Per me può aver senso eccome, tu (toccata) tipo muori ogni giorno (/toccata), eppure vivi.
Le tue cellule sono le stesse di un anno fa? O sono cloni? Sei un clone di te stesso? :asd:
Sembra una questione fintamente tecnica che sfoca nel filosofico :sisi:
Al confronto è più interessante quello della freccia che attraversa un segmento di infiniti punti eppure arriva a destinazione :icon_redface:
Un’ora fa pensavo a me stesso e a Silvio (potremmo farci la rubrica “I pensieri di Gilles”)
Se sono così umanamente sensibile o sensibilmente umano da piangere anche per una puntata normale di Uchu Kyodai, cosa mi accadrà il giorno in cui lui morirà? Ad una attenta analisi (che favolosa espressione, ognuno una volta a settimana dovrebbe usarla) simulativa direi che piangerò per la gioia per un paio d’ore.