
Rieccoci qui riuniti fratelli a parlare del mondo di celluloide a base di supereroi che tanto è caro ai produttori cinematografici di nuova generazione, quelli che pensano che un nome forte e migliaia di fans in giro per il mondo sia sufficiente per ottenere fama e successo.
Purtroppo il buon Johnny “Ghost Rider” Blaze sa bene che questa non è la regola e non è assolutamente valida per qualunque prodotto (basti pensare proprio a Ghost Rider del 2007 con Nicolas Cage e Sam Elliott) che non ha ottenuto un successo tale da convincere le major cinematografiche a proporre un seguito (o un prequel come spesso si sente in questo ambito di film) nonostante il personaggio preso in singolo fosse assolutamente convincente, lo stesso non poteva dirsi della trama pacchiana, dell’imprescindibile romantic drama e dal cattivo che non aveva nulla del tremendo BlackHeart marvelliano ma qui sembrava più un dandy in cerca d’autore. Si vocifera comunque che un progetto per dare nuova linfa vitale (vedi “Reboot”) al Ghost Rider ci sia e sia anche in una fase avanzata di lavorazione…vedremo!
Lo stesso vale per i Fantastici 4 e i due film che riportano il loro gruppo sul titolo, prodotto semplice (regia di Tim Story) senza prospettive di voler far pensare o altro, il film voleva essere divertente e al passo con la tecnologia dopo il disastroso (e mai distribuito) film del 1994 e ci riesce in parte con un riuscito (personalmente parlando) Reed Richards e Johnny Storm, con una caliente e convincente Susan Storm e un “ridotto” nelle forme Ben Grimm.

Il film soffre forse dell’apparente semplicità della trama e dell’insulsaggine del cattivo che invece, nelle carte stampate Marvel è forse il più temuto e pericoloso dei villain di Casa M: Victor Von Doom in arte Dottor Destino, nel film una dinamo elettrica con le fattezze del bravo Julian Machanon che nella serie tv Nip/Tuck convince ma negli scomodi panni metallici di Destino è una macchia che deve essere lavata via, senza parlare della modifica sia fisica che psicologica del tiranno di Latveria.
Stupenda la parentesi di Silver Surfer nel secondo episodio che non stona ed è assolutamente soddisfacente, parlando sempre personalmente.
Si mormora già da tempo di far nascere il terzo capitolo delle avventure dei Fantastici 4, più o meno da quattro anni, l’evento si diceva previsto per il 2010 ma probabilmente non vedrà la luce prima del 2012, sempre che l’evento alla fine si farà .
Ospiti esclusivi di questa pellicola dovrebbero essere Galactus e il ritorno di Silver surfer con le medesime argentee sembianze di Doug Jones che riprenderà i panni dell’araldo di Galactus anche nello spin-off dedicato interamente a lui e scritto da sua eccellenza dei comics: Joseph Michael Straczynski.
X-Men

Dedicare una parentesi ad ogni singolo film richiederebbero cento di questi articoli e quindi meglio condensare il tutto in uno: paghi 1 prendi 3.
Un nuovo capitolo degli X-Men dopo “Conflitto Finale” del 2006 non è ancora stato messo in cantiere e secondo le indiscrezioni filtrate alla 20th Century Fox, nemmeno lo sarà mai dato che l’operazione di creare una nuova trilogia potrebbe essere troppo rischiosa per gli studi ed è quindi particolarmente difficile che rivedremo Tempesta, Wolverine, Colosso, Uomo ghiaccio e Bestia insieme nuovamente.
E’ parecchio probabile invece che le produzioni sugli spin-off aumentino a dismisura in modo da concentrare le attenzioni su un singolo personaggio ed attorniarlo dai mutanti non entrati nelle tre pellicole ufficiali della serie dedicata agli Homo Superior.
Nel 2009 è toccato a Logan alias Wolverine iniziare il ciclo di film a tema, con una storia che ripercorreva la sua età “dell’innocenza” e le prime grandi battaglie del mutante canadese, del suo incontro/scontro con William Stryker e l’innesto dell’adamantio nel suo scheletro fino al duello finale nel quale il nostro eroe perde la memoria in maniera quasi irreversibile, ricollegando apparentemente quanto di Logan avevamo visto nel primo X-Men.
X-Men Le origini: Wolverine 2 (titolo provvisorio) dovrebbe essere pronto alla distribuzione nel 2012 sotto la supervisione nuovamente di Gavin Hood come regista e dell’inossidabile Hugh Jackman nei panni di James Howlett, la sceneggiatura è “offerta” da Christopher McQuarrie, sceneggiatore del film Operazione Valchiria e la trama dovrebbe incentrarsi sul viaggio di Wolverine nel lontano Oriente, una storia che vede riprendere la collana “Wolverine – L’ultimo Ronin“.
X-Men Le origini: Magneto, per i cultori ed amanti del signore del magnetismo una brutta notizia per quanto riguarda questo progetto che pare essere stato cancellato definitivamente a causa della rinuncia da parte di Sir Ian Mckellen di rivestire i panni di Magneto per gli anni a venire dato che, ha dichiarato, d’essere ormai troppo anziano per rivestire ruoli d’azione, pace all’anima di Magneto quindi e un arrivederci a Mckellen per nuovi progetti.

