Kyoto life – Nara: i templi, il parco e i cervi

 Salve di nuovo a tutti i miei affezionati lettori (affezionati? asd). Dato che, come vi avevo già accennato, domenica io e le mie compari siamo state a Nara, ecco qui il report tanto atteso.

Innanzitutto, che cos’è Nara? Nara è stata la prima capitale fissa del giappone, da 710 al 784, quando ha ceduto lo scettro a Kyoto. Come logica conseguenza, in questa piccola cittadina (l’autobus ci mette circa 30 minuti, fermate comprese, a percorrere tutta la sua circonferenza) si trovano alcuni dei templi più importanti del giappone. Oltre al Koufukuji, (vediamo se avete studiato le lezioni precendenti: è buddista o shintoista? 😀 ) dove è conservata la famosissima statua di ashura, c’è il Todaiji, l’edificio in legno più grande del mondo, di cui trovate qualche video più in basso (oltre a vederlo nella foto qui accanto).

MA!! la cosa più bella di Nara sono i CERVI. Come, i cervi? Dovete sapere che in questa cittadina vive una grande colonia di cervi, circa un migliaio, che svolgono un pò il ruolo che svolgono i piccioni a venezia. Ti vengono vicino, si lasciano accarezzare, rompono le scatole perchè vogliono il mangime, e se un avventato turista compra lo shika senbei dalla tenera vecchina, lo circondano e lo assalgono senza pietà. Ne ho visti alcuni impennare letteralmente sulle zampe posteriori, pur di aggiudicarsi una focaccina (che secondo noi è drogata, insomma, quelle reazioni non sono normali). Insomma, se si va a Nara non può mancare una foto con i cervi. Ma siccome noi tsubaki girls siamo avanti, abbiamo fatto anche il video, che vedete qua sotto

Castlevania: in arrivo il live action?

 Giuro, non se ne può più. Io per prima non vorrei fare sempre e solo articoli su live action, ma purtroppo ultimamente non si parla d’altro. O meglio, non si fa nient’altro. Insomma, per variare un pò ho dovuto ripiegare su rpg che permettono di simulare gravidanze e parti… Insomma, mi arrendo. Non posso scrivere su nient’altro, non si parla di nient’altro, se non di cose davvero troppo poco interessanti per la sottoscritta.

Insomma, il fatto che la saga di Castlevania sia decorata dalle splendide illustrazioni dell’immensa Ayami Kojima dovrebbe far desistere chiunque dal tentativo di riprodurla dal vivo. Insomma, un essere sano di mente penserebbe: ” no, io non sono in grado nemmeno di avvicinarmi ad un simile splendore”. E invece, come avrete capito, non solo lo pensano, ma vanno pure a sbandierarlo al Comic Con. Infatti

Allenati a curare un bebè con il nuovo online game giapponese

 Diciamoci la verità: i giochi di ruolo dopo un pò annoiano, a meno che non siano WOW o simili. Ecco quindi che i creatori scatenano la loro fantasia per infilare nel gioco le caratteristiche più originali, quelle che aumentano la giocabilità, eccetera. Insomma, tra le varie opzioni di personalizzazione, di storyline e compagnia varia, sembra davvero che non ci si possa annoiare. E invece no! Per un MMO (massively multiplayer online) la sopravvivenza dipende dalle caratteristiche sempre nuove, più sono e meglio è: guai se il gioco diventa noioso, ci si mette davvero poco ad abbandonare il campo. Anche perchè questi giochi hanno dei periodi in cui vanno molto di moda, e poi la loro popolarità cala bruscamente appena esce un gioco nuovo e più in voga. Quindi, perchè non dare ai giocatori la possibilità di avere un bambino? Si parla ovviamente di giochi onine che prevedono la possibilità per una coppia di sposarsi e di simulare la vita matrimoniale, e in effetti in questo contesto fare un figlio non sarebbe nemmeno strano…

Kyoto life – il gion matsuri parte 2

 Bene, eccoci qua con la seconda parte della cronaca del Gion Matsuri. per la prima parte, andate qui. scusate, mi rendo conto di non essere per niente costante nei post, però qua tra una cosa e l’altra non si trova mai il tempo per cazzeggiare.

