Naruto per Uniqlo, ecco le T-shirt e il DVD

 Il famoso brand Uniqlo, di cui ci aveva già parlato la nostra Redruby, è conosciuto anche per il connubio tra il mondo dei manga e quello della moda. Non poteva quindi mancare una collaborazione con uno dei manga più famosi degli ultimi tempi: Naruto.

Nuovi anime dalle pagine di Weekly Shonen Jump

 Ormai dalla rivista più importante della famiglia Shueisha arrivano sempre più spesso annunci di anime basati su manga che vi sono serializzati. Dopo i recenti debutti di Nurarihyon no Mago e Bakuman,quello prossimo di Beelzebub, la cui trasposizione animata inizierà a gennaio, ora è il turno di Sket Dance.

Il numero 47 del Weekly Shonen Jump, infatti, ha riportato un’annuncio riguardante il manga di Kenta Shinohara: la produzione di una serie animata che dovrebbe poi andare in onda nella primavera del 2011. Purtroppo non disponiamo di ulteriori informazioni, ma insieme a voi teniamo fede alla promessa di nuovi dettagli sui prossimi numeri della rivista.

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La famiglia Abashiri in Live Action

 Non so quanti di voi siano cultori di questa stramba serie apparsa su Weekly Shonen Champion nel lontanissimo 1969 fino all’anno di grazia 1973 ma di certo non appena dirò il nome dell’autore di quest’opera, molti di voi rizzeranno le orecchie come i lupi in cerca di una preda in una foresta (ammesso che ce ne siano ancora di foreste con lupi…purtroppo!).

Go Nagai – all’anagrafe giapponese Kiyoshi Nagai, classe 1945 e ritenuto a parere perlopiù unanime il mangaka più influente e famoso di tutto il mondo e non per niente perchè questo bizzarro ometto (!) ha portato due importantissimi traguardi per il manga e l’anime: ha introdotto l’elemento erotico nelle storie manga destinate ai ragazzi teenagers (quindi maschietti…ricordiamoci chi dobbiamo ringraziare per le splendide curve manga!) e ha creato l’immenso, caotico e ripetutamente clonato mondo dei Mecha guidati da piloti umani con un’opera che anche un uomo nato su Venere conosce: Mazinga Z.

Videosigle: MAGIA!

 Salve a tutti! Eccoci ritornati all’appuntamento con le video sigle che ci hanno fatto palpitare il cuore. Ho deciso di lasciare un pò da parte il filone dei robot e parlare di temi più “soft”. Infatti oggi mi dedico alla magia! Non mi riferisco al Mago Silvan, nè a Tony Binarelli e nemmeno al Mago Forrest, ma più semplicemente ad alcune ragazzine giapponesi…chi? Ok, cominciamo subito dalla prima…

Prima ragazzina, subito dopo una famosa maga. C’è stata una persona capace di fare ciò. Si chiamava Mai Kazuki, una ragazzina di 10 anni con la passione per i trucchi di magia e la prestigiazione, figlia di una ex-maga di successo ed un pasticciere. Il suo idolo è sempre stato Emily Howell, una celeberrima maga degli anni ’30. Un giorno, durante il trasloco dei nonni Mai nota una strana luce provenire da una villa vicina, luce che sembra riuscire a vedere solo lei. Dopo averla inseguita per un pò la sfera luminosa si va ad infilare all’interno dello specchio a forma di cuore regalatole dal nonno.

Plagio cinese di Blue Dragon di Akira Toriyama

 Oggi vi parlo di un fatto abbastanza strano e molto plateale, i soggetti di questo scontro sono “Blue Dragon” anime/videogame disegnato dal famoso Akira Toriyama (autore di Dragon ball e Dragon quest) e ideato da Hironobu Sakaguchi (autore di Final Fantasy) e “Kou dai xi yuu” una serie animata tratta da un altro videogioco cinese.

Blue Dragon nasce nel 2006 quando viene pubblicato il videogame creato dalla Mistwalker ed edito dalla Microsoft Game Studios. Dopo il successo travolgente delle vendite e l’apprezzamento internazionale del lavoro il gioco viene trasposto in una serie animata prodotta dallo Studio Pierrot, lo stesso che cura Naruto tanto per intenderci.

Ora vi invito a guardare l’immagine sottostante e giudicare, l’immagine a sinistra(quella incriminata) riporta la locandina del prodotto cinese mentre quella di destra è quella che pubblicizza Blue Dragon.

Anime & manga 2009, una rivoluzione?

 Previsioni sul 2009? Beh io vorrei farne un po’ ma non vorrei azzardare troppo. Come sapete è in atto una crisi degli anime e manga dovuta al calo degli acquisti e, certamente, la crisi economica su scala mondiale non aiuterà di certo la situazione, per alcuni critica.

Alcuni, dopo il taglio del personale, improvvisano idee “classiche” come la direzione porno oppure idee rivoluzionarie come trovare altri mezzi per la diffusione delle opere (cellulari, web ecc).