Un progetto che rivede Bryan Singer alla regia (ricordo essere il regista dei primi due capitoli di X-Men) è proprio il prequel dei primi capitoli chiamato X-Men Le origini: First Class che vedrà nuovi attori vestire i panni dei giovanissimi PRIMI allievi di Xavier e dello Xavier Istitute alle prese con le prime terribili minacce del mondo mutante (voci non confermate parlano della presenza di Sinistro come mutante avversario principale), di tutti gli attori già apparsi nei film pare si vocifera il ritorno solo di Patrick Stewart nei panni del Professor X.
X-Men Le Origini: Gambit è un progetto talmente in anticipo nei tempi di distribuzione che parlarne ora è assolutamente inutile dato che tutto può cambiare sia nell’attore che si suppone essere Taylor Kitsch (l’attore che ha dato il volto di Gambit per X-Men le origini: Wolverine) sia la trama, ancora in una fase assolutamente grezza.
Deadpool

Il più geniale dei supereroi Marvel, l’antieroe per definizione merita uno spazio dedicato tutto suo.
Wade Wilson è più che un mercenario malato di cancro che condivide con Wolverine il fattore di rigenerazione…è uno dei pochi personaggi Marvel a sapere di essere un personaggio di un fumetto ed è uno dei pochi elementi di carta fumettistica che continua ad infrangere la quarta parete e dialogare direttamente con il lettore, sottoponendogli i dubbi e le battute relative ai problemi che si portano man mano avanti nella storia inchiostrata.
Alle origini Wade è uno dei tanti mutanti selezionati per partecipare al progetto segreto Arma X ma la sperimentazione su di lui fallisce e viene trasferito nella struttura segreta de L’ospizio gestito da Killbrew e controllato con il pugno di ferro da A-Man, Wade è l’unico degli ospiti forzati ad essere sfacciato e arrogante cosa che lo porta ad essere chiamato con il nome che poi adotterà in onore dei giorni di tortura: Deadpool (lotteria della morte, quella che i detenuti facevano nei confronti dei papabili candidati alla morte nella struttura).

Come il fumetto suggerisce Deadpool è un personaggio ironico, graffiante e con una predisposizione a ficcarsi nei casini il tutto è condito dal fatto che la quarta parete viene continuamente infranta per ricordare al lettore che lui non può morire, finchè il fumetto riscuote successo e che il suo mondo e le sue vicende sono frutto di fantasia (talvolta malata, a dir suo) di qualcuno.
Lo stesso succederà per il film dedicato alle sue origini, o agli eventi che lo vedono protagonista dopo la “sconfitta” subita da parte di Wolverine/Sabretooth: a comandare la baracca non c’è ancora un regista ma Ryan Reynolds resterà il logorroico Wade Wilson visto nello spin-off dedicato a Wolverine, alcuni dettagli saranno modificati per andare maggiormente incontro ai fans del mercenario e gli sceneggiatori (Rhett Reese e Paul Wernick) promettono di rendere giustizia al personaggio mantenendo inalterato il mix degli elementi che hanno reso Deadpool uno dei personaggi Marvel più apprezzato in America.
Inutile dire che lo sfondamento della quarta parete anche nel film sarà un elemento chiave dell’ironia e spero in tutta franchezza che il ricorso a questo elemento non sia la base per creare un film demenziale.
Deadpool dovrebbe vedere la luce nella seconda metà del 2010
Chiudo nuovamente l’angolo per ricordarvi i futuri film di cui parleremo: Ant-Man diretto da Edgar Wright e The Avengers sceneggiato da Zak Penn (sceneggiatore di X-Men 3 e L’incredibile Hulk).
Alla prossima e fatemi dire che “Meglio un Daredevil fatto male che duecento Moccia fatti bene”
-Hail To The HypnoToad-
[Fonte: Bad Taste]
[Fonte: IMDB]