sarà…mi da fastidio come tutto sia così irrazionale!!! praticamente è una gabbia di matti e non c’è assolutamente niente di intrigante nel continuare a vedere dei matti che si massacrano…tutti i personaggi hanno in spalla il peso di un trauma che li affligge eppure nel loro modo di rapportarsi con questo c’è qualcosa di banale e nervoso che mi sfugge completamente…è come se fossero tutti fermi alla seconda fase dell’elaborazione del lutto, alla rabbia, e ciò comporta solo un tremendo caos da cui nessuno vuole uscire. Prendiamo il monaco. Da bambino veniva pestato, stuprato, violentato, quello che è, e quindi diventa pazzo e si convince che uccidere serva a raggiungere il nirvana e non fa altro che uccidere. la bambina colla spadona veniva torturata e lei tortura le sue vittime. è come avere un manga con un sacco di sasuke, solo che almeno kishi ci ha fatto seguire passo per passo la trasformazione di quest’ultimo, mentre qui l’autore se la sbriga con 4 pagine di flashback…
A sto punto posso usare solo l’odioso: i gusti sono gusti.
Io lo trovo razionale e preciso come un orologio svizzero, con personalità e i traumi iniziali ben concepiti, l’atmosfera morbosamente ben fatta e giocante tra innocente ludicità e follia.
Per il monaco mi pare che il flashback spieghi tutto, un animo fin troppo sensibile traviato dalla crudeltà che lo circonda e che alla morte dell’unica persona che lo ama e a causa della distruzione del terremoto assume una nuova concezione del mondo in cui la morte è armonia (cosa tra l’altro molto giapponese). E il tutto in quattro pagine.
Ed è qui che sta anche la braura di un autore quando riesce a dare spessore e giustificazione alle azioni di un personaggio in poche pagine anciché in interi volumi. E oltretutto fatto male come nel caso di Sasuke.
Poi pazienza,eh.
PS: Tsuki ha risposto più o meno le stesse cose prima di me. Dannato XD