Eravamo rimasti alla processione del 7 luglio. Oggi invece, vi paro della grande parata del 17. Sono passati 10 giorni, tanto lo so, ma spero che le immagini che vedrete vi ripagheranno dell’attesa (se e solo se stavate aspettando quest’articolo, ovvio).

La parata del 17 luglio è una delle più importanti di tutto il matsuri, tant’è che dura un’intera giornata. Non so bene i dettagi, ma la mattina a sfilare è stato lo yamaboko, ovvero il carro della torre. Lo potete vedere riprodotto nel meccanismo dell’orologio nel video alla fine di questo paragrafo. Un carro gigantesco, trainato e spinto contemporaneamente da alcuni uomini vestiti con i tradizionali hakama, mentre seduti sotto il tetto stanno dei musicisti che accompagnano i movimenti del carro con la loro musica. In cima a questo carro, c’è un pino, di cui però non so dire il significato. Purtroppo de carro dal vivo non ho video da mostrarvi, perchè è passato la mattina e l’ho visto solo di sfuggita sulla strada di scuola, ma se cercate su youtube di sicuro ci sono tutti i video che volete. Di seguito, il video:

Un live action anche per gungrave??!!

 Insomma, verrebbe da mandare una bella letterina (anonima o firmata? bho, l’importante è i contenuto) ai tizi in questione e chiedergli “ma perchè non la smettete di fare live action che tanto rovinate solo tutto il rovinabile, e la gente a cui piacciono questi film tratti da altri lavori è solo gente che non conosce l’opera originale e che quindi non avrebbe un motivo al mondo per andare a vedersi un adattamento al cinema?”.

Ok, mi sono sfogata. La pensate anche voi così? Insomma, quanti sono i live action riusciti bene? Si lo so che tiro fuori sempre la stessa solfa, però è anche vero che non se ne può più. Tra un pò avremo pure il live action del mio minipony… se non al cinema, a teatro. Chi non ricorda le spettacolari performance sceniche dei gormiti e delle winx (spero nessuno)? Neanche a dire che fanno il live action di sengoku basara, che andrebbe benissimo per gli standard americani, no, vanno a prendere le cose più difficili da adattare, e quindi più facili da rovinare.

Passando alla notizia, la vittima designata di stavolta è Gungrave (a proposito, potreste aggiungere la scheda sulla fumettopedia, voi partecipanti al contest. intanto qui qualche info da wikipedia.

Inuyasha: in anime anche gli ultimi due volumi

Credo di non essere stata l’unica a produrmi in un “e baaaaaaaaaasta” leggendo questa notizia. Pare proprio, però, che tutto lo staff e il cast dell’anime di Inuyasha si stia riunendo per realizzare la versione animata degli ultimi due volumi del manga. Non so voi, ma io Inuyasha ho smesso di seguirlo quando lui ha smesso di essere max alto. Non sono mai riuscita ad abituarmi alla nuova voce, anche se Pezzulli è un ottimo doppiatore, e credo di aver fatto una scelta saggia. A leggere i commenti in giro per la rete, si trovano anche cose simpatiche, come “bello l’ultimo capitolo. Sono i 450 che lo separano dal primo ad essere inutili“. In effetti, leggiucchiando qua e là qualche spezzone, mi sento di condividere appieno. Più che altro, non mi è mai capitato di sentire tanta gente lamentarsi di un manga che non finisce mai, anche se il manga in questione è della takahashi. Rumiko stavolta ha davvero alungato troppo la minestra, pare, e non ha nemmeno dato un finale soddisfacente (come al solito, mi sento di dire). Ovviamente questa è solo la mia opinione, ma vorrei sentire anche la vostra. Siete d’accordo? Siete rimasti delusi anche voi, o siete soddisfatti di come è “finita” la storia? volevate che continuasse?

