Il Drago Lunare – IV Parte

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    Redazione
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    E: “Le pagine del progetto erano scritte in una lingua sconosciuta, che però sono riuscito in qualche modo a decifrare. La stessa lingua l’ho ritrovata nei graffiti presenti nelle rovine qui sulla Luna. Quei progetti un tempo erano custoditi dai nativi della tribù di Shandora. Ah, ah, ah… Ignoranti come sono, le veneravano e le proteggevano senza neanche sapere cosa fossero! Ma poi erano finiti nelle mani degli abitanti del cielo, che li avevano nascosti ben conoscendo il valore che avevano per gli indigeni. Neanche loro erano in grado di decifrarli, li detenevano semplicemente rinchiusi in una cassa. E gli indigeni, non sapendo la loro ubicazione, si guardavano bene dall’attaccare il palazzo del supremo per il timore di distruggerli. Ciechi che guidano altri ciechi… Quando ci misi le mani sopra però mi resi conto che il progetto originale purtroppo non era più attuabile. Si trattava di un’arca volante grande più di dieci volte la mia Maxim, ben diversa anche nella forma, molto più allungata, praticamente un lungo cilindro. Era sostenuta in volo da ben trecento royal jet dial, simili nel funzionamento ai jet dial ma ben cento volte più potenti. Quaranta posizionati su ciascun lato sostenevano la nave, altri venti a poppa le davano propulsione. Per disporre di una potenza simile dovrebbero essere montati ben trentamila jet dial, un numero davvero spropositato… La potenza necessaria al funzionamento dell’arca era fornita da cinquecento thunder dial. Per garantire il passaggio della corrente erano necessari pesantissimi meccanismi e cavi d’oro. Il vero problema è che le specie di conchiglie che fornivano i royal jet e i dial elettrici sono estinte e i gusci sono oramai andati deperiti. Probabilmente è stata la costruzione della stessa Poseidon a portare all’estinzione di queste specie. Anche le armi dell’Arca erano in buona parte costituite da innumerevoli dial. In particolar modo, aveva tutta la carena protetta da una fitta rete di impact dial. I colpi subiti venivano quindi in buona parte assorbiti e l’energia accumulata serviva a ricaricare gli altri dial. A babordo e a tribordo erano posizionati due grandi cannoni direzionabili alimentati da flame dial. Questi cannoni erano l’attacco e la difesa ravvicinati dell’arca. Infine, la prua era dominata dalla bocca del cannone del giudizio. L’intera arca in realtà era percorsa dal cannone e questo era il motivo della sua particolare forma. Quando non era in uso, la bocca del cannone era chiusa da una sorta di diaframma. Dial stivati nella parte più bassa della cambusa producevano nuvole che venivano caricate di elettricità dai thunder dial, quindi il cannone sfruttava più di cento dial reject montati a poppa per sparare l’ammasso di nuvole cariche di elettricità. Un solo colpo del cannone del giudizio poteva spazzare via un’intera nazione! Davvero una nave spaventosa…”
    D: “Oltre ogni aspettativa…” Commenta pensieroso Dragon mentre una goccia di sudore tradisce le sue intime preoccupazioni.
    E: “Nell’Arca Maxim ho sfruttato il mio potere per ricreare, seppure in piccolo, una mia versione del cannone del giudizio. Purtroppo senza i royal jet dial era impossibile sostenere in volo una simile struttura, anche con tutta la potenza dei miei fulmini a disposizione. Anche per questo fui costretto a ridimensionare il progetto iniziale. Ma grazie al mio potere potevo modellare le nuvole, caricarle di elettricità e direzionarle a piacimento, per cui ho potuto ridurre notevolmente le dimensioni dell’arca eliminando la stessa struttura fisica del cannone. Mi era sufficiente produrre i cumulonembi, al resto pensavo io. E diminuendo notevolmente le dimensioni dell’arca e spogliandola da ogni altro armamentario, utile ma troppo pesante, sono riuscito a tenerla in volo col mio solo potere. L’Arca Maxim è comunque ben poca cosa rispetto alla Poseidon.”
