Eccoci al terzo ed ultimo appuntamento coi personaggi del leggendario gruppo di Konoha, il “dottore dei Serpenti”: Orochimaru.
Partiamo con dei brevissimi cenni sulla sua infanzia: Orochimaru, come la maggior parte dei personaggi di un manga così immerso in guerre e scontro “tribali”, ha vissuto senza i genitori. Sin da piccolo mostra le sue enormi doti di apprendimento ed il suo genio sconfinato per la ricerca ma anche la sua ossessione per l’aldilà: il suo ambiguo legame coi concetti di vita e morte è già presente ed è causato presumibilmente dalle sue esperienze (incapacità di accettare la morte dei genitori), assieme al suo carattere estremamente freddo ed introverso. Come vediamo negli ultimi flashback su Kabuto, Orochimaru è sempre stato vicino ai punti nevralgici del potere a Konoha grazie alle sue abilità ed alla sua grande ambizione, perchè è proprio il potere che agogna al fine di ottenere la conoscenza.
Partendo da queste basi, possiamo già capire cosa muove questo personaggio: ambizione e conoscenza, due cose che soprattutto nel suo caso vivono l’una in simbiosi dell’altra. Ambizione per conquistare potere e tecniche; conoscenza per scoprire nuovi traguardi a cui ambire. Orochimaru però non è semplicemente un cattivo, è soprattutto una persona cinica e spietata: il suo obbiettivo primario non è fare del male alle persone, egli semplicemente desidera ottenere quello che vuole ad ogni costo, è un grande calcolatore ( ad esempio decide di uccidere Naruto per evitare che la volpe cada in mano di Alba), un eccellente stratega ed è estremamente lungimirante, fa del sadismo un arma e non semplicemente un perverso piacere personale, ogni sentimento umano è sfruttabile per ottenere ciò che vuole. Ora, a differenza dei precedenti articoli, non cercherò di dare due vie di lettura una l’opposto dell’altra, vorrei invece sollevare varie e differenti questioni procedendo con un certo ordine. Quali sono le ambizioni di Orochimaru? Quali sono state conquistate e quali no? Vorrei inoltre spiegare perchè ritengo Orochimaru un vincente in ogni ambito e perchè lo ritengo un personaggio con una tempra quasi ineguagliabile in questo manga.
Innanzitutto, Orochimaru ambisce a dei traguardi ben precisi, ma inclassificabili: vuole conoscere tutte le tecniche al mondo, vuole sapere tutte le vicende passate e presenti per trarne il maggiore vantaggio possibile, vuole fare sue tutte le capacità altrui. Da questo breve quadro, sembra chiaro che dei desideri simili non sono facilmente soddisfabili: innanzitutto Orochimaru desidera sapere ogni cosa (che siano tecniche oppure avvenimenti cruciali e quindi sfruttabili), già questa è paradossalmente una limitazione enorme in quanto è ovviamente un traguardo impossibile: la conoscenza inevitabilmente viene persa o distorta nei secoli ed una buona parte non è quindi recuperabile. Orochimaru è perciò intrinsecamente limitato. Per similitudine, anche apprendere ogni tecnica creata è un’impresa praticamente irraggiungibile, poichè prima bisognerebbe conoscerle tutte. Questi traguardi, come ho specificato poco fa, sono quindi semplici ed immediatamente riconoscibili ma egualmente lontani dal poter essere raggiunti. Orochimaru forse è inconsciamente consapevole di non poterli soddisfare nella loro interezza ma la sua indole è quella di puntare al tutto per poi raccogliere una buona parte (puntare ad Itachi e poi irretire Sasuke ad esempio) che se rapportata a conquiste “medie” risulta essere di un livello eccezionale.