Ebbene, se avete risposto si alla terza domanda, per quanto assai improbabile, siate felici: l’anime NON finisce,

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Charlie the unicorn: let’s go to candy mountain!!!!

Ormai sapete che la sottoscritta è specializzata in cose che sembrerebbero troppo assurde per essere vere, ma lo sono eccome asd. Questa volta credo sia giunto il momento di parlarvi di uno dei fenomeni più recenti del mondo dell'”animazione”, ovvero le avventure di Charlie the Unicorn. Le virgolette sono d’obbligo, dato che penso che solo south park sia meno animato di questa roba, ma quello che conta è l’effetto. Charlie è un unicorno argentato che cerca di vivere la sua vita nella maniera più tranquilla possibile, ma le amicizie che frequenta (volente o nolente) glielo impediscono. Infatti, ogni volta che se ne sta spaparanzato sul prato o sul tappeto della sua radura, ecco arrivare (o sbucare dalla sua schiena, a seconda delle situazioni) due unicorni dall’aria non proprio lucida, uno rosa e uno blu, che lo coinvolgono sempre nelle più disparate avventure. Inutile dire che all’inizio il nostro eroe non ha la benchè minima intenzione di lasciarsi trascinare in giro per il bosco incantato, ma i suoi amici (o amiche, non lo sa nemmeno lui XD) si dimostrano sempre molto persuasivi. Del resto, quando vieni avvolto da due lingue chilometriche e caricato di peso sulla choo choo shoe, non puoi rifiutare… asd.

Insomma, senza stare a raccontarvi tutte le meravigliose avventure di charlie, eccovi un paio di dati interessanti:

Echo di Terry Moore avrà un adattamento cinematografico

Ecco arrivare una prima news sul mondo dei comics trasportata dal vento tutto americano del Comic Con. In effetti,  questa enorme fiera si tiene proprio in questi giorni, ed è lecito aspettarsi parecchie novità relative a fumetto e compagnia bella. . La prima è questa, che ormai semba data per certa: il produttore Lloyd Levin ha acquisito i diritti di Echo, comic firmato Terry Moore e pubblicato dalla sua Abstract Studio Imprint. L’intenzione del produttore è quella di realizzare un nuovo adattamento cinematografico di un comic, non pago forse di aver già curato le trasposizioni di watchmen, dei due hellboy e di United 93. Voi che avete visto già questi film e che conoscete anche i fumetti da cui sono tratti, cosa pensate di questo autore?  Io ho visto watchmen, ma purtroppo ancora non ho avuto occasione di leggere la graphic novel, quindi non so dare un giudizio sulla qualità del film come adattamento (come film in sè e per sè non mi è piaciuto più di tanto), perciò lascio la parola a voi.

Echo è la storia di Julie Martin, una fotografa che vive la sua vita tra problemi e faccende quantomai quotidiani, finchè un giorno non viene colpita da una specie di pioggia di metallo liquido,

Kyoto life 2 – il Gion Matsuri parte prima

Dunque, eccoci già alla seconda puntata della nostra rubrica. Contenti? 😀 Io sono abbastanza contenta di tenerla, perchè ho davvero tante cose da raccontare e da condividere. Prima di iniziare, volevo dirvi che se c’è qualche argomento in particolare che volete che approfondisca, siete liberissimi, anzi, siete caldamente invitati a chiedermelo, sarò felice di accontentarvi (anche se non è detto che possa raccontare mie esperienze personali al riguardo).

