Quando giunsi la prima volta su Komixjam, mi chiesi dove fossi finito: un blog che parlava di manga, anime e fumetti? Un forum dove discutere delle maggiori opere che il Giappone ci forniva mese dopo mese? Il sito definitivo dove poter finalmente soddisfare la mia curiosità relativa alle pubblicazioni giapponesi che, causa tempi di traduzioni, avrei potuto leggere solo a distanza di un anno (più o meno tanto passa) dall’edizione settimanale giapponese?
Komixjam mi sembrava tutto questo e anche di più: l luogo che avevo sempre sognato, dove poter condividere una passione che mi porto avanti dal 1986 (al tempo avevo 9 anni e compravo Dylan Dog, unico e primo fumetto della mia vita) e che, dopo 23 anni di onorata carriera è diventata per me motivo di vanto e di gioia.
Quando, quasi 4 mesi fa, Dena lanciò l’appello per reclutare nuovi membri dello staff, mi sentii quasi in obbligo di rispondere: adoro i manga, adoro averci a che fare, adoro poter dare una mano e contribuire affinché un progetto possa essere portato a termine nel migliore dei modi. Se, nel momento in cui contattai Dena, qualcuno mi avesse detto che sarei diventato il traduttore di One Piece, gli avrei riso in faccia. Non aspiravo ad un tale “altisonante” ruolo, mi bastava poter essere di aiuto e poter contribuire allo sviluppo di questo sito. Oggi, dopo ben 16 capitoli tradotti di One Piece (mamma, già 16? Come vola il tempo), dopo una serie di avvenimenti e situazioni strane che si sono create nell’arco di questi 4 mesi, ho deciso di entrare a far parte di un altro gruppo forte nello staff di Komixjam, quello dei redattori del blog (o blogger), a cui lo stesso Dena avrebbe voluto associarmi sin dall’inizio.