Kannagi: autori e fan volontari presso la città di Shichigahama

di Silvia Letizia Commenta

Dopo che il grande terremoto che l’11 Marzo ha colpito il Giappone orientale ha danneggiato la città di Shichigahama, il regista dell’anime Kannagi, Yutaka Yamamoto, si è unito ad alcuni fan dell’anime e a proprietari di itasha (macchine decorate in modo particolare, spesso con personaggi appartenenti al mondo dei videogiochi o dell’animazione) per raggiungere la regione colpita dal disastro e offrire il suo supposto. Shichigahama è la città natale dell’autrice del manga di Kannagi, Eri Takenashi, e il tempio di Hanabushi è lo stesso che ha ispirato lo sfondo visibile nel primo episodio dell’anime.

Yutaka Yamamoto sarà ospite dell’evento di ricostruzione di Shichigahama del 15 Maggio, e si occuperà, tra le altre cose, anche di distribuire cibo e bene di prima necessità ai bisognosi. L’evento prenderà il posto di un altro che era stato programmato inizialmente per il 29 Maggio. Con questa nuova iniziativa gli organizzato sperano di incoraggiare più visitatori e di tirare su di morale, per quanto sia possibile, i cittadini del luogo. Le prime mille persone a presenziare all’evento riceveranno delle patate provenienti dall’Hokkaido, la regione più settentrionale del Giappone, e altri regali.

I fan di Kannagi hanno già organizzato alcune visite mensili alla città già da quando la serie è andata in onda nel 2009. Dopo il terremoto e lo tsunami, si sono organizzati per mandare tramite traghetto alcune risorse nell’area colpita e tra i fan ci sono anche un gruppo di proprietari di itasha. Tra i numerosi contributi, quello di pulire l’area intorno al tempio di Hanabushi.

Stando a quanto dichiarato da Eri Takenashi non rimane niente nell’area più vicina alla spiaggia a eccezione di montagne di rifiuti dopo che lo tsunami ha colpito la città con onde alte più di dieci metri. A lunedì, le morti confermate tra gli abitanti della città sono sessantacinque, inclusi quattro cadaveri non ancora identificati, e il conto dei dispersi ammonta a undici.

Sul sito web Manichi Simbun sono state postate diverse fotografie della città e del tempio.
[Fonte | ANN]
[Fonte | Wikipedia]

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