    D: “Non importa, l’Arca Maxim è pur sempre portentosa. Apporteremo le dovute modifiche, avrai a disposizione risorse illimitate. La rinforzeremo. E sfruttando il mio potere in combinazione al tuo, tornerà ai livelli combattivi originari. Io penserò a potenziare le nuvole, tu le caricherai con i tuoi fulmini!” Continuò Dragon trattenendo a stento l’entusiasmo. “È deciso, farò di te un rivoluzionario. Anzi, ti dico di più, farò di te uno dei comandanti dell’esercito dei rivoluzionari, uno dei nuovi dragoni. Al comando della tua Arca Maxim sarai indispensabile per ristabilire l’equilibrio nel mondo, ora che sappiamo che il nemico ha in mano nientemeno che i progetti di Pluton, un’altra delle armi ancestrali, che sta realizzando ormai da diversi anni in una località segreta. Speriamo solo che tanto basti…”
    E: “E cosa ti dice che io voglia partecipare ai tuoi progetti?” Urla Ener.
    D: “Preferisci forse restare qui e regnare su queste rovine? Preferisci continuare a mentire a te stesso e a considerarti un Dio? Oggi ti ho dimostrato che non sei imbattibile, ma con me al tuo fianco diventeresti imbattibile per davvero. Rafforzeremo il tuo fisico e ti insegneremo ad usare attivamente l’ambizione. Non solo per leggere le intenzioni altrui ma anche e soprattutto per imporre il tuo volere al fato. Un haki così potente da prevedere persino l’esito di una guerra. E conoscere il futuro è l’unico modo per poterlo cambiare. Tu mi seguirai, Ener, anche a costo di portarti con me a calci nel sedere! Nel tuo sangue del resto scorre l’ultimo sangue degli abitanti della Luna, gli unici a restare a lungo ribelli al Governo Mondiale, confinati com’erano fuori dalla portata del mondo terreno. E che per questo motivo furono sterminati come ratti! Non so se hai conservato dei ricordi della tua infanzia, forse sono stati cancellati o modificati dal tempo. Ma io penso che tu sia nato e vissuto qui sulla Luna e che sei l’unico sopravvissuto alla strage che fu compiuta trent’anni fa dal Governo Mondiale. Altrimenti perché eri tanto ossessionato dalla Luna? E come facevi a conoscere la lingua lunare? Esattamente come accaduto in seguito all’isola di Ohara, il Governo ha spazzato via un intero popolo pur di mantenere il proprio oscuro segreto. I Draghi Celesti continuano a mozzare le teste degli altri draghi non appena osano alzare un po’ la testa… E con alcuni mezzi aerei predisposti da un allora giovane scienziato al sevizio del Governo, il dottor Vegapunk, pochi ma terribili combattenti sono giunti fin qui sulla Luna e hanno sterminato l’intera popolazione.” Dragon non può fare a meno di pensare che queste informazioni gli sono costate un validissimo elemento… “Io suppongo che tu all’epoca fossi troppo giovane per opporre resistenza e con tutta probabilità sei stato spedito all’ultimo momento sulla Terra per scampare alla strage. Io sono intenzionato a ristabilire l’originaria Civiltà dei regni dei Dieci Dragoni e tu sarai uno dei nuovi draghi, il Moon Draco. La volontà della D. non sarà mai doma!” Conclude Dragon fremendo di furore. “Cosa decidi di fare?” Gli intima infine, preparandosi nuovamente ad uno scontro persuasivo…

    #760903
    pein84
    Membro

    ma quindi è finito o no 😀 ?

    comunque molto bella anche questa parte …. hai “capacità narrativa” davvero^^
    complimenti ^^

    p.s: ma è finito (non ho capito XD ) 😀 ?

    #760908
    Redazione
    Amministratore del forum

    ma quindi è finito o no 😀 ?

    comunque molto bella anche questa parte …. hai “capacità narrativa” davvero^^
    complimenti ^^

    p.s: ma è finito (non ho capito XD ) 😀 ?

    No, sarebbe dovuto finire ma poi ho aggiunto qulcosa, ho cambiato un tantino il finale e… Non ce la facevo più con una parte! Ci vuole tanta pazienza con me… :asd:

    #629113
    Redazione
    Amministratore del forum

    Come per la terza parte anche qui ci sono molte informazioni, e forse trasmetterle tutte attraverso il discorso diretto non è il modo migliore. Però ovviamente questo è il mio parere.
    Per ora aspetto che si ritorni nel vivo dell’azione con il prossimo capitolo

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