Oggi commentiamo l’uscita del numero due dei Dark Avengers che si prospetta interessante sin dalle primissime pagine. Infatti la vicenda comincia presentandoci l’HAMMER che sembra in tutto e per tutto una organizzazione paramilitare molto simile alle SS del periodo Nazista ma d’altro canto non ci si aspettava qualcosa di diverso da Norman; il grido “long live HAMMER” mi ha fatto rabbrividire. Ad ogni modo il vero corpo del volumetto è l’inizio della prima missione di Iron Patriot e company che comincia a Latveria con Destino che si trova faccia a faccia con Morgana La Faye e sembra essere in procinto di prenderle sonoramente quando fanno la loro comparsa i “nuovi” Vendicatori. Come ci si può aspettare da Norman non si fa troppi scrupoli e lancia subito Sentry all’attacco e sembra proprio che il guerriero dorato abbia la meglio sulla maga in pochi istanti sino a quando non vediamo Bob esplodere e la “vecchia” strega tornare in scena facendo capire subito ai Dark Avengers di che pasta è fatta. Infatti Morgana può agilmente viaggiare nel tempo e far fuori ogni membro del gruppo durante la sua infanzia. Insomma questo albo pare essere di buona fattura ma sostanzialemnte un intermezzo tra la presentazione dei pieni poteri di Victoria Hand e le spacconate di qualche membro della squadra, in particolare Ares che fa fare più di una risata. Altra nota va fatta per Venom che riassume il suo aspetto e la sua personalità bestiale non appena si “spengono” le telecamere e per il sistema col quale Norman Osborn utilizza l’armatura, che mi suscita più di un dubbio(Extremis?). Tutto sommato l’albo è piacevole nella lettura ma niente di eccezionale, insomma potremmo tranquillamente dare un 7. Tirando le somme comunque la serie è brillante nel suo complesso e le dinamiche del gruppo funzionano abbastanza bene non vedo l’ora di avere tra le mani l’edizione nostrana!
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