Non so quanti di voi siano cultori di questa stramba serie apparsa su Weekly Shonen Champion nel lontanissimo 1969 fino all’anno di grazia 1973 ma di certo non appena dirò il nome dell’autore di quest’opera, molti di voi rizzeranno le orecchie come i lupi in cerca di una preda in una foresta (ammesso che ce ne siano ancora di foreste con lupi…purtroppo!).
Go Nagai – all’anagrafe giapponese Kiyoshi Nagai, classe 1945 e ritenuto a parere perlopiù unanime il mangaka più influente e famoso di tutto il mondo e non per niente perchè questo bizzarro ometto (!) ha portato due importantissimi traguardi per il manga e l’anime: ha introdotto l’elemento erotico nelle storie manga destinate ai ragazzi teenagers (quindi maschietti…ricordiamoci chi dobbiamo ringraziare per le splendide curve manga!) e ha creato l’immenso, caotico e ripetutamente clonato mondo dei Mecha guidati da piloti umani con un’opera che anche un uomo nato su Venere conosce: Mazinga Z.
Stiamo per parlare di un fenomeno che, forte di questa generazione, sta portando fama e successo un po’ a tutti.
Nonostante il titolo di questo articolo potrebbe essere quello che milioni di persone in tutto il mondo attendono davvero di leggere nei canali delle notizie “vere”, non è letterale come si potrebbe pensare, anzi….
Questa notizia è dedicata ai collezionisti più sfegatati e gli appassionati che vogliono dare una mano a chi è decisamente più sfortunato di loro.
Sperando di non aver toppato alla grande già dal titolo vi parlo oggi di un progetto in lavorazione che attinge le mani nella cultura folkloristica giapponese, una storia che più o meno, ogni bambino giapponese conosce come da noi ognuno conosce la storia di Cappuccetto Rosso.
Di Tarantino si è detto tanto alla fine prevale il “o lo si ama, o lo si odia”.
My Funny Valentine vi aveva avvisati con la notizia riguardante il curioso esperimento manga Saint Young men: Hikaru Nakamura [l’autore] sarebbe stato un nome che sarebbe ricomparso molto presto nel panorama dei manga.