V per Tobi, ovvero non vedremo mai la faccia di tobi?

Recentemente ho visto V per Vendetta per capire la simbologia di Anonymous e farmi un idea del gruppo haker, ma mi sono accorto di alcune similitudini e riflessioni che hanno a che fare con naruto, e con Tobi in particolare.

Nel film V porta una maschera e la sua identità non si scoprirà mai, si sa che è un ex detenuto di un carcere che faceva esperimenti, ma chi c’è dietro la maschera non si saprà mai. la motivazione non è da cercare nella scarsa fantasia dell’autore della storia, ma in un intento ben definito.
alla fine del film viene fatta una domanda alla protagonista, “chi è V?” lei risponde “è mio padre, è mia madre, sono io, siamo tutti”.
Ecco perché non conosceremo mai l’identità o il volto di V perché l’autore vuole dare un identità collettiva al nostro eroe. lui non è un uomo, ma un ideale. Mostrare il lato umano avrebbe reso vano tutto quanto.
Ora vi domanderete, cosa centra V con Tobi? È evidente, ho il sospetto che anche Tobi non sia una “persona” (a livello narrativo) ma rappresenta un ideale, negativo in questo caso. Quindi per questo motivo Kishimoto non ci ha mostrato, e forse non ci mostrerà mai il suo volto o la sua identità. Dico forse, perché è possibile che lo faccia nel momento della sconfitta. Mostrare l’identità di Tobi è una sconfitta totale non solo del personaggio, ma anche dell’ideale di fondo del personaggio. Ma qui si cadrebbe nell’utopia…

voi cosa ne pensate, vedremo mai il volto di Tobi? Sapremo mai la sua vera identità o rimarrà il mister “nessuno” come ora?