Tra gli ospiti nazionali ed internazionali che prenderanno parte al Lucca Comics & Games 2010 ci sarà anche l’autore e sceneggiatore scozzese Grant Morrison.
Gli appassionati di comics avranno quindi la possibilità di incontrare uno tra i più grandi protagonisti della scena fumettistica americana, che ha saputo esprimere il suo estro creativo e la sua originalità in più di trent’anni di carriera.
Dopo l’esordio negli anni ’70 sulle pagine della rivista inglese 2000 AD, Morrison lavora per la DC Comics offrendo il suo prezioso contributo a Batman, Hellblazer, Flash e ridonando splendore alla Justice Leage of America. Pubblica diversi lavori per l’etichetta Vertigo, tra cui The Invisibles.

Credo sia la prima volta che mi trovo a scrivere di un comics e mi sento profondamente inadeguato nel trattare un opera così profonda come quella che ci ha regalato Grant Morrison. A chiunque si trovi nell’indecisione se prendere o meno All Star Superman consiglio di leggere l’introduzione di Mark Waid che da sola basta a far capire la grandezza dell’albo che in quel momento cingerete tra le mani. Se questo fumetto ha vinto diversi premi credo che il motivo portante sia la vera esaltazione dell’eroismo che pregna la figura di Superman che si rivela super non per i suoi sconfinati poteri quanto per quello che prova il suo cuore. Speranza, fede incrollabile e bontà sono le
Dopo molti articoli nei quali abbiamo riportato diverse critiche per quelle che sono state le scelte della Marvel ed alcuni di questi concentrati proprio sulle pubblicazioni nostrane ci troviamo davanti ad una di quelle notizie che nessun amante dei fumetti vorrebbe leggere, Stracchino ha deciso di lasciare anche l’ultima serie che ha gestito con la sua consueta genialità. Infatti le storie di Thor dello scrittore che già era stato consacrato al successo con il suo lunghissimo ciclo di Amazing Spiderman, e che ultimamente aveva anche pesantemente criticato le scelte editoriali Marvel Comics, lascerà anche la serie del Dio del tuono in Settembre. Naturalmente collegare questa scelta con le sue più recenti dichiarazioni è quasi obbligatorio, almeno in linea di principio, perchè non erano di poco conto ed anche per i precedenti
Ultimamente il mercato dei comics sta cominciando a prendere una piega precisa con l’invenzione e talvolta reinvenzione di serie che gli scrittori più abili si divertono a inventare da capo piuttosto che creare di sana pianta. Questa cosa accade per Mark Millar, per J.M. Straczynski ed anche per diversi altri autori, per esempio Garth Ennis. Ma noi come ci relazioniamo con queste opere? I lettori spesso hanno una tradizione che dura sin dall’infanzia e quindi si rimane legati a testate classiche da Batman a Spiderman, passando per i Vendicatori o Superman e via discorrendo, e queste nuove opere? Talvolta queste rappresentano un enorme salto e spesso l’apprezzamento dipende anche dall’età che il lettore ha al momento della pubblicazione. Per esempio a suo tempo io ero troppo piccolo per leggere la prima edizione del Sandman di Neil Gaiman o di The Invisibles di Grant Morrison, e
Spesso capita nel mondo dei Comics che la bontà di una serie sia legata a doppio filo allo sceneggiatore che ne è al comando e di conseguenza quando abbiamo notizie del cambio al timone di una testata capitano spesso momenti di grande esaltazione o di altrettanto grande delusione. Naturalmente anche il tenore grafico di una serie ha un certo peso specifico, e talvolta anche preponderante, basti pensare che alcuni autori diventano un vero e proprio simbolo all’interno di una testata, tanto che spesso ci leghiamo all’immagine che ci viene data dal nostro disegnatore preferito per questo o quel personaggio. Così proprio oggi Ign ha lanciato un articolo nel quale ci dice chi sarebbe interessante scrivesse/disegnasse quella o quell’altra serie.
Con la fine di Battle for the Cowl si apre un nuovo capitolo della storia dell’uomo pipistrello, infatti proprio legate alla conclusione di questa serie ci saranno diversi sconvolgimenti che daranno vita alla serie regolare intitolata Batman e Robin. La testata sarà affidata alle sapienti mani di Grant Morrison che ha già le idee chiare su quella che sarà la sua ambientazione e sul perchè della scelta dei nuovi personaggi. Infatti abbiamo proprio di recente assistito all’incoronazione di Dick Grayson come nuovo Batman che sarà accompagnato, da quello che è stato definito da Morrison come il figlio punk di Bruce Wayne, Damian. La nuova interpretazione del figlio di Bruce è decisamente idea, praticamente esclusiva, dello stesso Morrison che ci annuncia che il ragazzo sarà parecchio
Oggi sono stato attirato, ed a dire la verità mi ha anche fatto parecchio ridere, un articolo che esamina i costumi di Wolverine dalla sua prima apparizione sino ad oggi. La cosa curiosa, e che forse non tutti sanno, è che Wolverine nasce come nemico di Hulk prima che Chris Claremont decidesse di farlo diventare un membro degli X-Men. Durante la sua prima apparizione data 1974 infatti il nostro Canadese preferito portava il costume giallo e blu, solo che inizialmente le “orecchie”
Batman è da sempre uno degli eroi più amati dell’intero panorama comics mondiale e di conseguenza moltissimi scrittori hanno narrato le gesta del multimilionario Bruce Wayne. Tra questi grandissimi del fumetto sicuramente al momento a sconvolgere le gesta del pipistrello ci ha pensato l’immenso Grant Morrison che col ciclo intitolato Batman – R.I.P. ha posto le basi per l’ennesima successione del manto di difensore di Gotham. Ormai diversi anni fa era accaduto qualcosa di analago quando, durante un cruento scontro con Bane, Bruce rimase paralizzato per un periodo nel quale il manto venne indossato da Jean-Paul Valley, il quale poi sarebbe diventato l’eroe vendicatore Azrael, però visti i modi poco ortodossi coi quali combatteva il crmine