e tondi, ed alcune scaglie comparvero sul dorso.
    Kiba, a trasformazione completata, disgustato e sconvolto, guardandolo, esclamò: “Oh mio dio!!! Cosa avete fatto al mio Akamaru?! E’ diventato il Fortunadrago della Storia Infinita!! AAARGGGGHHH!!!!”

    Fine Seconda Parte
    (Continua… purtroppo…)

    #773399
    mike1092
    Membro

    Oddio questa storia è fantastica!! :rovatfl: Fa troppo ridere, mi sono divertito un sacco a leggerla :asd: La parte su Ten Ten è fantastica XD

    #774051
    Zio Camillo
    Membro

    Oddio questa storia è fantastica!! :rovatfl: Fa troppo ridere, mi sono divertito un sacco a leggerla :asd: La parte su Ten Ten è fantastica XD

    Grazie, troppo buono. Spero di trovare la giusta ispirazione per scrivere il seguito. :icon_smile:

    P.S.: povera TenTen. :asd:

    #774157
    Big Boss
    Partecipante

    Gran bel racconto Zio Camillo :asd::asd::asd:
    Tutto molto divertente :laugh::laugh::rovatfl::rovatfl:

    #774161
    simino
    Membro

    Ehehehe fantastico! Molto bravo! Aspetto la terza parte eh! :rovatfl:

    #774460
    Redazione
    Amministratore del forum

    Bravo Zio Camillo!
    L’hai capito finalmente!
    Ecco un bel racconto alla nostra altezza, e cribbio, ci voleva tanto!:asd:
    [SPOILER]L’ironia della frase NON E’ per niente casuale :asd::asd::asd:[/SPOILER]

    :prrr: :prrr: :prrr: :prrr: :prrr:
    Sto scherzando, che sia chiaro! 😀

    Passiamo adesso al racconto.
    Una lettura leggera e piacevole, che ha il pregio di analizzare con ironia tutti gli aspetti preponderanti del manga di Naruto, e non solo. Mi piace il modo in cui ti sei preso gioco dei cliché presenti nel lavoro di Kishimoto ed ancora di più, di alcuni aspetti propri della vita del lettore di manga (coinvolgendo quindi l’intera utenza del forum).
    Mi hanno divertita in modo particolare:

    Il riferimento agli stereotipi sugli studenti dei diversi indirizzi di studio universitario, quando Kyubi deve scegliere cosa far studiare a Naruto

    O Fisica o Giurisprudenza!” aveva detto un giorno, come ultimatum, in uno dei soliti viaggi subcoscienti che il ninja soleva fare dopo un’indigestione di Ramen. “NO! Giurisprudenza no!” aveva esclamato Naruto in preda al panico “Tra i fascistoidi no!”
    “Sempre meglio degli zeccoidi di Lettere!” aveva tuonato il demone. “Ma sia! Vada per Fisica!”

    Il riferimento alla caratterizzazione dei personaggi ed ai rapporti che intercorrono tra di loro:

    “La smetti di provarci, Sakura? Tanto non te lo do manco a rate. Io sono ‘MisterCeL’HoSoloIo’, lo sanno tutti, credi che sia così facile sedurmi? Nemmeno le slinguazzate di Orochimaru mi hanno smosso. Su… su… stammi lontana.”

    Io vado perché devo interpretare il personaggio tenebroso e impavido la cui vita e le cui scelte sono guidate dal trauma infantile, e dall’unico scopo di uccidere mio fratello. Ancora non l’hai capito!? E dai! Sono ‘na vagonata di puntate che facciamo sempre la stessa roba!”
    “NO! No! Voglio andare anche io! Devo! Devo essere meglio di lui!”
    “Guarda che se non la smetti di fare i capricci spunto dalla pancia tipo Alien!!!” minacciò Kyubi.
    “Adesso basta Naruto!” urlò Sakura rifilandogli un cazzottone. “Smettila! La tua invidia è solo una noia! Non vedo l’ora che sparisca, quando Sasuke lascerà il villaggio per seguire Orochimaru!!”

    Ho inoltre trovato divertenti in particolar modo queste battute:

    Non adesso sottospecie di tenia!

    le facce dei primi due Hokage, del Quarto, di Sarutobi, di Washington e Lincoln.

    Ha un tempismo narrativo pessimo quel ragazzo!

    E’ diventato il Fortunadrago della Storia Infinita!! AAARGGGGHHH!!!!”

    Ma mi sono sembrati geniali soprattutto i riferimenti “otaku”, se così posso definirli:

    “Che schifo” bofonchiò Shikamaru “siamo all’interno di un filler.”

    “Sakura, hai appena fatto uno spoiler…” notò Shikamaru.

    Come ho detto, la lettura è stata divertente e piacevole. 😀

    #629504
    Redazione
    Amministratore del forum

    Effettivamente un gran bel racconto, non c’è che dire. Contenuti a dir poco elettrici… E stile coerente ai contenuti, oltre che di mio gradimento.
    Ironia pungente (che non è da tutti), cliché sfruttati al meglio, ottima conoscenza generale di Naruto.
    Se posso permettermi un auspicio (non un suggerimento o una critica per favore…:prrr:) dico che potresti anche essere un pizzico in più piccante, magari con Tsunade… :sbav:

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