Confesso di essermi avvicinato a questo fumetto solo per il nome di Roberto Recchioni (autori di alcune splendide storie di Dylan Dog e di John Doe, del grande John DOe) ma ne ho ricavato una piccola perla.
Il fumetto racconta del Giappone feudale, un tema a cui Recchioni attinge a piene mani e con consapevolezza.
Il racconto è abbastanza classica e come scritto nelle note richiama i classici film di “chambara” (combattimento con le spade) dai Sette Samurai a 13 Assassini.
Si sviluppa senza troppi tentennamenti o sorprese per un amante del genere, poiché la sua forza è nei dialoghi, nell’introspezione e nel raccontare il codice del Bushido, i suoi punti di forza, gli obiettivi morali e i suoi paradossi in un ottica rispettosa della “giapponesità”.
La sceneggiatura è solida, procede senza esitazioni in un binario classico che è un puro omaggio d’amore al genere.
I disegni, non bellissimi (almeno per me), sono funzionali alla storia e riescono a raccontarla senza confusione. Un vero colpo di genio è il combattimento notturno che Andrea Accardi riesce a narrare alla perfezione.
Per 3,50 euro credo sia un ottimo materiale.