Ma veniamo all’argomento di oggi. Il Gion matsuri è una delle feste popolari più importanti di tutto il Giappone, e nonostante la sua grandezza, mantiene ancora una forte componente folkloristica che lo rende, a mio avviso, particolarmente affascinante. Per coloro che non lo sapessero, dal 794 fino al 1868 la capitale del Giappone è stata proprio Kyoto, per questo a livello culturale e religioso la città è così importante. Il quartiere di Gion, poi, è uno dei più conosciuti,

Voltron arriverà nei cinema grazie ad Atlas entertainment

Io mi domando perchè le vicende di certi film (casualmente, quasi sempre film tratti da anime, manga o di ispirazione nipponica, parlando più in generale asd )siano più travagliate delle peggiori telenovelas messicane. E’ ormai del 2005 il primo annuncio della produzione della versione cinematografica (live action)di voltron. Del 2007 l’annuncio della conclusione della sceneggiatura e della scelta di alcune location. Dei primi del 2008 l’annuncio del nome del regista. Del 2009… Già. Niente. Il progetto dal 2008 era sembrato completamente morto, o meglio, si era smesso di parlarne da un giorno all’altro, tanto che nessuno, o quasi, si ricordava più che ci fosse qualcosa in moto.

Insomma, le vicende travagliate riguardavano più o meno la società di produzione che lo avrebbe realizzato: agli inizi, era stata una società intermediaria della fox a prendersi il pesante fardello, in collaborazione con relativity media, ma abbiamo visto tutti la fine che ha fatto. Quindi, il fatto che ora questa Atlas entertainment stia pubblicizzando così vivamente l’aver ripreso in mano il progetto dovrebbe far ben sperare per una futura realizzazione. Scongiuri a parte, ovviamente, ma questa società, leggo girando in rete, ha messo la firma su titoli come

Kyoto life: i templi

Bene, con questo post inauguro una nuova rubrica, ovvero la Life in Japan della zia Funny (ovviamente chiunque oserà chiamarmi davvero zia funny verrà tormentato dal mio fantasma per l’eternità, sia chiaro asd).

Dunque, la vita a Kyoto ormai è diventata un’abitudine, tra scuola, studio, e occasionale shopping a Teramachi (si, shopping… ormai non mi ricordo più nemmeno come si fa) ma ogni tanto questa città ti sorprende: o meglio, dove meno te lo aspetti, quando meno te lo aspetti, ecco che all’angolo della strada sbuca un tempio, enorme, minuscolo, non importa, una volta varcato il cancello (il torii) sei dentro un altro mondo. Il recinto di alberi attutisce i rumori da fuori, dentro si sente solo lo sciaquio della fontanella per la purificazione rituale e i versi degli animali. Un ronzìo, un battito d’ali, un frusciare di foglie. Sembra davvero una bolla di sapone, separata dal resto della città da una barriera così sottile da essere quasi invisibile.

Ovviamente, non ci sono solo i minuscoli tempietti di quartiere:

Un tour virtuale del Gundam life-size a Tokyo

 … per i TANTI sfortunati che, a differenza di me, non potranno ammirarlo di persona (scusate, ma sono in giappone quindi me la tiro u.u ) il gundam della baia di odaiba si lascia ammirare in modo virtuale. Come dicono su japanator, è ora di affrontare la realtà: Probabilmente la maggior parte di voi non potrà mai ammirarla, questa meraviglia della tecnica, uno dei più grandi prodotti fandom del mondo… ok, vorrei tornare viva in Italia e già mi stanno mandando abbastanza accidenti, quindi non rigiro il coltello nella piaga. asd.

Allora, sembra proprio che internet venga in aiuto di chi non può affrontare il viaggio per vederlo:  mi perdonerete se traduco pedissequamente dalla fonte, ma lo trovo veramente un post sopraffino: Niente paura, c’è internet! piuttosto che andare in bancarotta, prendere una settimana di ferie dal lavoro per andare in pellegrinaggio nella terra santa, pellegrinaggio che culminerebbe con un’ora di preghiera ai piedi del gigante Gundam Full Size a Tokyo, potete semplicemente farvi un giro sul sito creato apposta per mostrare il gundam