Le sue conquiste sono quindi decisamente numerose ed importanti: ha trovato un modo per rendersi immortale e quindi perpetrare la sua ricerca per un tempo indefinito, ha trovato un modo per sondare il passato facendo rivivere i morti, ha fatto sue centinaia di tecniche e conoscenze rare ed ambite, sembra poter replicare la sua anima così da essere in grado di rivivere da più sorgenti, da solo potrebbe rivoluzionare l’intero mondo narutiano. Ritengo che Orochimaru non abbia ancora fallito in nessuna delle sue ambizioni, proprio perchè non si è posto alcun limite di tempo nè traguardi a scadenza: con le abilità che possiede e la capacità di rinascere a suo piacimento (o altrui, poi ci arriveremo) non ci saranno mai degli obbiettivi che lui non possa perlomeno tentare di raggiungere.
Ho già premesso che ritengo Orochimaru un vincente praticamente assoluto, probabilmente il personaggio più vincente del manga nonostante le numerose sconfitte. Innanzitutto, partirei da PRO e CONTRO, o se vogliamo vittorie e sconfitte, conquiste e fallimenti. Orochimaru ha effettivamente perso molte delle sue battaglie: perde contro Hiruzen, perde contro Jiraya e Tsunade rimandando la sua reincarnazione, perde contro Sasuke, viene infine sconfitto da Itachi. Tutte queste però sono sconfitte temporanee, “perde alcune battaglie ma non la guerra”. A tutti gli effetti aver perso contro questi personaggi non ha minimamente intaccato il suo percorso nella sua interezza. Le vittorie di Orochimaru sono invece numerosissime e di grande influenza storica: ha fondato un villaggio dal nulla e senza l’aiuto di nessuno, ha soggiogato l’intero Villaggio della Sabbia per attaccare Konoha minando la stabilità dei cinque paesi, ha coltivato alcune delle tecniche più rare ed ambite del manga e le ha fatte sue (Arte del legno, svariate tecniche segrete o abilità innate come quelle del quintetto del suono o del trio che accompagna Sasuke), ha irretito ninja straordinari cambiando il corso della storia. Se le sconfitte di questo personaggio hanno un impatto importante ma non decisivo, le sue vittorie ed il suo retaggio sopravvivono addirittura alla sua presunta morte. A tutti gli effetti Kabuto, Juugo (e Kimimaro) continuano a lottare in nome del loro maestro per una sorta di solenne venerazione; l’armata di Redivivi che ha messo in ginocchio l’Alleanza di Shinobi è chiaramente stata possibile solo grazie ad Orochimaru ed alle conoscenze ereditate da Kabuto. Tutto questo bisogna valutarlo tenendo presente che il leggendario Ninja immortale appunto non conosce la morte, potenzialmente non c’è limite alle sue azioni e questa è l’unica conquista che davvero conta quando si parla di Orochimaru.
Tutto il discorso porta ad una conclusione: Orochimaru non è mai stato sconfitto veramente, i suoi presunti fallimenti sono solo delle interruzioni sul suo percorso. Sasuke non è stato posseduto dalla sua anima e non ha seguito fedelmente la “via del serpente”, ma ancora una volta il piccolo Uchiha deve chiedere l’aiuto del suo ex-maestro, ancora una volta è lui a dover chinare la testa di fronte alle infinite conoscenze ed alla perseveranza di Orochimaru. Se Danzo ambiva ad avere lo Sharingan per acquisirne il potere, Orochimaru con sguardo più lungimirante ha puntato alla vera eredità dell’Eremita, ha mirato al corpo degli Uchiha e non semplicemente alla loro arte oculare. Infine il suo làscito, il sèguito che si è lasciato alle spalle, la sua fama, il timore reverenziale dei suoi nemici e la fede incondizionata dei suoi seguaci lo rendono immortale non solo nei fatti ma anche e soprattutto nella memoria: questa è la sua conquista morale più grande, poichè come abbiamo visto in uno degli ultimi capitoli (593) ciò gli garantisce la possibilità di rivivere anche in situazioni in cui egli è impossibilitato a farlo personalmente.
Nelle prossime due settimane “Sulle tracce di Naruto” probabilmente salterà uno o due appuntamenti (causa vacanze). Ci rivedremo col prossimo articolo il prima possibile.